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Respuesta  Mensaje 1 de 699 en el tema 
De: botia  (Mensaje original) Enviado: 01/11/2010 06:31


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Respuesta  Mensaje 475 de 699 en el tema 
De: botia Enviado: 22/02/2012 05:08
Roma non sa gestire una nevicata, ma vuole poteri su protezione civile
“Stupisce e ci fa sorridere la richiesta contenuta nel decreto legislativo su Roma capitale discussa oggi in Commissione Affari Istituzionali di dare competenza al Comune di Roma anche per quanto riguarda la Protezione Civile”. A dichiararlo è il deputato Pierguido Vanalli, capogruppo della Lega Nord nella I Commissione commentando tale richiesta, che sottolinea: “come è possibile pensare di dare in gestione la Protezione Civile ad un Comune che non è stato in grado neanche di gestire 15 giorni fa una emergenza ordinaria? Permettergli di affrontare emergenze straordinarie oltre che irrealistico può essere anche pericoloso ”.

Respuesta  Mensaje 476 de 699 en el tema 
De: botia Enviado: 23/02/2012 05:44

Fischi popolari

C’hanno preso la mano, sulle tasse. Tanto che anche la Rai, con la giravolta da 1 miliardo sul canone che ha tentato di estorcere alle imprese, ha preso esempio da Monti, che appena apre bocca parla solo in modo tassativo. Tutti devono rendere conto dei loro strumenti di lavoro, tranne che le banche, s’intende. Se dovessimo entrare nel computer di una banca così come l’Agenzia delle entrate con la Rai voleva fare nel pc di un dentista, di un calzolaio, di un gelataio, e di tutti i possessori di un tablet, avremmo fatto cadere il Governo. Tutto meno che la trasparenza è quello che trasmette oggi il sistema bancario, intoccabile e inaccessibile. E’ così evidente, dopo anche l’ultimo assalto alle banche popolari, per togliere loro autonomia e voce in capitolo sul territorio attraverso il cavallo di Troia delle liberalizzazioni (un emendamento qua, uno là), che il presidente della Repubblica ha sentito il bisogno di smentire le contestazioni che gli hanno mosso in Sardegna, affermando che lui non è uomo delle banche. Eppure l’uomo che ha voluto a capo del Governo per salvare il sistema bancario lo è al di sopra di ogni ragionevole dubbio, e la sua ombra è una presenza ingombrante quando il Capo dello Stato gira per il Paese. Prima lo applaudivano, adesso si prende i fischi, Napolitano. Dopo gli studenti di Bologna il mese scorso, ora a contestarlo sono stati i cittadini di Cagliari e poi di Sassari, dove ancora gli studenti, i pastori, gli indipendentisti, con le bandiere dei quattro mori, hanno accolto il passaggio dell’amico del tassator cortese. Le tasse non si toccheranno, aveva precisato ieri Monti, dopo aver detto il giorno prima ancora che avrebbe ridotto l’Irpef al 20%. Di sicuro la sovranità è diventata un segreto bancario, custodita nei forzieri di chi ha commissariato la Grecia, innalzando la bandiera di Bruxelles sul Partenone. Ad Atene ci avevano insegnato che i deputati si potevano sorteggiare, ciò che contava era eleggere i giudici e chi guidava l’esecutivo. Una nemesi se è vero che i parlamentari contano quel che contano, devono solo alzare la mano o dire di no, mentre a decidere sul serio sulla nostra vita sono quelli che devono rispondere al popolo. Tassativo.


