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IL TEMA POETICO DELLA DOMENICA: LA MALINCONIA IN POESIA E... NON SOLO...
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Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: Orso Tony  (Mensaje original) Enviado: 22/10/2011 20:32
 
 
Hughes Arthur - The Brave Geraint
 
 
LA MALINCONIA IN POESIA... IN ARTE... IN MUSICA... E...
a cura di Tony Kospan

L'autunno è per definizione la più malinconica delle stagioni...
perché arriva,dopo il massimo splendore della natura donatoci dall'estate,
con le foglie cadenti... con le giornate più corte... e dunque più buie...
 


 
Ma cos'è la malinconia?

La parola viene dal greco antico e vuol dire "bile nera"
(dal greco "melaina" = scuro e "cholè" = bile).


Ma qual'è il suo significato odierno?

Essa può esser definita un sentimento…
di leggera tristezza priva di un’origine o motivazione precisa…
che talvolta ci invade… ci prende… ci avvolge…
come per la mancanza o il desiderio di qualcosa… di qualcuno…
ma imprecisato...
 
 
Louis Jean Francois Lagrenee - Malinconia
 
 
Essa è diversa dalla nostalgia che invece è
rimpianto per l'assenza... la perdita...
di qualcuono o qualcosa ben individuabile...
 
A mio parere, se non eccessiva ,
può esser una dolce amica…
un momento di pausa… un terreno di coltura
che ci porterà poi a nuova vita…
a nuove esperienze… a nuove emozioni.
 
 

Paul Delvaux – Elogio della Malinconia
 
 

Essa è anche collegata allo scorrer inesorabile del tempo,
al senso di imperfezione della natura umana...
ma porta ad una tale intima tensione emotiva
che spesso diviene massima ispirazione
in tutte le forme d'arte ed in primis nella poesia...


Secondo alcuni la poesia sarebbe addirittura
indissolubilmente ad essa incatenata
ed arrivano ad affermare che senza la malinconia
non esisterebbe la poesia.
Personalmente ritengo invece che
pur avendo un enorme rilievo
essa non esaurisca affatto la varietà e vastità
delle ispirazioni poetiche.

 

 


corot_m_lancolie_2
Jean-Baptiste Camille Corot - Malinconia

 
Dunque è la malinconia il tema che tratteremo stavolta…
in poesia immagini... tutte d'arte... e musiche…
e come sempre mi piacerebbe leggere le poesie... ma anche
le riflessioni o quant'altro v'ispiri il tema.
Come saprete Fb ha chiuso le aree "discussioni"
dei gruppi e delle pagine
in cui raccoglievamo tutto quanto un tema ci ispirava...
per cui vorrei trovare un forum o altro...
in cui continuare questa bella tradizione...

 


Arnold Boecklin - Malinconia

 
LE CANDELE
Costantinos Kavafis
 
Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.
Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.
Non le voglio vedere: m'accora il loro aspetto,
la memoria m'accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
Non mi voglio voltare,
ch'io non scorga, in un brivido,
come s'allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.
 
 
Domenico Fetti - La Malinconia

 
POTESSERO LE MIE MANI SFOGLIARE
Garcia Lorca
 
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
 
 
Marie Constance Charpentier, La melanconia
Marie Constance Charpentier - La melanconia
 
 
CHINO SULLE SERE...
Pablo Neruda
 
Chino sulle sere tiro le mie tristi reti
ai tuoi occhi oceanici.
Lì si distende e arde nel più alto fuoco
la mia solitudine che fa girare le braccia come un naufrago.
Faccio rossi segnali ai tuoi occhi assenti
che ondeggiano come il mare sulla riva di una faro.
Conservi solo tenebre, donna distante e mia,
dal tuo sguardo emerge a volte la costa del terrore.
Chino sulle sere getto le mie tristi reti
in quel mare che scuote i tuoi occhi oceanici.
Gli uccelli notturni beccano le prime stelle
che scintillano come la mia anima quando ti amo.
Galoppa la notte sulla sua cavalla cupa
spargendo spighe azzurre sul prato.
 
 
Edvard Munch - Malinconia
 
 

CANZONE D'AUTUNNO
Paul Verlaine
 
I singhiozzi lunghi
dei violini d'autunno
mi feriscono il cuore
con languore
monotono.
Ansimante
e smorto, quando
l'ora rintocca,
io mi ricordo
dei giorni antichi
e piango;
e me ne vado
nel vento ostile
che mi trascina
di qua e di là
come la foglia
morta.
 
 
Caravaggio – La Madonna addolorata
 
 
ALLA MALINCONIA
Hermann Hesse
 
Nel vino e negli amici ti ho fuggita,
poichè dei tuoi occhi cupi avevo orrore,
io figlio tuo infedele ti obliai
in braccia amanti, nell’onda del fragore.
Ma tu mi accompagnavi silenziosa,
eri nel vino ch’io bevvi sconsolato,
eri nell’ansia delle mie notti d’amore,
perfino nello scherno con cui ti ho dileggiata.
Ora conforti tu le membra mie spossate,
hai accolto sul tuo grembo la mia testa,
ora che dai miei viaggi son tornato:
giacchè ogni mio vagare era un venire a te.
 
