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De: Merendina (Mensaje original) |
Enviado: 06/07/2012 14:23 |
Il messaggio subliminale del silenzio degli innocenti
21/03/2012 - Cosa nascondeva il successo del film di Johnathan Demme
La notizia non è molto conosciuta e non è nemmeno recente, tuttavia di tanto in tanto vieneriproposta come esempio di pubblicità subliminale: nella locandina del famoso film Il Silenzio Degli Innocenti, uscito nel 1991, è nascosto un elemento di simbologia sessuale.
SEGRETI - Sotto accusa è la macchia a forma di teschio che si staglia sul dorso dell’inquietante falena poggiata sulle labbra di un volto femminile. Ingrandendo la forma, si scopre che il teschio è una composizione di corpi di donne nude. C’è chi sostiene che buona parte del successo del film debba essere ascritta proprio all’attrazione provocata da questa immagine, che avrebbe funzionato da richiamo sessuale. Sul fatto che effettivamente la falena sulla locandina abbia la particolarità descritta c’è ben poco da dire: le donne nude ci sono e non si tratta di un disegno casuale. Infatti il teschio sul dorso dell’insetto non è altro che una fotografia ideata da Salvador Dalì, ottenuta disponendo i corpi di ben sette donnenude.
SIMBOLI - Anche la falena con il teschio non è un’invenzione degli autori del film: un simile insetto esiste veramente, il suo nome scientifico è Acherontia Atropos, ma in gergo viene chiamata “testa di morto”. Questo insetto, a sua volta, compariva nel film Un Chien Andalou (Un Cane Andaluso) prodotto da Luis Bunuel e Salvador Dalì. Si trattava di un cortometraggio estremamente inquietante, una specie di incubo surreale con una serie continua di simbologie che farebbero la gioia di qualsiasi psicanalista. Ecco quindi che il presunto messaggio subliminale si rivela un omaggio a Salvador Dalì con un evidente richiamo ai contenuti forti de Il Silenzio Degli Innocenti.
MESSAGGI - La vicenda offre una chiave di lettura a tante altre apparenti figure subliminali che si ritrovano in film, cartoni animati, disegni e immagini di ogni tipo. Molto spesso, infatti, i loro autori hanno semplicemente voluto omaggiare qualcosa o qualcuno, o inserire una prova della propria creatività o burlarsi del prossimo. Un po’ come i giochini nascosti nei software o i “trucchi” dei videogiochi. Messaggi innocui, quindi, spesso destinati a essere colti soltanto da osservatori particolarmente attenti. Per parlare di messaggi subliminali malevoli, progettati per indurre lo spettatore a compiere determinate azioni e per influenzarne il pensiero, c’è bisogno di ben altro. Ma i messaggi subliminali sono davvero così pericolosi come si sostiene? I messaggi subliminali pubblicitari sono oggi vietati, com’è giusto che sia. Tuttavia la loro reale efficacia non è mai stata confermata dalle ricerche scientifiche. Anzi, la comunità scientifica è piuttosto scettica sulla possibilità di influenzare le scelte di un individuo mediante l’utilizzo di questi sistemi.
CREDENZE - Del resto, la pubblicità ingannevole è una realtà quotidiana che non fa uso di messaggi subliminali e che riesce ugualmente a condizionare ampie fasce di consumatori. Si fa notare che la stessa credenza che i messaggi subliminali siano efficaci, è alla base di un lucroso business per la vendita di strumenti che promettono di arricchire conoscenze e capacità intellettive mentre si dorme. La tecnica si chiama apprendimento subliminale. Non è ancora chiaro quanto questa tecnica faccia aumentare la conoscenza di chi la usa, ma di sicuro fa arricchire chi la vende.
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psicanalisi : strumento diagnostico (e prognostico)
farmacologia: terapia
i medici parlano di diagnosi, prognosi e terapia, giusto?
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Giusto; ma, ripeto, considero un limite della psichiatria rimettere in piedi il paziente a suon di pillole senza aver nemmeno cercato di rimuovere la cause (ammesso che ciò sia possibile, poi i costi sociali eccetera eccetera...). |
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...ammesso che sia possibile, certo...
quando la vita stessa è una malattia, la guarigione è un'utopia |
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Credo che molti tra i presenti e non siano estimatori del lungimirante Freud.
Sottolinei che è figlio della sua epoca e non mi potresti trovare più d'accordo.
Psichiatra, terapeuta, ma io includerei anche la filosofia che lo ha portato agli onori della cronaca
Le quaestiones perpetuae. Iudicia populi.
Avrei qualcosa da ridire sull'ultima tua affermazione, ma da profana.
