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General: Terroni a Milano
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De: Claretta (Mensaje original) |
Enviado: 12/04/2012 23:50 |
a Milano le latterie erano quello che all'estero è il bar bianco
c'erano i tavolini e il juke box, ci andavano le mamme dopo avere
accompagnato a scuola i bambini, nell'intervallo del mezzogiorno
ci andavano i lavoratori e le impiegate, nel pomeriggio arrivavano
prima le mamme con i bambini a fare merenda, poi i ragazzini e le
ragazzine che intrecciavano i primi filarini semiclandestini
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negli anni 60, per qualche misteriosa ragione, quasi tutte le latterie
milanesi erano gestite da meridionali
io ne frequentavo abitualmente due, quella sotto casa e quella nei pressi
della scuola
la prima apparteneva a una pugliese, la seconda a un calabrese
con entrambi avevo allacciato un rapporto di amicizia e ci scambiavamo
reciproche confidenze
Tina mi raccontava i problemi che aveva avuto per riuscire a sposare un
cugino "diggiù"
lei era nata a Milano, da genitori arrivati durante la grande immigrazione
dell'immediato dopoguerra
il padre era muratore, aveva lavorato per la ricostruzione delle case bombardate,
poi si era messo in proprio, era riuscito a fare studiare la figlia fino al diploma
di ragioneria e a darle i soldi per aprire la latteria, aveva anche preparato la casa
dove sarebbe andata ad abitare quando si fosse sposata
l'amore per quel cugino "diggiù" che faceva il bracciante agricolo e viveva nella
cascina dei nonni, insieme a una numerosissima famiglia, allargata a parenti di
secondo e terzo grado, è stato una tragedia per il padre e la madre di Tina
che hanno ceduto solo quando il cugino è venuto a Milano e ha trovato lavoro
in fonderia
ma rimaneva la diffidenza verso i parenti "terroni"
diffidenza ricambiata dai parenti di lui, convinti che a Milano nessuna donna
potesse essere una buona moglie
fu il mio primo impatto con questo aspetto della immigrazione, ma non era destinato
a rimanere unico, e nemmeno raro
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la banda della Magliana funzionava come la "mafia" del Brenta
e come le bande Turatiello e Vallanzasca
non sono faccende di famiglia, non ci sono antenati e pronipoti,
si esauriscono insieme al capobanda
al massimo rimane qualche sbandato che cerca di tirare qualche
colpo con quel che rimane, se rimane
una volta in carcere i capi delle bande non hanno più potere
e del resto nessuno li vendica quando vengono ammazzati
non ci sono faide che durano per generazioni
è una criminalità che si organizza in modo eterogeneo, arruolando
estranei, con rapporti diretti, complici, non compari
banditi, appunto, banditi che ci tenevano ad esserlo
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a Milano ci sono sempre state bande criminali
ce ne erano in epoca umbertina e ce ne erano perfino in epoca fascista
ma non c'era la malavita organizzata ereditaria, non c'erano i clan
in pratica non c'erano le famiglie cementate fra loro, con rapporti di
sudditanza
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clarè
è un piacere leggerti, sembri un pò uscita dal libro cuore ma sei stupenda.....
potresti postare un libro che se scritto da te lo leggerei tutto di un fiato.....
sei solo sprecata qui ma questo è un altro discorso :D
Ma tu sei davvero Franco? sei quello che stipa, nel congelatore, ancora vivi,nugoli di cinghiali frullanti? e sempre quello, che in seguido a dieta ipoglicemica, ha subito una lesione ai muscoli?
Beh, se davvero sei lo stesso personaggio, sono sbalordito. Mai avrei pensato che, tra le tue molteplici e variopinte attivita',potesse essere inclusa anche la lettura. Ho sempre avuto la sensazione che le tue letture di riferimento,fossero Tex o Zagor,ma sono pronto a fare ammenda. Il problema, se davvero Claretta intendesse scrivere un libro... è che tratterebbe argomenti, i piu recenti dei quali, si riferirebbero probabilmente a fatti occorsi almeno 60 anni fa. Insomma è una donna con la testa perennemente rivolta al passato e all'indietro. Altro problemino di non poco conto è che la ribalda ottuagenaria, quasi sempre ci "sbrombola" strampalate teorie, "made in Claretta" spacciandole per vere, buone ed universalmente apprezzate. Quando le si fa notare che ha preso parecchie topiche e scritto un nugolo di sfondoni, lei noncurante glissa passa oltre, senza curarsi di argomentare perchè in precedenza avesse sfondato l'altare della verita' con balle cosi colossali e pesanti. E' na donna fatta cosi, le spare e passa oltre.
