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General: Spazio Verde
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De: botia (Mensaje original) |
Enviado: 01/11/2010 06:31 |
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botia, non sono d'accordo con te - a 16 anni, un ragazzo è già uomo con le sue idee, e non un moccioso come dici tu. Quanti, a 16 anni, morivano per la Patria? Quanti, a 16 anni, erano già redattori del giornalino del liceo?
A 16 anni si può essere maturi e comprendere benissimo la differenza tra bene e male.
Così come si può arrivare oltre i 70, immaturi, deficienti ed irresponsabili. |
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"Chi per la patria muor vissuto è assai",
in effetti furono mandati a morire anche a 16 anni, e oggi ce
li mandano anche a 12 e perfino 8 anni, sempre per la patria
quanto al giornalino...risulta forse che Saviano scrivesse sul
giornalino del liceo che stava aspettando l'arresto di Iovine ?
se sì, i miei complimenti, fosse coraggio o incoscienza va
comunque riconosciuto che affrontava rischi reali e immediati,
a quei tempi
in caso contrario direi che scrivere in segreto un libro e
attendere di fare il contratto con un editore non richiede
un enorme coraggio, una volta pubblicato il libro l'autore
è protetto in mille modi, non solo perchè gli viene assegnata
la scorta, ma anche perchè l'opinione pubblica ha gli occhi
su di lui
diverso è il caso di Giuliano Siani, giornalista di inchiesta,
che da universitario collaborava già con L'Osservatorio
sulla Camorra, in quel caso c'era la consapevolezza del
rischio 24 ore su 24, rischio affrontato senza alcuna protezione, e continuando a rimanere a contatto con i
camorristi, in mezzo a loro, completamente indifeso
assassinato è morto senza gloria e senza soldi, oggi è
praticamente dimenticato, il suo nome rimane nascosto
nel cono d'ombra proiettato da Saviano su tutti quelli che
nella lotta sul campo contro la camorra hanno perso la vita
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Claretta, hai un debole per i morti ammazzati?
Vorrei chiederti a questo proposito se rivaluteresti anche Saviano post mortem, qualora un killer dei Casalesi eludesse la sorveglianza della scorta.
P.S. la distinzione che fai tra il povero Siani e Saviano mi pare una minquiada (scusa l'ispanismo) ----> adesso viene fuori che el segundo che ti sta sulle balle perchè è diventato ricco, famoso, di successo e protetto. E - ciliegina sulla torta - si è permesso di denunciare le collusioni mafia - politica al Nord.
Che ci vuol fare, signora mia: questi TERRONI non sanno proprio stare al loro posto!  |
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Quanti, a 16 anni, morivano per la Patria?
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non l'ho scritto io
a me non piacciono i morti ammazzati, neppure quando sono "morti per la patria"
Saviano non mi piace a pelle, e non lo ritengo un eroe, più eroici di lui sono i giornalisti che ogni giorno fanno inchieste, rimanendo sul territorio
e più eroica di lui è la poliziotta napoletana che, in borghese, si è infiltrata fra le mamme e le donne che vivono accanto ai camorristi
essere terroni è un modus vivendi, non una caratteristica etnica
io posso benissimo dired "terrone" al mio milanesissimo vicino, se getta dalla finestra il sacchetto della spazzatura
non faccio differenze tra lui e un napoletano
però lui non getta l'immondizia dalla finestra, e non lo fa nemmeno la napoletana che vive abita di fronte a me, quindi nho motivo di chiamarli "terroni"
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De: botia |
Enviado: 21/11/2010 05:47 |
AhAhAhAhAh.............pobres Fabricito
E - ciliegina sulla torta - si è permesso di denunciare le collusioni mafia - politica al Nord.
