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IL TEMA POETICO DELLA DOMENICA: LA MAMMA IN POESIA E... AUGURI...
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Respuesta  Mensaje 1 de 4 en el tema 
De: Tony Kospan  (Mensaje original) Enviado: 07/05/2011 10:42
 

 
 
 
LA MAMMA IN POESIA E... AUGURI...
a cura di Tony Kospan
 
 
C’è poco da fare… non potevo non dedicare
il tema poetico di questa domenica alla festa della mamma...
e lo faccio con immenso piacere...
 
Chi può aver maggior importanza, nella nostra vita,
dell’essere che ci ha generato?
 
 

 
 
Certo ci sono madri e madri…
ma in ogni caso la vita umana (e non solo)
si perpetua grazie alla maternità…
e la madre rappresenta, in genere,
il fondamento stesso del nostro esser… persone.

 

E’ quindi con i versi che seguono
che vi/mi auguro una domenica felice
o con la mamma, o con il pensiero della mamma,
o con il ricordo e nostalgia della mamma,
o con le mogli/compagne mamme dei nostri figli… 
 
 

 

Le immagini sono tutte della grande pittrice americana
Mary Cassat che, pur senza averla potuto vivere personalmente,
si distingue per quantità e qualità di dipinti dedicati alla maternità...
 
Come sempre mi piacerebbe leggere le poesie vostre...
o di altri autori che dedichereste alla mamma...
 
 

 
Nota

 
 
 
MIA MADRE
Damiana Dal Molin
 
E' un quadro mia madre...
con i caldi colori di
un amore libero,
e le lunghe pennellate
delle emozioni sincere.
E' una sinfonia mia madre...
con il movimento andante
di chi non ferma mai la mente
e le note staccate di chi
sa ridere di se stesso.
E' un ballo mia madre,
con i gesti ampi di chi
protegge i suoi tesori,
ed i salti alti di chi vuole
trovare la felicità.
E' una poesia mia madre...
ma è una poesia che non so
scrivere, tanto è complessa;
sono parole che non appartengono ai
suoni, se non a quelli muti di un cuore grato.
 
 
Nota

 

UNA MANO SULLA PORTA
K. Nakagawa*

Quando sto zitto arriva mia madre.
Sta sola mia madre nella stanza di là.
E io solo e zitto nella stanza di qua.
Mia madre si alza e arriva di quando in quando.
Con una mano sulla porta cerca di leggere il mio cuore:
io zitto mi lascio leggere.
Intanto mi nascono affetti e le sorrido:
"Che sei venuta a fare?".
Ma so bene perché viene da me.
Dopo aver scambiato con me due,tre parole,
mia madre se ne và.
E io penso a tutti gli uomini:
noi viviamo sostenendoci l'un l'altro.
E' come reggersi colle mani sulle spalle di chi è accanto.
Si ha bisogno perfino delle persone che danno fastidio.
Chi sa se mia madre non pensa a questo
quando viene e mi guarda
con la mano appoggiata sulla porta.

*poeta giapponese

 

Nota

 

MATERNITA'
Tagore

Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato?
Domandò il Bambino a sua Madre.....
Ed ella pianse e rise allo stesso tempo
e, stringendolo al petto gli rispose :
" TU eri nascosto nel mio Cuore, bambino mio
TU eri il Suo desiderio.
TU eri nelle bambole della mia infanzia,
in tutte le mie Speranze,
in tutti i miei Amori, nella mia Vita,
nella Vita di mia Madre,
TU hai vissuto

Lo Spirito Immortale che presiede nella nostra casa
ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo e,
mentre contemplo il tuo viso,
l'onda del mistero mi sommerge
perchè TU che appartieni a tutti,
TU mi sei stato donato.

E per paura che TU fugga via
ti tengo stretto al mio Cuore.
Quale Magia ha dunque affidato il tesoro
del mondo nelle mie esili braccia?

 
 
Nota

 

IO BEN SO
Rudyard Kipling

Se morissi impiccato sopra il colle,
o madre mia,
io bene so chi sempre mi amerebbe,
o madre mia!

Se morissi gettato in fondo al mare,
o madre mia,
io bene so chi sempre piangerebbe,
o madre mia!

E se l’anima mia fosse dannata,
so chi, pregando, allor mi salverebbe,
o madre mia!

 
Nota

 


 MIA MADRE
De Amicis


Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant'anni e più la guardo
e più mi sembra bella.

Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.

Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch'io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.

Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d'Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.

 

déco .. floatie  coeurdéco .. floatie  coeurdéco .. floatie  coeurdéco .. floatie  coeurdéco .. floatie  coeurdéco .. floatie  coeurdéco .. floatie  coeur


 



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Respuesta  Mensaje 2 de 4 en el tema 
De: primula46 Enviado: 07/05/2011 12:52




La mamma in poesia e...auguri!!!



La madre ha inventato l’amore sulla terra.

Sofocle



Sempre una madre aspetta il ritorno di suo figlio
sia se questi se n’è andato in un paese vicino
o in uno molto lontano….