Da' retta a Fra' lascia perdere la lettura è roba per gay ed omeopatici di fatto rimani sui rudi rodei con cinghiali e torna a correre attorno a casa anche se ti si rovinano i muscoli ( giuro che questa non l'avevo mai sentita, ho ancora le lacrime agli occhi)
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vaccabestia, un nick un programma
innanzitutto quello che scrivo de là lo commenti delà e non qui che è poco simpatico !
è facile fare lo spiritoso fuori casa vero ??
poi non sai nemmeno leggere. perchè quando scrivevo che mi si era rovinata la fascia muscolare era perchè avevo eliminato dalla mia alimentazione i carboidrati, imbecille, e non perchè correvo attorno a casa !!
Poi se ame piace lo stile di claretta son cazzi miei, che hai da commentare ??
anvedi, nantro imbecille...!!! |
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se tu tenessi la testa voltata indietro vedresti solo i chupa chupa
che ti comprava la mamma, o il costume di Zorro che indossavi
all'asilo
che poi i miei scritti siano "made in claretta" mi sembra più che
giusto, visto che claretta è lo pseudonimo dell'autrice
e fino a prova contraria l'autore non ha alcun obbligo di esattezza,
ho letto recentemente un libro, venduto in molti milioni di copie,
dove l'autrice descrive un viaggio in jet da New York a Londra e
dice che il Concorde sta viaggiando a una velocità che è due volte
quella della luce
per quanto sbagliato, è perfetto per rendere lo stato di tensione
che la tiene prigioniera
anche se sono più propensa a credere che prigioniera dello stato
di tensione fosse la traduttrice
quanto a franchino, bisogna dire che ha il merito di non salire mai
in cattedra per distribuire non richiesti e non gradevoli doni
quello lo lascia saggiamente fare alle vacche bestia, che pascolano
nelle com
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Claretta, ai miei ed ai tuoi tempi i chupa chups si chiamavano ancora lecca lecca.
A me non li hanno mai comprati, con la scusa che lo zucchero fa marcire i denti...
Infatti i denti ce li ho buoni ancora adesso... Ma a parte questo, non saprei perchè da qualche anno li hanno ribattezzati con un nome che mi pare spagnolo...
forse per non confondere delle caramelle con Bruno Vespa o con Emilio Fede... mah
anche una cosa insignificante di solito mi appare come una metafora... mah
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i lecca lecca sono piatti e si chiamano ancora così
i chupa chupa invece sono sferici
essere abbastanza vecchia per avere nipotini serve anche per non avere
sempre e soltanto la testa voltata all'indietro, ma le vacche bestia non possono
saperlo, occupate come sono a ruminare ciò che hanno ingerito
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Ma Francodeltoro... santi numi, quando dico che ancora ho le lacrime agli occhi per le tue affermazioni circa rovinose sedute di allenamento e conseguenti catabolismi muscolari,dipendenti a TUO dire,da una dieta ipoglucidica lo dico perchè ero ed ancora sono assolutamente sgomento ed in ansia, insomma piangevo calde lacrime.
Anche perchè mai avrei immaginato tu ne fossi in possesso eh ( mi riferisco alle presunte fasce muscolari).
Venendo alla infastidita Claretta posso dire che non ho memoria di vestiti da Zorro,ma certamente anche fosse stato, a te questa esperienza è mancata, e si nota da come ti esprimi.
Tornando alla testa perennemente voltata all'indietro purtoppo è inutile che cerchi di rimpallare le critiche che ricevi al mandante delle stesse. Basta leggerti per esserne convinti. I racconti piu recenti, mediamente narrano di vicende occorse 50 anni fa, quando Milano era abitata da 600.000 persone e ne parli in maniera tutta tua , personale, senza verificare se cio' che sostieni sia almeno verosimile, se non vero. A Milano ci sono stato per oltre 40 anni e boia se na volta mi sono riconosciuto nei tuoi scritti. Io di latterie ne frequentavo due, in zona San.Siro e nessuna delle due era gestita da meridionali. Mo' come la mettiamo con la tua affermazione perentoria che dice esattamente il contrario?
