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De: lucy46 (Mensaje original) |
Enviado: 08/04/2013 12:06 |
Nacque a Schaerbeek, Belgio, un comune dell'agglomerazione urbana di Bruxelles, ma visse la maggior parte della sua vita a Parigi. Morì a Bobigny nei sobborghi della capitale francese e fu sepolto nelle isole Marchesi in Polinesia Francese. Nei primi anni cinquanta si trasferì a Parigi, dove iniziò a scrivere musica e cantare nei cabaret e nelle sale concerti della città. Sul palco portava le sue canzoni accompagnate da grandi gestualità fisiche. Dopo che ebbe raggiunto il successo, anche sua moglie e le figlie si trasferirono dal Belgio nella capitale francese. Nel 1956, mentre stava girando l'Europa, registrò la canzone "Quand on n'a que l'amour" che gli permise di ricevere il primo importante riconoscimento. Apparve in uno show con Maurice Chevalier e Michel Legrand. Fu un "pittore" creativo ed innovativo della quotidianità, dotato di una facilità poetica assai rara. L'utilizzo intelligente delle parole era singolare e semplice e rivelava un forte vocabolario visuale. Pochi autori sono stati considerati in grado quanto lui di infondere attualità e senso ai testi utilizzando poche parole di uso comune. Brel possedeva anche un intenso senso della metafora. In "Je suis un soir d'été" una sera d'estate racconta cosa osserva mentre scende sulla città. Benché fosse considerato un maestro coi testi, i suoi temi musicali non erano da meno, e pure qui non si limitò ad un unico stile. Compose melodie ritmiche, accattivanti e vivaci ("L'aventure", "Rosa", "Au printemps"), così come canzoni tristi e solenni ("J'en appelle", "Pourquoi faut-il que les hommes s'ennuient?"). Il romanticismo lirico di Brel a volte si dispiegava con amara ironia, e in certi versi le sue canzoni d'amore mostravano frustrazioni e risentimenti sommessi. Nei suoi perspicaci e compassionevoli ritratti dei "rifiuti della società" - alcolisti, vagabondi, drogati, prostitute ("Jef" e "Jacky") - evitava facili sentimentalismi, e dipingeva il lato sgradevole della vita. Compose e registrò quasi esclusivamente in francese, ed è tuttora considerato nei paesi francofoni uno dei migliori compositori di tutti i tempi. Il suo atteggiamento verso i fiamminghi era contraddittorio: a volte si dichiarava fiammingo e presentava se stesso come un cantante fiammingo, ma allo stesso tempo irrideva il loro stile di vita rozzo con canzoni come "Les Flamandes". Più tardi nella sua carriera Brel si scagliò contro i "flamingants" (i sostenitori del movimento fiammingo). In La, la, la (1967) scrisse il verso "Vive les Belgiens, merde pour les flamingants" ("Viva i belgi, merda per i "flamingants"), e in "Les F..." (1977) dipinse i "flamingants" come "Nazis durant les guerres et catholiques entre elles" ("Nazisti durante le guerre e cattolici tra di esse"). Sebbene Brel considerasse la Francia come la propria "nazione spirituale" ed esprimesse sovente dichiarazioni negative sulla propria terra, alcune delle sue migliori composizioni sono un accorato omaggio al Belgio: "Le plat pays" e "Il neige sur Liège". Come attore ottenne fama recitando insieme a Claude Jade nel film "Mon oncle Benjamin" e insieme ad Annie Girardot nel film "La banda Bonnot". Apparve nel musical "L'homme de la Mancha" del quale fu anche anche regista e traduttore. Prese parte a svariati film, ma le sue interpretazioni non godono della stessa considerazione delle sue esibizioni musicali. Per vent'anni fu una delle maggiori stelle a guadagnarsi riconoscimento al di là del pubblico francofono. Nel 1973 sì ritirò nella Polinesia francese, rimanendovi fino al 1977 quando tornò a Parigi e registrò il suo ultimo album. Morì nel 1978 all'età di 49 anni di cancro ai polmoni, di cui era affetto da circa dieci anni e fu sepolto nel "Calvary Cemetery" ad Atuona, Hiva Oa, Isole Marchesi, nella Polinesia francese, a pochi metri dal pittore francese Paul Gauguin |
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Oggi è l'anniversario della nascita di Jacques Brel
(Schaerbeek 8 4 1929 – Bobigny 9 10 1978)
E' stato un mitico cantautore belga di lingua francese
considerato anche, per la bellezza dei suoi testi,
un vero e proprio poeta.
Le sue canzoni furono quasi tutte dei successi
mentre non altrettanto si può dire dei film in cui recitò.
Morì molto giovane a 49 anni per una brutta malattia.
Ricordiamolo ascoltando
la sua notissima
NE ME QUITTE PAS
Tony Kospan
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