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De: Tony Kospan (Mensaje original) |
Enviado: 29/04/2011 23:07 |
IL DIALOGO IN AMORE... POESIE E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
Picasso - Lovers
Cari amici che, come me, avete un debole per il mondo della poesia, torniamo, dopo oltre un mese, al tema dell'amore... visto però da una particolare angolazione…
Stavolta il tema infatti è… il dialogo d’amore…
attraverso il quale fluiscono…
le emozioni… i desideri… le gioie…
ma anche i dolori… i rimpianti… gli addii… etc…
tra innamorati...
Dialogo d’amore che può aver
oltre alle parole....le forme più diverse…
come gesti, sguardi, carezze sorrisi e...
silenzi compresi…
Le espressioni che usano tra loro gli innamorati,
com’è noto, ad orecchie estranee
apparirebbero del tutto surreali e divertenti…
Pensiamo, ad esempio, solo ai nomignoli
che ci inventiamo in amore…
Non solo il tema ma anche la forma
di questo genere di poesia è di tipo dialogante...
Come al solito mi piacerebbe leggere, sul tema,
le poesie che amate voi…
E TU STAI LI' ~ Elgreco ~
E tu stai li a guardarmi con gli occhi accesi, spaventata dal trovarti ad amarmi, e tu stai in silenzio le mani che cercano le mani, le parole che cercano le parole, e tu stai li con respiro lento ad assaporare il desiderio di un bacio, guardando labbra che sorridono, e tu stai li a sognare di volare, mentre gli occhi si chiudono a sognare, e tu stai li all’angolo della strada, con la mano aperta a salutare, tu stai li ed io mi fermo mi volto e torno con te a volare.
L'INCONTRO ~ Katherine Mansfield ~
E iniziammo a parlare, guardandoci un attimo, schivi, con imbarazzo. La tristezza chiamava lacrime, ma non piangevo; desideravo prenderti la mano, ma un tremito diffuso me lo impediva. Contavi i giorni che mancavano a un altro appuntamento, ma entrambi sentivamo nel cuore, che soli ce ne andavamo per sempre. Il suono acuto di una campana riempì la stanza. "Ascolta" dissi "batte forte come un cavallo che galoppa su una strada deserta e che si perde nella notte scura." Tacqui stretta tra le tue braccia finché il rintocco vinse anche il battito dei nostri cuori. "Non posso andarmene" dicesti, "la mia vita è qui, in eterno." Ma te ne andasti. Tutto era cambiato. Il rintocco giunse sopito, debole, sempre più fioco. Dissi alla notte: "Se smette devo morire".
PER AMARTI
~ Juan Ramòn Jiménez ~
Per amarti, ho ceduto il mio cuore al destino.
Non potrai più liberarti - non potrò più liberarmi! - dal destino dell'amore!
Non lo penso, non lo senti; io e tu siamo tu ed io, come il mare e come il cielo sono cielo e mare, senza amore.
Come la brezza, mi ricordi il vento; come il ruscello, mi ricordi il mare; come la vita, mi ricordi il cielo; come la morte, mi ricordi la terra.
LA MASCHERA
~ William Butler Yeats ~
"Tògli quella maschera d’oro ardente con gli occhi di smeraldo". "Oh no, mio caro, tu vuoi permetterti di scoprire se i cuori sian selvaggi o saggi, benché non freddi". "Volevo solo scoprire quel che c’è da scoprire, Amore o inganno". "Fu la maschera ad attrarre la tua mente e poi a farti battere il cuore, non quel che c’è dietro". "Ma io debbo indagare per sapere se tu mi sia nemica". "Oh no, mio caro, lascia andar tutto questo; che importa, purché ci sia fuoco in te, in me?"
NON LASCIARMI ~ Tagore ~ Non lasciarmi, non andartene, perché scende la notte. La strada è deserta e buia, si perde tortuosa. La terra stanca è tranquilla, come un cieco senza bastone. Sembra che io abbia aspettato nel tempo questo momento con te così accendo la lampada dopo averti donato fiori. Con il mio amore ho raggiunto stasera il limite del mare senza spiaggia, per nuotarci dentro e perdermi in eterno.
