Non basta che un gruppo o un autore siano di sinistra per essere annoverabili tra i migliori dieci in assoluto in Italia, dai. Riconosco che comunque hai compreso Battiato.
Io inserirei De Gregori con Rimmel (è di sinistra anche lui, coraggio!) e un capolavoro (testi più che accettabili e superlative sonorità) quale 'Una donna per amico', per non parlare di altri album del fortunato connubio Battisti-Mogol; sempre restando in un ambito italiano, non è che per esempio Cocciante con Margherita faccia proprio pena - arrangiato tra l'altro da Vangelis, ex Aphrodite's child.
Paolo Conte?
Di Guccini amo particolarmente Via Paolo Fabbri 43, ma è una questione personale.
I Litfiba, compreso Pelù, avrebbero dovuto darsi al liscio e itinerare per balere: ma chi cazzo saranno mai? Roba al massimo da Primo Maggio, dove basta salire sul palco, si può anche tacere, fa lo stesso.
PFM e New Trolls te li appoggio. Anche se i primi, a risentirli, mi sembrano parecchio ispirati agli E, L & P; ma transeat.
Celentano, suggerito da India, hai fatto bene a non inserirlo: è un guitto al soldo del miglior offerente; capacità artistiche, zero. Noto con piacere che non hai neanche sfiorato l'altro guitto, per alcuni nientemeno che maître à penser, di Vasca-da-bagno Rossi. Meglio certamente Otello Profazio!
se vuoi metterci la politica metticela pure...ma non c'entra un beneamato cazzo
quelli sono i miei preferiti, non pretendo di dre ke siano i "migliori"
battisti e mogol mi fan leggermente cagare, e non per le idee politike ke possano avere avuto o manifestato, ma semplicemnte perkè inorridisco alle melodie elementari ed agli arrangiamenti, quelli si, da festivalbar
ke poi possano aver partorito anke qualcosa di vagamente decente non lo metto in dubbio...ma dei tre o quattro LP ke mi sono forzato ad ascoltare dall'inizio alla fine non ce n'è stato uno ke mi abbia fatto venire voglia di andarlo a comprare. detesto il nazionalpopolare, e credo di averlo detto un milione di volte
amo de gregori, ho moltissimi diski suoi, ma come per buona parte dei diski di de andrè sono, volutamente, musicalmente scarni...lì domina la parola...peraltro di altissimo livello...ma non dirmi ke la musica di rimmel è un capolavoro
idem dicasi per guccini, lo amo svisceratamente, ma fino a Signora Bovary si trattava di un canrtastorie con la kitarra...un po' poco per dire ke i suoi diski siano musicalmente nell'olimpo. da signora bovary in poi, forse perkè ha lasciato spazio al trio biondini/tempera/tavolazzi la qualità della musica è cresciuta esponenzialmente (pensa solo ad "acque" per dirne una) e la qualità della parola è rimasta invariata
sui litfiba non sono d'accordo
desaparecido, e prima ancora l'EP istambul, sono stati, nel panorama italiano un fulmine a ciel sereno....il primo post-punk degno di nota prodotto fuori dall'inghilterra....
il riff di eroi nel vento è elementare e geniale
la voce di pelù è potente e rotonda
gli arrangiamenti non sono mai banali
avrei potuto, se avessi voluto tirare in mezzo la politica i CCCP di lindo ferretti, gran genio..ma le musike erano decisamente troppo punk e fuori dal mio concetto attuale di "musica" per averne più ke un piacevole ricordo
sulla PFM sbagli e di grosso
è uno dei tanti luoghi comuni per cui qualcuno deve per forza copiare qualcun altro...certo il gusto classikeggiante si avvicinava e non fu certo per caso se produssero e distribuirono "chocolate Kings" a livello planetario
ma la differenza sostanziale sta nel fatto ke mentre gli ELP, fatto salvo il primo disco e tarkus, erano sostanzialmente tre virtuosi innamorati dei propri virtuosismi, la PFM ha sempre composto ed arrangiato in proprio i propri pezzi, per dirla terra terra (e bada bene ke ho un religioso rispetto per gli ELP) non hanno mai avuto bisogno di ritrovare semisconosciuti e mediocri compositori del secolo precedente come mussorgsky (ke però non aveva royalties da vantare) per riempire tre ore di concerto
Ma è qui, diciamo, la contraddizione. Ti si era chiesta una classifica di 'Italiani' e tu mi vai a tirare fuori il post-punk dei Litfiba. Se detesti il nazional-popolare allora dovevi forse esimerti dal rispondere, perché la musica italiana è questa, che a te piaccia o no.
Quanto a melodie elementari ed arrangiamenti, non a caso 'ti' ho tirato fuori 'Una donna per amico', dove anzi il tutto mi sembra piuttosto sofisticato.
Mussorgski non lo ritengo un mediocre, semmai un incompiuto (era imbriago dalla mattina alla sera): non credo che Ravel fosse così ingenuo da andare lui ad arrangiare i 'Quadri', che, mi sembra, dall'autore furono buttati giù per solo piano.
Nel trovare similitudini tra PFM e gli ELP mi riferisco più che altro ad un uso in grande del sintetizzatore, quando invece lo stesso Emerson se la cavava benissimo anche con l'Hammond. Ma fu una moda dilagante in Italia, contagiò perfino i Cugini di Campagna in 'Anima mia', gneeeeeeeeew... buzzzzzzzzz...
