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General: Spazio Verde
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Messaggio 1 di 699 di questo argomento |
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Da: botia (Messaggio originale) |
Inviato: 01/11/2010 06:31 |
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Messaggio 610 di 699 di questo argomento |
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Trovo inesatto il giudizio espresso sui Napoletani. Non è vero che non hanno voglia di lavorare; il problema è che non sanno organizzarsi e dare alla loro fatica un senso duraturo, un qualcosa di concretizzabile, né mi sembrano molto portati a mettere su cooperative, a unire insomma gli sforzi per realizzare qualcosa di più grande di ciò che da soli, pur sommando tutte le loro fatiche, non potrebbe essere realizzato.
Esempio: un'estate, al casello di Napoli, vidi i venditori ambulanti di bibite, utilissimi perché faceva un caldo cane. Avrebbero percorso chilometri in una giornata, per chissà quanti giorni e sotto quel sole. Un Romano non lo avrebbe fatto neanche pagato a peso d'oro. Per quel che finora ho visto, e tenendo ben presente che non si dovrebbe generalizzare, chi davvero non ha voglia di fare un benemerito sono gli abitanti dell'Urbe, seguiti, sempre stando a quelle che sono le mie esperienze, dai Molisani. In Molise va del resto detto che chi ha trovato un po' di voglia di fare qualcosa ha avuto successo, in una regione carente in pratica di tutto. |
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Messaggio 611 di 699 di questo argomento |
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l'Opera Nomadi dice che in Italia ci sono 120/140 mila tra sinti e rom
circa 50 mila sono provenienti dalla Romania e sono arrivati nell'ultimo decennio
45 mila sono quelli che hanno cittadinanza italiana, fra loro l'80% ha origini che
risalgono alle immigrazioni del 1400
poi ci sono i balcanici, gli albanesi e i sudamericani
balcanici, albanesi e parte dei rumeni sono musulmani, gli altri sono cattolici
in comune hanno la lingua dei romani/romenes ed è una lingua riconosciuta
dall'Onu e dall'Unicef, ora è lingua riconosciuta anche dall'Italia
ma molto altro potete trovare su Wiki
il problema maggiore con loro è che VOGLIONO essere diversi e VOGLIONO che la
loro diversità venga riconosciuta come un valore
in pratica i gagè non gli piacciono, e non hanno nessuna voglia di diventare uguali a
loro
vero che per i reati basta la polizia, ma per la convivenza sociale occorre benaltro
occorre soprattutto che le stesse regole valgano per tutti
ma i nomadi (non si può più chiamarli zingari) hanno regole loro, sono regole che hanno
validità universale nel mondo dei nomadi, ma che difficilmente possono andare bene per
i gagè
e infatti non sono mai andate bene per i gagè in nessuna parte del mondo
il che non giustifica le persecuzioni che gli zingari hanno ciclicamente subito nel corso
dei millenni
ma i tempi sono maturi per accordi che regolamentino la convivenza in modo pacifico
e ci si può arrivare con un RECIPROCO riconoscimento della diversità, però nei limiti del
sostenibile, sia per i nomadi che per i gagè |
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Messaggio 612 di 699 di questo argomento |
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Da: CL 1 |
Inviato: 10/06/2012 21:17 |
Lo vedi che non dicevo a te, Peter ?!?!?
Che c'entra l'altezza, qui gli imbecilli di Radio Padania sostengono che un meridionale è incapace di fare otto ore perchè napoletano, geneticamente portato ad evadere l'impegno e quindi ...dovrebbe cantare, suonare 'a caccavella e 'o putipù e magari intercalare ogni 3 parole con 1 "vabbuò".
Io non estirpo e non impongo un bel niente, mi ribello a chi vuole farmi passare per un lavativo "a prescindere" perchè di lavativi e di ladri ce ne sono ad ogni latitudine; il trota che fa una cippa da mane a sera e becca uno stipendio da consigliere regionale a sbafo sta li a dimostrarlo, Prosperini col suo camel e la sua barcheta sta li a dimostrarlo che avete incantato la gente per anni predicando bene e razzolando male ...
