Care amiche ed amici amanti come me della poesia, il tema di questa settimana sarà...
tanto per cambiare ... l'amore...
Bè... d'altronde... cosa di più dell'amore, in fondo, influenza la nostra vita?
Ma non riguarderanno l'amore atteso... nè quello trionfante... nè quello perduto... bensì l'amore come... riflessione, concezione, significato, meditazione.
Sul punto non azzardo nemmeno
una mia interpretazione
dato che da millenni i filosofi hanno
tentato di svelarne il mistero
senza riuscirci e dunque mi limito ad associarmi
alle sublimi parole di Emily Dickinson
Che l'amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore.
Il tema, com’è ovvio,
ha da sempre affascinato i poeti…
che forse hanno più di altri
la capacità di svelarci se non tutti
almeno buona parte dei suoi segreti
E' con queste poesie che vi auguro dunque una felicissima domenica e come sempre
mi piacerebbe leggere le poesie che,
sul tema, amate voi…
E' QUEL CHE E' Erich Fried
E' assurdo dice la ragione E' quel che è dice l'amore
E' infelicità dice il calcolo Non è altro che dolore dice la paura E' vano dice il giudizio E' quel che è dice l'amore
E' ridicolo dice l'orgoglio E' avventato dice la prudenza E' impossibile dice l'esperienza E' quel che è dice l'amore
COS'E' L'AMORE
Alan Douar
Quando ti chiedi cos'è l'amore, immagina due mani ardenti che si incontrano, due sguardi perduti l'uno nell'altro, due cuori che tremano di fronte all'immensità di un sentimento, e poche parole per rendere eterno un istante.
AMARE UNA PERSONA Omar Faworth
Amare una persona è......... averla senza possederla. Dare il meglio di sé senza pensare di ricevere. Voler stare spesso con lei, ma senza essere mossi dal bisogno di alleviare la propria solitudine. Temere di perderla, ma senza essere gelosi. Aver bisogno di lei, ma senza dipendere. Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine. Essere legati a lei, pur essendo liberi. Essere un tutt’uno con lei, pur essendo se stessi. Ma per riuscire in tutto ciò, la cosa più importante da fare è... accettarla così com'è, senza pretendere che sia come si vorrebbe.
CHE GIORNO E' Jacques Prevert
Che giorno è E' tutti i giorni amica mia E' tutta la vita amore mio Noi ci amiamo noi viviamo Noi viviamo noi ci amiamo E non sappiamo cosa sia la vita Cosa sia il giorno E non sappiamo cosa sia l'amore.
ARCANO D'AMORE
Rumi
Mi chiedi chi ama davvero? Chi è in preda alle pene. E quale organo scherza quando il cuore è ansioso?
La medicina che cura l'amore non si trova dall'erborista: resta un mistero divino al pari dell'astrolabio.
Correte pure, insensati, rincorrendo passioni effimere, ma guai a voi se l'Amore regale d'improvviso vi ghermisce.
Ma come pretendete che quell'Amore sia descrivibile, se spesso ci fa vergognare delle nostre stesse parole? Pensate che le parole ve lo rendano più presente, mentre quell'Amore è bello come Mistero inesplicabile?
Certo, corre la penna mentre vergo queste sue lodi, ma se scrivo di quell'Amore la sua punta si spezza. Ecco, guai a scrivere sull'amore sublime! S'infrange la penna, e la pergamena si lacera.
L'intelletto s'affanna, eppur non lo comprende: sì, solo l'Amore spiega quel suo mistero agli amanti.
Potrebbe forse il Sole splendere senza Luce? O mia Lampada, se lo scorgi non distogliere lo sguardo. La sua traccia è resa manifesta dalle ombre, ma solo il suo splendore ha alito di vita.
L'ombra induce al riposo, come le confidenze serali, ma quando il Sole sorge all'alba la Luna viene spaccata. Nulla al mondo ferisce più nel profondo, ma il Sole dell'Anima mia non tramonta e non ha passato.
Il cielo di questo mondo ci mostra un unico sole, ma un cielo dai soli molteplici chi ci vieta d'immaginarlo?
Eppure il Sole dell'Amata non s'interseca col firmamento: nessuno l'ha mai visto, né in astratto, né in concreto. E' Amore d'Unione, essenza inconcepibile; non lo comprende l'intelletto, né lo coglie lo sguardo.
