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General: Spazio Verde
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Message 1 de 699 de ce thème |
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De: botia (message original) |
Envoyé: 01/11/2010 06:31 |
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Message 430 de 699 de ce thème |
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Che cce frega, o Botja... Simm' 'e Nnapule, paisa'.
O Cla, tu vuoi votare troppo. Il sistema americano di votare anche per giudici e poliziotti non mi sembra il massimo per il semplice motivo che l'eletto ha poi le mani legate nei confronti di coloro che lo hanno votato. |
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Message 431 de 699 de ce thème |
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De: botia |
Envoyé: 24/12/2011 08:45 |
Auguri Peter
psssssssss.........telefona al Monari e fagli gli auguri scambiandovi un segno di pace.....ghghghgh |
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Message 432 de 699 de ce thème |
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Ah, ma ci sentiamo quasi tutti i giorni: gli racconto fatti e fatterelli personali per aiutarlo a redigere la mia biografia (sennò come fa, poveraccio?).
Tante angurie a te ma anche a tutti. |
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Message 433 de 699 de ce thème |
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De: botia |
Envoyé: 06/01/2012 10:35 |
SALDI DI GENNAIO
PD E TRIPLICE SVENDONO I LAVORATORI
Hanno dato vita all’inciucissimo, non si era mai vista una sinistra così.
Per tenere in vita Monti, il Governo delle banche, mettono a tacere la piazza.
Intanto scoppiano le bombe
a dirla tutta, la sinistra, il sindacato stanno lavorando per tenere buona la piazza. Il che significa allontanare lo spettro del voto e dare tutto il tempo ai manovratori per eliminare dal sistema le anomalie della politica. La Lega ovviamente è il primo candidato da licenziare nella visione di un nuovo costituendo arco costituzionale Quindi chi se la beve la storia della coesione sociale che la sinistra invoca per raffreddare le tensioni di un Paese sempre più disoccupato? Sa di fuffa. In altre parole, una sinistra così non si era mai vista, l’inciucissimo di Monti e con Monti, per tenere in vita il governo delle banche, è cosa fatta. D’altra parte fino ad ora abbiamo visto solo scioperi di facciata, affettuose reprimende al governo accolto da tutti come fosse la Befana, l’Epifania, la manifestazione di una divinità (in effetti il denaro per i mandanti bancari lo è). Fare finta di abbaiare è il dato più evidente e scandaloso del sindacato con il Pd e il capo dello Stato che continua a metterci del suo, in un cammino sempre più presidenzialista invocando, nel caso, anche la riforma degli ammortizzatori sociali. Stanno tentando di sedare le tensioni, di tenere al guinzaglio la protesta, arginarla, fino a che si può, sottovalutando quello che non riescono a controllare, le bombe a Equitalia. Cosa tiene in piedi l’inciucissimo? Un progetto per il lavoro? No. Fa da palo alla fase 1 di Monti, ovvero le tasse. Fa da palo alla fase 2 di Monti, ovvero il rilancio dove non c’è ancora una riga sull’occupazione. Alla voce occupazione leggiamo solo questo: taglio delle regole, taglio dei tavoli, consultazione separata dei sindacati, il taglio degli stipendi della casta, un contentino all’antipolitica. E il rilancio del lavoro? Nisba. Aiuti alle imprese sane? L’ex Commissario alla concorrenza, che sa come si potrebbe evitare la delocalizzazione, non li prevede. Poi leggiamo due dati: quello della disoccupazione in Germania, al 6,8 per cento, ben al di sotto delle attese, e poi quello dell’Italia, il 29 per cento sul fronte giovanile e all’8,6 nella media nazionale. Dio mio, che disastro. Che fase è del Governo Monti? La busta numero uno, la due o la tre? Poi scopri che in Germania gli stipendi sono più alti che in Italia, che un operaio i suoi 3mila euro se li porta anche a casa, che le nostre buste paga sono al 32° posto nei Paesi Ocse. Per forza, finisce tutto in tasse. Sai quindi cosa gliene importa al lavoratore della coesione sociale, figlia di un linguaggio vecchio come il cucco, quando, ancora, leggi nel rapporto del Work Monitor Randstad che un italiano su due è pronto a trasferirsi all’estero per migliorare la propria posizione lavorativa? Guadagnare il giusto, realizzare il proprio sogno, costruirsi un futuro. Invece dicono ai lavoratori: state buoni, ci pensa la befana.
