Nacque da Michele, attore ed ufficiale garibaldino, e Urania Dell'Este, anch'ella attrice. Il padre era fratello di Nunzio Almirante, a sua volta padre del regista Mario e degli attori Ernesto, Giacomo e Luigi, nonché zia del giornalista e uomo politico Giorgio Almirante, figlio di Mario. Sposò molto giovane il giornalista e scrittore Amerigo Manzini, accanto al quale recitò in varie occasioni sia in ambito teatrale che cinematografico. Trasferitasi nel 1935 in Brasile, dove fece una tournée, morì in quel paese nel 1941 all'età di 51 anni, a causa della puntura di un insetto velenoso. Iniziò giovanissima la sua carriera nel teatro, dove recitò in diverse compagnie, con le quali fece lunghe tournée in Italia e in Sud America. Nel 1911 esordì nel cinema, inizialmente come «comparsa», e poi come protagonista nel film Il poverello di Assisi. Successivamente il film Sul sentiero della vipera del 1912. In seguito nel film L'ombra del male del 1913, ma l'anno seguente, nel kolossal Cabiria dove interpretò il personaggio di Sophonisba, fu quello della sua consacrazione artistica, e segnò l'inizio di una brillante carriera cinematografica e che fece della Almirante una fra le più importanti dive italiane del tempo. Nel periodo 1916-17 lavorò in ambito teatrale. Tornò poi all'Itala dove fu protagonista di molte pellicole di successo, fra le quali Il matrimonio di Olimpia (1918), Femmina - Femina (1919) e Hedda Gabler (1920). Negli anni venti girò fino al 1927 un discreto numero di pellicole. Dopo l'interpretazione nel film La bellezza del mondo (1927) ritornà a recitare definitivamente nel teatro. La Almirante riapparve nel film L'ultimo dei Bergerac del 1934, unico film sonoro della sua carriera. È considerata una delle grandi dive del cinema muto italiano. Il Comune di Roma, in località Valleranello, le ha dedicato il nome di una via.