Ma cos'e' l'amore? E' un mistero che ogni anima anela possederne il segreto. E come tutti i misteri,c'e' chi lo afferma, chi lo teme e chi lo canta. Ed essendo un mistero e' piu' vivo per il cuore che per la ragione. E sia una suggestione o un'affinita' elettiva, un'allucinazione o un accordo perfetto di due sensibilita', un'esaltazione o un'incursione nell'infinito, rimane un mistero. E anche oggi, malgrado
ricerche, scoperte e progressi, strappino tutti i segreti, il cuore non svela mai le sue ragione di amare e d'essere amato. Mi piaci. E il mistero si annuncia. Ti voglio bene. E il mistero di illumina. Ti amo. E il mistero si accende Sei la mia vita. E il mistero di compie. Nino Salvaneschi
COS'E' L'AMORE? Mescolerò i miei sensi con i tuoi per capire con che occhi tu mi guardi, quali odori ti guidano a me, quali parole vuoi sentirti dire, quale pelle ti piace accarezzare, quale sapore conservi di me. Scambierò i miei pensieri con i tuoi perché non voglio più farti piangere e vorrei cogliere al volo quei momenti in cui tu hai bisogno di me. I miei umori ti regalerò in cambio dei silenzi e delle lune, perché mi piacerebbe annidarmi tra le pieghe del tuo animo deluso. Saprò così cos'è l'amore? Farti star bene anche quando si sta male, trovare il tono giusto della voce per carezzare il cuore e non ferire, per ritrovare il valore di donare prima di pretendere di avere. Avere voglia di ringraziare, desiderare sempre il tuo calore. Saprò così cos'è
l'amore? o un tedio vorticoso mi avvolgerà e perderò la mia identità neIl' assurda pretesa di scoprire un mistero! Da web
E sto abbracciato a te senza chiederti nulla, per timore che non sia vero che tu vivi e mi ami. E sto abbracciato a te senza guardare e senza toccarti. Non debba mai scoprire con domande, con carezze, quella solitudine immensa d'amarti solo io.
~ Pedro Salinas ~
Il vero amore non lascia tracce
Come la bruma non lascia sfregi Sul verde cupo della collina Così il mio corpo non lascia sfregi Su di te e non lo farà mai
Oltre le finestre nel buio I bambini vengono, i bambini vanno Come frecce senza bersaglio Come manette fatte di neve
Il vero amore non lascia tracce Se tu e io siamo una cosa sola Si perde nei nostri abbracci Come stelle contro il sole Come una foglia cadente può restare Un momento nell'aria Così come la tua testa sul mio petto Così la mia mano sui tuoi capelli
E molte notti resistono Senza una luna, senza una stella Così resisteremo noi Quando uno dei due sarà via, lontano
~ Leonard Cohen ~
Ti amo perché sei la linfa del mio spirito, la luce della mia anima, la guida del mio cuore. Silenzioso ed eterno il mio amore per te si trasforma in un immenso giardino fiorito, ove noi passeggiamo tenendoci per mano, tenendo legati i nostri cuori mentre stiamo cogliendo meravigliosi boccioli di fiori. Passeggiando lungo il tempo lasciamo trasportare i nostri pensieri dal dolce vento che mormora al cuore le più belle frasi d'amore. Passeggiando lungo il tempo l'immenso sogno, addentrandosi nel mondo dei desideri, sussurrerà per sempre al nostro cuore: "Ti amo perché sei la vita per me". Maria Antonietta Borgatelli
Sullamore (Hermann Hesse)
Si chiama amore ogni superiorità, ogni capacità di comprensione, ogni capacità di sorridere nel dolore.
Amore per noi stessi e per il nostro destino, affettuosa adesione ciò che lImperscrutabile vuole fare di noi anche quando non siamo ancora in grado di vederlo e di comprenderlo - questo è ciò a cui tendiamo.
Conosciamo moltissime poesie d’amore e innumerevoli storici amori. Romanzi, film, in cui l’amore, come nella vita è quasi sempre il tema dominante, ma l'amore cos’è? Nasce dal cuore, dai sensi, dal destino? Da elementi superiori? Domande senza risposta, amare ora è diverso da come si amava in passato? Nella cultura recente l’amore diventa anelito all’essenza e tentativo di confrontarsi con la sua presenza da parte di una “persona cosciente e libera. Sono in parte cambiati i complessi rapporti tra amore e sessualità, anche alla luce dei cambiamenti culturali. Forse dovremmo imparare a comprendere ogni amore individuale come immagine e segno della grande destinazione umana dell’amore: del comune essere avvolti dal sonno e doverci ridestare.
Amami quando lo merito meno, perché sarà allora che ne avrò più bisogno.