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Message 434 de 699 de ce thème |
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De: botia |
Envoyé: 06/01/2012 11:08 |
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Message 435 de 699 de ce thème |
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De: botia |
Envoyé: 07/01/2012 07:13 |
Spinti verso il default sociale
Per fortuna che le pensioni di anzianità erano un privilegio e una anomalia. Così ci avevano spiegato dal governo fino ai pasdaran anti-casta. Per fortuna che farci andare in pensione a 90 anni suonati era una conquista sociale e la salvezza dei conti pubblici, pena il baratro e il fallimento del Paese. Invece guarda qua: hanno fatto fare corto circuito alla società. Peggio: hanno innescato uno scontro generazionale. Le caselle del lavoro non vengono più liberate e i giovani sono a spasso. Il Governo ha turato tutte le uscite. Eh già, premesso che il bilancio dell’Inps non è una voce del bilancio dello Stato e premesso che non è lo Stato a pagare le pensioni da lavoro ma l’Inps - vero Fornero? - e premesso che è un ente perfettamente autonomo dal 1989, e in utile, ora è tutto più chiaro. Lo Stato dall’Inps pesca i soldi per l’invalidità civile (dove eccelle una parte del Paese), per gli assegni di maternità (anche per gli extracomunitari che non lavorano), per gli assegni famigliari (dove eccelle una parte dei nuovi ingressi stranieri per ragioni di reddito). Per questa voce, ricordiamolo, lo Stato faceva una partita di giro. Ora mica tanto: al resto ci deve pensare l’Inps a coprire quello che l’Inps anticipa (per decisione del governo Prodi). Tira di qua, tira di là, la morale è che a sostenere l’assistenza non ci sono i 60 milioni di contribuenti ma i 20 milioni - paganti - di iscritti alla previdenza. E di questi 20 milioni, la maggioranza si trova al Nord, con una pensione d’anzianità quasi in mano. Potevano lasciarci andare in pensione? Ma figuriamoci. Così, hanno costretto i padri a non muoversi dal posto di lavoro. Lo chiedeva l’Europa, lo chiedeva. Morale, siamo al default sociale, lo certifica la brutalità dei dati dell’Istat sulla disoccupazione. E questo si somma al default sostanziale dell’economia. Cosa abbiamo ottenuto? Tasse, recessione, e una disoccupazione da paura, con i padri portati in barella dai figli e dai nipoti a lavorare. Poi, con tutto il rispetto, ma chi crede nelle parole del presidente Napolitano quando afferma che siamo pienamente affidabili sul debito pubblico? E sul lavoro e l’equità fiscale e l’evasione, e il catasto, e i costi della sanità... quando tutte le regioni saranno affidabili... come il Nord?
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Message 436 de 699 de ce thème |
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De: botia |
Envoyé: 08/01/2012 07:41 |
Napoli vive di “libera” impresa, ma il sindaco finge di non saperlo
De Magistris difende il segreto di Pulcinella
Persino a San Gennaro si scioglie il sangue fuori tempo. Il suo sindaco Luigi De Magistris stavolta l’ha sparata davvero grossa. Troppa grossa. Tanto grossa che il Vesuvio sta pensando di fargliela pagare. Emetterà una colata di lava con tanto di scontrino. Che, da queste parti, è il cosiddetto oro di Napoli. Già, lo scontrino qui non lo fa nessuno. Per questo vale oro. Oro che il Sud accumula sbeffeggiando il Nord. A Napoli che il commercio si basi sull’evasione fiscale è come il segreto di Pulcinella. Tutti lo sanno, nessuno lo dice. Fate ungiro per la città e ve ne accorgerete dal primo acquisto. E’ tutto un mercato all’aperto, senza registratori di cassa, ovviamente. Scontrini fantasmi o taroccati come lo è spesso la merce venduta. Le statuine del Presepio vendute a chili in questi giorni di festa in via San Gregorio Armeno se la ridono felici: sono volate via leggere come libellule, senza ritrovarsi appiccicati balzelli di sorta. Loro alla fase 1 e pure a quella 2 dell’era Monti fanno pernacchie. Il governatore Zaia non ha chiesto nient’altro che il blitz fatto a Cortina venga riproposto per coerenza anche al Sud. Un sindaco equosolidale avrebbe detto: «Ispettori del fisco venite. Tutto qui al Sud è in regola, vi stiamo aspettando». Un sindaco equosolidale, non De Magistris che ha bacchettato Zaia: «Non comprendo come si possano dire certe cose considerando comunque che le grandi evasioni sono spesso riscontrate su tutto il territorio nazionale, ma molte volte al Nord del Paese. Le parole di Zaia sono inaccettabili». Due pesi e due misure che poi sono lo specchio di due Paesi spacciati, per comodità, come uno solo: l’Italia. Zaia non si scagliava contro i controlli fatti nel suo Veneto, ma stimolava la stessa sollecitudine verso un’area del Paese che ai dribbling ci è avvezza. Lo confermano non solo le