A mia scusante posso dire che mie figlia aveva perduto altri tre bambini in precedenza e non eravamo certi che questa gravidanza, che andava avanti, le avrebbe regalato una bimba sana, ma era pronta ad amarla comunque. (MITI dai defy)
Evaporato in una nuvola rossa, in una delle molte feritoie della notte con un bisogno d'attenzione, d'amore troppo "Se mi vuoi bene piangi" per essere corrisposti. Valeva la pena divertirvi le serate estive con un semplicissimo "Mi ricordo", per osservarvi affittare un chilo d'erba ai contadini in pensione e alle loro donne e regalare a piene mani oceani ed altre ed altre onde ai marinai in servizio, fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli, senza rimpiangere la mia credulita'; perche' gia' dalla prima trincea ero piu' curioso di voi, ero molto piu' curioso di voi. E poi sospeso tra i vostri "Come sta", meravigliato da luoghi meno comuni e piu' feroci, tipo "Come ti senti amico, amico fragile, se vuoi potro' occuparmi un'ora al mese di te" "Lo sa che io ho perduto due figli" "Signora lei e' una donna piuttosto distratta" e ancora ucciso dalla vostra cortesia nell'ora in cui un mio sogno ballerina di seconda fila, agitava per chissa' quale avvenire il suo presente di seni enormi e il suo cesareo fresco, pensavo e' bello che dove finiscano le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra; e poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci, mi sentivo meno stanco di voi, ero molto meno stanco di voi. Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta fino a vederle spalancarsi la bocca. Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli di parlare ancora male ad alta voce di me. Potevo barattare la mia chitarra ed il suo elmo con una scatola di legno che dicesse perderemo. Potevo chiedervi come si chiama il vostro cane, il mio e' un po' di tempo che si chiama Libero. Potevo assumere un cannibale al giorno per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle. Potevo attraversare litri e litri di corallo per raggiungere un posto che si chiamasse "arrivederci"; e mai che mi sia venuto in mente, di essere piu' ubriaco di voi, di essere molto piu' ubriaco di voi.
(Fabrizio de Andrè - Amico fragile)
Ma non ti fai un po' skifo, come scriveresti tu? O è l'aria della Stanza che ti rende così simpatico e menefreghista delle convenzioni borghesi?
« Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:
di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento;
di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;
di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona;
di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico;
di promuovere l'alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l'arte medica;
di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina;
di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali;
di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico;
di prestare assistenza d'urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'autorità competente;
di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione. »
Intervengo solo per dire che andare a tajà il capello per ogni battuta in questo luogo di cazzeggio mi sembra alquanto sciocco...poi mettere un link sulla professionalità ancora peggio...della serie..datevi na regolata.
...Eccola là: il mio amico Max, raggiunta l'età della pensione, finalmente può dedicarsi al suo hobby: la professione forense. Da dove salti fuori, o Dorian? A cosa dobbiamo il piacere? Come mai, con tutto ciò di cui si parla in questo sodalizio, proprio in questa occasione senti il bisogno di intervenire? Posso vedere la nomina scritta da parte del dott. a suo difensore di fiducia?
Però, Max, spiegami (se credi) quand'è che questo è luogo di cazzeggio e quando invece ci si sente punti sul vivo - in altri termini, come direbbe Skikko, quand'è che siamo un insieme di byte, una semplice schermata, e quando invece dietro il monitor siamo consci che c'è un essere umano che possiamo sia sputtanare tramite foto (la neonata), sia offendere (un adulto che non ci è simpatico), sia gratificare, corteggiare e via dicendo. In mancanza di una precisa regolamentazione diciamo che dovrebbe sempre valere l'idea che di là c'è una persona (salvo casi di cercopiteco come quel povero stronzo sedicente poeta). E NON diciamo che quando c'è un altro questi è un pugno di byte, quando ci siamo noi siamo persone - nun ze pò ffa'.
Ragazzi, a me sembra di non essere il solo che spacca il capello in quattro, visto che piovono moralizzatori, pedagoghi, arbitri del costume da ogni dove, soprattutto da luoghi tra i meno delegati alla bisogna. Io finora, però, vedo una sola cosa: c'è chi sta a gridare Crucifige contro la Miti ma quello stronzo di Peter ha fatto notare che in molte altre occasioni si poteva prendere una posizione di fronte a situazioni altrettanto squallide, anzi, ben di più, e non è stato fatto. Be', ma tanto qui è un gioco. No, le foto delle neonate non sono un gioco. Quand'è che è un gioco e quando no? Idea: è un gioco quando lo stabilisce qualche nostro gestore del cervello (o anfitrione, o buffone di corte, o genio della goliardia); quando è una forumista da taluni considerata di serie B allora si può procedere con l'invettiva, la denigrazione, il disprezzo e via dicendo.