Gaio Valerio Catullo
Se per l'uomo che ritiene di essere devoto, di non aver tradito la parola data, né giurato in nome degli dei per ingannare la fiducia nei rapporti umani, è fonte di gioia il ricordo del bene compiuto; gli anni futuri ti riservano molte gioie, Catullo, per questo amore ingrato. Tutto il bene che a un essere umano è possibile fare o dire, tu l'hai detto e fatto: e tutto si è perduto nell'ingratitudine di un cuore. Perché dunque continui a tormentarti? e non cerchi con tutta la volontà di liberarti di una infelicità che gli dei non vogliono? Difficile troncare a un tratto un lungo amore, difficile certo, ma in qualche modo devi riuscire. È l'unica salvezza, quindi devi ottenerla: che sia possibile o no, lo devi fare. Se vi è pietà in voi, dei, se in punto di morte, nell'ora estrema, recaste mai aiuto a qualcuno, guardate la mia infelicità e se ho vissuto onestamente strappatemi da questo male che mi consuma, che insinuatosi dentro di me nel più profondo come un torpore ha cancellato ogni gioia dal mio cuore. Non chiedo più che lei ricambi il mio amore, né l'impossibile, che mi rimanga fedele: voglio solo guarire e scordarmi di questo male oscuro. O dei, per la mia devozione, accordatemi questo.
L'AMORE DORME SUL PETTO DEL POETA di Federico Garcia Lorca
Tu mai potrai capire quanto ti amo perché in me dormi e resti addormentato. Io ti nascondo in lacrime, braccato da una voce di penetrante acciaio.
Norma che scuote insieme carne e stella trapassa già il mio petto addolorato e le fosche parole hanno addentato le ali della tua anima severa.
Gruppo di gente salta nei giardini e attende il corpo tuo, la mia agonia su cavalli di luce e verdi crini.
Ma continua a dormire, vita mia, Senti il mio sangue rotto nei violini! Attento, ché c'è ancora chi ci spia!
Eterna presenza di Pedro Salinas
Non importa che non ti abbia, non importa che non ti veda. Prima ti abbracciavo, prima ti guardavo, ti cercavo tutta, ti desideravo intera. Oggi non chiedo più né alle mani, né agli occhi, le ultime prove. Di starmi accanto ti chiedevo prima, sì, vicino a me, sì, sì, però lì fuori. E mi accontentavo di sentire che le tue mani mi davano le tue mani, che ai miei occhi assicuravano presenza. Quello che ti chiedo adesso è di più, molto di più, che bacio o sguardo: è che tu stia più vicina a me, dentro. Come il vento è invisibile, pur dando la sua vita alla candela. Come la luce è quieta, fissa, immobile, fungendo da centro che non vacilla mai al tremulo corpo di fiamma che trema. Come è la stella, presente e sicura, senza voce e senza tatto, nel cuore aperto, sereno, del lago. Quello che ti chiedo è solo che tu sia anima della mia anima, sangue del mio sangue dentro le vene. » che tu stia in me come il cuore mio che mai vedrò, toccherò e i cui battiti non si stancano mai di darmi la mia vita fino a quando morirò. Come lo scheletro, il segreto profondo del mio essere, che solo mi vedrà la terra, però che in vita è quello che si incarica di sostenere il mio peso, di carne e di sogno, di gioia e di dolore misteriosamente senza che ci siano occhi che mai lo vedano. Quello che ti chiedo è che la corporea passeggera assenza, non sia per noi dimenticanza, né fuga, né mancanza: ma che sia per me possessione totale dell'anima lontana, eterna presenza.
SENZA DI TE di JOHN KEATS
Non posso esistere senza di te. Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti: la mia vita sembra che si arresti lì, non vedo più avanti. Mi hai assorbito. In questo momento ho la sensazione come di dissolvermi: sarei estremamente triste senza la speranza di rivederti presto. Avrei paura a staccarmi da te. Mi hai rapito via l'anima con un potere cui non posso resistere; eppure potei resistere finché non ti vidi; e anche dopo averti veduta mi sforzai spesso di ragionare contro le ragioni del mio amore. Ora non ne sono più capace. Sarebbe una pena troppo grande. Il mio amore è egoista. Non posso respirare senza di te.
Due di Cesare Pavese
Uomo e donna si guardano supini sul letto: i due corpi si stendono grandi e spossati. L'uomo è immobile, solo la donna respira più a lungo e ne palpita il molle costato. Le gambe distese sono scarne e nodose, nell'uomo. Il bisbiglio della strada coperta di sole è alle imposte. L'aria pesa impalpabile nella grave penombra e raggela le gocciole di vivo sudore sulle labbra. Gli sguardi delle teste accostate sono uguali, ma più non ritrovano i corpi come prima abbracciati. Si sfiorano appena. Muove un poco le labbra la donna, che tace. Il respiro che gonfia il costato si ferma a uno sguardo più lungo dell'uomo. La donna volge il viso accostandogli la bocca alla bocca. Ma lo sguardo dell'uomo non muta nell'ombra. Gravi e immobili pesano gli occhi negli occhi al tepore dell'alito che ravviva il sudore, desolati. La donna non muove il suo corpo molle e vivo. La bocca dell'uomo s'accosta. Ma l'immobile sguardo non muta nell'ombra.