Quando sostengo che tu non sei una assidua frequentatrice della limpida verita' voglio solo dire che se a te na cosa sembra vera, o ti fa comodo pensarlo, la butti la' scritta in maiuscono con tre punti esclamativi, a volerci convincere della tua verita. Poi se cerchiamo di farci spiegare come sei arrivata a quella solare "maronata" tu fischiettando motivi folk tipo "la bella gigogin" ignori bellamente la critica e passi ad altro.
Il povero Skikko ha speso gli anni migliori della sua gioventu' nel cercare di farti stare nei binari della citazione reale e veritiera... ma s'è solo perso ore di tempo prezioso che avrebbe potuto dedicare a Francodeltoro, un condensato di patologia clinica, degno di notevoli attenzioni
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se devi sforzarti a prender x culo la gente, la quale come me se ne frega di ciò che pensi
è tutta fatica sprecata !!
se pensi di farmi arrabbiare con le cazzate che scrivi, si vede che proprio nn mi conosci.
Poi se insisti a criticare la simpatica claretta che come unico difetto ha quello di esser leghista
ti dico fallo pure, ma lascia perdere i suoi fans che si potrebbero anche arrabbiare se gli manchi di rispetto ! azzo almeno x l'anzianità porta rispetto !!
bacione clarè |
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l'eroico skikko, vocato alla didattica, ha smaronato più di una volta,
quando non si è affidato ai copincolla
può capitare, quando ci si sente in dovere di insegnare alle capre
il Verbo della Skikkocultura
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sei stato 40 anni a Milano e hai frequentato 2 latterie
saremmo 2 a 2 se io avessi frequentato solo le due di cui ho parlato
ma non è così, perchè quelle erano a 300 metri di distanza, sulla stessa via
e io invece ne ho frequentate in almeno sei quartieri
in origine le latterie si limitavano a distribuire il latte fresco della Centrale,
c'erano contratti del tipo di quelli che hanno, o avevano, le tabaccherie con
il Monopolio, e le licenze erano soggette a norme rigidissime
una via di mezzo tra quelle per i Valori Bollati e quelle per le edicole
tutte e tre questa tipologie di licenze necessitavano di permessi speciali, dati
solo attraverso punteggi spettanti a categorie precise, tipo reduci, ex funzionari
pubblici, parenti di altri con la stessa licenza, o con curriculum nel ramo
nelle latterie fino a metà degli anni 50 si andava a prendere il latte o a comperare
il burro e gli altri prodotti della Centrale, che poi erano solo formaggi freschi
e non ricordo nemmeno una latteria gestita da meridionali, in quegli anni
mentre c'erano già fin da prima della guerra le osterie gestite da meridionali,
soprattutto pugliesi di Trani
nelle latterie i meridionali sono arrivati con l'ampliamento delle licenze, agli inizi
degli anni 60
che tu non sappia riconoscere la Milano dei milanesi non mi meraviglia, quanto
al fatto che io abbia parlato di fatti accaduti 40/50 anni fa ... non ti viene in mente
che io NON VOGLIA parlare di come sono i fatti di OGGI ?
non ne voglio parlare perchè oggi al posto dei meridionali ci sono gli stranieri, oggi
le latterie sono quasi scomparse, e quelle rimaste non hanno più niente a che fare con
le vecchie latterie
senza contare che i meridionali di allora sono i leghisti di oggi, e sono molto più
cattivi con i difetti dei meridionali di quanto lo siano i meneghini doc
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...Siete mitici: VI VOGLIO BENE...
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Verissimo Peter Khan ... dopo alcuni post sono andata a farmi i pop corn e ho stappato una coca
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a parte che se io sono una ribalda ottuagenaria vorrei sapere
cosa è Carlo de Benedetti, tessera n° 1 del Pd
classe 34 anche lui, il faraone italosvizzero con sede legale
in Lussemburgo
sono i quattrini a fare la differenza o è il pelo sullo stomaco
a farla?
