Ovvero, coloro che per la sopravvivenza della propria com si basano in buona o in massima parte sui cazzi altrui.
Una comunità, per l'appunto semisconosciuta, ha proprio un settore dedicato al copiaincolla di ciò che legge altrove, dove gli iscritti possono sciorinare i propri commenti (quasi sempre denigratori, ça va sans dire) senza tema di reazioni in quanto la suddetta comunità da un po' è chiusa alla lettura da parte di esterni e assai difficilmente ci si può iscrivere, ammesso di provare alcun interesse a farlo.
Un'altra appartiene al Biografo per eccellenza e, se pure conta importantissime discussioni di suo (e poi c'è il marito dell'esperta ed esperita pompinaja che contribuisce, eccome: stiamo su un 70-80% buono!), anche lì una bella parte è dedicata alle biografie, cioè, ripeto, all'occuparsi dei cazzi altrui. E poi a volte chiude anche lui, ma credo sia una questione di farmaci quella sera assunti o meno.
Si dà il caso adesso che l'anche nostra Ramarra abbia scritto un post nell'ottima comunità dell'ottima Eva, post che forse qui non pubblicherà ma sono affari suoi, e che le sia stato risposto. I biografi suddetti hanno immediatamente copiaincollato, spinti da indubbio spirito di solidarietà umana in quanto questo scritto parla in termini non proprio edificanti dei barboni, molti dei quali stranieri, nelle sale d'attesa delle stazioni, e la risposta è stata praticamente 'sei una sporca razzista'. Il copiaincolla, corredato di commenti inneggianti alla dura replica verso Ramarra, è pienamente comprensibile in riferimento ai biografi stessi, i quali, com'è noto, sono fin dalla tenera infanzia attivi nel campo della solidarietà militante ai barboni e quando possono, anzi, vanno a dormire presso di loro - sempre per solidarietà (della serie: come è facile fare gli indignati in web, come è bello, come eleva lo spirito). Credo ne ospitino anche qualcuno in casa propria, ma posso sbagliare.
...Be', per stringere e stringare, ché già ho rotto e mi sono rotto, io non entro nel merito di ciò che ha scritto la Ram né della risposta che ha ricevuto, ma dico che il solo und unico risultato tangibile della crociata finora è stata la chiusura della com da parte della sempre ottima Eva. E ha fatto bene: la com fatevela riempire dal Poeta coniugato Many Pompins, no? Però a me dispiace perché, a parte le pompinajate che non mancano nemmeno lì (dovete sapere che i Poeti cgt. Many Pompins posseggono il dono dell'ubiquità), spesso vi si legge qualcosa di decente. Chiuso, amen, non ci resta che Facebook (stamo freschi...).
O Mere, io in mona ci posso anche andare (magari!!!), anzi, grazie dell'augurio (due vv al dì dopo i pasti pensi possa andare?), ma non ho espresso totale disaccordo con te - semplicemente, avevo da dire qualcosa e l'ho detto.
E chiedo scusa se ho nominato solo i marroncini: so bene che ci sono altre categorie specializzate nel rompere i coglioni.
Però non ho capito 'sto discorso... liberal-capitalist-classista, o come chiamarlo?, per il quale io dovrei viaggiare in prima classe se non voglio ecc. ecc. Vale a dire: perché mai seconda classe deve equivalere a porcilaia, quando anni fa era qualcosa di più che decoroso e la prima era lusso, mentre adesso pare che la prima sia il minimo sindacale per non beccarsi la scabbia (colpa anche delle Ferrovie, mica dico di no)? Costringere chi non sa come comportarsi a comportarsi come si deve, o isolarlo, no? Perché allora, torno a dire, è umano che uno, benché disgustato dal concetto, una volta che tocca con mano cosa vuol dire viaggiare con certi soggetti cominci a ripensare i suoi giudizi di condanna verso il Sudafrica. E' orrendo solo pensarlo, scriverlo ancora peggio: ma la dura realtà non suggerisce altro.
E comunque credo di essere OT, visto che qui si parlava dei barboni nelle sale d'attesa: a tale proposito sto scrivendo uno dei miei soliti capolavori, un po' di pazienza e mi leggerete (nudo).
...Ma sì, si fa prima a lanciare le invettive che a leggere perbene, e questo vale un po' per tutti, me compreso. Ora che ho ripreso possesso delle domestiche mura, sveglio da un'oretta perché sono notoriamente frühaufsteher, mi sono riletto attentamente il post della Ram, e come anticipavo nel post 6 c'è materiale altro che non sia quello solito da denigrazione spicciola. Lungi dal volermi improvvisare ramarrico (con rammarico?) esegeta mi dedico a mia volta ad una mia analisi di quanto vedo scritto - mi perdonerà chi mi legge se non vado a caccia dello scandalo.
