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General: Fatemi capire
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Allora: Ratzinger dice che le nozze gay sono una ferita inflitta alla giustizia ed alla pace.
Una volta si parlava di "atti contro natura", ma comunque la sostanza è la stessa: se questa roba (le nozze gay) mette in pericolo la giustizia e la pace, se vede che ar Papa propio nun je piace.
Invece nascondere i moltissimi preti ammalati di pedofilia e violentatori - come ha fatto la Chiesa da sempre - non è un'offesa alla giustizia?
Fatemi capire, amici cattolici apostolici e romani, le nozze gay pubblicamente celebrate vanno male, anzi malissimo (sono un attentato alla pace e alla giustizia, mica noccioline), mentre è tollerabile il comportamento di quei preti che nel buio delle sagrestie riempiono di cocaina e sodomizzano le loro giovani vittime? (tipo il mitico Don Seppia...) |
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Non mi risulta infatti che questo tipo di unioni sia un'arma di distruzione di massa.
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Uahahah, o Mag: casomai sono un'arma di MANCATA NASCITA di massa... |
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Francodeltoro avrebbe ragionissima (chiamiamoli Pacs, o Unioni Civili, o come altro vi pare, e il gioco è fatto).
Ma il Vaticano NON tollera nemmeno questo, e il condizionamento che ancora esercita su buona parte dei partiti oggi rappresentati in Parlamento (compreso quell'aborto di partito che è il PD) è tale che - salvo colpi di mano in un futuro Parlamento sperabilmente un po' diverso da questo - la questione dei diritti delle coppie gay in Italia non farà mai un passo avanti.
La verità è che il Vaticano tiene per le palle un enorme numero di deputati e senatori, per ragioni elettorali ovviamente. Anche Vendola, notoriamente gay e comunista (sì, vabbè...) si dichiara ultracattolico e peccatore un giorno sì e l'altro pure. Si vede che non può inimicarsi troppo la pretaglia nemmeno lui.
Gli unici che se ne sono sempre strafregati del voto cattolico sono stati Pannella e i Radicali (quelli di 30 anni e passa fa...). Ma adesso contano ormai come il due di coppe quando briscola è spade, ed ogni loro iniziativa - anche teoricamente condivisibile - cade nel vuoto o finisce a pernacchie.
Così va il mondo... |
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...Il che conferma, caro Bepy, che siamo governati da chi ci meritiamo: conferma lampante e inequivocaBBile. |
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la questione dei diritti delle coppie gay in Italia
Fatemi capire:
ma quali sarebbero i presunti diritti che verrebbero negati alle coppie omosessuali? |
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Fatemi capire:
ma quali sarebbero i presunti diritti che verrebbero negati alle coppie omosessuali?
...tra l'altro...*
*Forse fu anni orsono che quel gay di Ela tracciò la mappa dei diritti e non - ma più che altro del come fare per assicurare il passaggio dei beni, in caso di dipartita, al compagno. Il sistema c'è, eccome. Ci sono problemi, credo, per la reversibilità della pensione. Ma poi immagino che i gay non facciano solo un discorso di contributi e di lasciti: vorrebbero, per dirla con Francuzzo, giocare a calcio con una palla da rugby, vorrebbero un'equiparazione completa alle coppie etero, anche in vista, sempre credo, dell'adozione omogenitoriale - che personalmente mi lascia molto perplesso. |
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Infatti, i diritti devono essere bilanciati dai doveri, altrimenti diventano privilegi. Quanto all' adozione, io non sono perplesso, sono decisamente contrario. Prima dell' egoismo delle coppie omosessuali bisogna occuparsi del benessere del bambino. |
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Oramai il vaticano viaggia su binari che non so se definire ridicoli o assurdi.
La storia: venerdi scorso fanno una conferenza stampa per la presentazione del messaggio del papa per la giornata mondiale della pace del primo gennaio prossimo. Il ridicolo è dare un messaggio in anteprima. Il primo gennaio non farà notizia.
