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IL TEMA POETICO DELLA DOMENICA: LA NATURA IN POESIA E NON SOLO
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Respuesta  Mensaje 1 de 5 en el tema 
De: Tony Kospan  (Mensaje original) Enviado: 17/04/2010 16:16
 
 
 
 
 
LA NATURA IN POESIA E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
 
 Care amiche ed amici, amanti come me della poesia,
stavolta il tema prescelto per questa domenica è la 
 

 
che con i suoi cicli disciplina la nostra vita...
e che in Primavera rifulge in tutto il suo splendore...
 
Ad essa quindi rendiamo il giusto omaggio
dato che le dobbiamo in fondo la vita
e da essa dipendiamo... 
 
 
In verità essa è sì madre ma talvolta anche matrigna... come quando si mostra con il volto degli uragani... delle eruzioni vulcaniche... dei terremoti... etc... ma la maggior parte degli effetti negativi sono ahumé spesso imputabili più all'incuria ed all'imprudenza e spesso anche all'incoscienza nostra... che alla forze della Natura...
 
Le poesie prescelte sono tutte di gandi poeti... ma ce ne sono tantissime anche di autori meno famosi che sono bellissime...
 
Come sempre mi piacerebbe leggere le poesie che sul tema amate voi...
 
 
 
 Nota  

 
 
 
RINGRAZIAMENTO
Dolores La Chapelle
 
Rivolgiamo il nostro ringraziamento alla terra
che ci dona la nostra casa.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento ai fiumi e ai laghi
che ci donano le loro acque.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento agli alberi
che ci donano frutti e noci.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento al sole
che ci dona calore e luce.
Tutti gli esseri sulla terra: gli alberi, gli animali,
il vento e i fiumi si donano l'un l'altro
così tutto è in equilibrio.
Rivolgiamo la nostra promessa di iniziare
a imparare come stare in armonia
con tutta la terra.
 
 Nota
  
 BIANCHE NUBI
Herman Hesse
 
O guarda, si librano di nuovo
come sommesse melodie
di belle dimenticate canzoni
verso il cielo blu!
Nessun cuore le può capire
al quale durante un lungo viaggio
non si è aperto il sapere
di tutte le pene e gioie del cammino.
Le amo così bianche e sciolte
come il sole, il mare, il vento,
perché sono sorelle ed angeli
di quelli senza casa e patria.
 
 Nota

 
 FIORIRE
Emily Dickinson
 
Fiorire è il fine
chi oltrepassa un fiore
con uno sguardo distratto
stenterà a sospettare
le minime circostanze
coinvolte in quel luminoso fenomeno
costruito in modo così intricato
poi offerto come una farfalla
al mezzogiorno.
Colmare il bocciolo
combattere il verme
ottenere quanta rugiada gli spetta
regolare il calore
 eludere il vento
sfuggire all'ape ladruncola
non deludere la natura grande
che l'attende proprio quel giorno
essere un fiore, è profonda
responsabilità
 
 Nota 

 
SENTIERO
Antonia Pozzi
 
è bello camminare lungo il torrente:
non si sentono i passi, non sembra
di andare via.
Dall'alto del sentiero si vede la valle
e cime lontane ai margini
della pianura, come pallidi scogli
in riva a una rada - si pensa
com'è bella, com'è dolce la terra
quando s'attarda a sognare
il tuo tramonto
con lunghe ombre azzurre di monti
a lato - Si cammina lungo il torrente:
c'è un gran canto che assorda
la malinconia.
 
 Nota

 
 
VERDI FORESTE DI SMERALDO
Jayan Walter
 
Ho sognato
verdi foreste di smeraldo,
rivi d'acqua cristallina e pura
che corrono splendenti
tra pietre di zaffiro, giada e topazi,
gente felice sotto l'azzurro cielo
di quei giardini d'Eden scomparso,
libero di volare oltre le barriere del vento,
senza il dolore della sofferenza,
oltre la paura dell'abbandono,
al di là del grigiore della vecchiaia.
Poi improvviso son sveglio e demente,
di nuovo preda del corpo prigione,
ancora terreno legato
al triste vivere d'appassita bellezza
 

 
CIAO DA TONY KOSPAN
 

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Respuesta  Mensaje 2 de 5 en el tema 
De: primula46 Enviado: 17/04/2010 22:07

La natura ci insegna che ogni essere ha il suo ruolo nella vita,

sia che appartenga al regno animale sia a quello vegetale

e che tutto ha un significato e un valore in questo meraviglioso pianeta.