Respuesta  Mensaje 477 de 699 en el tema 
De: skikko Enviado: 23/02/2012 15:10

“Dalla malattia di Bossi la Lega non esiste più
E dopo di lui le correnti si azzanneranno”

A parlare è Rosanna Sapori fino al 2000 membro del direttivo provinciale del Carroccio ed ex conduttrice di Tele Padania Libera: "Il Senatur dice cose che in realtà gli vengono messe in bocca da chi gli sta intorno. Peccato però che queste persone non abbiano ancora capito che senza di lui sono finiti anche loro. La gente vera, i leghisti duri e puri, credono solo nel leader. Il partito è lui e basta

“Bossi minaccia di cacciare chi lo contesta e dice che Flavio Tosi è uno stronzo. Ma non è lui a pensarlo. E’ chi gli sta intorno. Peccato però che queste persone non abbiano ancora capito, o fingano di non capire, che finito Bossi sono finiti anche loro. La gente vera, i leghisti duri e puri, credono solo nel Senatùr. La Lega è lui e basta”.

Chi parla è una che la pancia del movimento la conosce bene. E’ Rosanna Sapori, ex consigliera comunale leghista ad Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo e fino al 2000 membro del direttivo provinciale del Carroccio. Oggi gestisce una tabaccheria a Bergamo, ma ancora nel 2004, quando il contratto di collaborazione non le fu più rinnovato, era una delle giornaliste e conduttrici di punta di Radio Padania Libera, l’emittente che qualche giorno fa ha censurato le telefonate di protesta contro l’imposizione di Maurilio Canton a segretario provinciale di Varese.

“Ma non chiamatemi epurata – aggiunge – E’ vero, sono stata licenziata in tronco da Radio Padania, ma nessuno mi ha mai buttato fuori dalla Lega. Sono io che da allora non ho più rinnovato la tessera”. E al fattoquotidiano.it ricorda anche il patto segreto stipulato tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, di cui ha parlato di recente Gigi Moncalvo nel corso di In mezz’ora di Lucia Annunziata.

Si smette così di essere leghisti?
Perché? Cosa significa essere leghisti oggi?

Ce lo spieghi lei.
Significa essere cretini. Dalla malattia di Bossi la Lega non esiste più.

Come no? Ci sono ministri, parlamentari e sindaci leghisti in tutto il Nord Italia.
Ma perché secondo voi è Bossi che li sceglie? E’ lui che decide?

Cosa intende?
Che Bossi ha avuto un ictus fortissimo e da allora non è stato più lo stesso. Se oggi mi incontrasse per strada probabilmente non mi riconoscerebbe nemmeno. Due anni fa, al funerale di Vito Gnutti (ministro leghista dell’Industria nel primo governo Berlusconi, ndr) non riconobbe Alessandro Patelli (ex tesoriere del Carroccio, ndr)! Dopo la malattia non sapeva più nemmeno chi erano i figli e così chi gli stava intorno ha assunto il controllo su tutto.

A chi allude in particolare?
Soprattutto alla moglie. E’ lei che dal 2004 ha preso in mano la Lega e anche l’alleanza con Berlusconi. Sull’accordo scritto tra il Cavaliere e il Senatùr per la cessione del simbolo, oltre a quella del senatore Giuseppe Leoni, uno dei fondatori della Lega, c’è anche la sua firma.

Che prove ha lei per dire che quell’accordo esiste davvero?
La parola di Daniele Vimercati, l’unico giornalista che Bossi abbia mai apprezzato e stimato al punto da sceglierlo come suo biografo ufficiale. La storia della cessione del simbolo della Lega a Silvio Berlusconi, come garanzia della nuova alleanza del 2001 dopo il ribaltone del ’94, in cambio del ritiro delle querele e dei soldi necessari a far fronte alla disastrata situazione finanziaria del movimento – la sede di via Bellerio era tutta pignorata – me l’ha raccontata Vimercati alla fine del 2001 pochi mesi prima di morire. Me lo ricordo come fosse ieri, era un pomeriggio e, con le lacrime agli occhi, mi disse: “Rosanna, non c’è più niente da fare. Lo hanno convinto che Berlusconi sta molto male e che nel giro di poco sarà costretto a lasciare la politica così lui, Bossi, si riprende il simbolo e tutto, intanto incassa i soldi”.