.........eccertamerda................aspettavamo lui il donchinapolotto che
con il suo argume deducesse e ci aprisse gli occhi...................AhAhAhAhAhAh........ |
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De: botia |
Enviado: 21/11/2010 06:02 |
ePPoi cazzo ne sapete voi ed io..............
sto pirla ha solo scritto fatti e situazioni già conosciute null'altro
a mio parere potrebbe essere (visto che i fatti li cosce più a fondo di altri) lui stesso colluso
se non addirittura un camorrista più furbo degli altri
varda Fabricito che il mio -furbo- (a sto terrone) è un parolone
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De: botia |
Enviado: 21/11/2010 06:19 |
st'altro culallegro.........
'Vendola si occupi della sua regione, iniziando magari dal tappare i buchi dell' Acquedotto Pugliese e della Sanita''. Replica al governatore della Puglia che da New York ha detto che la Lombardia e' la regione piu' mafiosa, il senatore della Lega Nord, Massimo Garavaglia il quale, ironizzando sulle parole di Vendola dice: 'Oggi Vendola ci spiega dalla grande mela che ci sono un sacco di cosche in Lombardia e racconta che la Sacra Corona Unita e' nata in Lombardia e le cosche portano i nomi Brambilla, Chiodini, Colombo, Garavaglia ecc. Sinceramente - chiosa Garavaglia - non ce ne siamo accorti!'.
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mammamiamammamiamammasantissima
in effetti i trani a Milano ci sono da più di un secolo e oggi sui Navigli, a Porta Romana, a Porta Cicca, all'Isola, nella via Gluk, insomma in tutta la Vecchia Milano si mangia dagli Strippoli
ma la sacra corona unita è roba di baroni e campieri,che non c'erano in Lombardia ai tempi di Radetzky
è una roba borbonica, non austroungarica
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PS : i delinquenti nordici sono dei senzafamiglia, al massimo hanno una donna o qualche donna, Vallanzasca non poteva contare su un habitat pronto a servirlo e ad ossequiarlo, non era un "ommo de panza", era un criminale e basta
a Milano nei quartieri popolari solo da 30 anni i poliziotti vengono aggrediti dalle donne quando arrestano UN CRIMINALE e quelle non sono donne milanesi
nemmeno quando una famiglia milanese ha ucciso il tassista c'è stata una insurrezione per cercare di impedire gli arresti,
purtroppo anche Milano vive ormai un clima di paura, i pochi, pochissimi milanesi rimasti hanno imparato il significato della parola "omertà" che non è complicità, ma silenzio
però i testimoni dell'assasinio del tassista non hanno taciuto, hanno paura, ma non tacciono
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comunque le affermazioni di Vendola sono una...
TERRONATA
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De: Luna162 |
Enviado: 21/11/2010 14:39 |
APRO PARENTESI
botia, non sono d'accordo con te - a 16 anni, un ragazzo è già uomo con le sue idee, e non un moccioso come dici tu. Quanti, a 16 anni, morivano per la Patria? Quanti, a 16 anni, erano già redattori del giornalino del liceo?
A 16 anni si può essere maturi e comprendere benissimo la differenza tra bene e male.
Così come si può arrivare oltre i 70, immaturi, deficienti ed irresponsabili.
Commento:
a 16 anni una ragazza è minorenne...nn muore per la Patria..nn scrive sui giornalini....nn è matura nn capisce la differenza tra bene e male..ma soprattutto è una puttana..ed è doppiamente minorenne e puttana se va con Berlusconi....
CHIUSA PARENTESI
W LA LEGA!;-)
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questo è uno spazio verde, unico nel suo genere, vediamo di non calpestare l'erba con i tacchi a spillo 
posiamo benissimo continuare a farlo nei prati dei vicini, volendo, ma qui vorrei ci si limitasse a insultare la Lega e a beccarsi le meritate risposte
chiedo troppo? 