In un paese civile questi ragionamenti sarebbero banditi e invece... abbiamo corso anche il rischio che arrivassero ai massimi vertci dello Stato.
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Messaggio 613 di 699 di questo argomento |
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D'accordo, o CL, non dicevi a me. Comunque, sui nomadi non sono molto tollerante (vd. anche il mio post 605) proprio per il motivo espresso dalla Cla: sono i primi loro a non volersi inserire, sono i primi loro a considerare la loro 'civiltà' (che parolona) la migliore e a pensare che gli altri siano soltanto dei polli da spennare. Noi, soliti coglioni, andiamo lì a studiarli, a motivare, a giustificare in tutti i modi, ma il fianco che porgiamo così facendo è soltanto un'opportunità in più che offriamo loro per fare i loro affari a discapito nostro.
Le ideologie sono tanto belle; è la loro congruenza con la realtà che è spesso carente, fumosa, immaginaria. Porgi l'altra guancia e con certi soggetti l'unica cosa certa è che rimedierai un secondo schiaffo. |
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Messaggio 614 di 699 di questo argomento |
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Da: CL 1 |
Inviato: 10/06/2012 21:54 |
Non sto a fartela troppo lunga ma diciamo che degli zingari ne ho esperienza diretta e cocente essendo un napoletano con doppia "nazionalità" di cui una diverse centinaia di kilometri più a nord.
Anche io sono tendenzialmente poco tollerante ma nemmeno mi sentirei di avallare una qualunque politica di deportazione, comunque ammantata, la troverei come minimo indegna dei tempi e della civiltà di un paese occidentale. Mi ripugna.
L'ideologia DEVE entraci sennò facciamo come Botja che, scherzando scherzando e non so quanto consapevolmente, ripropone la ricetta dei gassificatori nazisti.
Bonne nuit.
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Messaggio 615 di 699 di questo argomento |
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ti andrebbe bene la ricetta comunista?
guarda che comunisti e nazisti si facevano concorrenza a chi ammazza più
ebrei, più zingari, più omosessuali, più preti non sottomessi, più disabili,
più dissenzienti, più chiunque stesse loro sullo stomaco
e oltre tutto i comunisti hanno iniziato 20 anni prima di Hitler
quando Hitler ha preso il potere loro avevano già fatto fuori 4 milioni di ucraini,
solo perchè volevano mettere le fabbriche in quello che era il granaio d'Europa
non li hanno gasificati, è vero, non si sono nemmeno presi la briga di farlo, li
hanno fatti morire di fame, guadagnandoci invece di spendere soldi per il gas
gli hanno tolto viveri e sementi, poi hanno recintato TUTTA la Ucraina, hanno
mandato i russi a costruire le fabbriche, poi ci hanno messo gli operai russi e
non ci hanno fatto entrare nemmeno un ucraino
si chiama Holodomor e significa Genocidio per Fame, è iniziato nel 1927 e nel
32-33 gli ucraini erano ridotti al cannibalismo
certo i comunisti uccidevano i "nemici del popolo lavoratore" invece i nazisti
uccidevano i "nemici della nazione ariana"
ma stranamente venivano uccise le stesse categorie di persone
nei gulag le stragi sono iniziate 20 anni prima e sono terminate 30 anni dopo di
quelle nei lagers
nei laogai cinesi invece le stragi continuano ancora, e in Tibet un milione e mezzo
di tibetani hanno fatto la stessa fine dei 4 milioni di ucraini
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Messaggio 616 di 699 di questo argomento |
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Flavio Tosi non l'avevo mai sentito nominare prima che nel 2001 facesse una raccolta
di firme contro un campo nomadi abusivo che si era istallato in un parcheggio
pubblico, nei pressi dell'ospedale
per quella raccolta gli zigari lo denunciarono in base alla legge Mancino
ma quando ci furono le elezioni Tosi ebbe 30.000 preferenze personali
e non erano tutti voti dei leghisti
quattro gradi di processo, dal 2001 al 2009, la raccolta di firme era legittima,
ma era razzista lo slogan : Firma anche tu per mandare via gli zingari
nell'ottobre del 2009 Tosi è stato condannato a 4000 euro di multa e a tre anni
di sospensione dal fare pubblici comizi
è stato rieletto senza averli fatti, e neanche stavolta i voti erano tutti dei leghisti
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Messaggio 617 di 699 di questo argomento |
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Da: botia |
Inviato: 11/06/2012 04:38 |
Basta tasse!