Anche un filo d’erba o il più semplice insetto

è essenziale per garantire la vita all’ecosistema terra.

Il legame alla natura riflette un aspetto emozionale profondo ed intenso...

Specchio

Ed ecco sul tronco

si rompono gemme:

un verde più nuovo dell'erba

che il cuore riposa:

il tronco pareva già morto,

piegato sul botro.

e tutto mi sa di miracolo;

e sono quell'acqua di nube

che oggi rispecchia nei fossi

più azzurro il suo pezzo di cielo,

quel verde che spacca la scorza

che pure stanotte non c'era.

Salvatore Quasimodo

Quiete

è quiete fra questi monti

quando viene la sera.

Piove. Crepita l'acqua sulle foglie

cade qua e là nel bosco

ma non rompe il silenzio

anzi spegne le voci animali

sotto un umido abbraccio.

Tacciono gli uccelli, dormono i buoi,

è muto il pollaio, riposano le pecore.

Calano basse le nuvole,

all'orizzonte c'è una punta di sole:

i miei pensieri si fermano laggiù,

cullati da una dolce malinconia.

Alberto Ebner

Era l'alba su i colli, e gli animali

ridavano alla terra i calmi occhi.

lo tornavo alla casa di mia madre.

Il treno dondolava i miei sbadigli

acerbi. E il primo vento era su l'erbe.

Altissimo e confuso, il paradiso

della mia vita non aveva ancora

volto. Ma l'ospite alla terra, nuovo,

già chiedeva l'amore, inginocchiamo.

Cadeva la preghiera nella chiusa

casa entro odore di libri di scuola.

Navigavano al vespero felici

gridi di uccelli nel mio cielo d'ansia.

Sandro Penna

LA VIGNA VECCHIA

Mi sono seduto per terra

accanto al pagliaio della vigna vecchia.

I fanciulli strappano le noci

dai rami, le schiacciano tra due pietre.

lo mi concio le mani di acido verde,

mi godo l'aria dal fondo degli alberi.

Leonardo Sinisgalli

Al dio Sole

Dove sei ? Ebbra l'anima mi s'invèspera

di tutta la tua delizia. Perché, ora, questo

ho veduto, come stanco del suo

corso, l'estasiato giovinetto dio

Le giovani ciocche bagnava nel nuvolato d'oro:

e anche adesso l'occhio dietro di lui si affisa.

ma lontano a devoti popoli

che ancora l'onorano se n'è andato.

Ti amo, Terra! Tu pure con me sei triste:

e la tristezza nostra si muta come dolore

di fanciulli in sopore: e come i venti

alitano e sussurrano nella cetra

Finché le dita dell'aedo un suono più dolce

ne traggano, così nuvole e sogni intorno

a noi vibrano finché torni l'amato

e vita e spirito in noi accenda.

Friedrich Holderlin

Mondo splendido

Sempre e poi sempre, o vecchio o giovane torno a

avvertire:

una montagna notturna e al balcone una donna

silenziosa,

bianca una strada al chiaro di luna in lieve pendio

e ciò mi lacera il cuore nel petto atterrito di

struggimento.

O mondo ardente, o tu chiara donna al balcone,

cane che abbai nella valle, treno lontano che passi,

come mentite, come atroci ingannate me ancora,

e pur tuttavia voi siete sempre il mio sogno e

delirio più dolce.

Spesso ho tentato la strada per la tremenda

"realtà"

dove hanno valore mode, assessori, leggi, e denaro,

ma solitario mi sono involato, deluso e liberato,

verso là dove sogno e beata follia zampilla.

Afoso vento notturno negli alberi, scura zigana,

mondo ricolmo di nostalgia pazza e profumo di poesia,

mondo splendente, di cui sono schiavo eternamente,

dove a me guizzano i tuoi bagliori, dove riecheggia

per me la tua voce.

Hermann Hesse

Buona domenica

Grazia


Respuesta  Mensaje 3 de 5 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 18/04/2010 04:55
Enviado: 18/04/2010 05:52


L'animale si limita a usufruire
 della natura esterna, e apporta
 ad essa modificazioni solo con
 la sua presenza; l'uomo la rende
 utilizzabile per i suoi scopi
 modificandola: la domina.
 Questa è l'ultima, essenziale
differenza tra l'uomo e gli altri
animali, ed è ancora una volta
il lavoro che opera questa differenza.

