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IL TEMA POETICO DELLA DOMENICA: LA MALINCONIA IN POESIA ARTE E MUSICA....
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Tony Kospan  (Mensaje original) Enviado: 23/10/2010 16:41
 
 
 
 
LA MALINCONIA IN POESIA...
E NON SOLO...
a cura di Tony Kospan
 
L'autunno è per definizione la più malinconica delle stagioni...
perché arriva con le foglie cadenti... le giornate più corte...
dopo il massimo splendore della natura donatoci dall'estate,
dopo le promesse della primavera e prima del buio dell'inverno.
 
Ma cos'è la malinconia?
 

Louis Jean Francois Lagrenee

 
La parola viene dal greco antico e vuol dire "bile nera"
(dal greco "melaina" = scuro e "cholè" = bile).
 
Ma veniamo al suo significato odierno...
 
Essa può esser definita un sentimento…
di leggera tristezza priva di un’origine o motivazione precisa…
che  talvolta ci invade… ci prende… ci avvolge…
come per la mancanza o il desiderio di qualcosa… di qualcuno…
ma imprecisato... al contrario della nostalgia che invece è
rimpianto per l'assenza di un qualcosa ben individuabile...
 
Paul Delvaux – Elogio della Malinconia
 

A mio parere, se non porta ahimé alla depressione,
può esser una dolce nostalgica amica… un momento di pausa…
un terreno di coltura fertile che ci porterà poi a nuova vita…
a nuove esperienze… a nuove emozioni
 
Essa è sì collegata alla fugacità ed imperfezione della nostra vita,
allo scorrer inesorabile del tempo, 
ma porta ad una tale tensione emotiva che riesce a donare
la massima ispirazione in tutte le forme d'arte
ed in primis alla poesia...
 
Secondo alcuni la poesia
sarebbe indissolubilmente ad essa incatenata
ed arrivano ad affermare che senza la malinconia
non esisterebbe la poesia.
 
 
corot_m_lancolie_2
Jean-Baptiste Camille Corot
 
 
Personalmente ritengo che certamente essa incida
e molto ma non in modo così assoluto
essendo immenso e variegato il mondo della poesia.
 
Dunque è la malinconia il tema che tratteremo stavolta…
in poesia immagini... tutte d'arte... e musiche…
e come sempre mi piacerebbe leggere le poesie... ma anche
le riflessioni o quant'altro v'ispiri il tema.
 
 

 

Munch

 

VEDER CADERE LE FOGLIE 

N. Hikmet

 

Veder cadere le foglie mi lacera dentro

soprattutto le foglie dei viali

Soprattutto se sono ippocastani

soprattutto se passano dei bimbi

soprattutto se il cielo è sereno

soprattutto se ho avuto, quel giorno,

una buona notizia

soprattutto se il cuore, quel giorno,

non mi fa male

soprattutto se credo, quel giorno,

che quella che amo mi ami

soprattutto se quel giorno

mi sento d'accordo

con gli uomini e con me stesso.

Veder cadere le foglie mi lacera dentro

soprattutto le foglie dei viali

dei viali d'ippocastani.

 
Francesco Hayez
 
LA MALINCONIA
Amalia Guglielminetti
 

Dentro le vene la malinconia
s’insinua, ed è un morbo sonnolento
cui giova non trovar medicamento,
uno stupor di morbida follia.
Il desiderio più tenace svia,
smemora del più intenso sentimento,
quasi vapori un greve incantamento
d’oppio, in cui goda più chi più s’oblìa.
Essa è come un giaciglio, ove un’inerte
stanchezza ci abbandoni svigorite,
con le treccie disciolte e a braccia aperte.
Ed ha il torpor d’alcune notti estive,
in cui ci s’addormenta indolenzite
dallo spasimo oscuro d’esser vive.
 
 
SENTIERO
Antonia Pozzi
 

è bello camminare lungo il torrente:
non si sentono i passi, non sembra
di andare via.
Dall'alto del sentiero si vede la valle
e cime lontane ai margini
della pianura, come pallidi scogli
in riva a una rada - si pensa
com'è bella, com'è dolce la terra
quando s'attarda a sognare
il tuo tramonto
con lunghe ombre azzurre di monti
a lato - Si cammina lungo il torrente:
c'è un gran canto che assorda
la malinconia -
 
Caspar David Friedrich_Frau in der Morgensonne_1818_Essen_Museum Folkwang
Caspar David Friedrich 

ARIETTA DIMENTICATA
Paul Verlaine
 
Piange il mio cuore
Come piove sulla città;
Cos'è questo languore
Che penetra nel mio cuore?
O dolce rumore della pioggia
Sulla terra e sopra i tetti!
Per un cuore che s'annoia,
Oh, il canto della pioggia!
Piange senza ragione
Questo cuore che s'accora.
Che! Nessun tradimento?
E' un lutto senza ragione.
Ed è la peggior pena
Non sapere perché
Senza odio e senza amore
Il mio cuore ha tanta pena!
 