Diversi mesi fa in un nostro articolo ripreso da diversi giornali, “il sacco del Nord e il bipartitismo geopolitico“, ancora con una vasta maggioranza e un consenso molto alto del governo di centro destra, prevedemmo, inascoltati, che, in assenza di riforme strutturali in tempi brevi si sarebbe andati incontro alla fine di quell’esperienza e a un fallimento dalle gravi conseguenze.
Consapevoli che l’attuazione in tempi rapidi del federalismo, la madre di tutte le riforme fosse l’unico modo strutturale per ridurre il debito, la spesa pubblica e i costi della politica, le conseguenti pressioni della Lega, soprattutto dopo la vittoria netta alle regionali, nei confronti del partito di maggioranza relativa,tuttavia, non ebbero successo e incontrarono, anzi, un muro di gomma.
A distanza di un anno o poco più ci troviamo in una situazione drammaticamente cambiata.
Una manovra di palazzo senza precedenti orchestrata efficacemente dal presidente Napolitano nell'autunno scorso ha esautorato un governo, che aveva ancora la fiducia delle Camere.
Calpestando i principi elementari della democrazia, (un nuovo governo con una maggioranza diversa da quella uscita dalle urne) in nome di una convinzione completamente sbagliata (quella che dei tecnici avrebbero portato fiducia a i mercati) si è commesso un errore che sta costando tantissimo all'Italia. La cifra del dramma non solo politico ma economico del tracollo del paese in questi ultimi mesi è lo spread che in un anno è passato da 100 (giugno 2011) a quasi 500 punti due giorni fa (nonostante i tecnici).
Con questo spread il debito pubblico è semplicemente insostenibile. Tecnicamente, siccome l’Italia non può stampare moneta, è fallita.
Tutti gli indicatori economici sono letteralmente precipitati dall'insediamento del governo Monti. La disoccupazione, in particolare quella giovanile è alle stelle, il debito continua ad aumentare, il paese è entrato in recessione tecnica. Quel che è più grave è che, oggi, a 6 mesi dall'insediamento, non solo tutti gli indicatori economici sono precipitati in maniera drammatica, ma il paese sta vivendo una fase pre-rivoluzionaria di rivolte sociali (movimento dei forconi, attacchi periodici ad Equitalia) e addirittura un ritorno del terrorismo.
Una scia di suicidi sta segnando questo periodo tra i più drammatici della storia dello stato unitario. E quello che viene previsto non è certo un miglioramento della situazione, anzi, ingabbiati come siamo in una costruzione europea monca e in una moneta unica europea in cui non avremmo mai dovuto entrare (dove nel merito va ricordato come la Lega fu l’unico partito a mettere in guardia dalla folle applicazione di una moneta forte in una economia debole e a votare contro l’introduzione della moneta unica)
L'idea di fondo di Napolitano era quella che un governo di tecnici avrebbe tranquillizzato i mercati ridando maggiore credibilità al paese.
I mercati tuttavia sono interessati a una sola cosa, alla crescita e alle riforme strutturali che la possono stimolare. Non ci potrà mai essere crescita in Italia se il Mezzogiorno non comincerà a farcela da solo e la Padania nel contempo a liberarsi del fardello delle centinaia di miliardi prosciugati dalle tasse che finiscono nel calderone dello spreco e dell’incompetenza amministrativa di uno stato semplicemente non al passo coi tempi. Perché questo avvenga il sistema così com’è, deve autoriformarsi radicalmente o crollare, ripartendo da zero su basi completamente nuove.