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De: botia |
Enviado: 25/11/2010 05:40 |
MAFIE, LEZIONE DI MARONI A SAVIANO ASCOLTI RECORD A VIENI VIA CON ME |
Il ministro: “Sulla Lega affermazioni ingiuste e offensive” di Redazione. Milàn – Questa volta in cattedra a “Vieni via con me” ci è andato Roberto Maroni, con piglio professorale per una lezione tutta rivolta a Roberto Saviano, l'autore di Gomorra che aveva parlato di 'ndrangheta che interloquisce con la Lega. Difficilmente lo scrittore terrà conto delle parole di Maroni, per quanto il leghista sia il grande protagonista della lotta alla criminalità organizzata in Italia. Con questo ministro dell'Interno lo Stato comincia a pensare di poter di liquidare il fenomeno delle mafie: non accadeva dai tempi del fascismo. Decisive sono state le mosse del titolare del Viminale: rafforzare, col Pacchetto sicurezza, il carcere duro ai mafiosi, tagliando i collegamenti dei boss detenuti con i picciotti; sequestrare a a tappeto tutti i beni in odore di mafia, anche quelli gestiti da prestanome; stabilire la tracciabilità degli appalti; intensificare la caccia ai latitanti. Incredibile il bilancio di questa campagna antimafia: in media 8 arresti al giorno da quando Maroni è ministro, montagne di miliardi confiscati, presi 28 dei 30 boss superlatitanti.
IL CERCHIO SI STRINGE. Questo bilancio, illustrato lunedì sera, è la risposta a Roberto Saviano che, nella precedente puntata della trasmissione se ne era uscito con un “al nord la 'ndrangheta interloquisce con la Lega”. Maroni si è detto offeso per questa affermazione priva di fondamento e ha preteso di poter andare in quella trasmissione a raccontare la verità. “Le mafie – ha spiegato il ministro - si combattono dando la caccia ai superlalitanti. Giuseppe Setola, Salvatore Strangio, Antonio Pelle, Domenico Raccuglia e Antonio Iovine sono solo alcuni dei 28 superboss presi e sottoposti al carcere duro. Ne mancano solo due: Zagaria e Messina Denaro. Ma il cerchio si sta stringendo anche attorno a loro”.
PATRIMONI DELLA MALAVITA Ed ha aggiunto: “La mafia si combatte sequestrando i patrimoni della malavita, colpiamo il cuore patrimoniale della mafia e lo facciamo soprattutto al Nord. Sono stati sequestrati oltre 35 mila beni per un valore di 18 miliardi di euro, un risultato senza precedenti. La mafia al nord da almeno tre decenni, non è una novità”. Poi la risposta diretta. “L'affermazione di Saviano – ha chiarito Maroni - è ingiusta e offensiva per chi contrasta da sempre l’illegalità e smentita dalle recenti operazioni fatte in Lombardia contro la 'ndrangheta, operazioni che hanno visti l'arresto di esponenti di altri partiti e non della Lega”.
PADANIA ANTIMAFIA. Nell'intervento di Maroni è mancata una sola precisazione: quella che in Padania il fenomeno sociale “mafia” non esiste, non vi è alcun radicamento tra la gente come invece accade al Mezzogiorno, e che purtroppo la presenza dei mafiosi è soltanto uno dei regali dell'immigrazione. Per la cronca, la terza puntata del programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano ha registrato ieri 9 milioni 600 mila telespettatori pari al 31.60% di share: record della trasmissione. Nella prossima puntata, però, Maroni non ci sarà più e i padani sono vivamente consigliati di cambiare canale.