'Per colpa di un incidente sono rimasta bloccata nel traffico e ho perso il treno prenotato e pagato'. Fin qui non vedo l'ombra del Ku Klux Klan, quindi andiamo avanti - anche se c'è chi ha avuto da dire persino su quest'esergo.
'Sto passando la notte in una sala d'aspetto ed è un film dell'orrore ('errore' = più che probabile refuso)'. Non so se quella sala d'attesa la notte venga chiusa: a Desenzano, ad esempio, sì, anche se ciò non vale, per esempio, per l'altra 'sala' della stazione, tutta vetri e gelida d'inverno nonché forno in estate, che si trova sul marciapiede che sta tra due binari. Ma comunque sia non è certamente qui che la Ram vuole andare a parare, quindi soffermarsi sul fatto o meno che la sala sia lucchettata mi sembra quantomeno ozioso.
'E' piena di barboni che dormono sbracati ovunque e c'è cattivo odore'. [Questa frase è stata (sdegnosamente, mi sia lecita l'illazione) sottolineata dal biografo; egli avrà avuto i suoi motivi, presumibilmente riconducibili al buonismo che tutti permea di fronte a cotali questioni (in web); poco o nulla conta il fatto che magari la propria vita webbatica la si passi archiviando ciò che si legge in giro per poi rinfacciarlo al momento opportuno, denigrando e smerdando chiunque non ci aggradi in pieno, facendo terra bruciata intorno a sé per [illudersi di] rimanere reuccio incontrastato di Internetland: quando si tratta di rimarcare il proprio senso di giustizia, la propria rettitudine, il proprio amore per l'Umanità (ma sì, quello stesso che viene sciorinato tutti i giorni con i comportamenti appena descritti), tutti in prima fila. Ma non si accorge, questa gente, della contraddizione che vive? O fa finta di non accorgersene? Nel primo caso si rasenta la schizofrenia, nel secondo non si rasenta ma addirittura si travalica l'ipocrisia; tertium difficilmente datur] ...Dov'è lo scandalo? Nel verbo 'sbracare', spesso usato in forma riflessiva: 'sbracarsi'? E' una descrizione, direi naturalista, di un ambiente: cruda, senza alcuna concessione a voli pindarici o a distici elegiaci, viene sbattuta in faccia così com'è al lettore. Può essere una scelta stilistica; nel caso di Ramarra, dopo tutti questi anni, oso dire che è il suo stile: diretto.
'Ma che non le pago le tasse? E allora perché mi devo trovare bloccata nel traffico e le sale d'attesa sono dei luoghi che fanno schifo? Io le farei sgombrare. C'è un'altra ragazza che evidentemente è più schifata di me e sta arrampicata sulla panchina chiusa a riccio con la sciarpa sulla bocca. Non le si vede manco la faccia'. Scarsamente sufficiente nella forma, tra il cinque e mezzo e il sei meno meno, ma non credo sia questo l'oggetto dello scandalo messo su dai Salvatori dell'Umanità. La prima frase si trova in mezzo, a mio avviso, tra la funzione cosiddetta 'fàtica' e quella cosiddetta 'conativa': serve a richiamare l'attenzione del lettore, un po' come 'Ma mi leggi?' quando nell'orrenda chat di FB non ci perviene risposta da parte dell'oggetto pro tempore della nostra libido, anche se qui al posto del 'Mi leggi?' si è voluto calcare su un aspetto che purtroppo permea la nostra vita di tutti i giorni, cioè la questione fiscale. La scrivente, partendo dal presupposto che versa quanto dovuto a chi dovrebbe garantire una certa qualità di vita, si lamenta dello stato di abbandono nel quale versa quella sala d'attesa (non sono tutte così, a onor del vero: tornando a Desenzano, questa sala è netta e linda). C'è un'altra ragazza eccetera non è rilevante, è un'osservazione che fa da corollario e che non modifica la sostanza. La sostanza va forse ricercata in quell' 'Io le farei sgombrare', frase anche questa tosto sottolineata dal Solerte. Premesso che in effetti molte di esse la notte vengono chiuse a doppio giro di chiave, nemmeno qui vedo scandali: se una sala d'attesa deve trasformarsi in un dormitorio le si chiuda - come, ripeto, in effetti avviene in parecchie località. Ma vediamo il seguito.