L'idea di un governo Monti avrebbe potuto avere un senso se avesse aperto finalmente una stagione costituente e di pacificazione. Alimentate anche da una pessima stampa, (al 70esimo posto nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa,dietro ad alcuni paesi africani) le liti feroci tra partiti per anni hanno paralizzato ogni volontà di riforma
Purtroppo alla resa dei conti, dopo un tempo ragionevole di rodaggio, oggi possiamo dire che il governo Monti non ha aperto nessuna stagione costituente. Delle riforme necessarie non c’è ancora traccia.
Si sono andate a toccare le pensioni, uno dei settori dove le cose non andavano poi così male gettando sotto la soglia di povertà migliaia di persone e si è litigato per mesi per una riforma del mercato del lavoro e il totem dell'art.18 senza cambiare in effetti quasi nulla alla prova dei fatti, criticati peraltro da tutta la stampa economica internazionale, Financial Times in testa.
Una controproduttiva gragnuola di tasse sta uccidendo l'economia e sta facendo perdere migliaia e migliaia di posti di lavoro. La contestatissima IMU e le accise sulla benzina gridano vendetta, a maggior ragione se pensiamo che non si è ancora inciso sui costi della politica (e anzi si fanno le parate e i banchetti per il 2 giugno a pochi giorni da un terremoto tragico). La tragedia degli esodati, (il più grave e immediato effetto di questa riforma delle pensioni) che, lasciato il lavoro, hanno solo la prospettiva della pensione tra molti anni, non ha trovato ancora una soluzione. La cosa è veramente paradossale,una cosa del genere non sarebbe mai successa con il governo precedente , ma noi crediamo con nessun governo eletto democraticamente.
La costituzione andrebbe cambiata. Sono anni che lo diciamo, combattuti ferocemente non solo dai nostri avversari politici ma anche dai giornali di tendenza come Repubblica, che giocano da sempre a preservare lo status quo.
Lo status quo va cambiato radicalmente!
Purtroppo gli italiani e i padani hanno le loro responsabilità, ed è triste vedere tutti questi suicidi e una generale apatia e rassegnazione delle persone senza voglia di combattere. Gli italiani e i padani stanno andando a fondo senza combattere. Pensiamo anche a quello che successe nel 2006.
Nel 2006 i nostri concittadini furono chiamati a votare per un referendum promosso dalla Lega che prevedeva il dimezzamento del numero dei parlamentari e l'adozione della devolution, una riforma federalista che prevedeva la competenza esclusiva delle regioni su alcune materie.
Gli italiani votarono no, anche mossi dalla grande stampa che chiamò a votare no, soprattutto per il fatto che era la Lega a proporre una tale riforma. In effetti in Italia ci si oppone ad ogni proposta anche ragionevole e condivisibile per il solo fatto che a presentarla e è la parte avversa.. Tutto l'opposto della Svizzera dove le leggi di interesse generale che mirano al benessere di lungo periodo del paese passano con il consenso degli opposti schieramenti. E i risultati si vedono. La Svizzera, modello di paese federale, è l’unico paese d’Europa la cui economia sta continuando a crescere, anche in questo periodo.
Chi è causa del suo mal..
La sospensione della democrazia genera mostri, lo abbiamo detto molte volte dai nostri social network. Non stupisce che prevalga il sentimento dell’antipolitica in questo momento, dopo questi gravi ritardi e gravi errori.
Solo l’apertura di una stagione costituente potrà evitare una rivoluzione o una implosione del sistema dagli effetti imprevedibili, compresa la fine dello stato unitario.
Lega Nord Estero Svizzera
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Messaggio 618 di 699 di questo argomento |
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Credo sia inutile evocare le malefatte dei regimi comunisti perché vale sempre la risposta preconfezionata: 'Ma quello non era il vero comunismo; anzi, quelli a ben guardare erano fascisti'. E amen.
Nasce allora spontanea la domanda: Il 'vero' comunismo, dunque, dove stava? E qui l'imbarazzo cresce, in quanto il Vero Comunismo andava a periodi: per un certo tempo fu quello di Mao (ma ci fu anche chi inneggiava allo Stalin di prima della denuncia dei suoi crimini a opera di Hrusciov), però adesso di Mao è meglio non parlare - tra l'altro vediamo cosa è rimasto, in Cina, della sua rivoluzione. Poi fu la volta di Ho-Chi-Minh, il grande liberatore, talmente liberatore che all'arrivo delle sue milizie la gente scappava anche a bordo di zattere: il boat people, ve lo ricordate? Preferivano rischiare di essere presi dai pirati piuttosto che essere 'liberati' da quel tipetto. Arriviamo al Grande dei Grandi: Fidel Castro, l'uomo che quando non ce l'ha fatta più ha messo suo fratello (avanguardia rivoluzionaria). E alla figura del Che, valoroso combattente quanto solerte guardia carceraria, dato il Gulag che aveva messo su a Cuba. Anche di Cuba non si parla più se non con un certo (e comprensibile) imbarazzo. Cosa dire? Meno male che nessuno s'è mai sbilanciato molto a favore di Pol Pot, per quanto una qualche storiella a giustificazione l'avrebbe potuta sempre inventare - dopo, si intende (ah, il potere della dialettica!); e prudenza ha sempre insegnato a sorvolare sulla Corea del Nord. A qualcuno piaceva persino Tito, mi vien da ridere...
Concludendo, qualcuno mi risponda: dove mai è stato applicato il vero comunismo secondo voi? C'è un Paese, un periodo storico al quale si può guardare senza dover fare marcia indietro il giorno dopo, come è avvenuto verso tutti i regimi comunisti o sedicenti tali di tutto il mondo e di tutte le epoche? |
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Messaggio 619 di 699 di questo argomento |
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Da: CL 1 |
Inviato: 11/06/2012 09:39 |
Che simpatici che siete... chi ha mai scritto che le malefatte storiche stanno solo da una parte!
Resta il fatto che Botja rimembrava - scharzando quanto si vuole - ma rimembrava certe ricette. Che poi queste siano state anche del comunismo cavolo c'entra?
Mentre invece quelli di Radio Padania parlano da razzisti conclamati e Claretta aggiunge: "è vero!"
Il resto so' chiacchiere.
Anzi ciacole, come la pregevolissima rubrica della radio del nord. |
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Messaggio 620 di 699 di questo argomento |
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il comunismo però NON è razzista
è solo moralista 
come la Santa Inquisizione
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Messaggio 621 di 699 di questo argomento |
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ah, sarebbe razzismo ?
e quello di chi parla di nordici ignoranti e razzisti cosa sarebbe ?
ignoranti, razzisti, gretti, egoisti, insensibili, addirittura disumani
ma soprattutto stupidi 
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Messaggio 622 di 699 di questo argomento |
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Da: CL 1 |
Inviato: 11/06/2012 12:06 |
eh ... non ci stanno più i communisti di una volta ...
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Messaggio 623 di 699 di questo argomento |
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Ripeto la domanda - non mi devo essere espresso in maniera molto chiara.
Concludendo, qualcuno mi risponda: dove mai è stato applicato il vero comunismo secondo voi? C'è un Paese, un periodo storico al quale si può guardare senza dover fare marcia indietro il giorno dopo, come è avvenuto verso tutti i regimi comunisti o sedicenti tali di tutto il mondo e di tutte le epoche? |
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Messaggio 624 di 699 di questo argomento |
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Da: CL 1 |
Inviato: 11/06/2012 16:17 |
No no, avevo capito la domanda ma, non vedendo il nesso col discorso pregresso, l'avevo interpretata come una digressione strategica.
E comunque proprio non la so la risposta.
Ma tu, e qui rivolto la frittata, dove li vedi - nell'Italia di oggi - tutti 'sti communisti?
Nel mondo ancora qualcuno è rimasto, qua e là, la Cina è ormai un capitalismo di stato, la Russia ci sta Putin che se li incula tutti senza essere comunista... qualcosa ancora in indocina, a Cuba (poveracci)..
Ma in Italia?
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