Skikko, su, stai al gioco perché tanto, se non avessi evidenziato io il tuo 'plagio', avresti preteso di cavartela. Il giuramento di Ippocrate, mah, di questo parli la Mere, visto che è stata lei ad apporlo. Un quotato medico come te, però, non va a fare battutine su una puerpera che ha perduto il figlio, questo ritengo di poterlo dire tranquillamente. Non se lo deve permettere nessuno, intendo, figuriamoci un medico. Aò, sennò davvero sei un barelliere deggiù. Del resto, la tua reazione scomposta e isterica non fa che confermare l'impressione di averti ben colto in castagna, e con De Andrè (sarebbe il meno) e con lo squallore e l'inopportunità della tua battuta. Perdonami, non lo faccio più; anzi, avrei sperato che mai se ne presentasse l'occasione, conoscendoti e stimandoti. E non provare a rivoltare la frittata sostenendo che sarei io a non saper cogliere talune differenze, perché mi è fin troppo facile risponderti che se alla tua età e con i tuoi studi ancora non hai imparato tu dov'è che arriva il buon gusto, be', spiacente ma è per te che si può fare ben poco.
...ah, ma siamo un'accozzaglia di byte, dimenticavo...
Errata Corrige: seppure in ritardo anche il mio amico Max s'è accorto della scopiazzatura, da parte del mio amico Skikko, di una battuta di De Andrè (sbaglia il titolo del brano ma fa nulla):
allora sparagli,piero, sparagli ora, ma se è per questo anche in via del campo c'è una puttana.
e tu hai quella ruga lungo il viso che sembra una specie di sorriso ma questi non sono che altri giorni perduti a rincorrere il vento
ciao skikko, come ti senti amico? amico... fragile
Non te ne importa una sega, quindi sei impermeabilizzato ai giudizi altrui? Se entri in una com non puoi non essere criticato o elogiato a seconda di quello che posti. O ti credi super partes. Tu puoi lanciare epiteti, denigrare e poi uscirtene candido candido?
La tua enfasi rivela, in realtà, ciò che sei e a nulla servono le tue 'arringhe' sgangherate, il tuo parlare 'aulico' pressante che infastidisce chi legge. 'Arrogantia signum est stultitiae'.
Il tuo alter ego, visto che qui sei un mucchietto di byte non si vergogna, visto il codice deontologico della tua professione, di scherzare su disgrazie occorse ad altri alter ego?
Ottima Cla, è qui che continuo a non essere compreso. O forse fai finta di non capirmi, non vuoi capirmi, bo'.
Ho scritto ieri che per me la Miti, per il solo fatto di essersi levata talvolta a difesa di quella merda trasteverina, meriterebbe la gogna. E hai fatto bene a ricordarmi le stoccatine a madri colpite da sventura (e comunque ieri mi pare d'aver detto che appoggiavo gran parte del tuo post).
Io non sto difendendo la Miti, ma un concetto. Dico che, così come si è pronti a stracciarsi le vesti per un episodio simile (che non mi sembra nemmeno da fine del mondo), altrettanto lo si dovrebbe essere per altrettante e ben peggiori puttanate che ho visto svolgersi qua dentro. Chiaro adesso? O è lecito il sospetto che non conti tanto cosa viene fatto ma chi lo fa? No, sticazzi, non ci sto.
Se questo ti sembra difendere l'indifendibile...
O Bepy, a pensare il male ci si azzecca: era una scopiazzatura - quando le faccio io di solito cito la fonte, e non sono il solo a farlo... ehm... Comunque, è stato meglio lasciarci (con Emme) che non esserci mai incontrati (de Andrè, "Giugno '73" - gnegnegnè), su questo credo non ci piova.
O Cla, de Andrè, la decenza, la rispettava eccome. Tutta quella canzone è però una giusta reazione nei confronti di una comitiva che non usa decenza verso di lui e lo tratta come un juke-box; lui per reazione si ciucca, poi va a casa e scrive questo capolavoro di sputazzamenti sui borghesi o sui cretini o su entrambe le categorie.
Per concludere, non credo di essere un brillante ma nemmeno un mediocre gestore in quanto non posseggo il dono della diplomazia (altrimenti detta ruffianeria) e, se mi sembra opportuno, mando affanculo anche gente che conosco di persona.