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General: Tafferugli trullallà...
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De: Peterpan® (Mensaje original) |
Enviado: 15/10/2011 17:42 |
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solo Marco Pannella non si accomunò ail trascinatori di macerie, e solo
da lui venne un vero rinnovamento
può piacere o non piacere, ma il nuovo venne solo da lui
che però non era un sessantottino0
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De: skikko |
Enviado: 18/10/2011 17:54 |
in effetti nel 68, Giugno, io ci sono nato
ma il fatto di non averlo vissuto non mi preclude la possibilità di capirlo, anzi paradossalmente (ma solo in superficie) mi da la possibilità di guardarlo senza alcuna emotività e di riconoscerne le istanze alla luce degli effetti ottenuti.
come al solito claretta quando non sa ke dire sposta il soggetto della conversazione e ne inizia un'altra a tema libero. qui si parlava delle motivazioni profonde ke animavano i movimenti ke TU hai citato (a sproposito, tanto per cambiare) e la mia "analisi" era finalizzata a mostrarti le differenze sostanziali ke rendono i due fatti non comparabili.
se poi volessimo analizzare le vittorie e le sconfitte dei sessantottini de noartri ci vorrebb almeno un post dedicato e probabilmente non basterebbe.
quello ke mi preme farti notare è ke nell'attuale classe dirigente, fatti salvi poki dementi, non vedo nessuno degli animatori del 68, a meno ke tu non voglia parlare di gente come mughini ke si è ridotto alla patetica makkietta dell'italiano edio tutto presoa commentare cose ke non conosce e nemmeno capisce
Berlusconi, bossi, brunetta, non mi pare fossero dei leaders dei movimenti sessantottini, non parliamo di umanoidi alla giovanardi. Ferrara dici? quello rientra nella categoria dei servi a prescindere....dategli un culo da leccare e l'avete fatto felice e poco importa ke il culo sia di berlinguer o di berlusconi, lui lecca e scodinzola felice
montezemolo e casini erano leaders sessantottini?
o lo stesso bersani?
veltroni?
d'alema?
a me pare ke l'unico leader sessantottino ke abbia fatto politica decentemente sia stato capanna ke da anni coltiva viti in provincia di verona e scrive saggi di livello notevole occupandosi di sociologia più ke di politica oltre ad occuparsi di tecnologia.
qui il problema è ke la classe dirigente è ancora quella di ante 68, gente ke nel 68 aveva 30 anni o giù di li e certamente non era il prototipo del lavoratore ma, semmai (vedasi ferrara e giovanardi) dello studente perennemente fuoricorso
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voleva comunque abbattere il sistema democratico parlamentare, per istaurare nuove
dittature o riavere quella vecchia
Claretta, ma tu che cinema hai visto????
P.S. Io il 68 l' ho fatto. |
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De: skikko |
Enviado: 18/10/2011 19:15 |
non farci caso...in anni ke la leggo ho capito ke claretta si è costruita una verità storica a sua immagine e somiglianza
non conosce nulla ma sproloquia di tutto....e dal tono sembra quasi ke sappia quel ke dice...
un caso clinico, direi...da studiare  |
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De: Ramarra |
Enviado: 18/10/2011 20:31 |
Io ci sono nata nel 68, posso dire che l'ho cominciato? |
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skikko, la mia verità è quella dei miei ricordi
nel 68 avevo già 34 anni , in mezzo alla politica ci sono nata e cresciuta,
l'ho vista più dal di dentro che dal di fuori
il 68 è divenurta una icona a livello mondiale
ma in Italia non si dà a quella icona lo stesso signicato che gli danno in
tutto il mondo
chi parla del 68 in Italia gli collega le rivendicazioni operaie, ma quelle sono
iniziate molto prima e hanno avuto il loro acme nell'autunno caldo del 69
gli operai non accettarono mai il collegamento con il movimento sessantottino
che nasceva nelle università
nè Capanna, nè Toni Negri e nemmeno Curcio erano ben visti dagli operai
nelle fabbriche erano i Comitati di Base ad avere l'egemonia movimentistica,
i movimenti nati nelle fabbriche non si collegarono mai con quelli nati nelle
università, solo Lotta Continua riuscì ad essere presente sia nelle università
che nelle fabbriche, per la sua vicinanza ad intellettuali e docenti comunisti,
che erano anche ex partigiani, uno su tutti : Ludovico Geymonat
ma nel 1976, quando i sette gruppi extraparlamentari, riuniti con il nome di
Democrazia Proletaria, si presentarono alle elezioni ottennero solo l'1,6%
vennero eletti sei deputati, tutti dell'area operaia
per questo dico che in Italia il 68 è nato morto, Capanna lo ha importato da
Parigi, ma in Italia non ebbe mai le connotazioni originarie, quelle che lo
caratterizzarono in tutto il mondo
comunque io avevo fratelli e figli, sia nelle scuole che nelle fabbriche, avevo
il telefono sotto controllo e vivevo momenti di ansia che rasentavano il panico
non potete dire a me che mi sono costruita un mondo irreale, non potete perchè
non siete in grado di giudicare se è irreale o no
e comunque non è che mi importi molto di come mi giudicate, è un problema vostro,
non mio
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De: botia |
Enviado: 19/10/2011 04:42 |
Oh Mag.............sai che nonostante tu sia comunista io ti voglio bene
però gnitanto mi sbarelli come Schicco
avete i paraocchi come i muli..........pensate che la Vostra e solo la Vostra sia verità.....
ringrazio la madonna se esiste di aver avuto come guida politica nella mia giovinezza
un comunista operaio con le contropalle che ai ragazzotti sessantottini gli sputava in faccia..................
