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General: NOIA...
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De: Peterpan® (Mensaje original) |
Enviado: 07/07/2012 20:51 |
Stasera l'aria è fresca, potrebbero venirmi dei pensieri, cantava Goran Kuzminac una trentina d'anni fa.
Ma i pensieri ti vengono lo stesso, anche se l'aria non è particolarmente fresca. Ti aiuta il crepuscolo, ti aiuta; e io so il perché: perché ti sembra la vita.
Il piccolo è in giro qua sotto a giocare con i suoi amichetti; tanto, qui non ci sono pericoli. Io sono davanti al computer a leggere cose leggibili e fesserie, e ad attendere che e se qualcuno dei miei ormai pochi contatti si affaccia in Messenger o in Facebook, tanto per scambiare due parole; poi il cucciolo si deciderà a rincasare, dovrò dirgli qualche decina di volte di lavarsi, lo farà e poi vorrà che lo accompagni a letto per leggergli qualcosa. Ricordati di fargli dire le preghiere.
...E fortuna che c'è Pico, altrimenti che senso darei al tutto? Vero, ho un nipotino di quasi un anno, ma è cosa di mia figlia, che tra l'altro sta a Roma. Be', se non avessi avuto Pico probabilmente a Roma o dintorni starei anch'io, vero - chissà come sarebbe andata la mia vita? Del resto, così come è probabile che senza Pico sarei stato dalle parti di Roma, altrettanto è probabile, diciamo anzi certo, che mi sarei annoiato anche là come mi sto annoiando stasera e come mi sto annoiando da sempre. Un flash: sarà stato il 1985, una sera uscii con amici per andare all'Estate romana (noiosa) e finimmo presso uno stand dove se rispondevi a qualche domanda ti sapevano dire chi eri e chi non eri. Partecipammo al test. Il responso che mi riguardava: Enrico, hai già visto tutto e tutto ti annoia. Questo a nemmeno ventott'anni - figuriamoci adesso che ne ho quasi il doppio. In effetti è difficile che qualcosa mi stupisca più, che mi sorprenda se non per un attimo. Cosa dovrebbe, poi? L'amicizia? E con chi? Ormai uno conosce compagni di viaggio, diceva bene chi ha detto che gli amici te li fai da giovane. L'amore? Su, non siamo ridicoli: a parte che lo rifiuto, lo temo, me ne schermisco (e lui fa altrettanto con me), anche a trovare domani qualcuna, mah, quant'è che non ho una storia?, saranno un otto mesi... anche a trovare domani una, eccola là: il primo bacio al momento opportuno, ormai lo sai quando è il momento opportuno, dopo un paio di giorni se non prima si finisce a letto, presto aumenta il numero delle prestazioni, il pompino magari la prima sera stessa, per il culo con certe bisogna aspettare qualche giorno ma alla fine lo danno più o meno tutte... ma insomma, e perdonate la scarsa poesia con la quale ho parlato del tutto, sono sempre le stesse cose e dopo neanche una settimana sei da capo a dodici: la noia. Di Moravia? No, la mia. Ma anche quella di lei, mi sa. Con quest'ultima ho tagliato i ponti quando ho avuto l'infarto, ma mi aveva rotto già da prima: un'esagitata in perenne ricerca di visibilità, ma di brutto - sembrava un'iscritta di Facebook. E poi faceva salire il gatto sul letto, vaffanculo tu e il gatto. No, per carità, è venuta a farmi visita all'ospedale, ma poi non ci siamo più cagati di pezza, né io lei né lei me. E non me n'è fregato nulla, non so a lei ma ho idea che sia lo stesso. L'amore... Mi sto annoiando, per caso si capisce?