Ah, la PFM, seppure con nome diverso da quello che l'ha resa in seguito famosa o come cani sciolti, ha suonato per Battisti (in 'Anna' alla batteria c'è Di Cioccio, per es.), come anche per 'La buona Novella' di De Andrè come 'I Quelli'.
Attenzione Questa roba è inascoltabile! L'ascolto prolungato può portare alla paralisi cerebrale. Si consiglia di accucciarsi a terra o di scappare a gambe levate.
I cugggini di campagna e la musica
I Cugini di campagna sulla copertina di Time del 1988
Brutale band grindcore italiana nata a San Pietro in Bagno durante una lite tra Biancaneve e i sette nani. Ecco la formazione: Gaetano è quello capellone che suona la chitarra, rutta e e fa uso di sostanze stupefacenti: a 16 anni suonava esclusivamente pezzi dei Cannibal Corpse, a 18 solo More Than Words degli Extreme per far colpo sulle compagne di scuola, a 20 le sue pallosissime canzoni dei Pooh. Ha i brufoli ed è sovrappeso. Attualmente suona cover di Fabrizio De André in un gruppo chiamato i "Verba Volant".
Carmine emette rutti e flautolenze capaci di coprire (se utilizzati insieme) quasi un'intera ottava musicale, diesis compresi. Ha problemi con il LA che, però, riesce a eseguire facendo pernacchie con le ascelle. Carmela non suona niente, ma ha due gran belle maracas.
Altri cugini e possibili fraintendimenti
Stefano e Pamela sono i cugini di Pisa, figli di zio Antonio e zia Laura, ma Pisa città, quindi non sono di campagna. Fabio e Mario sono i figli di zia Anna e zio Giuliano, vivono a Roma quartiere E. U. R. quindi anche loro non sono di campagna. Ilaria è la cugina bona, figlia di zia Arianna (bona anche lei) e zio Mauro, e anche lei vive in città.
Vivendo tutti in città questi cugini non vengono chiamati "cugini di campagna", ma semplicemente "cugini". Perciò, se mamma dice "domenica andiamo a trovare i cugini di campagna" intende Gaetano, Carmela e Carmine; se invece dice solo "andiamo a trovare i cugini" intende quelli di Roma E. U. R. (quelli di Pisa non possono essere, perché a meno di eventi importanti come il matrimonio di Pamela, di solito sono loro a venirci a trovare), se invece dice "andiamo a trovare la cugina" intende Ilaria, quella bona.
I Cugini di Campagna quelli famosi (e altro possibile fraintendimento)
Esistono anche altri cugini di Campagna. Si tratta di quelli famosi, che ogni tanto appaiono in tv e che sono formati da un paio di tizi capelloni, uno con la voce da donna e un altro. In realtà non sono né veri cugini (ma figli di una stretta amica di famiglia - la vedova Luisella Campagna - che chiamiamo "zia", perciò loro sono diventati "cugini" ad honorem), né di campagna ("di Campagna" è un appellativo che gli viene affibbiato in quanto figli di Luisella Campagna) essendo residenti a Roma Nord.
Se perciò papà (non mamma che li chiama sempre "I Figli di Luisella") dice andiamo a trovare i "Cugini di Campagna", sovente intende questi quattro figuri e non i figli di zia Mariella e zio Bruno. Io però preferisco i "cugini di campagna" Gaetano, Carmela e Carmine perché sono più simpatici e perché Carmela ha le tette grosse.
Curiosità
I cugggini di campagna sono tuttora i maggiori esponenti del movimento Hair Metal e grincore progressivo siderurgico in Italia (vedi anche: GlamMetal e Burzum )
Si dice che Joseph Ratzinger in giovinezza usasse masturbarsi in mezzo a un campo di grano, mentre ascoltava le canzoni del suddetto gruppo. Il tutto condito da Himmler che ballava il tuca tuca ungherese davanti a lui.
I Cugini di Campagna aprirono la strada ai panzer per l'invasione dell'unione sovietica durante la seconda guerra mondiale. Dopo essere stati feriti da un meteorite nella battaglia di Stalingrado ed essere stati traferiti a berlino l'intera operazione barbarossa falli.
Nel 1967 aiutarono Madre Teresa di Calcutta nel trasportare cibo, armi e munizioni ai vietcong, dall'India alla Cambogia
Il batterista è stato Grande Capo della Guardia forestale dal 1923 al 1911.
Nel 1983 cercarono di cambiare il loro nome in "Cugini della Campania", ma constatarono che questo causava un automatico nonché indesiderato raddoppio della "g" di "cugini".
Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano e tornano E non la smettono mai Sempre e per sempre tu Ricordati dovunque sei, se mi cercherai Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai Ho visto gente andare, perdersi e tornare e perdersi ancora E tendere la mano a mani vuote E con le stesse scarpe camminare per diverse strade O con diverse scarpe su una strada sola
Tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono più lo stesso ormai Pioggia e sole abbaiano e mordono ma lasciano, lasciano il tempo che trovano E il vero amore può nascondersi, confondersi ma non può perdersi mai Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai
Non lo nominare chè mi sento crescere un'angoscia profonda, i miei singhiozzi salgono al cielo come i ragli di un somaro, Tebroioioio ioioioi Tebro oioioioioi