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Cara/o vaccabestia,
gia il semplice titolo del post "terroni a Milano" mostra palese quella sottile forma di disprezzo che la vegliarda mostra verso chi non vive confinato dentro la palizzata del suo giardino...
L'intolleranza rancorosa per gli "invasori" dei suoi territori, che vanno dalla porta del cesso allo zerbino della casa di fronte alle rive del Po si percepisce bene pure senza i titoli dei post, dunque fatica sprecata siora Clara...
Ho conosciuto milanesi in vacanza che mi hanno fatta vergognare di essere italiana e lo racconto perchè dalle telenovele a puntate dell'intollerante sembrerebbe che quelli del sud siano buoni solo ad aprire latterie ed a sposarsi fra cugini di secondo grado mantenendo gli stereotipi di 60 anni fa. Gli anni del dopoguerra, in cui gli stereotipi dei milanesi ce ne guardiamo bene qui dal rivelarli, pure se basterebbero le caricature dei film di Sordi e Franca Valeri.
Io sono romana mentre il padre delle mie due figlie è calabrese, ed ho sempre pensato che per fortuna deve essere stato lui a trasmettere loro questa assenza di sofferenza per lo sradicamento dalle proprie radici.
Mia figlia vive a Stoccolma dopo essere passata per motivi di studio da New York ad Alessandria d'Egitto. Ora li dovrebbe rimanerci abbastanza da metterci su famiglia dato che fa la hostess di linea, vive con un suo collega di Bergamo e di trasferimenti non se ne parla. Ma lei non ne soffre, è nel suo DNA il fatto che il mondo è la sua casa, tanto ci sono gli aerei ad avvicinarti a chi ami
Per Natale sono stata da loro un periodo, ed una sera, in una libreria del centro, tre milanesi mi hanno fatta vergognare di essere italiana tanto che io e mia figlia abbiamo iniziato spontaneamente a parlare in inglese fra di noi temendo di essere assimilate agli sboroni milanesi.
Che facevano? Bè, quello che amano fare i milanesi in vacanza: parlare ad alta voce in luoghi dove niente ti suggerisce che puoi farlo, ridere sguaitamente per le copertine dei libri, fare apprezzamenti sulle donne vicine pensando che nessuno al mondo conosca l'italiano... cose cosi.. tipiche dell'italiano in vacanza che in questo caso era distintamente milanese.
Ora i calabresi le latterie non credo vengano più ad aprirle a Milano, le pulizie ce le facciamo fare dalle donne dell'est perchè è conveniente pagare zero contributi e 6 € l'ora, nelle "fabrichette" ci trovi il rumeno e nelle stalle degli allevatori del nord, quelle che hanno portato via fior di milioni all'Europa con i rimborsi delle quote latte e che dobbiamo ripagare noi tutti, ci troviamo gli indiani, molto più facilmente gestibili dei meridionali. Le schede telefoniche con cui comunicavano i capi della Lega nord, erano intestate ad extracomunitari e la Tanzania non era quel luogo lontano dove il ricco nord avrebbe voluto rispedire gli africani, ma un territorio dove fare vantaggiosi investimenti coi soldi sottratti a tutti noi. Perchè il sud del mondo non ci fa cosi tanto schifo quando possiamo farci buoni affari...
Se la siora clara smarroneggia sui fatti e parla solo di una certa parte della storia a me fa sorridere perchè oltre a ricordarmi mia nonna che parla solo prendendo come buono il suo punto di vista, mi ricorda un'altra caricatura della milanese tipica, e cioè quella che sempre l'ineffabile e straordinaria Franca Valeri fece dell'imprenditrice milanese bruttina che Sordi sposò per denaro e che poi tentava con ogni mezzo di eliminare... Una minchiona che pensava di essere furba :-))))) |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 18/04/2012 07:01 |
Mi dai l'impressione che tu ti stia comportando un po' coi difetti che imputi agli altri.
E' solo un'impressione, neh! |
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ma no Orange, era per dire che tutto il mondo è paese e che continuare a ragionare per compartimenti stagni è proprio anacronistico... |
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