Uuuh, che brutto post - tra l'altro mi renderà vulnerabile al cospetto dei miei denigratori, che modestamente non son pochi. Peter si confessa! Peter ha problemi esistenziali! Peter si annoia! Uuuuuuuuuu! Ma del resto se mi annoio mi annoio, no? E, anzi, meno male che stasera ho il pensiero di Superpico, mi tiene occupato mentalmente anche se potrebbe non sembrare visto che sono qui a scrivere - ma credetemi: quando non è il fine settimana in cui mi tocca mi annoio mille volte più del solito, roba da sbattere la testa al muro. To', eccolo: è venuto qui a prendere qualcosa ed è riscappato giù - ben fatto. Gli ho detto che sono le dieci e dieci, l'annuncio non lo ha minimamente turbato (non glien'è fregato nulla). A qualche ora rincaserà, tra l'altro poco fa sua madre ha chiamato, voleva giustamente salutarlo. Rieccolo, Dai, chiama mamma. Ora vuole fregarmi lo Smart per fare filmati di sé e dei suoi amici, ma temo che non avrà successo. Ecco, gli ho prestato la fotocamera, tanto non vale niente (me ne ha già rotte due o tre, evviva).
Dalla porta di casa aperta giunge il vociare dei pargoli. Divertitevi, almeno voi.
CHE NOIA! |
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Zero, che domande (quanto loro si sono sforzate - o erano in grado - di conoscere me, del resto)... ![](https://www.gabitos.com/images/emoticons/sonrisa_2.gif) |
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NOIA
Anche questa notte passerà
Questa solitudine in giro titubante ombra dei fili tranviari sull'umido asfalto
Guardo le teste dei brumisti nel mezzo sonno tentennare.
(Ungaretti) |
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Mi inviti a nozze...
Bella, che ci importa del mondo verremo perdonati te lo dico io da un bacio sulla bocca un giorno o l'altro.
Ti sembra tutto visto tutto già fatto tutto quell'avvenire già avvenuto scritto, corretto e interpretato da altri meglio che da te.
Bella, non ho mica vent'anni ne ho molti di meno e questo vuol dire (capirai) responsabilità perciò
Volami addosso se questo è un valzer volami addosso qualunque cosa sia abbraccia la mia giacca sotto il glicine e fammi correre inciampa piuttosto che tacere e domanda piuttosto che aspettare.
Stancami e parlami abbracciami guarda dietro le mie spalle poi racconta e spiegami tutto questo tempo nuovo che arriva con te.
Mi vedi pulito pettinato ho proprio l'aria di un campo rifiorito e tu sei il genio scaltro della bellezza che il tempo non sfiora ah, eccolo il quadro dei due vecchi pazzi sul ciglio del prato di cicale con l'orchestra che suona fili d'erba e fisarmoniche (ti dico).
Bella, che ci importa del mondo.
Stancami e parlami abbracciami fruga dentro le mie tasche poi perdonami sorridi guarda questo tempo che arriva con te guarda quanto tempo arriva con te.
Altri testi su: http://angolotesti.leonardo.it/I/testi_canzoni__2011/testo_canzone_il_bacio_sulla_bocca_61193.html Tutto su : http://www.musictory.it/musica/ |
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La noia.
E' inedia, mancanza di curiosità, stallo emotivo.
Da distinguere nell'immediato dalla depressione, il depresso pensa che non ci sia nulla da fare a questo mondo.
La noia è un vuoto alla bocca dell stomaco, quando la ricerca di stimoli si spegne.
Conflittuale come discorso, all'apparenza, ma più si è attivi nella ricerca, più si allena la mente, più si è ricchi di idee, interessi, maggiori sono le probabilità di incappare nel senso di noia.
La noia ferma il tempo soggettivo e questa condizione provoca, al nostro corpo e alla nostra mente, un profondo disagio e insofferenza.
Vaccabestia, nella descrizione del mondo bucolico, forse ha tralasciato di pensare ad un concetto fondamentale, cioè gli ignoranti e i pigri non si annoiano mai. (ignoranza come forma di assuefazione al meccanismo vita sempre uguale e rotondo). |
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Per Peter(bored)...
ho consultato la sfera di cristallo e così mi ha risposto:
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...e le donne quanto le conosci? ![](/images/emoticons/sonrisa_1.gif)
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e tu quanto? ![](/images/emoticons/risa.gif) |
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Merendina, nessun uomo può pensare di conoscere e capire le donne (figurati io, che sono uno zuccone), tuttavia se ha fortuna e se ha cervello può aspirare a conoscerne e comprenderne al massimo una nella vita...