Ma c'è molto di più.I giornali, del messaggio, che non solo è condivisibile in molte parte, ma anche roba forte contro l'attuale modello economico dominante, contro la crescita ad ogni costo, con indicazioni di un modello di sviluppo economico e sociale ben lontano dal liberalismo e da capitalismo, i giornali, dicevo, riportano solo la stronzata, altro modo di definirla non trovo, sul ritenere i matrimoni tra uomosessuali come 'una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace'.Ora: per chi volesse, e sarebbe bene, leggersi il messaggio lo trova qui - non è facilissimo trovarlo:http://www.piazzanews.it/italia/vaticano/item/6898-presentazione-del-messaggio-del-papa-per-la-giornata-mondiale-della-pace-che-si-celebrer%C3%A0-il-1%C2%B0-gennaio-2013Nessun giornale ha messo il link diretto del discorso integrale, il che non è bello, ma sorvoliamo.
Ora che avete letto - non credo ma facciamo finta - è evidente che la stronzata è stata infilata nel discorso di aborto ed eutanasia senza un minimo senso e logica, anzi, spezza completamente il ragionamento tra i paragrafi e si presta alla solita nenia del 'fraintendimento'. Secondo me l'hanno infilzato in seconda rilettura. E il Capo, non ci sta alcuna spiegazione.
Il fulcro del discorso sta, IMHO, in queste parole:
"Per uscire dall’attuale crisi finanziaria ed economica – che ha per effetto una crescita delle disuguaglianze – sono necessarie persone, gruppi, istituzioni che promuovano la vita favorendo la creatività umana per trarre, perfino dalla crisi, un’occasione di discernimento e di un nuovo modello economico. Quello prevalso negli ultimi decenni postulava la ricerca della massimizzazione del profitto e del consumo, in un’ottica individualistica ed egoistica, intesa a valutare le persone solo per la loro capacità di rispondere alle esigenze della competitività. In un’altra prospettiva, invece, il vero e duraturo successo lo si ottiene con il dono di sé, delle proprie capacità intellettuali, della propria intraprendenza, poiché lo sviluppo economico vivibile, cioè autenticamente umano, ha bisogno del principio di gratuità come espressione di fraternità e della logica del dono. Concretamente, nell’attività economica l’operatore di pace si configura come colui che instaura con i collaboratori e i colleghi, con i committenti e gli utenti, rapporti di lealtà e di reciprocità. Egli esercita l’attività economica per il bene comune, vive il suo impegno come qualcosa che va al di là del proprio interesse, a beneficio delle generazioni presenti e future. Si trova così a lavorare non solo per sé, ma anche per dare agli altri un futuro e un lavoro dignitoso.
Nell’ambito economico, sono richieste, specialmente da parte degli Stati, politiche di sviluppo industriale ed agricolo che abbiano cura del progresso sociale e dell’universalizzazione di uno Stato di diritto e democratico. È poi fondamentale ed imprescindibile la strutturazione etica dei mercati monetari, finanziari e commerciali; essi vanno stabilizzati e maggiormente coordinati e controllati, in modo da non arrecare danno ai più poveri. La sollecitudine dei molteplici operatori di pace deve inoltre volgersi – con maggior risolutezza rispetto a quanto si è fatto sino ad oggi – a considerare la crisi alimentare, ben più grave di quella finanziaria. Il tema della sicurezza degli approvvigionamenti alimentari è tornato ad essere centrale nell’agenda politica internazionale, a causa di crisi connesse, tra l’altro, alle oscillazioni repentine dei prezzi delle materie prime agricole, a comportamenti irresponsabili da parte di taluni operatori economici e a un insufficiente controllo da parte dei Governi e della Comunità internazionale. Per fronteggiare tale crisi, gli operatori di pace sono chiamati a operare insieme in spirito di solidarietà, dal livello locale a quello internazionale, con l’obiettivo di mettere gli agricoltori, in particolare nelle piccole realtà rurali, in condizione di poter svolgere la loro attività in modo dignitoso e sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale ed economico."
Ecco.
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Non vorrei dire che ho scoperto uno dei massimi sistemi, ma credo fermamente che il Papa, non possa non essere contrario ai matrimoni tra gay, alle coppie di fatto e quant'altro, che andrebbero a cozzare con ciò che da secoli la religione cristiana va predicando.
Questo scagliarglisi addosso fa un po' sorridere, ci mancherebbe ancora che le approvasse.
Tutto questo vocio di popolo lo rende solo più critico e accusatore verso coloro che lo incalzano con progetti che si discostano totalmente dai sacri libri.
