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Respuesta  Mensaje 1 de 155 en el tema 
De: Peterpan®  (Mensaje original) Enviado: 15/10/2011 17:42


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Respuesta  Mensaje 81 de 155 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 19/10/2011 15:51
...Maro', che casino 'sto forum... belin! Guarda dove siamo arrivati! Ma è il bello... della diretta.
 
Vorei fare un riassunto:
-C'è chi dice che i black Block siano dei teppistelli, c'è chi aggiunge che qualcuno più 'politico' di loro mesti nel torbido per specularci sopra;
-C'è chi distingue le varie forme di protesta nella storia, e credo che non abbia tutti i torti, almeno sulle motivazioni che animavano queste proteste;
-C'è chi prospetta una sollevazione di popolo che qualche post fa ho assimilato alla rivolta milanese della quale parla il Manzoni, ma mi sembra prematuro - non siamo (ancora) alla Grecia, cioè alla frutta;
-C'è chi dice che questi Block alla fine dei conti siano schierati a sinistra, e personalmente mi puzza che sia così.
 
Poi si è finiti a parlare del '68, dove ho l'impressione che ad una valutazione obiettiva dei risultati ottenuti e delle conseguenze a tutt'oggi si sovrapponga un tantino di rimpianto per quegli anni da parte di qualcuno (più che umano, intendiamoci). Io non avevo ancora undici anni, non posso parlare. Però mi dicono che il Maggio francese fu azzerato da un paio di contromanifestazioni e non se ne parla più da secoli. Qui in Italia, invece, si continua a celebrare questo benedetto '68 come la battaglia di Vittorio Veneto, anzi, di più.
Per il resto, la classe docente uscita dal '68 in poi è più ignorante della precedente ma non meno baronesca, arrogante, inchiodata alla propria poltrona; la stessa scuola ha fatto sempre più passi indietro: su, parliamoci chiaro, fino a pochi anni fa il diploma di maturità veniva regalato. E, se ai tempi del fascismo occorreva la tessera del partito per insegnare, nella sostanza non mi sembra che, dopo, le cose siano cambiate. Saranno cambiati i suonatori, certo, ma la musica è rimasta tale e quale.

Respuesta  Mensaje 82 de 155 en el tema 
De: Ketty Frega? Enviado: 19/10/2011 16:30
Ma perchè il 68 da noi è iniziato nel 69 ed è andato avanti un bel pò. Ma perchè in Francia già allora c'era una tradizione di democrazia che qui ce la sognamo ancora adesso, quindi la protesta è stata limitata a determinate rivendicazioni, la maggior parte delle quali, fatto fuori (politicamente) De Gaulle hanno ottenuto positivo riscontro mentre, qui, c'era da rivoltare praticamente tutto come un calzino. Ma perchè....etc.etc.
Concordo sull' ignoranza degli insegnanti...

Respuesta  Mensaje 83 de 155 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 19/10/2011 16:51
Be', messa così può essere una spiegazione, ossia una delle spiegazioni.

Respuesta  Mensaje 84 de 155 en el tema 
De: Ketty Frega? Enviado: 19/10/2011 16:59
Diciamo che è una spiegazione "generalista" che non analizza, separatamente, i vari fenomeni che la compongono, ma presenta il quadro generale della situazione.
 
P.S. Se siamo arrivati a parlare di 68 è, come al solito, colpa di Botia, che lo mette dappertutto, pur non sapendo di cosa stia parlando. Sò ragazzi, ci vuol pazienza 

Respuesta  Mensaje 85 de 155 en el tema 
De: Claretta Enviado: 19/10/2011 19:32
esatto, da noi esiste una visione generalista che fa di tutto una ratauille chiamata sessantotto
 
il maggio francese aveva come slogan LA GIOVENTU' AL POTERE, e in effetti era quedlla la vera
novità che caratterizza i moti del 68, nati nei campus americani
 
il resto, compreso il movimentismo  operaio, c'era già fin dall'inizio degli anni 60
 
come ispiratore e come ideologo del movimento giovanile c'era Marcuse, del qual, chissà perchè,
si è perso il ricordo
 
la novità era rappresentata dalla occupazione delle aule universitarie e dalla imposizione della
autogestione
 
come si vede nulla che avesse a che fare con le ideologie politiche, e nemmeno con i partiti, era
un movimento prepolitico, che aveva in sè gli embrioni di un nuovo modo di fare politica, svincolato
dai legami con il passato
 
in pratica si voleva ripartire da zero
 
non era tanto contro lo stato quanto contro tutto ciò che era sedimentazione di usi e costumi del passato,
era la nascita dell'anticonformismo militante
 
tutta roba che non riusciva a essere compresa appieno dai lavoratori, per i quali era ancora valida la lotta
di classe e l'ideologia di appartenenza
 
d'altra parte ammettiamolo : negli anni 60 il 10% degli italiani era ancora analfabeta,gli stipendi erano troppo
bassi, il boom economico aveva arricchito gli industriali, ma i sindacati si erano appiattiti su posizioni molto
accondiscendenti, col risultato che nelle tasche dei lavoratori finivano solo le briciole, sudatissime, dato che
per fare quadrare i conti delle famiglie, in stragrande maggioranza monoreddito,erano necessarie montagne
di lavoro straordinario, si lavorava come minimo 50 ore alla settimana, ma quasi sempre erano molte di più
 
il movimento giovanile del 68 era venuto a sovrapporsi al movimentismo operaio, non ad affiancarlo e i lavoratori
ebbero reazioni di rifiuto, anche anche violente, non furono rari gli scontri sanguinosii fra i lavoratori e gli studenti
 