 

Non aduliamoci troppo tuttavia
 per la nostra vittoria umana sulla
natura. La natura si vendica di
ogni nostra vittoria. Ogni vittoria
 ha infatti, in prima istanza, le
conseguenze sulle quali avevamo
fatto assegnamento; ma in seconda
e terza istanza ha effetti del tutto
diversi, imprevisti, che troppo spesso
 annullano a loro volta le prime
 conseguenze. Le popolazioni che
sradicavano i boschi in Mesopotamia,
 in Grecia, nell'Asia Minore e in altre
 regioni per procurarsi terreno coltivabile,
 non pensavano che così facendo creavano
 le condizioni per l'attuale desolazione
di quelle regioni, in quanto sottraevano
 ad esse, estirpando i boschi, i centri di
raccolta e i depositi dell'umidità.
Gli italiani della regione alpina, nel
 consumare sul versante sud gli abeti
 così gelosamente protetti al versante nord, non presentivano affatto che, così facendo, scavavano la fossa all'industria
 pastorizia sul loro territorio; e ancor
meno immaginavano di sottrarre, in
 questo modo, alle loro sorgenti alpine
per la maggior parte dell'anno quell'acqua
 che tanto più impetuosamente quindi
 si sarebbe precipitata in torrenti al
 piano durante l'epoca delle piogge.
Coloro che diffusero in Europa la
coltivazione della patata, non sapevano
 di diffondere la scrofola assieme al tubero farinoso. Ad ogni passo ci vien
ricordato che noi non dominiamo
la natura come un conquistatore domina
 un popolo straniero soggiogato, che non la dominiamo come chi è estraneo ad essa,
ma che noi le apparteniamo con carne e
sangue e cervello e viviamo nel suo
grembo: tutto il nostro dominio sulla
 natura consiste nella capacità, che ci
eleva al di sopra delle altre creature, di
 conoscere le sue leggi e di impiegarle
in modo appropriato.
E, in effetti, comprendiamo ogni giorno
più esattamente le sue leggi e conosciamo
 ogni giorno di più quali sono gli effetti
immediati e quelli remoti del nostro
intervento nel corso abituale della natura.
Saggio dal web


La Natura è un tempio dove viventi colonne lasciano qualche volta uscir confuse parole; l'uomo vi passa attraverso foreste di simboli che l'osservano con sguardi familiari.
Come lunghi echi che in lontananza si confondono in una tenebrosa e profonda unità, vasta come la notte e come la luce, i profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Vi sono profumi freschi come carni di bimbi, dolci come oboi, verdi come i prati, - e altri, corrotti, ricchi e trionfanti,
aventi l'espansione delle cose infinite, come l'ambra, il muschio, il benzuino e l'incenso, che cantano il trasporto dello spirito e dei sensi.

Charles Baudelaire


LE LEGGI DELLA NATURA

Improvvisamente
capirai
che tutta la cultura
è un niente
al cospetto della natura
e che le sue leggi
sono più profonde
degli oceani
là dove la pressione
è così forte
da non poterla
neppure immaginare

Sono leggi così eterne
che neppure chi le ha create
le può violare
Sono leggi non scritte
che solo la coscienza
può afferrare

Anonimo


Abbraccio la natura
Spighe di grano
nei capelli mossi dal vento
rosso tramonto nel timido viso
volto alla luna

i sogni proibiti
quelli irreali

che incanto lo spazio infinito
l’acqua nell’incavo di un tronco
il muschio che soffice ricopre la roccia

roteo a braccia aperte
abbraccio la natura
la gonna a ruota
e il sorriso da bambina

Maristella Angeli

ANNAMARIA


Respuesta  Mensaje 4 de 5 en el tema 
De: jiuy Enviado: 18/04/2010 09:43

 

 

                                        

Flower Bar

 

NATURA

MARIO LUZI

 La terra e a lei concorde il mare

e sopra ovunque un mare più giocondo

per la veloce fiamma dei passeri

e la via

della riposante luna e del sonno

dei dolci corpi socchiusi alla vita

e alla morte su un campo;

e per quelle voci che scendono

sfuggendo a misteriose porte e balzano

sopra noi come uccelli folli di tornare

sopra le isole originali cantando:

qui si prepara

un giaciglio di porpora e un canto che culla

per chi non ha potuto dormire

sì dura era la pietra,

sì acuminato l'amore.