Credo che la psicoanalisi dia come consequenziale la prescrizione dei farmaci. (Nei casi di specifico bisogno). Penso che le "chiacchere" favoriscano la conoscenza delle problematiche di un paziente, non certo dopo anni, ovvio.
Tamponando nell'immediatezza le necessità.
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quando la vita stessa è una malattia, la guarigione è un'utopia
...vero... |
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sì, diciamo che ne manca un pezzo...
conoscere le ragioni del disagio e non avere (molto spesso) gli strumenti per rimuoverlo è stato il limite più grande (= mica se ne va da solo)
certamente nel 1912 non esistevano gli psicofarmaci ma oggi, ad un secolo di distanza, vorrei che anche i freudiani più ortodossi ammettessero che non se ne può fare a meno... |
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...ammesso che sia possibile, certo...
quando la vita stessa è una malattia, la guarigione è un'utopia
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Già...... |
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Esisteva l'elettroshock, molto rivalutato ai giorni nostri. |
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Guarda, se anche vogliamo dire che psicologia, psicanalisi e anche psichiatria tutto sono tranne scienze esatte penso che possiamo dirlo tranquillamente.
Ma del resto una loro funzione ce l'hanno, e mi rifiuterò sempre di credere a chi dice che sono tutte stronzate come per esempio si pretende di dire a destra (paura di essere letti nell'animo?).
I freudiani ortodossi... mah, si vede che, come hai accennato tu, hanno pazienti ben forniti. |
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non sono stronzate, no di sicuro, anzi...
bisogna essere consapevoli dei loro limiti, tutto lì... |
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Consapevoli più che altro, credo, del fatto che non sono scienze esatte: non credo esista una terapia uguale per due individui al mondo, non sto parlando ovviamente di quella farmacologica. |
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De: skikko |
Enviado: 07/07/2012 16:51 |
per conto mio lo escludo
andai a vedere il film praticamente trascinato da un collega allora aspirante psikiatra e lo vidi senza nemmen far caso alla locandina
lo trovai straordinario e lo rividi diverse volte.....
almeno nel mio caso non ha funzionato |
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...Eh, ma è proprio questo il bello, o Skikkèjus (a proposito, ben rilettoti): il subliminale non lascia traccia di sé!!! |
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De: skikko |
Enviado: 07/07/2012 17:00 |
sui farmaci ci sono alcune osservazioni da fare
e non da profano
gli "psicofarmaci" sostanzialmente non esistono, esistono alcune classi di farmaci che interagendo con sostanze neuromodulatrici possono attivare o inibire alcuni circuiti provocando deflessioni del tono dell'umore
la maggior parte dei cosiddetti psicofarmaci non curano la psike, nella migliore delle ipotesi rimuovono dei sintomi dal cervello...ke è altra cosa rispetto alla psike, anke e soprattutto in senso freudiano (e questo è una ottima ragione per cui un seguace di freud non potrà mai ammettere l'uso di qualcosa ke non esiste)
se a questo aggiungiamo ke negli studi controllati eseguiti da strutture indipendendi dalle case farmaceutike la maggior parte dei CD psicofarmaci ha percentuali di efficacia sovrapponibili al placebo ed a volte anke inferiore mi kiedo per quale ragione uno debba sobbarcarsi non poki effetti collaterali, a volte anke letali, per ottenere dei risultati insoddisfacenti dal punto di vista della cura
ovvio ke in mancanza di meglio sia preferibile tenere uno psicotico sedato piuttosto ke lasciare libero sfogo alle sue pulsioni distruttive, ci mankerebbe...ma non dobbiamo illuderci di starlo curando...stiamo solo metteno una pezza ad un problema altrimenti ingestibile
ma quando è la vita stessa ad esser una malattia (e questa è la definizione della depressione maggiore, non della mania o della psicosi) la terapia farmacologica non raggiunge altro risultato se non quello di ridurre il depresso ad uno stadio larvale attraverso un'associazione (delirante, da punto di vista della logica più elementare) di farmaci eccitanti e di farmaci deprimenti
un concetto caro alle case farmaceutike ke curano una immunodepressione con gli immunosoppressori, per capirci o ke continuano a cercare farmaci per curare malanni ke altro non sono se non l'effetto di altri famaci (cercatevi il caso SMON con google se ne avete tempoe voglia)
e mo me so rotto er cazzo, direbbe tebro
at ve saludi
dementi |
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O Doc, ma (anche) di questo si parlava: del phatto che gli psicofarmaci (o chiamali come credi) curano sì e no gli effetti, ma quanto alle cause siamo ben lungi.
Insomma, non è che si fosse in contrasto con quanto hai esposto adesso.
...Cosa dobbiamo cercare? Il caso MON? Ma se lo abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni... |
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