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General: fannie
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De: Tebro (Mensaje original) |
Enviado: 16/11/2011 09:37 |
fannie, dolce nemica mia, credimi, ci sono rimasto malissimo! solo una manciata di amici,con grande parsimonia di parole, proprio il minimo indispensabile, (tranne il peter) ti hanno fatti gli auguri! neanche un verso poetico.
Si, al mondo non c'è più, né gratitudine, né riconoscenza.
se non sapessi che sei una grande e fattiva "gestora" penserei che questo, e non di più, ti meriti.
auguri.
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Tebro mi smeriglio |
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De: Tebro |
Enviado: 18/11/2011 19:00 |
canestrello, presa dalla foga di rispondere, per poter gettare fango, dove non è possibile gettare, perché io è una vita che quel canale lo frequento e mai ho visto moria di pesci. Ho visto invece molti pescatori il che depone a favore del canale. Comunque, per la fretta, spero, non hai letto che io ho parlato di 500/600 metri dalla riva. E chi sa che vuol dire, sa anche che a quella distanza (anche se minima) sembra davvero di stare, di essere circondato da un'acqua dai mille colori di una bellezza incomparabile.
pesa, incarta e porta a casa. |
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Caz, seicento metri dalla riva, ben un terzo di miglio! A questo la Florence Arthaud je fa un baffo. Per non parlare, poi, della beltà della variegata costa davanti a Ostia, che presenta un panorama stupendo: le case di Ostia stessa e la spiaggia sabbiosa - meglio degli atolli corallini, per capirci.
I pescatori, poi... come se non si sapesse che il pesce lo comprano e lo portano in giro nottetempo in barca per farlo scongelare e per far finta, la mattina, di arrivare con la paranza fresca: il vero pescato è una percentuale minima.
Ma questo è proprio deficiente, perzio. Io ti invidio davvero, a volte: secondo me sei l'uomo più felice del mondo perché non capisci un cazzo che sia uno. |
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Odi profanum vulgus, et arceo |
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Alla fine degli anni '60, la domenica mattina d'estate, si prendeva il trenino alla Piramide. Era più lento di una diligenza e fermava dovunque: Acilia, Vitinia eccetera. Si poteva temere un attacco dei Pellerossa che per fortuna mai avvenne. Non mancava, del resto, un piacevole intrattenimento musicale offerto dai mantenitori a tutto volume delle radioline a transistor, spesso e per di più poggiate a un orecchio, le quali ciononostante diffondevano nello stantio aere le note de 'Il Mondo', o di 'Black is black' o di tante altre che ancora, a distanza di anni - e parecchi, ronzano nella mente del cinquantenne.
Giunti, dopo indicibili sofferenze e posti in piedi (ma perché soltanto 'gli altri' trovavano posti a sedere?), in quel di Ostia, la mia sorella maggiore, col sottoscritto al seguito, si incamminava verso lo stabilimento convenzionato con la Shell.
I bagni, l'immancabile bruciatura a sera, il pranzo al sacco, mentre la tipica famigliola romana, che più che altro sulle spiagge libere si presentava in numero di non meno di dieci componenti, pargoli mocciolosi e dal pianto ininterrotto compresi, all'ora di pranzo estraeva pentole chiuse in borsoni e contenenti fagioli, cotiche, fiaschi di vino, pastasciutta, angurie o cocomeri che dir si voglia - la distribuzione del cocco era allora affidata al Napoletano come lo fu in seguito al Nordafricano (a quando un Afrikaner di Capetown, visto che si scende via via più a sud?). Il tutto in inimmaginabili quantità onde soddisfare le bocche, insaziabili fin dal giorno dopo l'inizio dello svezzamento; dopo l'orrido pasto, pennichella all'ombra delle specie di tende, ricavate presumibilmente dalla cucitura delle mutande delle matrone moglie e suocera ed installate con rara perizia dai valenti maschiotti del nucleo familiare in canottiera non sfilabile (neanche in caso di doccia) e puntellata di varie decorazioni quali la Gran Croce dell'Unto, l'Ordine della Margarina, la Legion d'Odore del Carciofo alla Giudia.
Nel mezzo della mattinata, mentre ero intento a scavare buche sul bagnasciuga e a rosolare la mia candida pelle, non mancava l'arrivo del Barcone. Il Barcone! Preceduto da altrettanta musica a tutto volume come sul trenino, diffusa dal paio di altoparlanti piazzati sull'albero di maestra, quando non accompagnato da lanci di volantini da un aereo che passava (attacco contemporaneo aereo e navale), il Barcone gettava l'ancora dove si toccava e dagli altoparlanti la voce del capitano, nostromo, mozzo, motorista e DJ, tuonava: 'Venite a respirare l'aria saRsoBBromoJJodica! Cento lire! Un indimenticaBBile GGita 'n aRto mare! E PPotrete ascoRtare l'uRtimi successi della ìtte paréid! 'Nnamo salite salite! Cento lire!'
L'arma del pianto, e l'altra della rottura di coglioni continuata e aggravata, talvolta ebbero la meglio sulle tendenze al risparmio della mia maggior sorella e sulla sua doverosa benché prematura attenzione allo share, e, sempre talvolta, ci imbarcammo così su quel cargo battente bandiera liberiana (no, questa è un'altra storia, pardon).