 

 

        

DOLCE MADRE TERRA

DAVIDE SCINTU

Terra di tutti
Terra di nessuno
Madre d’uomo
Di Giove, di Nettuno
Ruoti ellissi sul sole
Tuo fedele amante
Ei ti feconda
Al suo calor costante
Vivo il mio respiro
Nel tuo vento
Odo la tua musica
Cuor ne sarà mai spento
L’ arsura mia disseto
Piene mani alle tue fonti
Memore molecola
Purificata ne’ tuoi monti
Vita tua per vita mia
Grato pel tuo paradiso
Teso in spirito alla tua armonia
Che d’essa, ebbro ne sia ‘ntriso

 

 

 

NATURA MORTA

VITO BOLOGNA

All’ombra dei cipressi l’altro giorno
guardavo verso valle, la pianura
un pecoraio che suonava il corno
e un pittore che pittava la natura.
Una farfalla pian piano si posava
sulla solitaria, gialla margherita
in cielo una colomba che volava
guardava fuori la grotta l’eremita.
Una pecorella, alla fonte si disseta
un pò distante la protegge un cane
scrive le sue rime il vecchio poeta
mentre la chiesa suona le campane.
Chi sa s’è realtà, o natura morta
se sto sognando questo paradiso
chi sa se il nuovo giorno porta
pace e serenità con un sorriso.

 

 

 

 

VERTIGINE AFRICANA

Giulia Borroni Cagelli

 Sola

nella natura indifferente,

spiata dai cirri

che si rincorrono e giocano

su trasparenze di cielo,

respiro questa terra polverosa.

 Erra lo sguardo

sul suolo ambrato

solcato a tratti

da profonde rughe,

s'abbaglia ai riflessi dorati

che aureolano cespugli di acacie,

radi ombrelli

sull'orizzonte lattiginoso

dove si perdono

le piste e i pensieri.

 

Buona domenica!

Giusy

               

                  

                                                                                                                                                                               


Respuesta  Mensaje 5 de 5 en el tema 
De: Lietta V Enviado: 18/04/2010 15:58

Non dovresti conoscere la disperazione


" Non dovresti conoscere la disperazione

se le stelle scintillano ogni notte;

se la rugiada scende silenziosa a sera

e il sole indora il mattino.

Non dovresti conoscere la disperazione - seppure
le lacrime scorrano a fiumi:

non sono gli anni più amati

per sempre presso il tuo cuore?

Piangono, tu piangi, così deve essere;

il vento sospira dei tuoi sospiri,

e dall'inverno cadono lacrime di neve

là dove giacciono le foglie d'autunno;

pure, presto rinascono, e il tuo destino

dal loro non può separarsi:

continua il tuo viaggio, se non con gioia,

pure, mai con disperazione! "

E.Bronte

SPECCHIO

Ed ecco sul tronco

si rompono gemme:

un verde più nuovo dell’erba

che il cuore riposa:

il tronco pareva già morto,

piegato sul botro.

E tutto mi sa di miracolo;

e sono quell’acqua di nube

che oggi rispecchia nei fossi

più azzurro il suo pezzo di cielo,

quel verde che spacca la scorza

che pure stanotte non c’era.

S.Quasimodo

Ho sentito l'odore della terra

dopo mesi di sole;

ho sentito l'odore della pioggia

vasta che scende dai monti

col turbine d'agosto come un fumo

e il giorno s'oscura;

ho sentito l'odore della terra

portato lontano dal vento

che era passato nei canneti

e dentro i boschi arati dall'uragano;

ho sentito l'odore delle radiche

che avidamente suggevano l'acqua

dal gonfio lievitato terreno.

(G.Vigolo)

La nebbia è dolce sulla collina

non vi saranno tempeste domani

no il giorno ha pianto a sazietà

consumato ogni tacita pena

Torno ai giorni della giovinezza

ai giorni dell’infanzia lontana

nel rifugio della casa paterna

presso la porta della sala antica

Guardo cadere una sera di nubi

dopo un giorno di pioggia

nebbie azzurre dolci nebbie estive

celano la catena di monti lontana

Nella lunga erba verde indugia la rugiada

densa come le lacrime del mattino

passano profumi e fragranze sognate

respiro di anni trascorsi

(Emily Brontë)

Prima del temporale

Arabeschi violetti

su brividi d'erba.

Onde grigie

s'accavallano

nel cielo in tempesta.

Chiusa nel bozzolo

del mio silenzio,

lievito lontano

dal confuso vociare

d'amici.

La solitudine

m'avvolge

in un velo azzurrino,

tra radenti voli d'uccelli.

I ricordi

s'affollano come passeri

sul filo

della mia fragilità.

Domande

senza risposta

volteggiano per l'aria

tra fredde folate

di vento.

Un lampo biancheggia,

accecante,

nel cielo

d'inchiostro.

Lia



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