Davvero Bossi era convinto che Berlusconi fosse messo così male? Per questo accettò di cedergli il simbolo con lo spadone?
Bossi era stato convinto di questo perché qualcuno glielo fece credere. Ne ebbi un’ulteriore conferma quando un pomeriggio si presentò in radio e io, che con lui avevo un ottimo rapporto, un po’ per provocarlo gli dissi: “Ma come Umberto, ti vendi a Berlusconi?” e lui, piuttosto alterato, mi rispose: “Ma che dici? Che non lo sai che sta male?”. Allora capii che quello che mi aveva detto Vimercati era tutto vero.

Come fa lei a dire di un uomo che oggi arriva a minacciare di epurazione chi lo contesta, che sarebbe pilotato da altri?
Cito testuali parole pronunciate da Calderoli a Venezia: “Questi sindaci che rompono i coglioni non si rendono conto che sono polvere e senza la Lega ritorneranno polvere”. Secondo voi chi è che decide chi deve essere cacciato dalla Lega?

Però è Bossi che ha dato dello “stronzo” a Flavio Tosi per poi fare retro marcia assicurando che il sindaco di Verona non sarà mandato via.
Ma quelle sono cose che gli mettono in bocca altri: Calderoli, la moglie Manuela Marrone, Rosy Mauro e tutti quelli che fanno parte del cosiddetto cerchio magico. Tosi poi non lo può minacciare più di tanto nessuno perché sanno che a lui dei ruoli nazionali non gliene è mai fregato niente. C’è una sola cosa che Tosi vuole fare: il sindaco di Verona. E da sindaco può parlare e contestare la linea del partito, incluso il voto su Milanese, ad esempio. Chi sta a Roma invece non può farlo perché sa che se si va a votare di nuovo con questa legge elettorale non sarebbe più ricandidato.

Ma se è Tosi il vero anti-Bossi, Maroni allora che ruolo avrebbe?
Maroni non è mai stato pericoloso in sé. Maroni è la persona più tranquilla, moderata ed equilibrata che io conosca dentro la Lega. La vera pericolosità di Maroni, per il cerchio magico, sta nel ruolo che ricopre come ministro dell’Interno, per l’accesso che ha a determinati documenti.

Però a Pontida è lui che la base ha acclamato.
Quella che a Pontida acclamava Maroni non è la vera base. La vera base sta con Bossi e basta. E’ lui l’unico vero guru, nonostante la malattia, nonostante tutto, è solo Bossi che i duri e puri della Lega riconoscono come leader assoluto. Se togli Bossi la Lega è finita e se Bossi chiudesse gli occhi domani mattina non potete immaginare cosa accadrebbe.

Cosa?
Avete presente la storia della lista dei politici gay e omofobi? Bè, credete sia un caso che lì in mezzo ci fosse il nome di Calderoli? Io lo dico oggi e lo sottoscrivo: senza Bossi finirà male. Divisi tra maroniani, calderoniani, tosiani, zaiani, cotiani, cominceranno a lanciarsi fango addosso. Mica sono come i democristiani che di giorno litigavano e di notte andavano a letto insieme, questi si ammazzano!

Ma alla guerra tra “cerchio magico” e “maroniani” come ci si è arrivati?
Ci si è arrivati perché quelli che stanno con Maroni sanno bene che quando non ci sarà più Bossi verrà fuori la storia del simbolo e vogliono aver pronta una nuova Lega da presentare agli elettori.

di Claudia Daconto

Respuesta  Mensaje 478 de 699 en el tema 
De: Claretta Enviado: 24/02/2012 00:04
Rosanna Sapori confidente di Daniele Vimercati ?
 
caspita che onore !!
 
ma mi faccia il piacere, mi faccia !!

Respuesta  Mensaje 479 de 699 en el tema 
De: Ketty Frega? Enviado: 24/02/2012 06:20
Claretta, su questo argomento hai già ampiamente dimostrato di essere sorda e cieca. Peccato che manchi sempre una scimmietta...