CIAO DA TONY KOSPAN
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Che il dialogo sia l'ossigeno di ogni relazione d'amore lo sappiamo tutti; il vero problema comincia quando questo dialogo deve costruirsi, deve magari anche ri-costruirsi con tutte le fatiche e il disagio che comporta. Se riusciamo a vedere chiaramente i nostri punti deboli, dovremmo essere pronti anche a parlarne con l'altro nell'ottica di trovare un punto d'incontro. Inoltre, ammettere i nostri torti, riconoscere i nostri difetti e parlarne côn l’altro, permette di non ancorarci sulle nostre posizioni e di aprirci a un modo di comunicare più costruttivo........
Canzone d'amore Per dire cos' hai fatto di me, non ho parole. cerco solo la notte fuggo davanti al sole.
La notte mi par d'oro più di ogni sole al mondo, sogno allora una bella donna dal capo biondo.
Sogno le dolci cose, che il tuo sguardo annunciava, remoto paradiso di canti risuonava.
Guarda a lungo la notte e una nube veloce- per dire cos' hai fatto di me, non ho la voce. Hermann Hesse
Non capirsi è terribile- non capirsi e abbracciarsi, ma benchè sembri strano, è altrettanto terribile capirsi totalmente.
In un modo o nell'altro ci feriamo. Ed io, precocemente illuminato, la tenera tua anima non voglio mortificare con l'incomprensione, nè con la comprensione uccidere. Evgenij A. Evtusenko
I tulipani di Spinoza "Quando finalmente splenderà la luna non avremo bisogno di altri paradisi, di antiche melodie, di arpe o appassionati strumenti a fiato.
Desideriamo una felicità meno falsa questa sera, fiori rossi e gialli veri che si possa aspirarne il profumo, anche quando vuole il buio.
Vieni. Lascia che le parole si cullino indolenti nel prato della fantasia, che il tuo corpo nel mio spiumi selvaggiamente a uno a uno i petali di questa notte". Charis Vlavianòs
Perchè le parole d'amore, che son sempre le stesse, prendono il sapore delle labbra da cui escono. Guy de Maupassant
Chi dice mai che sono io che lo voglio questo distacco, questo vivere lontano da te? Le mie vesti odorano ancora dello spigo che mi donasti, la mia mano tiene ancora la lettera che mi inviasti, intorno alla vita porto sempre una doppia cintura; sogno che essa ci lega entrambi in un unico nodo. non lo sapevi tu che la gente nasconde l'amore, come un fiore troppo prezioso per essere colto? Wu Ti dei Liang
Il messaggio Ridammi i miei occhi smarriti che Oh! Troppo han dimorato su di te. Ma se lì hanno imparato sino ad ora tante false passioni e mali e affettazioni che li hai fatti inadatti a buone visioni, tienili ancora.
Ridammi il mio cuore disarmato, da indegni pensieri mai macchiato. Ma se il tuo gli ha insegnato che conviene avere in derisione ogni dichiarazione e le promesse e il dire tradire, tienilo, chè ormai più non mi appartiene.
Ridammi cuore e occhi tuttavia, ch'io sappia e veda ogni tua bugia, e ridere e godere possa, allora che in angosce sarai e languirai per uno che non voglia te o sia infedele come sei tu ora. John Donne
BUON WEEK END
Annamaria
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Amo non solo essere amato, ma anche sentirmelo dire. G. Elliot
Perchè le parole d'amore, che son sempre le stesse, prendono il sapore delle labbra da cui escono. Guy de Maupassant
CONVEGNO
M’è dolce indugiarti d'accanto in questo raccolto tepore. Rintoccano trepide l'ore siccome un lontano rimpianto Ripeti parole d'amore; ma piano... ma piano... che duri l'incanto.
Non so dove sbocchi (che importa?), ma certo in effluvii di fiori (non senti?) la porta. sui vetri protesa, vermiglia, origlia la tacita Sera. Siam qui.
Restiamo in silenzio. Là fuori, nessuno ci pensa così.
