Era soprannominato Spadino, per via della sua esile corporatura e della sua altezza. Il giorno della catastrofe del 1999, nel quale persero la vita 39 persone, prese la sua moto (una BMW K75) e si lanciò all'interno del tunnel con l'intento di trarre in salvo il maggior numero di vite possibili. Rientrò nel tunnel per ben 5 volte, riuscendo a salvare 10 persone; ma al quinto tentativo, dopo aver soccorso un camionista italiano (Stefano Manno, 38 anni, un autista di TIR), non riuscì ad uscire dal traforo con la moto, così trascinò con sé il camionista all'interno di una cella di sicurezza. Purtroppo la cella garantiva una resistenza di 2 ore in caso d'incendio, e per Tinazzi e Manno non ci fu possibilità di salvezza. In suo ricordo si svolge ogni anno nei pressi del Traforo del Monte Bianco il Memorial Spadino; nell'occasione si radunano centinaia di motociclisti, provenienti da tutta Italia e dalla Francia, non solo per celebrare l'eroismo di Tinazzi ma anche per sensibilizzare le istituzioni sul tema della sicurezza stradale, in particolare dei motociclisti.
La Presidenza della Repubblica il 2 giugno 2000 gli ha conferito la medaglia d'oro al valor civile.