Quando viene toccato uno dei comandamenti, prendiamone uno a caso, NON RUBARE, legioni pronte ad essere schifate da chi si appropria delle cose altrui.
Altro comandamento, molto interessante è NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRI, non ho mai visto, né tantomeno letto non desiderare l'uomo d'altri... il gay, il trans ecc ecc
Concludo dicendo che se vi sta tanto sul cazzo il Papa, ignoratelo, che veleggi per la propria strada e voi per la vostra.
Il mio è un discorso semplicistico ma dettato dalla consapevolezza che nessuno mai potrà far dell'Italia un paese che ammetta i matrimoni tra gay e la possibilità di adottare bambini. |
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Vedi Merienda noi laici vorremmo andarcene tranquillamente per la nostra strada, purtroppo sono il Vaticano ed i cattolici integralisti ad interferire pesantemente con le istituzioni della "libera" Repubblica Italiana. La Chiesa, con il ricatto del "voto cattolico", tiene per i coglioni la maggior parte dei ns. Onorevoli (?) rappresentanti, il cui unico programma politico è farsi rieleggere e conservare la carrega.
La verità è che da quando Mussolini firmò il Concordato del '29 (poi rincappellato da Craxi negli anni '80) il principio "Libera Chiesa in Libero Stato" di Cavour (= il regime separatistico, ognuno nei propri ambiti poteva e doveva farsi i piselli propri senza interferire nell'ambito altrui) noi italiani abbiamo rinunciato ad una fettina di sovranità.
E i banditi gonnelloni trasteverini, una volta datogli il dito, si sono presi il braccio.... |
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O Bepy, stracondivido ma devo ricordarti una cosa. Se la Vaticano spa ha rappresentanti nel parlamento italiano ciò significa che qualcuno li ha votati; e se viviamo in un Paese che ancora li vota dobbiamo chinare il capo e rassegnarci alla regola che dice che in democrazia 'una testa (sia pure di cazzo), un voto'. |
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...e comunque, humus in fragola, come parli di gay eccoti Ela.
O Mitico, devo querelare i redattori del discorso del papa.
Il discorso su un modello di sviluppo che non sia produrre-consumare-consumare-produrre lo faccio dalla notte dei tempi; l'ultima volta mi capitò di parlarne con KGB, esimio esponente di Rifalla, il quale mi diede molta ragionissima e anzi rincarò la dose.
Ordunque, conosci tu un buon avvocato per far causa alla Vaticano Spa? Dai, che facciamo a metà. Trullallà. |
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Peppuccio caro, pur lamandoti sopra ogni dire, non posso che sentirmi costernata dalle tue parole.
Se non te ne sei accorto, te lo dico io, sono decenni che voi laici vi fate i piselli vostri travolgendo come un fiume in piena i cattolici che pensano di poter contare su qualche diritto, almeno quello di parola.
Il cattolico integralista è poi chi onora la sua religione e trovo offensivo questo odore di massimalismo.
Se l'interferire è battersi per la propria religione, ben venga, visto che in Italia ci si affronta a suon di 'parole'.
La chiesa manovrava i coglioni di 'qualche repubblica fa', ora gli onorevoli la 'carega' la ottengono e se la incollano al culo per altri motivi.
Mussolini ha creato la laicità di questo paese, pur ricordandoti che, soleva ripetere, Dio, Patria e Famiglia, ripresa da Mazzini.
Questi concetti, alla luce della laicità dello stato, un po' stridono a contatto tra loro, considerando che 'Libera Chiesa in Libero Stato' sono valori nobili su cui si basa parte della nostra società (valori risorgimentali utilizzati come cavallo di battaglia dal fascismo).
In Italia, è dal 1929 che siamo sottoposti a dei dazi storici, figli della resistenza antifascista di sinistra che si è posta in antitesi ai vent'anni di storia che, nel bene o nel male, ci appartengono.
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Merienda, pur provenendo da una famiglia di noti anticristi (i masculi, le fimmene erano tutte mangiaostie), sono capace di articolatissime distinzioni.
Ma rimando la mia dissertazione a questa sera, 'sendo che mo' tengo que trabajar (muchìsimo).