Constance-Marie-Charpentier
 
MALINCONIA 
Giuseppe Ungaretti
 

Calante melinconia lungo il corpo avvinto
al suo destino
Calante notturno abbandono
di corpi a pien'anima presi
nel silenzio vasto
che gli occhi non guardano
ma un'apprensione
Abbandono dolce di corpi
pesanti d'amaro
labbra rapprese
in tornitura di labbra lontane
voluttà crudele di corpi estinti
in voglie inappagabili
Mondo
Attonimento
in una gita folle
di pupille amorose
In una gita che se ne va in fumo
col sonno
e se incontra la morte
è il dormire più vero

Auguro a tutti una domenica felice e senza... malinconie...

Tony Kospan

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POESIE
SE AMI LEGGERLE, SCRIVERLE O PARLARNE…
VIENI NEL GRUPPO DI FACEBOOK…  
 
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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: primula46 Enviado: 23/10/2010 21:25
   


Il tema poetico e non by Tony Kospan è la








La malinconia, una sensazione difficile da descrivere. Arriva improvvisa spesso senza una ragione precisa, anche se non sei solo, anche se fino a un momento prima sorridevi. Nasce da un pensiero, sentendo una musica che risveglia un ricordo, un evento, una persona, guardando una fotografia, nella scia di un profumo, di un aroma, di una situazione. E’ la percezione della mancanza di qualcosa dentro. Raramente è solo tristezza, la malinconia è anche un’emozione dolce che talora accompagna l’amore .




Malinconia

Nient'altro
che gelo
e passi metallici.

Sul cuore
le tue mani adunche,
i giorni ,

e negli occhi
la notte lunga.

Carlo Bramanti






La mia malinconia è tanta e tale.

La mia malinconia è tanta e tale,
ch'i' non discredo che, s'egli 'l sapesse
un che mi fosse nemico mortale,
che di me di pieta non piangesse.
Quella, per cu' m'aven, poco ne cale:
ché mmi potrebbe, sed ella volesse,
guarir 'n un punto di tutto 'l mie male,
sed ella pur " I' t'odio " mi dicesse.
Ma quest' è la risposta c'ho da llei:
ched ella no mmi vòl né mal né bene,
e ched i' vad' a ffar li fatti mei,
ch'ella non cura s'i' ho gioi' e pene,
men ch'una paglia che lle va tra' piei.
Mal grado n'abbi' Amor, ch'a lle' mi diène.

Cecco Angiolieri 






Ricomporre la mia malinconia

Ricomporre la mia malinconia
vorrei. La nuova dolce religione mia.
Ma se mi desto nella buia stanza
esiterò a picchiare o luminoso
mattino? lo non verrò alle calme
corse nel verde antico ove si sgrana
talvolta il sesso di un fanciullo e rossa
più rossa è l'aria di primavera?

Sandro Penna






O NOTTE


Dall'ampia ansia dell'alba
Svelata alberatura.
Dolorosi risvegli.
Foglie, sorelle foglie,
Vi ascolto nel lamento.
Autunni,
Moribonde dolcezze.
O gioventù,
Passata è appena l'ora del distacco.
Cieli alti della gioventù,
Libero slancio.
E già sono deserto.
Preso in questa curva malinconia.
Ma la notte sperde le lontananze.
Oceanici silenzi,
Astrali nidi d'illusione,
O notte.

Giuseppe Ungaretti






SOSPIRO

La mia anima sale, o placida sorella,
Al cielo errante della tua angelica pupilla
E alla tua fronte, dove, giuncato di rossore,
Sogna un autunno, come nell'antico pallore
D'un parco un getto d'acqua sospira su all'Azzurro!
- Verso il tenero Azzurro d'Ottobre mite e puro
Che guarda in grandi vasche la sua malinconia
E lascia, su acque morte, dove, fulva agonia
Le foglie errano al vento tracciando un freddo viaggio,
Il sole trascinarsi giallo col lungo raggio.

Stéphane Mallarmé







Granelli solitari

Granelli cadono solitari
tra l'eco di una clessidra senza tempo,
perpetui scandiscono i battiti dei sentimenti più rari,
confondendo il gemere del continuo lamento
di chi col sudore non vede il campo fiorire,
di chi dal passato cieco scruta l'avvenire,
di chi illuso coltiva un'utopia
e dall'arido raccoglie solo frutti di malinconia.

Paolo Scalise







ALLA MALINCONIA

Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino,
perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura,
e nelle braccia dell’amore ed ascoltando il liuto
ti dimenticai, io tuo figlio infedele.

Tu però in silenzio mi seguivi,
ed eri nel vino che disperato bevevo,
ed eri nel calore delle mie notti d’amore,
ed eri anche nello scherno, che t’esprimevo.

Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite
ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo,
ora che dai miei viaggi son tornato:
tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te.

H. HESSE



Vi auguro una felice domenica




 




 



 
 


 
 

   


Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 24/10/2010 05:20

Spesso ci si sente predisposti
 alla malinconia.
 Ci sono momenti in cui si  ha
difficolta' a ridere, magari  si sente
 il bello intorno a noi, e invece di
goderne, scende in noi quel  senso
di rimpianto, nostalgia indefinita:
e poi c'e' la malinconia vera che
 viene dai fatti della vita: e  quella e'
ben difficile da eliminarla, perche'
 solo annullando la causa, andrebbe
 via la malinconia.....
Spesso la malinconia viene dalla consapevolezza di tante cose che
nella vita avrebbero potuto essere
 e non sono state.....Allora il magone
 prende e quel impercettibile, a volte,
 senso di malinconia, porta a una
mestizia anche negli atteggiamenti....