William Shakespeare





La Madre
Giuseppe Ungaretti

E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.






"Mamma" è il mio nome.
Mariella Mulas

Il mio amar
è avvertire ogni attimo
del tuo respiro…
è sentire in me,
nel mio seno,
tutt’uno il tuo battito
al mio battito…
Il mio amar
è ridere del dolore
della tua vita che nasce…
che solerte urla
la tua voglia di luce.
Il mio amar
è accudire il tuo pianto
come tue parole d’amore
e delirare di felicità
per ogni tuo sorriso…
il mio amar
è condurti là, piano,
dove il tempo s’incontra
con il tuo destino
e rasserenare ogni
dispetto che ti attende
nell’inesorabile cammino
della tua coscienza.
Il mio amar
è gioire dove tuoi occhi
innamorati posano
i primi baci…
e ascoltare i tuoi passi
che si allontanano
e teneri germogli poi coltivi fiero…
Il mio amar
è vederti nitido
anche nei miei occhi stanchi e opachi,
felice e orgogliosa di te
ancora nel mio seno
sempre in me…
in ogni attimo di un tuo richiamo:
Sì, amore…
“Mamma “ è il mio nome.








Lettera alla madre
Salvatore Quasimodo

Mater dolcissima, ora scendono le nebbie,
il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d’acqua, bruciano di neve;
non sono triste nel Nord: non sono in pace con me,
ma non aspetto perdono da nessuno,
molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d’amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo.” – Finalmente, dirai,
due parole di quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.
“Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti
che portavano mandorle e arance, alla foce dell’Imera,
il fiume pieno di gazze, di sale, d’eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, ell’ironia che hai messo sul mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m’ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l’orologio in cucina che batte
sopra il muro tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante,
su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima mater.






Supplica a Mia Madre
Pier Paolo Pasolini

E’ difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…






La madre
Victor Hugo

La madre è un angelo che ci guarda
che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita, il nostro capo
fra le sue ginocchia, la nostra anima
nel suo cuore: ci dà il suo latte quando
siamo piccini, il suo pane quando
siamo grandi e la sua vita sempre





Madre
Gabriele D'Annunzio

Tu, madre, che da i tristi occhi preganti
mi vigilavi pallida ne 'l viso
e per l'onda felice de' miei canti
abbandonata rifiorivi a 'l riso;

tu che le angosce mie tumultuanti,
s'io ne 'l silenzio ti guardava fiso,
indovinavi, e le braccia tremanti
a 'l collo mi gettavi d'improvviso;

tu che per me in segreto avevi sparse
tante lacrime e ròsa lentamente
senza di me languivi di desío:

tu non questo credevi! Tu, con arse
le pupille, quel dí, ma pur fidente
ne 'l mio destino, mi gridasti addio.




Auguri a tutte le mamme
e un pensiero amoroso a quelle che,
come la mia, ci hanno lasciato,
per andare lassù.

Grazia



 

 

Respuesta  Mensaje 3 de 4 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 07/05/2011 14:36
 

Come si puo' non dedicare alla mamma
un momento delle nostre scorribande virtuali.
Siamo molte le mamme che fra le tante incombenze della  vita, troviamo anche il tempo di comunicare e metter fuori il nostro mondo,a volte anche interiore,  in questa nuova dimensione sociale.
Un tempo le mamme ciacolavano col vicino di casa, oggi molte cose sono cambiate.La donna lavora e ha allargato spazi, ma rimane sempre il bisogno di comunicare e in qualunque modo cerca lo scambio con altre mamme,parlando dei propri mariti,figli, nipoti......insomma pezzi di eternita' che solo loro sanno contenere nel loro essere.Anche per noi il virtuale ha aperto nuove strade di dialogo.........e questo e' molto bello perche' spesso ci si ritrova a leggere gli stessi propri problemi e le stesse proprie gioie.....


E' tardi.
Da otto giorni il pensiero di mia mamma
m'accompagna ogni istante. La rivedo:
la cesta del bucato pressata contro il seno,
salire ansante su nella soffitta.
Io, a quel tempo, ero ancora un essere
sincero: piangevo, mi stizzivo:
lasciasse stare quella cesta colma,
portasse invece me nella soffitta.
Ma lei, senza curarsi di quel pianto
nè dei gridi, saliva cheta a stendere:
e i panni, tutti brividi e riverberi,
frusciavano e danzavano nel vento.
Ora non piangerei: ma è tardi ormai
Ora, sì, vedo quanto lei sia alta
che coi grigi capelli tocca il cielo:
e scioglie il turchino nell'acqua del cielo
Attila Jozsef

 

Alla madre
Quando non ci fu più, la misero
nella terra.
Sopra di lei crescono i fiori,
celiano le farfalle..
Lei era leggera, premeva
la terra appena.
Quanto dolore ci volle per farla
così leggera.
Bertolt Brecht

 

 
 

 