...io l'ho trovata la donna alla quale dedicare "Il bacio sulla bocca" però - ti confesso - visti gli alti e bassi della nostra storia devo essere molto indietro sulla via della conoscenza e della comprensione... ...spero che lei sia molto paziente con uno zuccone come me... |
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A volte, da perfetto non conoscitore di donne, mi chiedo se sia poi così importante, necessario, posporre questa differenza di sessi al verbo 'capire': 'capire le donne'.
Perché 'capire le donne'? Occorrerebbe capire l'essere umano che ci sta davanti. Ma le donne, mi si replica, ragionano in modo diverso dagli uomini. Ecco, primo ostacolo alla comprensione: sicché due più due per loro non fa quattro, come forse hanno evidenziato matematici di sesso maschile? O è proprio per questo, perché è stato detto da maschi, che per una forma di ripicca la donna rifiuterebbe il due più due uguale quattro? Però c'è qualcosa al di sopra di tutto: se prendiamo due oggetti qualsiasi e a questi ne aggiungiamo altri due otteniamo quello che chiamiamo numero di quattro. Convenzione, d'accordo: potremmo chiamarlo four, vier, bàttolo alla sarda, ma insomma sempre sono | | | | <---quattro cose.
Il tutto per dire che una cosa logica, oggettiva, non è né maschile né femminile, così come non è né di destra né di sinistra.
Ma 'La logica della donna è differente da quella dell'uomo', quindi torniamo alla possibilità che due più due proprio quattro non faccia. Eh no, dico io: la Logica è una sola, Primo Motore Immobile (ahi, sono stato blasfemo): non è che una, soltanto perché detentrice di utero, possa alterarla - come neanche nessuno semplicemente in quanto portatore di testicoli, intendiamoci.
'La donna ragiona in maniera diversa in quanto da millenni riveste diverse funzioni all'interno della società'. D'accordo, ma fermo restando che invece la Logica è sempre una e una sola, oggi come oggi questo discorso che valore ha?
...Per questo non solo non capisco le donne ma proprio mi rifiuto di sforzarmi di capirle quando affidano il loro ragionare più al sopra citato utero che al cervello. Ma, siccome stesso criterio applico al cospetto dei maschietti che al posto del cervello usano il pisello, ecco che torna il discorso iniziale: cerchiamo di comprendere l'individuo, o quantomeno il suo cervello se ne possiede e soprattutto se lo adopera - frega assai se nella preistoria la donna cucinava ciò che l'uomo catturava, e se mentre l'uomo doveva stimolare la propria curiosità e il proprio spirito d'avventura per cercare nuovi territori di caccia la donna doveva preoccuparsi della sicurezza della grotta a vantaggio della prole, il che (dicono) l'ha portata a percepire taluni pericoli prima del maschio e blablabla... |
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...quindi ritorniamo alla grande verità che se riesci a comprenderne UNA è già tanto... ![](/images/emoticons/sonrisa_1.gif) |
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Sine dubio, paesa'... ![](https://www.gabitos.com/images/emoticons/risa.gif) |
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De: skikko |
Enviado: 09/07/2012 09:46 |
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Boh
mi si accusa di aver parlato di un mondo bucolico, tutto rose e fiori in cui non ci sono stupri di massa e in cui i padri non copulano con le figlie.. e vabbe.. questo è quello che è giunto ad alcuni di voi, ma io in realta'
ho parlato solo di un mondo, quello che conosco meglio e che non è affatto bucolico, anzi
è un mondo ipertecnologico
in cui le vacche sono gestite da computer
in cui le razioni alimentari sono confezionate da computer e dove la mungitura è gestita da computer.
E' un mondo in cui non c'è tempo per gli interrogativi oziosi, anzi si corre tutto il giorno.
Questo è il mondo che conosco, uguale da Cuneo a Bari e lo dico perchè lo conosco personalmente.
Io parlo di noia, perchè è di noia che l'autore della discussione ha parlato per primo.
La noia è uno stato d'animo che per fortuna non ho mai provato, se non per brevi periodi, diciamo 2 ore.
La noia, non la sconfiggi di certo attivandoti o correndo come un matto tutto il giorno, vero
pero' sta di fatto che se uno ha da fare come un asino
e si spacca la schiena in lavori, magari anche del cazzo, ma che non lasciano respiro, la noia è un lusso che non si puo concedere.