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De: botia |
Enviado: 25/11/2010 05:42 |
Padova, psicosi da stupro: donne camuffate da uomo VIOLENZA NATA DA ACCOGLIENZA |
Milano, sono straniere metà delle violentate (80% da immigrato) Ennesima aggressione nella città di S. Antonio (Aggiornamento) di Redazione - Il prezzo più alto dell'accoglienza indiscriminata lo stanno pagando le donne: l'incubo dell'aggressione per strada, che in tante hanno già subito, induce persino a travestirsi da uomo per uscire di casa la sera. La triste realtà emerge in tutta la sua crudezza in una inchiesta del quotidiano veneto il Gazzettino, a cui diverse ragazze padovane hanno rivelato il trucco adottato per cercare di uscire la sera. Sono le zone più multirazziali, come l'Arcella e il Portello, a far paura: qui, assicurano le padovane sentite dal giornale, una donna rischia lo stupro.
BARBE FINTE. Così, rivelano, in tante fanno ricorso a un trucco: travestirsi da uomo quando escono dopo il tramonto, alcune addirittura si appiccicano sul viso una barba finta. Intanto giungono dati allarmanti anche da Milano. Un rapporto della Climica Mangiagalli, parla di uno stupro al giorno in città. Nella relazione si spiega anche che metà delle violentate sono straniere e che nell'80% dei casi il violentatore è un immigrato.
DOPO LA MESSA. E a Padova lunedì sera si è consumata l'ennesima violenza sessuale compiuta da stranieri. L'odioso episodio è accaduto a poca distanza dalla basilica di Sant'Antonio. Una giovane donna uscita dalla chiesa alle 19, dopo aver assistito alla messa, è stata seguita da un serbo di 25 anni che l'ha assalita in via Belludi. La poveretta è stata sbattuta contro un muro dall'aggressore, che le ha messo oscenamente e brutalmente le mani addosso. La vittima è riuscita a divincolarsi e, mentre scappava inseguita dall'immigrato, ha estratto il cellulare chiamando il 112 e dando l'allarme ai carabinieri. A quel punto l'aggressore ha desistito e ha pensato bene di allontanarsi dalla zona. Poco dopo, infatti, è giunta la gazzella: i militari hanno trovato una donna in lacrime, in forte stato di choc, e tuttavia sono riusciti ad avere una descrizione dell'animale che, più tardi, è stato catturato e riconosciuto dalla sua stessa vittima. Lo straniero, arrestato, aveva già a suo carico una denuncia per molestie.
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De: Tebro |
Enviado: 25/11/2010 08:01 |
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Enviado: 20/11/2010 21:29 |
il giovanissimo e purtroppo sprovveduto Siani, di certo non si aspettava quel che invece si doveva, aspettare. Era molto giovane, un idealista, credeva nella bontà del suo impegno e non credeva alla crudeltà di certi criminali. Si, con tutte le atroci testimonianze precedenti in quanto a vendette camorristiche, ha agito come se le ignorasse. Ovvero da sprovveduto. Nell'occasione è mancata anche il "chi va là" del direttore del giornale, che doveva, non solo acquisire i "pezzi" ma anche metterlo in guardia dal rischio che correva. Ma tale "chi va là" gli è mancato anche dalle forze dell'ordine, e anche dai politici locali, e nazionali. Giovane com'era e alle prime armi nel campo della camorra, tutti l'hanno "sfruttato" sapendo bene che prima o poi gli avrebbero fatto la pelle.
Oggi, altri tempi, e Saviano è di tutt'altra pasta.
Tant'è che neanche inizialmente è stato un giovane "idealista" e sprovveduto che dopo aver scritto quel che erano implacabili denunce contro la camorra, che gli costavano vere e proprie condanne a morte, se ne va in giro per le strade della Campania confidando nel buon dio e nel buon cuore dei criminali campani.
Se il giovane Siani avesse saputo la fine che gli aspettava, avrebbe agito in modo diverso, si sarebbe scritta tutt'altra storia nei confronti della camorra. Perché vivo e sotto protezione, avrebbe contribuito, come contribuisce il grande e onesto e indispensabile Saviano...
E' dura ad ammetterlo e, sconsideratamente, una minimissima parte di persone, fa passare il giovane Siani per un eroe e Saviano per un profittatore.
semplicemente inaudito.
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