lo stato, preso fra due fuochi. non fu all'altezza della situazione
 
anche perchè i partiti presenti in parlamento tenevano quasi tutti il piede in due scarpe, preda come erano delle
correnti interne
 
i parlamentari avevano tutti dei figli studenti, stessa cosa gli alti papaveri delle forze dell'ordine, ma anche
tutte le consolidate baronie erano imparentate con i parlamentari e con gli alti papaveri
 
così il focus della politica nel fatidico 1968 divenne "il disagio giovanile" e le istanze dei lavoratori passarono
in secondo piano fino all'autunno caldo del 1969, al quale fecero seguito le stragi, di cui ancora si ignorano i
mandanti
 
e fu a quel punto che si svilupparono gli "opposti estremismi"
 
nel 1970 il Movimento Universitario italiamo prese una connotazione politica e comparvero i katanghesi, le
spranghe di ferro, le chiavi inglesi e anche le molotov nelle mani degli studenti
 
ma era una connotazione politica avulsa da quelle che erano le rivendicazioni sociali dei lavoratori, imperniataso
unicamente sulla caccia ai neofascisti non aveva niente a che fare con la lotta di classe, era una faida tra due clan,
quello vecchio, con tutte le sue colpe, e quello nuovo  cercava spazio, ma che non aveva seguito nelle masse
poolari, quindi usava gli slogan che in qualche modo lo apparentavano con gli autentici e radicati movimenti popolari
 
non funzionò, non poteva funzionare
 
l'amalgama vero si ebbe solo con Rifondazione Comunista, ma a quel punto del rinnovamento chiesto dai giovani nel 68
non era rimasto più niente, c'era solo ul revival del vecchio promosso dagli ex giovani, ormai quarantenni

 
 

Respuesta  Mensaje 86 de 155 en el tema 
De: Claretta Enviado: 19/10/2011 19:49
tutto il cambiamento della società è venuto dai radicali
 
aborto, divorzio, parità dei generi, diritti umani, obiezione di coscienza prima, e poi abolizione
della leva obbligatoria, nuovo diritto di famiglia, non punibilità dell'uso personale di droghe,
laicismo dello stato divenuto effettivo, tutto ciò è cambiamento radicale
 
ma non è nato nel 68, è nato molto prima che Marcuse nascesse e che scrivesse i suoi libri
sulla IL POTERE ALLA IMMAGINAZIONE, più noto come LA FANTASIA AL POTERE

Respuesta  Mensaje 87 de 155 en el tema 
De: Claretta Enviado: 20/10/2011 02:00
nel 68 io avevo 34 anni, ma Feltrinelli Giangiacomo ne aveva 43
 
non potete sapere se ho fatto il 68 e non sarò certo io a dirvelo
 
ma chi lo ha fatto non era iscritto al Pci, lo avevano già buttato fuori da un pezzo,
e comunque io ho smesso di essere comunista nel 1952, quando ho scelto di fare
un figlio e di sposarmi invece di fare politica
 
ma avevo fatto in tempo a parlare davanti a Togliatti e alla Montagnana, a nome
delle ragazze della Fgci di Milano

Respuesta  Mensaje 88 de 155 en el tema 
De: Ketty Frega? Enviado: 20/10/2011 05:57
 
P.S. Adesso abbiamo capito che Claretta è stata comunista

Respuesta  Mensaje 89 de 155 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 20/10/2011 08:35
Chissà quanti bambini avrà mangiato...

Respuesta  Mensaje 90 de 155 en el tema 
De: Massimo Doriani Enviado: 20/10/2011 08:42
Ma che triste destino....  passare da Togliatti a Calderoli..ussignur...
 

Respuesta  Mensaje 91 de 155 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 20/10/2011 08:43
...Che calderon!

Respuesta  Mensaje 92 de 155 en el tema 
De: Claretta Enviado: 20/10/2011 11:15
se si parla del 68 si parla di un calderone
 
c'era dentro di tutto
 


Respuesta  Mensaje 93 de 155 en el tema 
De: Claretta Enviado: 20/10/2011 12:00
quando ero comunista ero anche vegetariana
 
in piazza ci andavo con i metalmeccanici perchè lavoravo in fabbrica, ma ci andavo
anche contro Scelba e la Dc, e guardate che i scelbini non erano i poluiziotti di adesso
 
poi ci andavo contro il piano Marshall e contro gli americani
 
ma personalmente ero più arrabbiata per quello che i francesi facevano col Napalm
in Indocina,, se avessi potuto sarei andata direttamente in Francia a manifestare,e
non ho mai smesso di considerare i bombardamenti come il massimo della infamia
umana
 
ero comunque una ragazzina, e non appena mi sono innamorata ho cominciato a
bigiare le manifestazioni per andare al cinema con il mio moroso (due film 100 lire)
 
il che fece arrabbiare mio padre, col risultato che divenne nonno a 39 anni

Respuesta  Mensaje 94 de 155 en el tema 
De: Ketty Frega? Enviado: 20/10/2011 12:33

e guardate che i scelbini non erano i poluiziotti di adess

 

 

 
Dillo a me che nel 60 ero a deferrari...

Respuesta  Mensaje 95 de 155 en el tema 
De: Tebro Enviado: 20/10/2011 12:47
e comunque io ho smesso di essere comunista nel 1952, quando ho scelto di fare
un figlio e di sposarmi
 
gentile google, a parte che, di solito, prima ci si sposa e poi, semmai,
si fa un figlio. Ma dimmi, (mi permetto di darti del tu) che ciazzecca,
direbbe il grande Tonino,  smettere di essere comunista perché
si decide di fare un figlio? dài su, corri ai ripari prima che arrivi il perfido skikkietto.
 


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