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Attraverso il Tempo, lo Spazio...nel Vento
-Armida Pratesi alias Skydos-
L'amore, come si può prescindere dall'amore quando si parla di poesia? E come si può dimenticare la poesia quando si parla d'amore? Attraversa il tempo e lo spazio insieme al vento, come fosse un polline primigenio, questo sentimento così universale, così umano, così misterioso eppure semplice. Lo descrivevano i popoli ed i poeti antichi, lo hanno descritto quelle figure tormentate che mai lo hanno realmente vissuto se non per brevi attimi, intensi e folgoranti, lo hanno descritto coloro che lo hanno vissuto più volte e a volte anche calpestato, lo abbiamo provato tutti così come lo hanno provato loro, ed è davvero ciò che, insieme al cibo, alll'aria, al sole, al freddo e al caldo, ci accomuna tutti in un unico sentire, tutti noi lo abbiamo sognato, sperato, trovato, perso, poi di nuovo ritrovato, in tante delle sue forme e manifestazioni, ma qui troverete quelli che sono i segni che ce lo fanno riconoscere, che ci fanno davvero capire che si, è lui, è l'amore, non possiamo sbagliare, lo sentiamo dentro, sulla pelle, lo vediamo negli occhi dell'amato, nel suo sorriso, nel suo pianto, lo accettiamo oppure lo rifiutiamo, ne andiamo fieri o ce ne vergogniamo, ci rende tristi o malinconici, lieti, saggi o folli, ma è lui, sempre lui. L'amore.
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ANNA ACHMATOVA
C’è nell’intimità degli uomini un confine che né l’amore, né la passione possono osare: le labbra si fondono nel terribile silenzio e il cuore si spezza per amore.
Anche l’amicizia qui è impotente, e gli anni pieni di felicità alta infiammata, quando l’anima è libera e distratta dal lento languore della voluttà.
Pazzo è colui che vi si appresta, raggiungerlo è morire d’angoscia... Ora puoi capire perché non batte il mio cuore sotto la tua mano
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