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sai che nonostante tu sia comunista io ti voglio bene
Ma anche io ti voglio bene, anche se sei affetto da sindromi maniacali non di poco conto.
Chi dileggia il 68 non sa, perchè non l' ha vissuta, come fosse la situazione generale "prima" del 68. Tu e quelli come te approfittate di una LIBERTA' conquistata, a volte a caro prezzo, proprio da chi ha fatto quelle lotte. Quanto a quel coglione di operaio comunista, sai quanti ne ho conosciuto che hanno vissuto e sono morti convinti di una futura (SEMPRE futura) presa del potere da parte del comunismo? Erano come quei cattolici che credono alla Madonna, nè più nè meno.
N.B. Ogni volta che ripeterai certi apprezzamenti sul 68, dirai delle stupidaggini: Fai tu.... |
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nel 68 avevo già 34 anni , in mezzo alla politica ci sono nata e cresciuta,
l'ho vista più dal di dentro che dal di fuori
Proprio a metà del guado, ehhh? L' età peggiore: troppo vecchia per parteciparvi e troppo giovane per esserti assicurata una posizione di prestigio.
Invece che produrti in dissertazioni sociologiche, perchè non spieghi ai mocciosi che parlano senza conoscere, come era la situazione generale (politica, religiosa, di libertà civili etc...) che c' era PRIMA delle rivendicazioni democratiche avanzate dai movimenti, e dei successi ottenuti? |
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Non sono stata mai parte attiva, dovevo lavorare, avevo già un figlio, ma, dall'esterno l'ho vissuto anche io
Il '68 non polemizzva con la DC, non con il comunismo, ma avevano come Nemico il "sistema"
Sembrava avessero succhiato il latte di Ho Chi Min o di Guevara, leggevano Marcuse, che spostava il soggetto rivoluzionario della classe operai ad un soggetto non proletario ma marginato.
Gli studenti, massa acculturata e deprezzata, se ne sentivano fratelli.
La poliziai mpiegò un anno per decidersi di sgombrare l'università
Le manifestazioni contro il Vietnam erano sempre meno controllabili, partiva un corteo ordinato e poi si disperdeva per arrivare all'ambasciata degli USA ed iniziare gli scontri con la polizia che, faceva una gran fatica a stare dietro a quei ragazzi con scarpe da ginnastica mentre i poliziotti avevano scarponi pesantissimi (ne parlo anche Pasolini)
Tutti potevano prendere la prola, non solo gruppi in formazione ma anche i singoli, gente che non lo aveva mai fatto, che per la prima volta parlava di sé al mondo, spesso con fatica. “Lasciatelo parlare” era il grido quando qualcuno si dilungava o inciampava in se stesso, affannato nel dire la sua fatica e solitudine.
Dolore di essere solo, e stupore felice di essere finalmente con altri, anzi con tutti. Non c’erano maestri, non ne sentiva il bisogno quella folla di giovani, ma questa fratellanza si sentì soprattutto in Francia, in Italia un po' meno
Le loro passioni e le loro condanne erano ardenti e approssimative, e salvo una simpatia per gli anarchici, le forze politiche non entrarono mai nelle loro riflessioni
Le autogestioni erano diffuse e confuse |
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(ho postato per sbaglio)
Nell’inverno del 1969 cominciarono a organizzarsi i gruppi che si definirono extraparlamentari.
Erano nati per il bisogno di darsi un’analisi, una tesi e una linea di azione non limitate alle manifestazioni.
I gruppi furono politici a tutto campo, Avanguardia Operaia era il più riflessivo, Potere Operaio il più colto, Lotta Continua il più diffuso portatore del rifiuto, del “tutto e subito”, i marxisti-leninisti filocinesi si divisero rapidamentem in due.
Il resto lo conoscete..........io ho finito il mio tempo, scusate  |
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De: skikko |
Enviado: 19/10/2011 13:45 |
trovo ke la sintesi di carlotta sia estremamente kiara ed efficace
solo ki abbia una buona conoscenza di un problema riesce ad esporlo con sintesi e kiarezza
altrimenti scrive dei pipponi alla claretta |
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De: skikko |
Enviado: 19/10/2011 13:45 |
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i marxisti-leninisti filocinesi
Che sballo, le assemblee del Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista), un casino indescrivibile. Però, devo dire che, a sinistra, erano le Kompagne che la davano più facilmente. Avevano profondamente introiettato il valore della parola "comunismo".  |
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