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General: PRIMI SEGNALI DI TOLLERANZA
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De: ORANGE1 (Mensaje original) |
Enviado: 31/05/2011 09:23 |
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la più antica università del mondo occidentale è quella di Bologna,
non quella di Praga
segue quella di Pavia, che risale all'Editto di Rotari
credo che i tuoi antenati lo sapessero, peccato che non lo abbiano detto a te
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De: Miti |
Enviado: 01/06/2011 14:14 |
Claretta, vuoi un consiglio?
Ignora, altrimeti finirai nel gallinaio anche tu |
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De: Kricris |
Enviado: 01/06/2011 14:43 |
la più antica università del mondo occidentale è quella di Bologna,
non quella di Praga
segue quella di Pavia, che risale all'Editto di Rotari
credo che i tuoi antenati lo sapessero, peccato che non lo abbiano detto a te
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Come al solito non hai capito un tubo, o fingi di non capire,
claretta...
COSA C'ENTRANO GLI EDIFICI DELLE UNIVERSITA'?
Lo sanno tutti, che il popolo di queste terre fu quello di santi, poeti e navigatori: qualche secolo fa. Come scrisse già Peterpan, "i Cechi erano una nazione sviluppata quando in Italia si moriva ancora di malaria e di pellagra;" ->vedi post n°20, qui:
Quanto valgono oggi le scuole italiane (e con l'oggi mi riferisco anche a 50-60 anni fa, così non traviserai di nuovo) lo è tristemente risaputo;
Volevo dire che io, boema, a scuola d'obbligo imparavo tre lingue straniere, studiando e leggendo la letteratura e le poesie nella lingua originale.
In Italia invece...beh è inutile che scrivo, lo sai benissimo da sola.
E poi, c'è sempre la CEPU... |
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(non degno di risposta le altre due tacchine, in quanto è inutile insegnare loro: si perde tempo e si infastidiscono i pennuti...)
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De: Tebro |
Enviado: 01/06/2011 15:15 |
non credo che alla claretta convenga smetterla!
E, perché è nella sua indole non demordere,
(se molla dimostrerebbe che s'è invecchiata)
e, perché in questo modo, ha la possibità, altrimenti preclusa, di dimostrare all'urbi et orbi, che è molto preparata su qualsivoglia argomento e, in qualsivoglia campo voglia "giocare" la sua avversaria. Di contro, la befana, di solito viene per portare non doni, ma carzette piene de carbone.
Quindi smetterla non gli è consentito. non saprebbe dove piazzare le carzette, ancorché, ne andrebbe del suo prestigio di befana. Comunque, il suo carbone, è sempre carbone (inteliggentemente) gustabile.
augh |
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AH! Così dopo alcune ore di assenza, è tornato (rimangiandosi tutte le sue minacce e promesse come sempre) IL POETA ROMANO, la più grande espressione di cultura e italianità! Evviva... |
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De: Miti |
Enviado: 01/06/2011 15:27 |
Il consiglio rivolto a Claretta di lasciar correre è perchè è impossibile intavolare un discorso,un contraddittorio, se l'interlocutore vuole avere sempre e soltanto ragione
Secondo me è soltanto tempo perso......quindi, lasciar perdere, è indice di superiorità |
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De: Tebro |
Enviado: 01/06/2011 17:55 |
ma come, brutta befana, ti ho fatto un complimento e tu mi tratti così?
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Il discorso sulla protervia dei soldati vale per tutti: forse che i Piemontesi al Sud sono andati a portare rose? |
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non le rose, ma cioccolatini o Peter...i gianduiotti! |
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Sì, fatti con la cacca, però. |
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in effetti la protervia è male comune a tutti gli invasori
comunque nelle università estere lo studio dei poeti italiani rimane
limitato ai più noti, esattamente come avviene nelle nostre rispetto
ai poeti stranieri
tra l'altro penso che sia del tutto inutile spiegare che le Università non sono soltanto edifici a chi sa solo aggredire sul piano personale
però allo slavofono vorrei solo chiedere se sono stati gli slavi a
portare la cultura in Italia, e lo chiedo conoscendo benissimo la
inevitabile risposta
nemmeno con le ventose si riuscirebbe ad arrampicarsi sugli specchi
per darne una diversa
tra l'altro lo stato di Boemia divenne indipendente nel 1085, quando
Venezia aveva già sottomesso Istria e Dalmazia ed era enormente
ricca grazie ai commerci, oltre ad essere ricca di arte e di cultura
e inoltre furono gli italiani di Pavia e di Milano ad insegnare a leggere
e scrivere ai Longobardi,scesi giù dalle loro terre nordiche,cekia compresa, quando finalmente smisero di considerare la cultura
cosa da riservare aglli schiavi, in quanto poteva indebolire le loro
"virtù guerriere"
non accadde il conterario
perciò signor slavofono quando si parla di antenati tenga presente
che quelli di sua madre non avevano proprio nulla da imparare da quelli di suo padre
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Sul fatto culturale ti do ragione, o Cla. Però teniamo anche conto che durante il nostro Rinascimento, per esempio, nella Penisola Balcanica gli abitanti avevano a che fare con i Turchi tranne alcune città sulla costa, veneziane. Si può dire che anche grazie ai loro sacrifici e alle loro ribellioni a noi era consentito fare cultura. |
Però erano altri tempi: dopo, parlo dell'era moderna, i Cechi senz'altro ci stavano avanti come organizzazione sociale, come alfabetizzazione eccetera. Gli stessi Sloveni da più di un secolo non conoscono analfabetismo. Da noi non possiamo dire lo stesso.
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sì, l'alfabetizzazione da noi si è diffusa col fascismo, da loro con il
comunismo
o pan, ma stiamo parlando di cosa?
di fascismo e di comunismo o di cultura ?
credi forse che a Milano nel 1910 ci fossero più analfabeti
che a Praga?
esistevano quotidiani e riviste, c'erano le biblioteche e c'erano
librerie internazionali, c'erano scuole di ogni ordine e gradop,
c'era cultura tecnica, scientifica, umanistica e artistica a livello
mondiale
nel 1906 c'è stata a Milano la Esposizione Universale, e non
parlamo poi di quanti brevetti erano già patrimonio dei milanesi
finchè si scherza si scherza, ma a tutto c'è un limite e i miei antenati
non solo frequentavano le Università, ma erano anche titolari di
cattedre (scientifiche, non umanistiche)
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