Rajiv Gandhi, in Devanagari राजीव गान्धी
(Bombay, 20 agosto 1944 – Tamil Nadu, 21 maggio 1991),
è stato un politico indiano.
Fu primo ministro dal 1984 al 1989. Figlio maggiore di Indira Gandhi e Feroze Gandhi, studiò in Inghilterra dove conobbe l'italiana Sonia Maino che sposò nel 1968; era pilota della Indian Airlines, quando nel 1980, alla morte del fratello Sanjay, la madre Indira lo convinse ad entrare in politica nella direzione del Partito del congresso. Dopo l'assassinio della madre fu eletto primo ministro. Intorno a lui si creò un'immagine di politico incorruttibile, e proprio grazie ad essa, e all'emozione suscitata dalla tragica scomparsa di Indira, il partito ottenne grande consenso alle elezioni tenutesi dopo pochi mesi. Rajiv cominciò un profondo rinnovamento del partito. In politica interna favorì inizialmente una linea di conciliazione nazionale volta ad arginare le spinte centrifughe causate da forze politiche regionali particolarmente forti tra i sikh. In campo economico si distaccò dal modello socialista tentando di accelerare la modernizzazione del paese, con una politica più liberale ed enfatizzando la spinta verso una maggiore efficienza del contributo statale all'economia. Già alla fine del 1986 seguire questo programma risultò problematico: Rajiv inaugurò quindi una politica più accentratrice e personalistica mentre le spinte centrifughe peggioravano. Nel 1989 il Partito del congresso venne pesantemente sconfitto alle elezioni generali. Il 21 maggio 1991, a Sriperumbudur, pochi giorni prima delle nuove elezioni generali dove avrebbe potuto ottenere un riscatto politico, Rajiv fu assassinato da un appartenente alle setta dei Sikh o, secondo altre ipotesi, da un commando delle Tigri Tamil, l'organizzazione militare clandestina che lotta per l'indipendenza dei tamil di Sri Lanka.