'Un ubriaco urla agli stranieri quando li sente russare, li sveglia e li rimprovera'. Continua la descrizione della scena, nulla da dire. O forse al posto di 'ubriaco' andava usato 'etilista'? E al posto di 'russare' cosa, o Novelli Gesù Cristi? 'Manifestare episodi di dispnea notturna'?
'E' un ambiente che non va bene. Se hanno chiuso i manicomi devono sgombrare anche le sale d'aspetto. Chi aspetta si trova malissimo quando ci si trova e chi è allo sbando ci rimane. C'è un ragazzo giovane che non mi sembra proprio normale, mi chiedo se è felice così e se non potrebbe esserlo di più altrove, magari dove possa dormire su un letto e mangiare su un tavolo. Fra i manicomi e questo schifo di abbandono ci sono tante vie di mezzo che sarebbero sagge. Io vorrei una sala civile'. ...Be'? Ma dov'è l'eresia? E dov'è il classismo nazistoide che vorrebbe rilevare Skikko quando in fondo Ramarra stessa anticipa le conclusioni di quest'ultimo? Lei stessa dice infatti che occorrerebbero strutture diverse per risparmiare: 1, notti all'addiaccio a questi disgraziati; 2, uno spettacolo non edificante a chi si trovi a passare la notte in una sala d'attesa. Non ha fatto nessun discorso hitleriano da campi di lavoro per questi sfigati, non si sarà espressa benissimo (ma non è né una pubblicista né una romanziera, a quel che mi risulta) e forse non avrà saputo ordinare per priorità i concetti, ma non leggo tanto sdegno contro il disadattato in sé quanto piuttosto vivo disappunto per come funzionano le cose, per come una società che si definisce civile lasci questa gente allo sbando, in un luogo che non dovrebbe fungere da dormitorio bensì, come dice il suo stesso nome, da sala d'attesa.
In conclusione, e questo a mio avviso vale per Skikko, per la Mere e anche per quell'altro Gandhi a ore (il sottolineatore); quel povero minorato mentale che vende accendini all'angolo non possiede personalità propria, dà ragione all'ultimo che ha parlato o per meglio dire a chi ha meglio squacquaracquato (è storia, mica pugnette), quindi va assolto per insufficienza mentale; in conclusione, dicevo, come al solito non si è persa occasione per gettare merda addosso a una persona, sempre per Amore dell'Umanità beninteso; a una persona che, magari in maniera diciamo artigianale, ha espresso un disagio verso una situazione che in effetti è disagevole per tutti (e lo è, perzio! Ma i viaggiatori hanno anche loro qualche diritto, poi? Chiariamo anche questo, se a qualcuno garba farlo) e contemporaneamente, siccome ha ricordato di essere anche lei una contribuente, stupore e sdegno, ben percepibili anche se non direttamente espressi, perché chi sarebbe preposto alla soluzione del problema, pagato anche con i di lei denari, come al solito se ne frega. Il tutto scritto forse con uno stile non eccelso, passibile di fraintendimenti (ma dov'è andata a farsi fottere la presunzione d'innocenza?), ma assolutamente non da bollare come sussiegoso sputacchio di una borghesotta in periodo premestruale: o perlomeno non da quanto troviamo scritto qua.
Non ho scritto quanto sopra per fare la mosca bianca: vi assicuro che ho letto e riletto mille volte. E vorrei che i denigratori facessero altrettanto, anche se mi rendo conto che gridare 'crucifige' è più sbrigativo, più semplice e più populista, e aiuta - così ho cominciato il thread - a riempire la propria com di post grazie agli emeriti cazzi altrui.
Se ti riferisci a me, non ho lanciato nessuna invettiva, non ho predicato bene e razzolato male, ho solo espresso il mio parere di frequentatrice abituale di stazioni ferroviarie, che perde treni, che sale su altri, paga multe salate, senza piccarsi più del dovuto.
Stranissima la tua riflessione e il voler trovare a tutti i costi 'candore' e 'discorsi diretti' dove c'è un'accozzaglia di pregiudizi e puzza sotto il naso. (Adesso me ne dirai di tutti i colori, nevvero, perché io diretta non posso essere).
Tutte le sale d'aspetto di stazioni minori vengono chiuse. Restano aperte solo quelle ad alta frequentazione, dove i treni viaggiano anche di notte. (E questo mi sembra più che ovvio).
Alta frequentazione significa grandi città, quindi escludo a priori che vi soggiornino barboni, negracci, schizoidi... la polizia ferroviaria farebbe sgomberare loro in men che non si dica.
