il tema poetico di questa domenica alla festa della mamma...
e lo faccio con immenso piacere...
Chi può aver maggior importanza, nella nostra vita,
dell’essere che ci ha generato?
Certo ci sono madri e madri…
ma in ogni caso la vita umana (e non solo)
si perpetua grazie alla maternità…
e la madre rappresenta, in genere,
il fondamento stesso del nostro esser… persone.
E’ quindi con i versi che seguono
che vi/mi auguro una domenica felice o con la mamma, o con il pensiero della mamma, o con il ricordo e nostalgia della mamma, o con le mogli/compagne mamme dei nostri figli…
Le immagini sono tutte della grande pittrice americana
Mary Cassat che, pur senza averla potuto vivere personalmente,
si distingue per quantità e qualità di dipinti dedicati alla maternità...
Come sempre mi piacerebbe leggere le poesie vostre...
o di altri autori che dedichereste alla mamma...
MIA MADRE Damiana Dal Molin
E' un quadro mia madre... con i caldi colori di un amore libero, e le lunghe pennellate delle emozioni sincere. E' una sinfonia mia madre... con il movimento andante di chi non ferma mai la mente e le note staccate di chi sa ridere di se stesso. E' un ballo mia madre, con i gesti ampi di chi protegge i suoi tesori, ed i salti alti di chi vuole trovare la felicità. E' una poesia mia madre... ma è una poesia che non so scrivere, tanto è complessa; sono parole che non appartengono ai suoni, se non a quelli muti di un cuore grato.
UNA MANO SULLA PORTA K. Nakagawa*
Quando sto zitto arriva mia madre. Sta sola mia madre nella stanza di là. E io solo e zitto nella stanza di qua. Mia madre si alza e arriva di quando in quando. Con una mano sulla porta cerca di leggere il mio cuore: io zitto mi lascio leggere. Intanto mi nascono affetti e le sorrido: "Che sei venuta a fare?". Ma so bene perché viene da me. Dopo aver scambiato con me due,tre parole, mia madre se ne và. E io penso a tutti gli uomini: noi viviamo sostenendoci l'un l'altro. E' come reggersi colle mani sulle spalle di chi è accanto. Si ha bisogno perfino delle persone che danno fastidio. Chi sa se mia madre non pensa a questo quando viene e mi guarda con la mano appoggiata sulla porta.
*poeta giapponese
MATERNITA' Tagore
Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato? Domandò il Bambino a sua Madre..... Ed ella pianse e rise allo stesso tempo e, stringendolo al petto gli rispose : " TU eri nascosto nel mio Cuore, bambino mio TU eri il Suo desiderio. TU eri nelle bambole della mia infanzia, in tutte le mie Speranze, in tutti i miei Amori, nella mia Vita, nella Vita di mia Madre, TU hai vissuto
Lo Spirito Immortale che presiede nella nostra casa ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo e, mentre contemplo il tuo viso, l'onda del mistero mi sommerge perchè TU che appartieni a tutti, TU mi sei stato donato.
E per paura che TU fugga via ti tengo stretto al mio Cuore. Quale Magia ha dunque affidato il tesoro del mondo nelle mie esili braccia?
IO BEN SO Rudyard Kipling
Se morissi impiccato sopra il colle, o madre mia, io bene so chi sempre mi amerebbe, o madre mia!
Se morissi gettato in fondo al mare, o madre mia, io bene so chi sempre piangerebbe, o madre mia!
E se l’anima mia fosse dannata, so chi, pregando, allor mi salverebbe, o madre mia!
MIA MADRE De Amicis
Non sempre il tempo la beltà cancella o la sfioran le lacrime e gli affanni mia madre ha sessant'anni e più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso che non mi tocchi dolcemente il cuore. Ah se fossi pittore, farei tutta la vita il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso perch'io le baci la sua treccia bianca e quando inferma e stanca, nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto non chiederei al gran pittore d'Urbino il pennello divino per coronar di gloria il suo bel volto.
Sempre una madre aspetta il ritorno di suo figlio sia se questi se n’è andato in un paese vicino o in uno molto lontano….
William Shakespeare
La Madre Giuseppe Ungaretti
E il cuore quando d’un ultimo battito avrà fatto cadere il muro d’ombra per condurmi, Madre, sino al Signore, come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa, Sarai una statua davanti all’eterno, come già ti vedeva quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia, come quando spirasti dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato, ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto, e avrai negli occhi un rapido sospiro.