Respuesta  Mensaje 480 de 699 en el tema 
De: Miti Enviado: 24/02/2012 10:08

Bossi minaccia di cacciare chi lo contesta e dice che Flavio Tosi è uno stronzo. Ma non è lui a pensarlo. E’ chi gli sta intorno. Peccato però che queste persone non abbiano ancora capito, o fingano di non capire, che finito Bossi sono finiti anche loro. La gente vera, i leghisti duri e puri, credono solo nel Senatùr. La Lega è lui e basta”.
Chi parla è una che la pancia del movimento la conosce bene. E’ Rosanna Sapori, ex consigliera comunale leghista ad Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo e fino al 2000 membro del direttivo provinciale del Carroccio
AL fattoquotidiano.it ricorda anche il patto segreto stipulato tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, di cui ha parlato di recente Gigi Moncalvo nel corso di In mezz’ora di Lucia Annunziata.
"Dopo la malattia di Bossi è la moglie che ha preso in mano la Lega e anche l’alleanza con Berlusconi. Sull’accordo scritto tra il Cavaliere e il Senatùr per la cessione del simbolo, oltre a quella del senatore Giuseppe Leoni, uno dei fondatori della Lega, c’è anche la sua firma".
Che prove ha lei per dire che quell’accordo esiste davvero?
La parola di Daniele Vimercati, l’unico giornalista che Bossi abbia mai apprezzato e stimato al punto da sceglierlo come suo biografo ufficiale. La storia della cessione del simbolo della Lega a Silvio Berlusconi, come garanzia della nuova alleanza del 2001 dopo il ribaltone del ’94, in cambio del ritiro delle querele e dei soldi necessari a far fronte alla disastrata situazione finanziaria del movimento – la sede di via Bellerio era tutta pignorata – me l’ha raccontata Vimercati alla fine del 2001 pochi mesi prima di morire.
Me lo ricordo come fosse ieri, era un pomeriggio e, con le lacrime agli occhi, mi disse: “Rosanna, non c’è più niente da fare. Lo hanno convinto che Berlusconi sta molto male e che nel giro di poco sarà costretto a lasciare la politica così lui, Bossi, si riprende il simbolo e tutto, intanto incassa i soldi”.


(dal quotidiano di Bergamo)

Respuesta  Mensaje 481 de 699 en el tema 
De: botia Enviado: 26/02/2012 07:26
Carta acquisti, Monti la regala ai poveri... Immigrati
 
“Il governo Monti continua a chiedere sacrifici ai cittadini padani, ma si appresta a fare l’ennesimo regalo agli immigrati”. L’allarme viene lanciato dal deputato della Lega Nord Marco Rondini che accende i riflettori sul disegno di legge recante “disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo” del quale si è discusso anche oggi in commissione Affari Sociali alla Camera. “Nel testo all’articolo 60 commi 1 e 2/A – illustra il parlamentare milanese del Carroccio – si prevede la sperimentazione finalizzata alla proroga del programma “Carta acquisti” nei Comuni con più di 250mila abitanti fra la popolazione in condizione di maggiore bisogno per contrastare la povertà assoluta. Il decreto fissa i nuovi criteri di identificazione dei beneficiari per il tramite dei Comuni, con riferimento ai cittadini comunitari ovvero ai cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. Questo – afferma Rondini – vuole dire che i benefici finiranno quasi completamente nelle tasche degli immigrati. E’ una storia già vista – illustra il deputato padano - . Basare l’erogazione di un servizio o di un sussidio su criteri quali il reddito o il numero di figli finisce inevitabilmente a favorire sempre gli immigrati. E’ così per le case popolari, è così per i posti negli asili nido, il diritto allo studio, ecc. Si fa un gran parlare dei presunti benefici che deriverebbero dall’immigrazione – continua Rondini – ma alla prova dei fatti abbiamo tensioni sociali continue nelle periferie delle nostre città che nascono proprio dal fatto che gli immigrati, regolari e non, riescono sempre ad avere la precedenza rispetto alla nostra gente. Il vantaggio di un’immigrazione massiccia quindi dove sta? Forse nel fatto che è aumentata la popolazione carceraria? Probabilmente gli unici a giovare davvero di questo fenomeno – conclude Rondini – sono alcuni imprenditori scellerati perennemente alla ricerca di manodopera a basso costo”.