La questione del denigrare e smerdare è un altro paio di maniche, sappiamo da che pulpito anodino viene la predica e non vi è tempo più sprecato che parlare di lui e delle sue presunte tesi del cazzo, il soggetto è refrattario a qualsiasi coinvolgimento mentale.
Ogni post di Ram è imbibito della parola 'tasse'. Sembra un'ossessione o si aspetti il premio nobel per questo. Le tasse le pago anch'io e (forzatamente) olimpica contribuisco facendo il mio dovere di cittadina. Vorrei molto di più da chi si tiene una fettona del mio stipendio, ma non posso far altro che guardare il totale al netto. (punto).
Skikko ha espresso il suo punto di vista e come tale è da rispettare, tu invece hai la palla di vetro per conoscere ciò che la Ram avrebbe voluto dire?
Da come si è espressa, a me viene in mente si aspettasse l'aiuto, il sollievo, da uno squadrone, non ben precisato, che sbattesse questi randagi al posto loro, cioè in mezzo ad una strada.
Io non getto merda, ho letto un post e ho detto la mia, se qualcuno si impermalisce so' cazzi suoi.
Io invece mi sto ancora domandando il motivo per cui il treno non ha aspettato la ramarrona. I treni dovrebbero aspettare quelli che pagano le tasse...
Testa di Fiesta, a parte che, come giustamente rilevava il mio amico Bepy, hai sferrato un attacco da KO, la Ram la leggo da secoli orsono e orsù. Non ricordiamo il suo post sulle categorie protette, dove tutti le diedero della dottoressa Mengele inneggiante all'eugenetica? Mentre lei intendeva solo dire che in certi concorsi concedere un privilegio a portatori di handicap rischia, paradossalmente, di concludersi in una discriminazione ai danni di chi handicap non ne ha - e non aveva tutti i torti. Però fu fustigata (tutta nuda).
Qui, e tra l'altro io Skikko lo posso pure contestare ma lo stimo, al contrario dei due biografi che ho citato, io più che altro rilevavo la contraddizione tra l'osannare certi post (come quello per l'appunto di Skikko) e il comportamento quotidiano che tanto sociale a me non sembra. 'Ama il prossimo tuo' credo che sarebbe meglio applicarlo nelle piccole faccende quotidiane e col vicino anziché sparare proclami di sapore galattico e dai risultati men che nulli. Certo, va tenuto conto che è assai più difficile mantenere una condotta rispettosa nello spicciolo, web compreso, che sparare proclami rivoluzionari, ma tant'è pereppepè. Mi sono stato capito adesso?
Tornando alla lucertolona, lei non ha scritto di volere 'sta gente nei lager - nemmeno tra le righe. Altrimenti non sono io ma altri che fanno il processo alle intenzioni. Ha detto che dovrebbero stare altrove, ma lo ha detto anche Skikko: lui può dirlo e lei no? Parlando di quel ragazzo che mostrava segni di follia si chiedeva se questi non sarebbe stato meglio con un letto e un tavolo sul quale mangiare - dov'è il nazismo?
Inoltre, sviando un attimo, non è forse vero che la chiusura dei manicomi, giustissima sotto numerosi aspetti, siccome non fu seguita dall'immediata nascita dei centri alternativi promessi e ventilati (tranne a Trieste, a quel che ne so), scatenò un casino tale da far pronunciare a parecchi il famoso detto 'pexo el tacon del buxo', in ispecie ai parenti di molti ex internati? Una struttura per accogliere persone non sane di mente e non pericolose ci dovrebbe essere per tutti, e questa non dovrebbe essere una sala d'attesa o altri luoghi tipici dove si rifugiano indifferentemente clochard e insani di mente come te. Approvo molto e troppo Skikko quando dice che un paese che ha miliardi da buttare in aerei da guerra (ma per far guerra a chi? Al Picaterra?) ben potrebbe spendere qualche soldino (e ne basterebbero assai di meno) per sistemare queste e altre situazioni.
E comunque ha ragione Elastico il quale, lucido come sempre sebbene frocio, pone giustamente la domanda: perché il treno non attese, magari in sala d'attesa? E forse ha ragione anche CL quando getta il dubbio che fosse un treno de quelli der kommunismo. Del resto, quando c'era Lui i treni arrivavano in orario, ma si sapeva e non c'entra nulla pappappero.
A proposito di treni comunisti, può essere che Ramarra aspettasse questo lussuoso treno Mosca - Nizza, frequentato da ricconi russi che come è noto sono tutti maphiosi ed ex esponenti della nomenklatura, quindi communisti drento, anco se Putin è il migliore amico di Silvio