"Mamma" è il mio nome. Mariella Mulas
Il mio amar è avvertire ogni attimo del tuo respiro… è sentire in me, nel mio seno, tutt’uno il tuo battito al mio battito… Il mio amar è ridere del dolore della tua vita che nasce… che solerte urla la tua voglia di luce. Il mio amar è accudire il tuo pianto come tue parole d’amore e delirare di felicità per ogni tuo sorriso… il mio amar è condurti là, piano, dove il tempo s’incontra con il tuo destino e rasserenare ogni dispetto che ti attende nell’inesorabile cammino della tua coscienza. Il mio amar è gioire dove tuoi occhi innamorati posano i primi baci… e ascoltare i tuoi passi che si allontanano e teneri germogli poi coltivi fiero… Il mio amar è vederti nitido anche nei miei occhi stanchi e opachi, felice e orgogliosa di te ancora nel mio seno sempre in me… in ogni attimo di un tuo richiamo: Sì, amore… “Mamma “ è il mio nome.
Lettera alla madre Salvatore Quasimodo
Mater dolcissima, ora scendono le nebbie, il Naviglio urta confusamente sulle dighe, gli alberi si gonfiano d’acqua, bruciano di neve; non sono triste nel Nord: non sono in pace con me, ma non aspetto perdono da nessuno, molti mi devono lacrime da uomo a uomo. So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti, povera e giusta nella misura d’amore per i figli lontani. Oggi sono io che ti scrivo.” – Finalmente, dirai, due parole di quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto e alcuni versi in tasca. Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo. “Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti che portavano mandorle e arance, alla foce dell’Imera, il fiume pieno di gazze, di sale, d’eucalyptus. Ma ora ti ringrazio, questo voglio, ell’ironia che hai messo sul mio labbro, mite come la tua. Quel sorriso m’ha salvato da pianti e da dolori. E non importa se ora ho qualche lacrima per te, per tutti quelli che come te aspettano, e non sanno che cosa. Ah, gentile morte, non toccare l’orologio in cucina che batte sopra il muro tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante, su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi. Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà, morte di pudore. Addio, cara, addio, mia dolcissima mater.
Supplica a Mia Madre Pier Paolo Pasolini
E’ difficile dire con parole di figlio ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio. Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore. Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere: è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia. Sei insostituibile. Per questo è dannata alla solitudine la vita che mi hai data. E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame d’amore, dell’amore di corpi senza anima. Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù: ho passato l’infanzia schiavo di questo senso alto, irrimediabile, di un impegno immenso. Era l’unico modo per sentire la vita, l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita. Sopravviviamo: ed è la confusione di una vita rinata fuori dalla ragione. Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire. Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…
La madre Victor Hugo
La madre è un angelo che ci guarda che ci insegna ad amare! Ella riscalda le nostre dita, il nostro capo fra le sue ginocchia, la nostra anima nel suo cuore: ci dà il suo latte quando siamo piccini, il suo pane quando siamo grandi e la sua vita sempre
Madre Gabriele D'Annunzio
Tu, madre, che da i tristi occhi preganti mi vigilavi pallida ne 'l viso e per l'onda felice de' miei canti abbandonata rifiorivi a 'l riso;
tu che le angosce mie tumultuanti, s'io ne 'l silenzio ti guardava fiso, indovinavi, e le braccia tremanti a 'l collo mi gettavi d'improvviso;
tu che per me in segreto avevi sparse tante lacrime e ròsa lentamente senza di me languivi di desío:
tu non questo credevi! Tu, con arse le pupille, quel dí, ma pur fidente ne 'l mio destino, mi gridasti addio.
Auguri a tutte le mamme e un pensiero amoroso a quelle che, come la mia, ci hanno lasciato, per andare lassù.
Come si puo' non dedicare alla mamma un momento delle nostre scorribande virtuali. Siamo molte le mamme che fra le tante incombenze della vita, troviamo anche il tempo di comunicare e metter fuori il nostro mondo,a volte anche interiore, in questa nuova dimensione sociale. Un tempo le mamme ciacolavano col vicino di casa, oggi molte cose sono cambiate.La donna lavora e ha allargato spazi, ma rimane sempre il bisogno di comunicare e in qualunque modo cerca lo scambio con altre mamme,parlando dei propri mariti,figli, nipoti......insomma pezzi di eternita' che solo loro sanno contenere nel loro essere.Anche per noi il virtuale ha aperto nuove strade di dialogo.........e questo e' molto bello perche' spesso ci si ritrova a leggere gli stessi propri problemi e le stesse proprie gioie.....