Io non sono certo uno che si spacca il culo lavorando tutto il giorno, anzi a dirla tutta
lavoro se mi va, quando mi va e se il lavoro che mi si prospetta, mi piace e lo ritengo interessante, altrimenti glisso, eppure, ripeto
la sensazione della noia, non l'ho mai avvertita, anche se non faccio una sega dalla mattina alla sera
evidentemente sto bene con i miei pensieri
ed evidentemente, quello che penso è sempre incentrato sul futuro, su progetti nuovi
questo, secondo me, tiene vivo l'interesse.
Poi se uno dice, ma io parlo di male esistenziale, vabbè è n'altra cosa ancora
che non so cosa sia, a dire il vero
e non so se è una malattia o uno stato d'animo.
Mi sembra di capire che per male esistenziale, si voglia dire che
"ormai ho provato di tutto e di piu, tutte le situazioni le ho vissute, compreso il sesso fatto cosi o cosa.."
evabbe, ma anche in questo caso,
si da valenza alle esperienze passate, ci si stufa delle compagnie attuali perchè son sempre le stesse, insomma a me sembra che questo male esistenziale, alla fine sia la classica noia, creatasi da situazioni reiterate migliaia di volte sempre uguali
e da persone di cui ci si circonda, poco stimolanti.
Mi sbagliero' ma ( e qui concordo con Merendina, e fanno due concordate)
che la preparazione, il livello culturale incide pesantemente nel far affiorare questa sensazione di vuoto.
Uno che lavora tutto il giorno che fa sempre, per anni le stesse cose, dovrebbe annoiarsi a morte
ma non lo senti mai dire, mi annoio, lo senti dire " mi faccio un culo cosi"
Credo davvero che le persone piu colte e meno impegnate possano soffrire di queste introspezioni psicologiche a volte crudeli.
Io per fortuna sono un animo semèplice, mi accontento di godere di questa vita e di godere quello che mi accade ma piu di tutto quello che mi acingo a progettare.
Si perchè è pur giusto accettare cio che ACCADE ma è piu stimolante credere in cio che si PROGETTA |
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O Vakka, qui accuse non ne volano; casomai, si ribatte.
Hai compreso appieno il senso delle repliche, quindi inutile tornarci sopra.
Io per me dico che la noia, il malessere esistenziale, non sono figli di ciò che uno fa (io fortunatamente faccio una cosa che mi piace: traduco nudo), ma sono figli forse della propria infanzia und adolescenza, visto che sempre là alla fine si va a parare, e ancora forse del DNA. E anche di ciò che si è letto - ma del resto uno legge, anzi assimila dalle letture, ciò che più gli si confà.
Una delle mie innumerevoli (pare vero) partnersss (manca una 's'?) mi disse un giorno, dopo evidentemente aver letto ciò che scrivo e dopo profonda riphlessione: 'Certo che tu sei proprio un malinconico!' Suonava come un'accusa, anzi, come una condanna (alla panna). Risposi, dopo a mia volta profonda riphlessione, in maniera altrettanto articolata ed elaborata: 'Embe'?'
PS: Progetti: E se uno s'è rotto il cazzo di progettare? |
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PS: Progetti: E se uno s'è rotto il cazzo di progettare?
beh si becca il male esistenziale eh
non si scappa.
Se spegni il cervello e lo rinchiudi nella mediocre routine
e lo fai lavorare al minimo per l'espletamento delle funzioni al minimo sindacale
buongiorno, buonasera, ha visto che tempo, et similia..
si, penso che uno dopo un po si possa decisamente rompere i coglioni e dirlo a tutti.
Pero io penso che se uno
è in grado di fare una analisi del proprio stato psicologico, cosi spietata ed arrivare alla conclusione che mi annoio e non ho piu voglia di progettare..
beh è un bel po di lavoro gia fatto sulla strada della guarigione.
Si è stati in grado di scoprire la malattia, le cause...
certo manca la terapia, ma l'importante è che il portatore sano di noia, sappia che quando ha voglia di riemergere, deve progettare e darsi una mossa.. e non è poco
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Bella, o Vak.
Avanzi un ricco aperitivo con stuzzichini (e dico davvero, senza ironie alcune). |
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