I MACCHIAIOLI
- UNA CORRENTE ARTISTICA TUTTA ITALIANA
E DAVVERO SUI GENERIS -
Fattori
CHI ERANO?
Erano dei pittori italiani, per lo più toscani e del Centro/Nord Italia, uniti dalla passione risorgimentale (molti di loro avevano partecipato ai moti del 1848) e dal desiderio di rompere con le vecchie regole accademiche e ritrarre la luce della natura con le sue ombre ed i suoi colori.
Avevano in comune con gli Impressionisti, che nacquero qualche anno dopo, la pittura all'aria aperta ma per il resto le linee guida erano molto diverse.
Silvestro Lega - La curiosa
COS'ERA LA MACCHIA?
Ce lo spiega Fattori, uno dei grandissimi della corrente, in tarda età: "Era la solidità dei corpi di fronte alla luce".
Telemaco Signorini
BREVE STORIA DELLA CORRENTE
La sua nascita appare molto spontanea.
Un gruppo di pittori si riuniva al Caffè Michelangelo di Firenze, verso la fine del 1850, uniti dalla passione per i grandi pittori del '600 e soprattutto per le idee politiche risorgimentali. La maggior parte di loro era mazziniana ma c'erano anche seguaci di Garibaldi.
Un gruppo di Macchiaioli
All'inizio erano chiamati "effettisti" ed il loro stile non piaceva proprio nel mondo dell'arte dell'epoca.
Un articolo del 1862 della "Gazzetta del popolo" per denigrarli li definì "macchiaioli".
Tuttavia la definizione in fondo in fondo piacque ed attecchì, perdendo col tempo ogni elemento negativo e diventando così il nome della corrente.
L'UNICO NUDO DELLA CORRENTE
Vito D'Ancona
I MACCHIAIOLI CHE EBBERO SUCCESSO
E' importante sapere che la maggior parte dei Macchiaioli non potè sostenersi grazie alla pittura ma fecero altri lavori pur continuando a dipingere, a partecipare a mostre ed a creare belle opere.
La corrente in realtà rimase sempre confinata in Toscana ed in alcune aree del centro/nord Italiano.
Non godendo mai di un grande e generale appeal sopravvisse soprattutto grazie a mecenati che riconoscevano come a loro vicini i paesaggi ed i temi dei loro dipinti.
Gli unici che poterono vivere della loro arte furono Fattori, Signorini e Lega.
Qui Fattori nel suo atelier è dipinto da Boldini
ALTRI MACCHIAIOLI DI SUCCESSO MA... ANDANDO VIA
Il più noto è Boldini che lasciò la corrente e, recandosi a Parigi, trionfò con i famosi suoi ritratti delle donne del bel mondo ovviamente però lontani dalla "macchia".
Ma anche De Nittis ebbe importanti esperienze "macchiaiole" prima di andare a Parigi dove ebbe un buon successo, interrotto ahimé da una prematura morte.
Il suo stile indipendente univa impressionismo e "macchia".
De Nittis
IN SINTESI LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA CORRENTE
Nacque in ambito risorgimentale.
Fu una corrente territoriale.
I temi furono soprattutto i paesaggi, con le loro particolari luci, ma non mancarono dipinti risorgimentali, familiari e ritratti.
Vincenzo Cabianca - Al sole
Benché non abbia avuto un clamoroso successo, la corrente ebbe comunque un ruolo significativo nell'arte italiana dell'800 e per alcuni critici, in qualche modo, favorì la nascita poi del Futurismo.
A mio modesto parere i Macchiaioli avrebbero meritato molto di più sia perché autori di una modernizzazione dell'arte rispetto a quella precedente, accademica e spenta, che per la rappresentazione di un'Italia vera, reale e non stereotipata.
Infine molti dipinti sono dei veri e propri capolavori.
Filippo Palizzi - Garibaldini
VEDIAMO INFINE ALCUNI CAPOLAVORI SIGNIFICATIVI
Iniziamo con i 3 pittori più noti.
GIOVANNI FATTORI
Fattori ritrae S. Lega che dipinge sugli scogli
In vedetta
Fattori - La scolarina
SILVESTRO LEGA
Tra le rose
I fidanzati
Il pergolato
TELEMACO SIGNORINI
Bambina che scrive
Bambini colti nel sonno
A L T R I
Antonio Puccinelli
Angiolo Tommasi
Vincenzo Cabianca
F I N E
Ciao da Orso Tony