Yo tambièn ribadisco muchìsimo lamor para ti ! |
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...Sì, ché poi tra l'altro c'è anche questa: rischiare, in nome della laicità, di far finire in serie B chi osi definirsi cattolico, il che nemmeno è giusto e sicuramente non equilibrato.
Però la laicità dello stato a mio avviso è qualcosa di sacro, e fermo restando il sacrosanto diritto del papa di dire quel che vuole sono un po' perplesso quando la sua parola possa intralciare i lavori di un parlamento.
Però è anche vero, ascoltatemi, o empj, che una nazione senza un credo è destinata allo sbando, e oggi come oggi vediamo come siamo destinati a pigliarlo in cuore dai musulmani proprio perché loro non avranno patria ma hanno Dio e Famiglia - eccome! La crisi di una religione ufficiale in uno stato è sempre brutto segno, inutile negarlo. Che poi questa religione sia mal rappresentata sono il primo a dirlo. Ma ripeto che senza una normativa morale, qui non parlo di credere o meno nella verginità di Maria, siamo un po' un gregge abbandonato a sé stesso o a falsi miti.
In chiosa, siccome in sostanza non ho detto nulla, vi invito ad abbraciare il cul(t)o del Sommo Picaterra di Montezuma, dimodoché non vivrete proprio in odore di santità però insomma gli odori non vi mancheranno. |
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Merendina, io considero cattolico integralista chi pensa di dover imporre agli altri la sua verità.
Non certo il cattolico che cerca di assumere comportamenti coerenti con la sua visione del mondo.
Ho conosciuto persone fantastiche nel volontariato, animate credo unicamente dallo spirito francescano di fratellanza universale e dalla carità cristiana (questa dimenticata!)
La testimonianza di questi uomini e di queste donne sta nelle azioni che fanno, non nelle prediche (che non fanno).
Di regola, dovrebbe valere più un esempio di mille chiacchiere (con questo non voglio togliere ai cattolici il diritto di parola: nel senso che non voglio toglierlo a nessuno).
Ora, si dà il caso che queste persone eccezionali siano quasi tutte al di fuori non solo dalle gerarchie vaticane, ma anche della Chiesa-Istituzione, dell'apparato insomma.
L'apparato, con i suoi innumerevoli intrallazzi con il mondo della politica e dell'economia, oggigiorno non ha bisogno di un partito cattolico per influenzare pesantemente molti partiti, molti parlamentari, nonchè molte amministrazioni locali. Prova ne sia che in materia di diritti civili in questo paese non si fa un passo avanti da 30 anni.
Non condivido quello che dici su Mussolini. Perchè, vedi, Mussolini - che era notoriamente ateo - rinnegò il principio laico (di origine risorgimentale) della separatezza tra Stato e Chiesa, facendo il Concordato e sacrificando in alcuni ambiti la sovranità dello Stato, esclusivamente per ragioni strumentali: aveva estremo bisogno del sostegno dei cattolici. Andò a finire che proprio lui, romagnolo mangiapreti, fu definito "uomo della Provvidenza" da non so più quale cardinale. Fu affossatore della laicità nei fatti, direi.
Quanto a "Dio, Patria e Famiglia": lo slogan è sicuramente mazziniano.
Che Mussolini se ne sia servito fino alla nausea è cosa nota... Che credesse a questi ideali è perlomeno dubbio. ERa un megalomane autocentrato, uno che credeva solo in se stesso. A lui interessava soltanto il proprio potere personale e tutto quanto potesse essergli utile per consolidarlo (compreso lo spaccio di slogan di varia origine e fortuna).
A differenza dei politicanti della prima e seconda repubblica, non gliene fregava niente del denaro: il potere (dittatoriale) a lui bastava e avanzava.
E' stato un giocatore d'azzardo spregiudicato, molto audace e fortunato all'inizio e molto sconsiderato a fine carriera. Non sfigato: semplicemente non riusciva più ad azzeccarne una che fosse una. E nel 1945, all'epilogo, ha lasciato il paese in macerie: questa, nei fatti, è l'eredità che ha lasciato alla generazione dei nostri genitori, compresi i pochi "nostalgici".
P.S. questo post un po' palloso
messo insieme lì per lì,
non può metter in periglio
el lamor que tengo para ti.
P.P.S. andiamo dunque a Mosca in wagon lit ????
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