Il panorama era quello: le case di Ostia, al tempo già vittima di speculazione edilizia, e un'infinita striscia di sabbia senza infamia e senza lode (o con entrambe, fate voi).
Una larga virata a un certo punto, prima di raggiungere Arbatax per capirci - ma molto molto prima, e il rientro, attesi dai nuovi viaggiatori che impazienti si assiepavano sul presunto punto di sbarco. Non unico nell'impresa una volta mi gettai in mare prima dell'attracco, per la gioia di mia sorella che neanche sapeva nuotare.
Appresi molti anni dopo, nel 2011 per l'esattezza, cos'era quell'aria salsobromoiodica: è quella che sgorga dalle fonti termali di Sirmione e che appesta l'aria circostante di un piacevole effluvio all'uovo marcio (acido solfidrico, per la cronaca, per la chimica e per la Mado'). Ebbene, per ignote ragioni di teletrasporto quest'aria sanifica si trovava anche là, al largo di Ostia.
E come concludo adesso? Che quell'Italietta è in fondo piacevole da ricordare? Che chi si accontentava godeva? Per quanto mi riguarda, no. O sì...? |
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De: Miti |
Enviado: 19/11/2011 10:01 |
HO SORRISO MOLTO NEL LEGGERTI E NEL RICORDARE.............
Anche se poveri, brutti e sciattoni c'era tanta allegria
Io andavo al Plinius, stabilimento senza lode e senza infamia, dove, per chi lo chiedeva, facevano anche il primo piatto
Lì mangiai il mio primo piatto di spaghetti alle vongole, mentre mio padre mi guardava schifato (mai mangiato pesce, lui). Mamma, era a casa col pancione, perchè mancava poco al parto di mia sorella, ed io avevo bisogno di mare perchè piccola e nera
Non pesava il ritorno in trenino, con ombrellone e pacchi vari in spalla. La giornata era stata sicuramente stupenda comunque |
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Plinius? La Shell, invece, presso la quale era impiegato il mi' babbo, mandava alla Conchiglia... |
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De: Tebro |
Enviado: 19/11/2011 21:02 |
mi sono commosso e adirato. commosso e adirato per le parole scritte, in modo subdolamente denigrante, del nostro peteruccio, nei confronti della (da sempre) più bella cittadina sul mare: Ostia Lido!
Cominciamo dal trenino! Beh, intanto era un bel trenino molto veloce e che faceva poche fermate. Vitinia, Risaro, Acilia, Ostia antica e Ostia lido! Appena fuori la stazione, sul piazzale, il capolinea di mille autobus che portavano... dappertutto! Il Plinius, è vero, non era un granché come non lo era il vicino al Battistini! ma in compenso lì vicino spiccava il favoloso Marechiaro! a me portavano tanto al Marechiaro tanto al Kursaal. beh, si al Kursaal ero già più grande. E mi ci portavano perché già vedevano in me, un futuro tuffatore dal trampolino!
dai trampolini: 1/3/5/10 metri! l'ho delusi? no! alla faccia di peteruccio... non l'ho delusi.
a proposito, oggi, tanto il Plinius quanto il Battistini sono due tra i più belli stabilimenti di Ostia. Al Plinius poi, si mangia una frittura al bacio su un terrazzo fronte mare ugualmente al bacio.
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E mi ci portavano perché già vedevano in me, un futuro tuffatore dal trampolino!
dai trampolini: 1/3/5/10 metri! l'ho delusi? no! alla faccia di peteruccio... non l'ho delusi.
Svelato l'arcano mistero: ti tuffavi senza l'acqua nella piscina... |
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De: Tebro |
Enviado: 20/11/2011 07:19 |
battutina insulsa! l'ho sempre detto... le donne, al 99%, (così se qualcuna si risente, mentendo gli dico che fa parte di quell'1%) non sono portate per essere spiritose, né gioiose, né ilari. o sono piagnone, o, e gli riesce meglio, aggressive! Tant'è che canestrello non docet! ne è la dimostrazione lampante! Ma allora: docet? No! l'ho detto, non docet! ne é la dimostrazione lampante!
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Piangono quando ti vedono nudo (al 99%); il restante 1% se mette a ride. |
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io rido... |
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della (da sempre) più bella cittadina sul mare: Ostia Lido!
Ti sei dimenticato: 'da sempre preferita a Montecarlo da tutta la gente che conta'.
Cominciamo dal trenino! Beh, intanto era un bel trenino molto veloce
Ah, non lo metto in dubbio: l'antenato della TAV. Se a quei tempi ci fosse stata la mia amica Hani avresti visto tu che blocchi ferroviari...
...dai trampolini: 1/3/5/10 metri! l'ho delusi? no! alla faccia di peteruccio... non l'ho delusi.
Qui, nulla da aggiugere al commento di Merenduzzle (a parte che qualcuno mi dovrebbe spiegare cosa c'entriamo io e la mia faccia, vabbe'...): Svelato l'arcano mistero: ti tuffavi senza l'acqua nella piscina... |
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<------ tu sei questo |
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