ma di cosa stiamo parlando? del chupacabra? del dahù? stiamo parlando di niente infatti. e parlando del niente in fondo creiamo un argomento. provo a spiegare meglio. quello è retrogado. a casa sua, se glielo permettono, fa quello che vuole. qui no. qui abbiamo regole che è tenuto a rispettare e non c'è proprio nessiuno che può smentire questo principio. e infatti nessuno lo smentisce. non c'è nessun "progressista" , o liberale o "tollerante" che metta in discussione questo fatto. non vuole prendere ordini da una donna? libero di pensarla come vuole e dunque di dimettersi. sbaglia, secondo le nostre regole e secondo i principi che le dettano ed essendo qui... quelle deve rispettare. quindi? dove è la discussione? non esiste. discuterne è la sola discussione. ovvero il voler far passare i progressisti come dei pirloni che si farebbero ciulare la moglie per ospitalità e tolleranza e i mussulmani, tutti, come dei retrogadi. è una discussione da feltri & c. insomma.

Seee, un par de palle, o amico Emme. Cominciando col fatto che non credo che a casa sua qualcuno permetta a 'quello' di fare ciò che vuole, ma anche considerato che non ce ne frega niente, le regole qui ci sarebbero, '-ebbero', ma non è che si sia tenuti a rispettarle; non c'è la necessaria convinzione per farle rispettare, dato che, come dicevo sopra, sembra che una delle fobie italiane sia quella di passare per razzisti.

Il progressista è pirlone quando volutamente sottovaluta certi fatti in nome di non si capisce quale uguaglianza di dignità fra culture (un ri-par de palle: evidente forzatura). Non leggo Feltri.