Respuesta  Mensaje 482 de 699 en el tema 
De: Merendina Enviado: 26/02/2012 07:28

Respuesta  Mensaje 483 de 699 en el tema 
De: botia Enviado: 26/02/2012 07:41
oè..............spanzata postmatrimoniale
levati dalle palle 

Respuesta  Mensaje 484 de 699 en el tema 
De: Merendina Enviado: 26/02/2012 07:46
oè...... peli muscolosi
statt accuort
io posto dove, quando, come e cosa mi pare.
uh uh uh


Respuesta  Mensaje 485 de 699 en el tema 
De: botia Enviado: 26/02/2012 08:09
sono questi i motivi 

Respuesta  Mensaje 486 de 699 en el tema 
De: Ketty Frega? Enviado: 26/02/2012 14:13
Dovrei partire con la cazzeide, ma ho mangiato bene e bevuto meglio, e poi qui è scoppiata l' estate con conseguente abbiocco.
Il massimo che posso fare è questo:
 
TESTE DI CAZZO SIETE E TESTE DI CAZZO RESTERETE!

Respuesta  Mensaje 487 de 699 en el tema 
De: Claretta Enviado: 26/02/2012 23:51

Respuesta  Mensaje 488 de 699 en el tema 
De: botia Enviado: 27/02/2012 06:22

L’anticorpo al falso problema destra-sinistra

Il popolo, avete visto dove il Colle e Monti, la destra e la sinistra e il sindacato hanno messo il popolo? Non conterà più nulla per le loro sponde, ma conta ancora per la democrazia, conta nonostante le parti si autoassolvano in tribunale per continuare a reggersi il moccolo. E allora ben venga l’unico anticorpo che salva dall’omologazione del partito unico, la forza popolare. Se non avere diritti è andare in Europa, chi se ne frega della loro Europa. Non dimentichiamoci la lezione di Mitterand, quando un governo di sinistra impose riforme “di destra”, facendo scelte che non portarono a moti di piazza, perché tanto la piazza era tenuta buona dal catenaccio sindacale. Ma la questione non è destra o sinistra. Non dimentichiamo le parole di Mario Draghi, “il modello sociale europeo è morto”. Ci dicano allora qual è il nuovo corso: il precariato del lavoro, la stabilità delle banche? Ci spieghino cosa vogliono dire le parole del premier nei giorni scorsi in Spagna: le riforme rafforzeranno i trequarti del sistema produttivo ovvero i servizi. Il terziario produce ricchezza, professor Monti? E da quando le banche, gli oligarchi, producono Pil, a differenza delle imprese? Ma la questione non è destra o sinistra. Allora è vero che le riforme servono solo a salvare un mondo, il loro, la loro visione di mondo dove non esiste una questione di essere di destra o di sinistra ma l’essere dentro la stessa regia di potere. E serve ad ammazzarne un altro di mondo, il nostro. Noi, parafrasando, stiamo dalla parte di quelli che credono che melius scitur Deus nesciendo. La nostra fede nelle origini, nel popolo, è salda anche senza dover laureare altri poteri o altri riti occulti, dove la questione non è destra o sinistra


Respuesta  Mensaje 489 de 699 en el tema 
De: Ketty Frega? Enviado: 27/02/2012 07:47
Il popolo? Si è sempre detto "popolo BUE": chissà perchè???


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