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De: Tony Kospan (Mensaje original) |
Enviado: 23/07/2011 19:20 |
POESIE ORIGINALI E DIVERTENTI...
CON IMMAGINI MUSICHE E NON SOLO...
a cura di Tony Kospan
Questa domenica affrontiamo un tema poetico non notissimo ma
che nell'immenso... fantastico mondo della poesia
ha un posto non secondario...
L'originalità ed il divertimento... in poesia
acquisirono una loro meritata dignità letteraria
con il mitico Cecco Angiolieri...
Uno dei massimi esponenti, a mio parere, di questo genere
è stato nel ventesimo secolo il famoso Charles Bukowski...
Ma tantissimi sono i poeti, più o meno noti, che hanno
dato libero sfogo alla loro vena dissacrante...
anticonformista... comica... etc...
E' un genere affascina... incuriosisce... appassiona...
diverte... ma spesso contemporaneamente...
ci offre un'inedita ed interessante visione della realtà.
Questo genere trova corrispondenza nell'arte
con i surrealisti e stavolta associeremo alle poesie prescelte
opere del pittore russo contemporaneo
Vladimir Kush,
Ovviamente anche le musiche sono un pò particolari...
Le poesie prescelte sono di autori noti e meno noti… e non manca una del mio mito… Bukowski…
e come sempre sarà bello leggere le poesie vostre
o di altri autori che amate... qui o nel
DELIRIO N° 666 (da leggere tutte d'un fiato!)
Eleonora Albanese
"Le sigarette fan bene alle tette!". Ma dove le ho lette io queste parole le solite sole per farti fumare e pagare un pacchetto per avere più petto ma io non lo accetto ah, chi me lo ha detto! Anche se a letto vorrei a te piacere e non farti vedere un piccolo seno che poi mi avveleno se guardi le poppe lì dentro le coppe delle altre ragazze di tutte le razze che incontri per strada c'è sempre una "ladra" che ce le ha più tonde e che ti confonde ti prende e ti stende sul divano di pelle e le dici "che belle che sono le tue non come le sue o quelle del bue" e affondi la faccia e muovi le braccia per toccargliele ancora ed io Eleonora ti aspetto da un'ora lì sotto casa e come un invasa continuo a fumare e voglio pensare che tu le mie tette non dovrai più toccare e vatti a lavare e non mi scocciare ma sai che ti dico? adesso vò al mare mi tolgo il costume e lascio vedere a chi se ne intende da cosa dipende che il mio fidanzato mi ha trascurato e sono sicura così mi consolo tra mille lo trovo quello che solo guarda il mio petto e per lui da domani ci puoi giurare smetto felice sì, di fumare!
AVARIZIA Trilussa
Ho conosciuto un vecchio ricco, ma avaro: avaro a un punto tale che guarda i soldi nello specchio per veder raddoppiato il capitale.
Allora dice: -- Quelli li do via perché ci faccio la beneficenza; ma questi me li tengo per prudenza... E li ripone nella scrivania.
DAVANTI AL TRIBUNALE Johann Wolfgang Goethe
Da chi l'ho avuto non ve lo dico, il figlio che è nel mio grembo. - Che schifo, sputerete: bella sgualdrina! - Ma una donna perbene io resto. A chi mi sono data, non ve lo dico. Il mio tesoro è buono e caro, sia che porti una collana d'oro, o un cappello di paglia sul capo. Se si deve subire dileggio e scherno, sopporto lo scherno io sola. Io lo conosco bene, lui mi conosce bene e anche Dio sa della cosa. Signor parroco e signor balivo, vi prego, lasciatemi in pace! è mio figlio, resta mio figlio, nulla vi potrà costare.
ESAME Charles Bukowski
ah sì, sono un bravo ragazzo appena resta poca carta igienica tolgo il rotolo e ne rimetto uno ben pieno
non vivo solo e sono cosciente che un´improvvisa ricerca nervosa di quel rotolo di carta può mandare in malora i più teneri umori o scagliare maledizioni sulle piastrelle del bagno
bravi ragazzi come me servono a qualcosa in questo mondo difficile
NEL GIARDINO PUBBLICO Alexis Diaz Pimienta
Una giovane ha appena accavallato le gambe e il poeta spera che il vento sia suo complice. Sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito, l’unica strada verso la felicità. La giovane sorride,
estranea all’importanza della sua coscia parlando di profumi o ragazzi o promesse. E il vento soffierà - di fronte a tanta insistenza soffierà – ma la vera fortuna sta nel fatto che la mano della giovane non scenda in tempo, e la sua pelle continui ad essere possibile.