Rainer Maria Rilke
VOLI DI EMOZIONI
C’erano le lucciole quella notte e brillavano come i tuoi cari occhi tra il tremolio degli alberi nel sussurro del vento, mentre un tremito era nel mio essere. Io mi trovai, amore , incantato in un piacere divino con la luna che a tratti, per un gioco di nuvole, come un’alba rendeva il tuo sguardo. Furono scintille nel mio cuore, più delle lucciole ondeggianti, io avvolto da luce infinita in un volo di emozioni assolute che sfioravano l’immenso, io sentivo il desiderio di baciarti, di sfiorare le mie labbra sulle tue, sentivo la tua voce come carezza sentivo te come dentro di me. Sì, non esisteva più niente oltre l’immensa voglia di te, era notte ma tu eri lo splendore del sole.
BALDO BRUNO
Parlami d'amore
Parlami d'amore... con parole dette piano piano,
in un orecchio;
parlami di me e di te, di ciò che ti narrano le stelle;
ma dillo sottovoce; parlami dei tuoi sogni,
dei tuoi capricci, delle tue conquiste da eroe.
Infine parlami d'amore...
No... ti prego non dire nulla,
perché stan già parlando i tuoi occhi...!
Antonietta Mennitti
Due nel crepuscolo
Fluisce fra te e me sul belvedere un chiarore subacqueo che deforma col profilo dei colli anche il tuo viso. Sta in un fondo sfuggevole, reciso da te ogni gesto tuo; entra senz’orma, e sparisce, nel mezzo che ricolma ogni solco e si chiude sul tuo passo: con me tu qui, dentro quest’aria scesa a sigillare il torpore dei massi.
Ed io riverso nel potere che grava attorno, cedo al sortilegio di non riconoscere di me più nulla fuor di me; s’io levo appena il braccio, mi si fa diverso l’atto, si spezza su un cristallo, ignota e impallidita sua memoria, e il gesto già più non m’appartiene; se parlo, ascolto quella voce attonito, scendere alla sua gamma più remota o spenta all’aria che non la sostiene.
Tale nel punto che resiste all’ultima consunzione del giorno dura lo smarrimento; poi un soffio risolleva le valli in un frenetico moto e deriva dalle fronde un tinnulo suono che si disperde tra rapide fumate e i primi lumi disegnano gli scali.
... le parole tra noi leggere cadono. Ti guardo in un molle riverbero. Non so se ti conosco; so che mai diviso fui da te come accade in questo tardo ritorno. Pochi istanti hanno bruciato tutto di noi: fuorchè due volti, due maschere che s’incidono, sforzate di un sorriso.
Eugenio Montale
Dialogo d’amore
Sussurravano al vento i pioppi d’argento, delicate viole sbocciavano al sole, le tenevi nel pugno era bello, era giugno. Non parlare ma taci. Intarsiato di baci, in un guscio d’amore ci scordammo del mondo violammo il tuo candore e poi… Oggi ho pensato a noi. Fa che il senso di gioia e l’ombra d’angoscia che sento nel petto per te mio diletto non cambi in dolore. Il bello del mio passato, culla di me fanciulla del tutto scordato affiora un momento e mi sento sola; e torna quel nodo alla gola che mi mettesti tu; non parliamone più. Dimmi piuttosto, invecchio? Stupendamente sciocca! Come potrei pensar d’averti accanto se non magnifica e stupenda? Non ho nessun rimpianto. Così mi basti anche per un momento. Sussurravano al vento i pioppi d’argento, delicate viole sbocciavano al sole, le tenevi nel pugno era bello, era giugno.
Ugo Mastrogiovanni
Dialogo di marionette
Perché, mia piccola regina, mi fate morire di freddo?
Il re dorme, potrei, quasi, cantarvi una canzone, ché non udrebbe! Oh, fatemi salire sul balcone! Mio grazioso amico, il balcone è di cartapesta, non ci sopporterebbe! Volete farmi morire senza testa? Oh, piccola regina, sciogliete i lunghi capelli d'oro! Poeta! Non vedete che i miei capelli sono di stoppa? Oh, perdonate! Perdono. ' Così? Così'? Non mi dite una parola, io morirò... Come? per questa sola ragione? Siete ironica... addio! Vi sembra? . Oh, non avete rimpianti per l'ultimo nostro convegno nella foresta di cartone? lo non ricordo, mio dolce amore... Ve ne andate... Per sempre? Oh, come vorrei piangere! Ma che posso farci.
Sergio Corazzini
Buona domenica Grazia
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