Fermo questa sera
un soffio della mia malinconia....
riflesso della luce dentro ai vetri
e un volo di pensieri passeggeri...
Più su, oltre quel limite del cielo
ciuffi di nubi scorrono leggere
la luna si distende un po' assonnata
miagola il gatto solo sopra il muro
Appendo al chiodo il giorno ch'è passato
immergo i miei pensieri dentro al sogno
rimbocco le coperte al mio passato
e chiudo le persiane sulla notte
Annamaria


Un'altra notte
In quest'oscuro
colle mani
gelate
distinguo
il mio viso
Mi vedo
abbandonato nell'infinito.

Giuseppe Ungaretti


Rondini

Le dolci messaggere della tristezza sono
sono uccellini neri, neri come la notte,
Neri come il dolore!
Le dolci rondini che d'inverno se ne vanno
E lasciano il nido abbandonato e solo
Per attraversare il mare!
Ogni volta che le vedo sento un sottile freddo
Ohi! Uccellini neri, uccellini inquieti
Amanti d'aprile!
Ohi! Povere rondini che se ne vanno a cercare
come i migranti, in terre strane,
le briciole di pane!
Rondini, avvicinatevi! Rondini, venite!
Venite primaverili, con le ali di lutto
Avvicinatevi a me!
Reggetemi nelle ali… Reggetemi e attraversate
Un volo soltanto, eterno e più eterno
L'immensità del mare
Sapete come si viaggia verso il paese del sole?
Sapete dove si trova l'eterna primavera?
La fonte dell'amore?
Rondini portatemi! Portatemi! Non abbiate timore!
Io sono una boema, una povera boema
Portatemi dove andate!
Non sapete erranti rondini, non sapete,
Che ho l’anima malata perché non posso andarmene
volando anch'io?
Rondini, avvicinatevi! Rondini, venite!
Venite primaverili, con le ali del lutto
Avvicinatevi a me!
Venite! Portatemi presto a correre il rischio!
Che peccato! piccole, che non abbiate le ali
tessute in blu!
Alfonzina Storni


A occhi chiusi

lo chiudo gli occhi
per non vedere il sole
velato dalla nebbia
nel silenzioso autunno,
per non avere offesa
dall'arido cemento
al posto dei giardini,
per non indovinare
in fondo agli occhi altrui
il bugiardo sorriso.
Ma pure ad occhi chiusi
non potrò mai ignorare
questa malinconia
che m'avvolge e mi preme,
viscida come serpe.
Luisa Massari


Spesso la vita è soltanto luce
che sfavilla nei colori della gioia
e ride e non chiede di coloro
che soffrirono, che perirono.
Il mio cuore però sta sempre dalla parte di coloro
che nascondono il dolore
e si ritirano alla sera nella camera
per piangere di struggimento.
So che tanti stanno errando
angosciati e sofferenti,
tutte le loro anime chiamo sorelle
e dò loro il benvenuto.
So che piangono di sera
chinati su mani bagnate,
vedono soltanto pareti oscure
e non lo splendore di luci.
Portano però di nascosto,
persi ed inconsapevoli,
la dolce luce dellamore
H. Hesse


La memoria è spesso una fitta.
Il ricordo di una parola sfuggita,
 di una frase ascoltata, di un'emozione soffocata

 ferisce come una lama
allo stomaco.
L'espressione su un volto amato,
 una risata di occhi, una lacrima
rubata ritornano con una stretta
alla gola.
La memoria dei sensi: odori, sapori,
 suoni che esplodono dentro all'improvviso, reali più del vero.
E la memoria del corpo, poi.
 Una tensione muscolare calibrata
 su uno sforzo noto, il peso di un
 bambino che cresce, il pelo setoso
di un gatto tra le dita.
 Svegliarsi la notte con il tuo odore
nel naso, allungare una mano nel
 buio a sfiorare il vuoto crudele
accanto a me. O in pieno giorno,
facendo altro, improvvisamente
 sentire le tue mani addosso, il tuo
 sapore in bocca, sentirti dentro.
È il corpo che ricorda, e sente, e
risponde. È un brivido forte sulla
 pelle, una contrazione improvvisa,
un calore bagnato che sale.
 Ho la tua impronta nell'anima,
e il mio corpo ha memoria di te.
 Ti cerco nelle parole non dette,
nei rumori della strada, nelle ombre
 della sera. Ti trovo in un telefono
che suona, nel fruscio di un foglio
di carta, in un bagliore azzurrino.
E azzurro è il colore. Il celeste di
 una giornata serena, il turchese di
una gonna di seta, il blu della
 malinconia che prende a tratti.
 Il ricordo mozza il respiro e poi
lo distende in un sorriso segreto.
Dal weeb

Annamaria



 
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