Per la mamma,,,,,,,
Corrente
  Alla fuga degli occhi il tuffo dei capelli
ingorgato dal riso che rompe i riflessi
sprofonda l'acqua che m'incarna e snelli
ai miei gridi d'infanzia son bambini messi in

collo alla mamma contenta della sua faccia.
Come alle carni ancora annottate
in cui gonfio mi muto eterna m'abbraccia
l'infanzia, il chiasso rotto a testate
in un amore sempre più sazio e duro.
Resistente forza intesa a mordermi, stretto
l'ultimo sonno in me solo, il puro
presagio d'amarmi con ampia madre al mio petto.
Gracile corpo avvinto nelle braccia
ha freddo, al procace buio divora i suoi occhi:
ne sgorga fuggente in riso la mamma che s'affaccia
sul mare e tutta colma par che vi trabocchi
colle case, col cielo, col fresco nero dei ricci
che sgorgano alle canestre.
Alfonso Gatto


Le mani della Mamma

Le mani della mamma sono belle e buone.
Le mani della mamma sono laboriose e carezzevoli
Le mani della mamma sono utili e umili, amorose e infaticabili.
Sono utili perchè compiono tanti lavori.
Umili perché non rifiutano di fare qualsiasi
servizio… Infaticabili perchè sono sempre attive.
Guidano e sorreggono; ammoniscono e accarezzano;
insegnano a bere e a mangiare;
a leggere e a scrivere. E quando si uniscono
strette strette alle manine dei bimbi,
insegnano anche a pregare.
Le mani della mamma sono benedette dal Signore
 Nino Salvaneschi


Maternità
Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato?
Domandò il bambino a sua madre.
Ed ella pianse e rise allo stesso tempo e stringendolo al petto gli rispose:
tu eri nascosto nel mio cuore bambino mio,
tu eri il Suo desiderio.
Tu eri nelle bambole della mia infanzia,
in tutte le mie speranze,
in tutti i miei amori, nella mia vita,
nella vita di mia madre,
tu hai vissuto.
Lo Spirito immortale che presiede nella nostra casa
ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo,
e mentre contemplo il tuo viso, l’onda del mistero mi sommerge
perché tu che appartieni a tutti,
tu mi sei stato donato.
E per paura che tu fugga via
ti tengo stretto nel mio cuore.
Quale magia ha dunque affidato il tesoro
del mondo nelle mie esili braccia?
R.Tagore


Alla Mamma
Non vo’ vederti più sera e mattina
pensare agli altri e non pensare a te:
non la vo’ più veder la mia mammina
vegliar la notte e lavorar per me.
Voglio comprare una casina bianca
piena di sole e piena d’allegria,
e là ti condurrò quando sei stanca,
là ti riposerai, mammina mia.
 Renato Fucini


Mia madre era una santa

Mia madre era una santa
faceva dei miracoli
nella dispensa vuota
trovava sempre qualcosa:
tre quattro patate
una manciata di farina
un paio d’uova
e dell’olio fritto,
girando il tutto
nella pentola sulla stufa
«su cui» diceva
«si poteva stare anche col culo nudo»
tanto era fredda
ci serviva dei piatti fumanti
dai mille sapori
un primo un secondo….
 Edith Bruck


Le mani della Madre
Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
Rainer Maria Rilke

 

 
 

AUGURI A TUTTE LE MAMME
Annamaria


Respuesta  Mensaje 4 de 4 en el tema 
De: Butterfy Enviado: 07/05/2011 21:33
 
  
  
 

 

Una casa senza mamma
E’ come un fuoco senza fiamma,
Dove la mamma c’è
Il bimbo è picciol re
La bimba è reginella
La casa è sempre bella.

 

Mamma è il giorno della tua festa
Ti vorrei mettere una corona in testa
Regina vorrei farti
Brillanti ed oro vorrei donarti
Ma non ho questo fiore
Accettalo
E’ il dono del mio cuore!
 

Ho fatto un sogno molto bello
ero la regina di un castello,
le pareti erano di cioccolato,
il soffitto di caramellato;
c’eran giocattoli a volontà
e dolciumi di ogni bontà.
Ma non c’era la fata Turchina
che mi dava un bacio
sera e mattina,
che mi stringeva forte al petto
e mi curava con tanto affetto.
No,non era un sogno bello,
non vorrei vivere in quel castello.
Un castello più bello c’è:
è il tuo cuore mamma
colmo d’amore tutto per me.

 

O dolce nome della mamma mia,
nome che in fondo al mio cuore
sta scolpito.
Il tuo nome è
più profondo del mare,
del cielo e di ogni immensità.

 

Nella casa c’è una fiamma,
cari bimbi, è la mamma,
sempre pronta con amore
per i figli del suo cuore.

Un sorriso, una carezza
e poi tanta tenerezza
da dipingere con ardore
con la mano del pittore.

Il lavoro non le manca,
mai si ferma, mai è stanca,
come la chioccia ai pulcini
dona tutto ai suoi bambini.

Solo lei ci può capire,
e nessuno le può mentire.
Tanto bene le vogliamo
ed al mondo lo gridiamo:

Viva la mamma!

 

 

 

 

 

 




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