E' tardi. Da otto giorni il pensiero di mia mamma m'accompagna ogni istante. La rivedo: la cesta del bucato pressata contro il seno, salire ansante su nella soffitta. Io, a quel tempo, ero ancora un essere sincero: piangevo, mi stizzivo: lasciasse stare quella cesta colma, portasse invece me nella soffitta. Ma lei, senza curarsi di quel pianto nè dei gridi, saliva cheta a stendere: e i panni, tutti brividi e riverberi, frusciavano e danzavano nel vento. Ora non piangerei: ma è tardi ormai Ora, sì, vedo quanto lei sia alta che coi grigi capelli tocca il cielo: e scioglie il turchino nell'acqua del cielo Attila Jozsef
Alla madre Quando non ci fu più, la misero nella terra. Sopra di lei crescono i fiori, celiano le farfalle.. Lei era leggera, premeva la terra appena. Quanto dolore ci volle per farla così leggera. Bertolt Brecht
Per la mamma,,,,,,, Corrente Alla fuga degli occhi il tuffo dei capelli ingorgato dal riso che rompe i riflessi sprofonda l'acqua che m'incarna e snelli ai miei gridi d'infanzia son bambini messi in
collo alla mamma contenta della sua faccia. Come alle carni ancora annottate in cui gonfio mi muto eterna m'abbraccia l'infanzia, il chiasso rotto a testate in un amore sempre più sazio e duro. Resistente forza intesa a mordermi, stretto l'ultimo sonno in me solo, il puro presagio d'amarmi con ampia madre al mio petto. Gracile corpo avvinto nelle braccia ha freddo, al procace buio divora i suoi occhi: ne sgorga fuggente in riso la mamma che s'affaccia sul mare e tutta colma par che vi trabocchi colle case, col cielo, col fresco nero dei ricci che sgorgano alle canestre. Alfonso Gatto
Le mani della Mamma
Le mani della mamma sono belle e buone. Le mani della mamma sono laboriose e carezzevoli Le mani della mamma sono utili e umili, amorose e infaticabili. Sono utili perchè compiono tanti lavori. Umili perché non rifiutano di fare qualsiasi servizio… Infaticabili perchè sono sempre attive. Guidano e sorreggono; ammoniscono e accarezzano; insegnano a bere e a mangiare; a leggere e a scrivere. E quando si uniscono strette strette alle manine dei bimbi, insegnano anche a pregare. Le mani della mamma sono benedette dal Signore Nino Salvaneschi
Maternità Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato? Domandò il bambino a sua madre. Ed ella pianse e rise allo stesso tempo e stringendolo al petto gli rispose: tu eri nascosto nel mio cuore bambino mio, tu eri il Suo desiderio. Tu eri nelle bambole della mia infanzia, in tutte le mie speranze, in tutti i miei amori, nella mia vita, nella vita di mia madre, tu hai vissuto. Lo Spirito immortale che presiede nella nostra casa ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo, e mentre contemplo il tuo viso, l’onda del mistero mi sommerge perché tu che appartieni a tutti, tu mi sei stato donato. E per paura che tu fugga via ti tengo stretto nel mio cuore. Quale magia ha dunque affidato il tesoro del mondo nelle mie esili braccia? R.Tagore
Alla Mamma Non vo’ vederti più sera e mattina pensare agli altri e non pensare a te: non la vo’ più veder la mia mammina vegliar la notte e lavorar per me. Voglio comprare una casina bianca piena di sole e piena d’allegria, e là ti condurrò quando sei stanca, là ti riposerai, mammina mia. Renato Fucini
Mia madre era una santa
Mia madre era una santa faceva dei miracoli nella dispensa vuota trovava sempre qualcosa: tre quattro patate una manciata di farina un paio d’uova e dell’olio fritto, girando il tutto nella pentola sulla stufa «su cui» diceva «si poteva stare anche col culo nudo» tanto era fredda ci serviva dei piatti fumanti dai mille sapori un primo un secondo…. Edith Bruck
Le mani della Madre Tu non sei più vicina a Dio di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende benedette le mani. Nascono chiare in te dal manto, luminoso contorno: io sono la rugiada, il giorno, ma tu, tu sei la pianta. Rainer Maria Rilke
Una casa senza mamma E’ come un fuoco senza fiamma, Dove la mamma c’è Il bimbo è picciol re La bimba è reginella La casa è sempre bella.
Mamma è il giorno della tua festa Ti vorrei mettere una corona in testa Regina vorrei farti Brillanti ed oro vorrei donarti Ma non ho questo fiore Accettalo E’ il dono del mio cuore!
Ho fatto un sogno molto bello ero la regina di un castello, le pareti erano di cioccolato, il soffitto di caramellato; c’eran giocattoli a volontà e dolciumi di ogni bontà. Ma non c’era la fata Turchina che mi dava un bacio sera e mattina, che mi stringeva forte al petto e mi curava con tanto affetto. No,non era un sogno bello, non vorrei vivere in quel castello. Un castello più bello c’è: è il tuo cuore mamma colmo d’amore tutto per me.
O dolce nome della mamma mia, nome che in fondo al mio cuore sta scolpito. Il tuo nome è più profondo del mare, del cielo e di ogni immensità.
Nella casa c’è una fiamma, cari bimbi, è la mamma, sempre pronta con amore per i figli del suo cuore.
Un sorriso, una carezza e poi tanta tenerezza da dipingere con ardore con la mano del pittore.
Il lavoro non le manca, mai si ferma, mai è stanca, come la chioccia ai pulcini dona tutto ai suoi bambini.
Solo lei ci può capire, e nessuno le può mentire. Tanto bene le vogliamo ed al mondo lo gridiamo: