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General: er bandierone
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| De: Tebro (Mensaje original) |
Enviado: 05/03/2011 13:14 |
me tocca annà a comprà un bandierone.
Non so, nelle altre città, ma, in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia, a Roma, tra il 16 e il 17 marzo, ogni romano esporrà alla finestra, il tricolore. E' una iniziativa incredibilmente meritevole e significatica. Lo confesso, de sicuro al vedé tutte le finestre de Roma imbandierate, m'emozionerò. M'emozionerò, come m'emoziono quanno sento l'inno de Goffredo Mameli.
Si, me tocca annà a comprà un bandierone! Perché davvero non vojo mancà a st'appuntamento.
Le finestre imbandierate de Roma e speriamo de tutte le città italiane, dimostreranno ancora una volta, che l'Italia è una, e indivisibile.
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E i triestini, Claretta?
Li facciamo festeggiare il 4 novembre del 2018 o li facciamo aspettare fino al 2068 ?
E a quelli di Pola cosa gli raccontiamo? E Fiume del Carnaro eia eia alalà? E Nizza e Savoia? E Corsica e Tunisia? E il Canton Ticino ?
Mi fa molto piacere essere italiano, anzi mi sento totalmente italiano. Però odio il nazionalismo in tutte le salse, anche quelle celebrative, apparentemente innocue.
Perchè il nazionalismo è stata la malattia che ha minato mortalmente l'Europa nell'800, ci ha portati molto vicini all'autodistruzione nel secolo scorso, e ci costringe oggi ad un ruolo subalterno nei confronti degli USA , della Russia e della Cina (perchè l'unica cosa che funziona nell' Unione Europea è la BCE, a livello politico l'Europa è una costosa e macchinosa e inefficiente pagliacciata, ognuno tira l'acqua al suo mulino). |
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Parere assolutamente neutrale: credo si festeggi, o si voglia festeggiare, più un'idea, un concetto, che le singole aree che allora in effetti neanche appartenevano al Regno, e sulle cui date d'annessione (o di perdita, come nel caso di Istria e Dalmazia nonché di Nizza e Savoia) quanto sopra espresso dalla Cla e dal Phaber non fa una piega.
Sì, sarebbe bello un giorno celebrare la data della creazione della Repubblica d'Europa (ma anche monarchia parlamentare, non mi interessa). Temo che siamo ben lontani dall'evento.
E comunque, soprattutto quando trascorrevo un certo periodo all'estero, e nonostante il risorgimento non sia stato esattamente quello che racconta Benigni, e nonostante certe terre stessero troppo meglio con l'Austria e altre con i Borbone e via dicendo, sentire anche da lontano il nostro inno non mi era né mi è del tutto indifferente; proprio no. |
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De: Tebro |
Enviado: 05/03/2011 18:33 |
in alternativa, il giallo papalino, che comunque sul davanti del suddetto capo intimo dovrebbe essere già ben presente: sciorina, sciorina...
ecco, con l'equivalente di queste stronzate,
(da vergognarsi ma tutti tacciano) era l'accoglienza che mi si riservava nelle altre com.
Ovviamente io, altro non potevo, e altro non posso, che rispondere a tono!
ehi, peter, ma davvero non provi un senso d'imbarazzo, un minimo di vergogna, davvero non ti senti sporco, prima di cliccare su invia.
Si, non mi sbaglio, sei posseduto, come tutti quelli delle altre com, da un profondo odio per la vita degli altri.
Quando io dicevo che Roma se ne potrebbe fregare, era quando il padre der trota, senza rispetto, sputava su tutta l'Italia. ma questo te ne guardi bene dal dirlo. |
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Uuuuh, quanta phuppha.
Insomma, 'sti mutandoni li colori di rosso e verde, previo risciacquo in varecchina, o vai avanti con la bandiera papalina (risciacquo in varecchina non richiesto, anzi, da evitare)?
Noi fummo
nei secoli
calpesti e derisi,
perché non siam popolo,
perché siam POETI... |
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non è che sputasse proprio su tuua l'Italia, ma vedi, molto, davvero molto prima di Bossi, c'era chi avrebbe voluto la repubblica una e
trina italiana, invece dell'integralista regno savoiardo-sardegnolo
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oh pan, guarda che Tripoli è divenuta italiana otto anni prima di
Trento e Trieste
dopo aver fatto il regno era urgente fare l'impero, Trento e Trieste
potevano aspettare
i Fratelli d'Italia avevano l'elmo di Scipio, la vittoria era lì pronta per essere schiava, inutile affrettarsi per una operazione di bassa
macelleria come quella di tagliare le teste dell'aquila bicipite
e in effetti il savoiardo aveva tranquillizzato l'uccellaccio, "tu nun
te preoccupà che io ciò artro da fà che fatte la guera"
ma non glielo disse in romanesco, lui aveva già fatto fin troppa
fatica ad imparare l'italiano da esibire in discorsi e cerimonie
per i discorsi confidenziali continuava ad usare la sua lingua
naturale, coè il piemontese
o la lingua di casa Savoia, che era (ed è) il francese
l'italiano però l'ha esibito quando ha raccontato che doveva cedere
al "grido di dolore" e quindi mandare al massacro 600 mila uomini,
per poi ottenere molto meno di quanto avrebbe ottenuto se fosse
rimasto fedele ai patti con l'uccellaccio
quelli che il 17 marzo celebrano il 150° dell'Italia savoiarda ignorano
o fingono di ignorare che in quella data furono assegnati dei
territori a un monarca che non smise mai di essere più francese
che italiano
tale quale agli altri due che erano stati incoronati Re d'Italia, cioè
Carlomagno e Napoleone Buonaparte
d'altra parte, l'idea di diventare monarchi d'Italia e di Francia come
i primi due doveva covare nella mente del Savoia, quando inviò le
truppe a valicare le Alpi, per invadere la Francia
solo che...fare il percorso inverso rispetto ai primi due non era
roba da imperatori della mutua come i savoiardi
e meno male che finalmente l'Italia è riuscita a liberarsi di loro il
2 giugno del 45 !!
e quella è l'unica data che merita davvero di venire celebrata !!
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2 giugno 46, scusa se ti correggo.
Ma per 'invadere la Francia' da parte dei Savoia intendi quando nel '40 a questa fu dichiarata guerra? |
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yes
tra l'altro il fratello di mio cognato ci ha lasciato la pelle già il
primo giorno sulle Alpi francesi
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hai fatto bene a correggermi, ero dalle suore quel giorno, aqvevo
avuto l'impudenza (a 12 anni) di scommettere con una di loro che
il re avrebbe perso
la posta era solo un rosario extra da dire in hiesa
dovevi vedere la santità che illuminava il suo viso quando mi ha
detto che avevo vinto io, ma che un rosario extra lo dovevo dire
per i miei cari che avevano tanto bisogno di preghiere per trovare
la forza di ... sopportarmi 
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l’Italia era rimasta fuori dal conflitto avendo proclamato la “non
belligeranza”, a causa di tre ragioni:
 - direttrici d'attacco dell'esercito italiano sul fronte
francese 1940
- impreparazione dell’esercito, logorato dalle campagne di Etiopia e di
Spagna;
- insufficienza delle risorse industriali
- l’esistenza di un accordo segreto che prevedeva il rinvio della guerra per
ambedue i contraenti per almeno tre anni e che Hitler non aveva
rispettato.
Ma di fronte all’improvvisa disfatta francese, Mussolini
credette che la guerra sarebbe finita molto presto, e l'Italia non si sarebbe
seduta al tavolo dei vincitori.
Pertanto il 10 giugno 1940 decise di dichiarare guerra alla
Francia e all’Inghilterra, l’armistizio con i francesi, fu firmato 14 giorni
dopo aver occupato con dolorose perdite, insignificanti strisce di territorio al
di là delle Alpi.
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Sul capo '1' è voce di popolo, non so quanto rispondente a verità, che invece coloro cui per vari motivi conveniva entrare in guerra millantassero l'esercito italiano come 'più grande e più forte che prìa', per dirla alla Petrolini, e che Mussolini ci era cascato in pieno. Questo lascia spazio ad un'altra domanda: ma quanto fesso era? Oppure: quanto megalomane?
L'altra nota ipotesi narra che il Duce, avendo visto il veloce e agevole dilagare della Wehrmacht in tutta Europa, aveva pensato di saltare sul carro di colui che riteneva il prossimo padrone del continente per rosicchiare anche lui qualche osso.
Altri ancora dicono che era un fatto di prestigio nazionale: non potevamo, come avevamo fatto nel 1915, tradire di nuovo l'alleanza con la germanica stirpe; dovevamo quindi necessariamente dare man forte all'amico. In realtà poi è stato lui a dover aiutare noi, vedasi Grecia, ma fa lo stesso.
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Mussolini non era un Napoleone, non è questione di essere fessi, Mussolini non aveva competenza in materia, stop
doveva forzatamente avvalersi del parere di esperti, cioè dei generali di scuola e di carriera, come poteva essere
Badoglio, uomo del "re soldato", che aveva già avuto gran peso sia nella querra 15/18 che in quelle africane
non tanto sul campo di battaglia, lui non era un "esecutivo", lui era uno stratega, ma proprio per questo aveva
la totale fiducia del Savoia
e qui veniamo a un fatto incontestabile : il dittatore Mussolini governava per l'incarico ricevuto dal Savoia, tanto
è vero che come glielo aveva dato glielo tolse il 28 luglio del 43
l'esercito era il regio esercito, non era l'esercito fascista, la bandiera aveva lo stemma dei Savoia, non lo stemma
del fascio
Franco poteva decidere autonomamente il destino della Spagna, aveva preso il potere con un golpe militare e
aveva abolito la monarchia (la restaurò solo nel 1947, ma si dichiarò reggente) tutte le decisioni di Mussolini
dovevano invece essere controfirmate dal Savoia, monarchia costituzionale sì, ma monarchia regnante a tutti
gli effetti
se la dichiarazione di guerra del 40 non venne pronunciata direttamente dal re come quella del 1915 aveva
però la sua approvazione e il re non l'avrebbe approvata se i SUOI generali non gli avessero dato parere
favorevole, generali suoi, gli stessi del 15/18, persino gli stessi della conquista di Tripoli nel 1911
Mussolini è stato uno strumento, finchè è servito agli scopi del monarca, pressochè l'unico fra i dittatori
che abbia avuto necessità di sottoporsi all'approvazione di un monarca e del suo enturage
nemmeno le leggi antisemite avrebbero potuto essere promulgate senza la firma del re, figuriamoci se
la volontà di Mussolini sarebbe bastata per far entrare l'Italia in una guerra non voluta dai Savoia !!
è molto più plausibile invece che sia accaduto proprio il contrario
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De: Tebro |
Enviado: 06/03/2011 17:04 |
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quelli che il 17 marzo celebrano il 150° dell'Italia savoiarda ignorano
o fingono di ignorare che in quella data furono assegnati dei
territori a un monarca che non smise mai di essere più francese
che italiano
per questo sconfinato amor di polemica, pagherei oro per poter mettere i vostri post,
in visione di storici. Ovviamente storici in materia. sennò non vale.
E io, nascosto, a vedere le loro reazioni...
Si, pagherei oro. anche in lingotti.
per quanto riguarda il 17 marzo e quindi l'esposizione della bandiera italiana,
domani andrò dal mio sindaco,
lo aspetterò sotto le scalette del Campidoglio e una volta a tu-per-tu, gli rinfaccerò quello che sostiene la claretta
e mi farò restituire il prezzo del bandierone. Bandierone, che dietro suggerimento
(che credevo consapevole)
il mio sindaco mi ha invitato a comprare e poi esporre.
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Sì, guarda, er Gianni Alemanno sta proprio ad aspettare te. Mi ha chiesto se so se verrai in compagnia di Eco; gli ho risposto che porterai alcune ecografie, se fa lo stesso.
O Claretta, quanto dici sui rapporti tra Mussolini e il re rivoluziona il pensiero sulla dittatura fascista e tutto sommato riabilita il Capoccione (detto anche 'er Puzzone'), se è vero che a guardar bene questi era solo uno strumento nelle mani dei Savoia.
I quali Savoia, lo dico per Tebruccio, erano in effetti anche secondo me tutto tranne italiani (oddio, ma in fin dei conti gli Italiani chi erano?). |
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De: Tebro |
Enviado: 06/03/2011 18:15 |
come sempre capisci fischi pe fiaschi. Ma sono io che aspetto il Gianni! Non lui che aspetta me!
Porcaputtanaladra! ma perché prima de cliccà su invia non ripassi...
onde evitare che qualcuno pensi a male?
Sono dell'idea che quello che successe... ormai è preistoria, ormai non conta più neanche pe scrivece
racconti per bambini ritardati. e voi insistete a intignece er pane pe dimostrà quanto siete belli? Questo perché non camminate coi tempi e vecchi come siete andate a ritroso.
In un mondo che ormai si alimenta a energia solare, a macchine che vanno ad acqua e a altre mille diavolerie
già presenti e prossime ad entrare nella nostra vita ancora state a perde tempo co ste fregnacce di li tempi preistorici.
Ma vi rendete conto che è negro Obama? |
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Tu non conosci neanche il gergo che parli. E' noto infatti che a Roma la locuzione che ho usato può significare genericamente che la persona menzionata non ha tempo da perdere con te.
Parlare della propria storia fa bene all'anima e ai neuroni, non sapevi neanche questo? Un vero toccasana per i bambini ritardati.
Siamo tutti vecchietti, vero (tranne i bambini ritardati): è per questo che qui tu ti senti a tuo agio, deduco.
Secondo me il problema energetico che esponi in questa maniera così esaustiva poteva essere risolto già da tempo: utilizzando le cazzate che spari credo si otterrebbero diversi megawatt a costi irrisori.
Obama è nero? Ma dai, non ci aveva fatto caso nessuno. Be', ma saranno anche affari suoi, no? |
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non direi proprio che l'essersi fatto strumento di monarchi riabiliti la figura di Mussolini, semmai la ridimensiona
smitizzandola, Mussolini era un dittatore per conto terzi, una roba alla garibaldina insomma
non dimentichiamo che Garibaldi si era autonominato Dittatore della Sicilia, ma poi disse Obbedisco al Savoia
(a parte che il Savoia stesso disse "Obbedisco" a Napoleon truà che gli ordinava di allontanare le truppe da Roma)
poi non chiadermi chi siano gli italiani e cosa sia l'italianità
al massimo potrei rispenderti che ci accomuna la storia di una "espressione geografica" che comprende tutto lo
stivale, isole comprese
una storia fatta di sinergie nella diversità, una storia che è anche europea
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