Felice e sorridente domenica per tutti...
da Orso Tony
POESIE?UN MODO DIVERSO DI VIVERLE
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Nel fantastico e vasto mondo della poesia vi è un genere del tutto particolare che non manca certo di illustri estimatori. Sto parlando delle poesie talvolta dissacranti talvolta divertenti....ma sempre dense di umori e sapori anticonformisti che ci consentono di vedere le cose della vita da un diverso punto di vista
Acquarello
Sopra un foglio di carta lo vedi il sole e' giallo ma se piove due segni di biro ti danno un'ombrello gli alberi non son altro che fiaschi di vino girati se ci metti due tipi la' sotto saranno ubriachi l'erba e' sempre verde e se vedi un punto lontano non si scappa o e' il buon Dio o e' un gabbiano e va.
Verso il mare a volare ed il mare e' tutto blu e una nave a navigare ha una vela non di piu' ma sott'acqua i pesci sanno dove andare dove gli pare non dove vuoi tu ed il cielo sta a guardare ed il cielo e' sempre blu c'e' un aereo lassu' in alto e l'aereo scende giu' c'e' chi a terra lo saluta con la mano va piano piano fuori di un bar chissa' dove va.
Sopra un foglio di carta lo vedi chi viaggia in un treno sono tre buoni amici che viaggiano e parlano piano da un'america all'altra e'uno scherzo ci vuole un secondo basta fare un bel cerchio ed ecco che hai tutto il mondo un ragazzo cammina cammina arrivando ad un muro chiude gli occhi un momento e davanti si vede il futuro gia'.
E il futuro e' un'astronave che non ha tempo ne pieta' va su Marte va dove vuole niente mai lo sai la fermera' se ci viene incontro non fa rumore non chiede amore e non ne da' continuiamo a suonare lavorare in citta' noi che abbiamo un po' paura ma la paura passera' siamo tutti in ballo siamo sul piu' bello in un acquarello che scolorira' che scolorira'.
Sopra un foglio di carta lo vedi il sole e' giallo ma scolorira' ma se piove due segni di biro ti danno un'ombrello che scolorira' basta fare un bel cerchio ed ecco che hai tutto il mondo che scolorira'.
(versione italiana) 1983, Toquinho, M.Fabrizio,V. de Moraes, G.Morra.
FILASTROCCA DELLE DOMANDE ...dal suggerimento di un bambino
.. .la psiche, l'inconscio, la psicologia, lo psicoanalista, la psicoterapia ... ???
Dov'è questa psiche, e poi com'è fatta? È grossa o sottile, è sana od è matta? È dentro la testa o si trova nel cuore? Funziona in silenzio o fa qualche rumore?
È solo una parte o tutta la mente? Ce l'ho solo io o tutta la gente? E quest'inconscio sarebbe quel posto dove nascondo un pensiero nascosto? Lo psicoanalista è un grillo parlante oppure somiglia a una cartomante? E quando propina la sua terapia è come Merlino che fa una magia? Oppure riavvita qualche rotella e infila un bullone nella rondella? Qualcuno mi ha detto che dice parole perché le persone non siano più sole e trovino ancora in un sogno, in un posto, pensieri, emozioni che avevan nascosto .... Geni Vall
Digiuno C’è una dolcezza nascosta in uno stomaco vuoto. Noi siamo liuti, niente di più, niente di meno. Se la cassa di risonanza è piena di qualunque cosa, niente musica. Se il cervello e la pancia sono purificati dall’ardere del digiuno, ogni momento una nuova canzone sale da questo fuoco. La nebbia si dirada, e una nuova energia ti fa salire di corsa i gradini di fronte a te. Sii più vuoto e grida come gridano gli strumenti di canna. Più vuoto, scrivi segreti con la penna di canna. Quando ti sei rimpinzato di cibo e bevande, un’orribile statua di metallo siede dove dovrebbe sedere il tuo spirito. Quando digiuni, buone abitudini si raccolgono come amici che vogliono aiutarti. Il digiuno è l’anello di Salomone. Non darlo a qualche illusione e non perdere potere, ma anche se, anche se hai perso tutta la volontà e il controllo, loro tornano quando digiuni, come soldati che appaiono dal terreno, e stendardi volano sopra di loro. Una tavola discende sulla tua tenda, la tavola di Gesù. Aspettati di vederla, quando digiuni, questa tavola imbandita di altro cibo, migliore del brodo di cavoli. Filippo Angileri
SI' Charles Bukowski
quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile quando Dio creò Me creò Me quando Dio creò la scimmia stava dormendo quando creò la giraffa era ubriaco quando creò i narcotici era su di giri e quando creò il suicidio era a terra quando creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo ha fatto qualche errore ma quando creò te distesa a letto fece tutto il Suo Sacro Universo.
IL MIO FUNERALE Nazim Hikmet
Il mio funerale partirà dal nostro cortile? Come mi farete scendere giù dal terzo piano? La bara nell'ascensore non c'entra e la scala è tanto stretta. Il cortile sarà, forse, pieno di sole, di piccioni, forse nevicherà, i bambini giocheranno strillando forse sull'asfalto bagnato cadrà la pioggia e al solito ci saranno i bidoni per la mondezza. Se mi tiran su nel furgone col viso scoperto, come usa qui, forse mi cadrà in fronte qualcosa di un piccione, porta fortuna, che ci sia o no la fanfara, i bambini accorreranno i bambini sono sempre curiosi dei morti. La finestra della nostra cucina mi seguirà con lo sguardo il nostro balcone mi accompagnerà col bucato steso
Sono stato felice in questo cortile, pienamente felice. Vicini miei del cortile, vi auguro lunga vita, a tutti.'
