Una fotografia
Seduta su consunti gradini dinanzi a una porta sgangherata, l’erba che solletica i piedini ferma e seria per la fotografata, lo sguardo appare sospettoso le minuscole dita stropicciano una foglia, ti guardo, in questa foto erosa e cerco di capire, eri infelice e triste o solo stanca di restare in posa?
Quanta vita ancora da venire come un rio ancora nel suo argine! Piccola cara, che tenerezza ora guardare questa consunta immagine, questa me stessa ancora inconsapevole d’avere il suo destino già segnato.
Accarezzo la carta, la mano trema un po’ Ma almeno io, ti ho veramente amato?
Grazia
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