 
 
 

Auguro a tutti una bella domenica senza... malinconie...
Orso Tony
 
 
 
 
 
 


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Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: primula46 Enviado: 23/10/2011 08:20
Il tema poetico di questa domenica è la













La parola deriva dal latino melancholia, che a sua volta trae origine dal greco melancholía,
composto di mélas, mélanos (nero), e cholé (bile), quindi bile nera,
uno dei quattro umori dalle cui combinazioni dipendono, secondo la medicina greca e romana,
il carattere e gli stati d'animo delle persone.





La malinconia è una sorta di tristezza di fondo, a volte inconsapevole,
che porta un soggetto al vivere passivamente, senza prendere iniziative,
adattandosi agli avvenimenti esterni con la convinzione che non lo riguardino
o che in essi non possa avervi un ruolo determinante.
Si potrebbe definire come il desiderio, in fondo all'anima, di una cosa,
di una persona mai conosciuta o di un amore che non si è mai avuto,
ma di cui si sente dolorosamente la mancanza o per raggiungere i quali
non ci si sente all'altezza. La malinconia si manifesta in espressioni del viso
e in atteggiamenti indolenti che caratterizzano spesso l'intera esistenza di un individuo.





Il lato diabolico della malinconia è quello non solo di far ammalare le sue vittime,
ma anche di renderle presuntuose e miopi, addirittura quasi superbe.
Si crede di essere come Atlante che da solo deve reggere sulle proprie spalle tutti
i dolori e gli enigmi del mondo, come se mille altri non sopportassero gli stessi
dolori e non vagassero nello stesso labirinto.

Hermann Hesse






Dei tuoi occhi nel lago profondo
Il mio povero cuore s'annega,
E lo sciolgono
In quell'acqua d'amore e di follia
Il tuo ricordo e la malinconia.


Guillaume Apollinaire






Solo, fra i mesti miei pensieri, in riva


Solo, fra i mesti miei pensieri, in riva
al mar là dove il tosco fiume ha foce,
con Fido il mio destrier pian pian men giva;
e muggian l'onde irate in suon feroce.

Quell'ermo lido, e il gran fragor mi empiva
il cuor (cui fiamma inestinguibil cuoce)
d'alta malinconia; ma grata, e priva
di quel suo pianger, che pur tanto nuoce.

Dolce oblio di mie pene e di me stesso
nella pacata fantasia piovea;
e senza affanno sospirava io spesso:

quella, ch'io sempre bramo, anco parea
cavalcando venirne a me dappresso...
Nullo error mai felice al par mi fea.

Vittorio Alfieri





Mi piaci quando taci


Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lontano, e la mia voce non ti tocca.
Sembra che si siano dileguati i tuoi occhi
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Siccome ogni cosa è piena della mia anima
tu emergi dalle cose, piena dell'anima mia.
Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima,
e assomigli alla parola malinconia.

Mi piaci quando taci e sei come distante.
Sembri lamentarti, farfalla che tuba.
E mi ascolti da lontano e la mia voce non ti giunge:
lascia che io taccia con il silenzio tuo.

Lascia che ti parli anche con il tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e stellata.

Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Poi basta una parola, un sorriso.
E sono felice, felice che non sia vero

Pablo neruda






La vita... è ricordarsi di un risveglio
triste in un treno all'alba: aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra dell'aria pungente.

Ma ricordarsi la liberazione
improvvisa è più dolce: a me vicino
un marinaio giovane: l'azzurro
e il bianco della sua divisa, e fuori
un mare tutto fresco di colore.

Sandro Penna





Specchio

Specchio, in te io rifletto
e riflettendomi rimembro
riaccendendo il riverbero di giorni lontani
in cui il mio passato era ancora presente,
dove ero ciò che mai più sarò.
Specchio,
ora in te la mia immagine è confusa, distorta,
vedo il bambino di ieri
guardare con meraviglia l’uomo di oggi,
che a sua volta ricambia lo sguardo,
ma nei suoi occhi non v’è meraviglia,
solo malinconia e rimpianto.
Specchio, tu bocca della verità,
che fedelmente e crudelmente
rifletti ciò che ti sta attorno
senza ipocrisia sbatti in faccia la realtà.


Xavier Wheel





La Malinconia

Malinconia
la vita mia
struggi terribilmente;
e non v'è al mondo, non c'è al mondo niente
che mi divaghi.

Niente, o una sola
casa. Figliola,
quella per me saresti.
S'apre una porta; in tue succinte vesti
entri, e mi smaghi.

Piccola tanto,
fugace incanto
di primavera. I biondi
riccioli molti nel berretto ascondi,
altri ne ostenti.

Ma giovinezza,
torbida ebbrezza,
passa, passa l'amore.
Restan sì tristi nel dolente cuore,
presentimenti.

Malinconia,
la vita mia
amò lieta una cosa,
sempre: la Morte. Or quasi è dolorosa,
ch'altro non spero.

Quando non s'ama
più, non si chiama
lei la liberatrice;
e nel dolore non fa più felice
il suo pensiero.

Io non sapevo
questo; ora bevo
l'ultimo sorso amaro
dell'esperienza. Oh quanto è mai più caro
il pensier della morte,

al giovanetto,
che a un primo affetto
cangia colore e trema.
Non ama il vecchio la tomba: suprema
crudeltà della sorte.

Umberto Saba





Vi auguro una felice domenica
Grazia


 
 


 
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