BUONA DOMENICA Annamaria
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Il tema di questa domenica: poesie
Molti poeti si sono lasciati trasportare dalla fantasia ed hanno composto poesie un po’ strane, con argomenti sospesi tra realtà e irrealtà; tante volte, prendendo lo spunto da fatti della vita quotidiana, ci hanno regalato divertenti e gustosi componimenti. Altri tendono alla satira e all’epigramma, in cui eccelsero gli autori latini, come Orazio e Marziale.
Per compensare la stranezza delle poesie inserisco immagini di dipinti di Pierre-Auguste Renoir, pittore e incisore, fu uno dei primissimi Impressionisti francesi. Per Renoir la ricerca del "bello" non è una limitazione dei soggetti, per lui tutto ciò che esiste, vive, tutto ciò che vive, è bello e tutto ciò che è bello, merita di essere dipinto, perchè la pittura deve esprime la gioia di vivere, esaltare la felicità del partecipare alla vita di tutto ciò che di bello ci circonda.
Christine Lerolle che ricama
Contro un poeta lezioso di Marziale
Sempre componi soltanto epigrammi leziosi e lisci più di bianca pelle imbiancata con biacca, senza che in essi vi sia manco un grano di sale, né d'amaro fiele una goccia, o deficiente; e pretendi pure che siano letti! Non piace il cibo privo d'una spruzzata d'aceto, né un volto è bello, se gli manca una fossetta. Dà pure ai bambini le melette dolci e gli insipidi fioroni, perché a me gusta l'asprigno sapore del fico di Chio.
La passeggiata
BILANCIA di Federico Garcia Lorca
La notte quieta, sempre. Il giorno va e viene. La notte morta e alta. Il giorno con un'ala. La notte sopra specchi e il giorno sotto il vento.
Monet in lettura
Al grande zero di Antonio Machado
L'essere che si è compiva il niente e riposava - ben meritava -; ed ecco notte ebbe il giorno e anch'ei trovava, l'uomo, compagna nell'amata assente.
Fiat umbra! Sgorgò il pensare umano. E l'uovo universale alzò, svuotato, dissostanziato, freddo, scolorato, pieno di nebbia lieve, nella mano.
L'intero zero prendi, vuota sfera, che guarderai, se puoi guardarlo, eretto.
Oggi che spalla è il dorso di te fiera, portento del non essere perfetto, offri, poeta, un canto di frontiera al silenzio, all'oblio, alla morte eletto.
Ponte nuovo a Parigi
La vecchia del sonno di Aldo Palazzeschi
Centanni ha la vecchia. Nessuno la vide aggirarsi nel giorno. Sovente la gente la trova a dormire vicino alle fonti: nessuno la desta. Al dolce romore dell'acqua la vecchia s'addorme, e resta dormendo nel dolce romore dei giorni dei giorni dei giorni...
La figlia di Paul Durand Ruel
Quei luoghi gentili di Oscar Wilde
E noi li abbiamo lasciati quei luoghi gentili Con passo pesante, verso il nuovo calvario, Di qui osserviamo, come chi allo specchio Veda il proprio volto, L'umanità suicida. Capiamo quali spettri orribili La mano rossa dell'uomo Sappia fare sorgere.
I coniugi Sisley
L'abitudine di Paul Éluard
Le mie amichette sono tutte gobbe: adorano la loro madre. I miei animali son tutti vincolanti, hanno piedi di mobile e mani di finestra. Il vento si sforma, gli serve un abito su misura, smisurato. Ecco perché dico la verità pur senza dirla.
Mele e fiori
Alla Scienza di Edgar Allan Poe
O scienza! Vera figlia del passato che scruti e muti il mondo col tuo sguardo! Perché saccheggi il cuore del poeta, rapace dalle ali di squallida realtà? Dovrebbe amarti, lui? Stimarti saggia? Tu non volevi lasciarlo vagare in cerca di tesori nei cieli ingioiellati, benché si alzasse in volo con audacia. Non hai strappato Diana dal suo carro? Cacciato l'Amadriade dal suo bosco a rifugiarsi su astri più felici? Non hai rubato tu l'acqua alla Naiade, la verde erbetta all'Elfo, e infine a me il sogno estivo sotto il tamarindo?
Frederic Bazille al cavalletto
Per fare una prateria ci vuole un'ape e una gaggia, un'ape, una gaggia, e fantasia. La fantasia da sola è sufficiente, se l'ape è assente.
Emily Dickinson
Bambina col gatto
Buona domenica Grazia
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