il caporalato arrivò a Milano in ritardo di 20 anni, rispetto alla mafia
quella era già presente nell'immediato dopoguerra, era arrivata insieme
agli "Alleati", portandosi soldi, avvocati e faccendieri
teniamo presente che Milano allora aveva 1.300.000 abitanti e il 30%
delle abitazioni erano distrutte
nel 1960 gli abitanti erano 1.600.000 e oltre alla completa ricostruzione
dei quartieri bombardati, erano già stati costruiti 4 nuovi quartieri di edilizia
popolare: Comasina,Sansiro, Affori e Lorenteggio, quartieri che avevano
sostituito le Coree, come venivano chiamate le baraccopoli dei sinistrati e
dei nuovi arrivati
difficile rendersi conto della febbre edilizia che ha pervaso Milano dal 1945
al 1960, ed edilizia significa soldi, tanti soldi, che in gran parte erano
investimenti statali provenienti dai contributi dei lavoratori (Inacase)
oltre che per la edilizia i soldi arrivavano anche per le infrastrutture, strade,
ferrovia, autostrade, metropolitana, aeroporti
poi ospedali, scuole, musei, biblioteche e soprattutto Fiera Campionaria
tutto questo significava APPALTI e negli appalti la mafia regnava già sovrana
ma era la mafia degli appalti e delle banche, non quella del racket, del tritolo e
dei sequestri di persona
era la mafia dei colletti bianchi, infiltrata nella politica, nelle istituzioni, nei
salotti e sprattutto tra il clero, che a Milano non era meno danaroso di quello
di Roma, questa del potere economico della diocesi ambrosiana è storia che
risale all'albore del cattolicesimo, l'unica differenza fra Roma e Milano è che
a Milano i soldi li venivano soprattutto dal lavoro e dal commercio, non dalle
vendite di indulgenze e dai redditi del potere temporale
comunque c'è sempre stata grande abbondanza di lasciti terrieri nel milanese,
e furono questi ad attrarre gli interessi dei "colletti bianchi" dal 45 fino al 1970
terreni e banche, su questo si basava l'egemonia mafiosa dei colletti bianchi
degli appalti negli anni del boom economico
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
MA ATTENZIONE : i colletti bianchi non erano "terroni di Milano" erano degli
occupanti, infiltrati nei ruoli occulti del potere economico, finanziario e politico,
oltre che in ogni ganglio delle istituzioni
si dice che Milano abbia le spalle grandi e possa resistere a qualsiasi tipo di
invasione, la cosa vale sicuramente per le invasioni esplicite, per quella occulta
si è dimostrata un gigante dai piedi di argilla
e dopo i colletti bianchi sono arrivate le truppe di assalto, con la droga, il racket,
i tritolo, i fucili a canna mozza, i sequestri di persona, le schiave prostitute, il
caporalato e le faide
ma eravamo già negli anni 70, gli anni di piombo, e in quegli anni i colletti bianchi
mantennero i loro ruoli occulti anche nel movimentismo insurrezionale, alla faccia
degli opposti estremismi !!
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
PS : sentii per la prima volta la parola "scippo" nel 1960, pronunciata da un maresciallo
che mi interrogava come testimone di un furto
un ragazzo in Lambretta aveva strappato la borsetta a una signora che usciva dall'ambulatorio
della Mutua sotto casa mia
per me era quello era un borseggiatore, fu il maresciallo a spiegarmi che si trattava di uno
scippatore e che quella dello scippo era un tipo di criminalità che si stava radicando anche
nelle strade di MIlano