statistiche legate all’evasione, ma anche tutto ciò che è trucco per evadere i controlli. Dai falsi invalidi e alle pensioni per giovincelli. Qualsiasi voce contro Zaia sarebbe stata stonata ma che lo faccia proprio un sindaco è bestemmia. Non bisogna essere napoletani per capire che quella città vive proprio sulla libera impresa. Libera nel senso che non è soggetta a nessuna tassa. Lì non devi avere neppure un negozio o un’insegna, figurati se ti serve la licenza. Il commercio lo fai con il banchetto abusivo sistemato dove ti va, anche fuori dalla porta di casa. O anche sul marciapiedi del salotto buono della città perchè, intanto, a meno che non si annunci una visita presidenziale, gli affari si contrattano a cielo aperto. Napoli è l’arte di arrangiarsi. E l’arte di arrangiarsi non passa certo da uno scontrino fiscale. La pizza è buona, ma abbinarla a una ricevuta pare che non abbia lo stesso sapore. Ti dicono pure che questo è il bello di Napoli: farla franca perchè, intanto, qualcuno che paga per te lo trovi sempre. Le parole di De Magistris non hanno voluto mettere il Paese in corsa sullo stesso binario. E, allora, lasciatecelo dire. Più al Sud viene voglia di evadere, più al Nord cresce il desiderio di prendere altre strade. Perchè la Padania si è piegata la schiena a forza di sacrifici ma non è pirla. Un pò di sana... evasione se la merita anche lei. Evasione dai luoghi comuni, dagli sprechi e da chi prende forzatamente senza restituire. In una parola: secessione
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Message 437 de 699 de ce thème |
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De: botia |
Envoyé: 13/01/2012 05:48 |
Prima degli immigrati pensiamo ai nostri cittadini
“Vista la preoccupante e crescente disoccupazione dei lavoratori italiani, il ministro Andrea Riccardi prima di preoccuparsi degli immigrati dovrebbe dare risposte ai nostri cittadini. Se poi, come dice il ministro per l’Integrazione, sono scaduti seicentomila permessi di soggiorno a causa della perdita di lavoro, sarebbe il caso di attivarsi per rimandare a casa il prima possibile queste persone affinché possano raggiungere la loro famiglia e vivere in modo più dignitoso nel loro Paese”. Lo ha detto il deputato della Lega Nord, Matteo Bragantini, rispondendo all’intervento in commissione del ministro per l’Integrazione, Andrea Riccardi. “Sarebbe inoltre – prosegue Bragantini - un atto di crudeltà concedere la cittadinanza ai minori nati in Italia, che poi si troverebbero costretti a vivere in un orfanotrofio una volta separati dai loro genitori qualora rimandati nel loro Paese perché irregolari. è molto meglio concedere loro la cittadinanza una volta maggiorenni, qualora superino un esame e siano in grado di decidere se restare o vivere con i propri genitori. In merito ai preoccupanti fenomeni di intolleranza, voglio far notare la percezione dei cittadini italiani di avere maggiore oneri e di godere di minori diritti degli extracomunitari. Basti vedere i paletti che vigono nell’assegnazione delle case popolari e che finiscono per favorire sempre gli stranieri. Oppure nel caso degli ospedali, usati troppo spesso gratuitamente come ambulatori, rispetto ai nostri cittadine costretti a pagare il ticket. Sarebbe quindi il caso - conclude il deputato del Carroccio - di preoccuparsi che anche loro rispettino le regole e che non godano di maggiori diritti rispetto ai nostri cittadini”. |
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Message 438 de 699 de ce thème |
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De: ORANGE1 |
Envoyé: 13/01/2012 06:34 |
ai minori nati in Italia, che poi si troverebbero costretti a vivere in un orfanotrofio una volta separati dai loro genitori qualora rimandati nel loro Paese perché irregolari.
Mi sa che i genitori irregolari di un minore che ha il diritto di risiedere, acquisiscono automaticamento a loro volta il permesso di soggiorno! |
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Message 439 de 699 de ce thème |
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esatto
c'è il ricongiungimento famigliare
permesso di soggiorno automatico anche per nonni, fratelli, cugini
e zii
ma poi bisognerebbe vedere se l'infante avrebbe diritto alla doppia
nazionalità, e se nei paesi di origine dei genitori l'Italia riuscirebbe
a fare valere l'italianità dell'infante
attualmente non riesce nemmeno a fare valere l'italianità di un infante
con un genitore italiano
e questo non zsuccede solo in Africa, succede anche in Germania
e negli Usa
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Message 440 de 699 de ce thème |
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De: botia |
Envoyé: 14/01/2012 09:19 |
LA SCOZIA SI CONQUISTA LA LIBERTA’
IL SUD SI PRENDE IL DIRITTO DI EVADERE
La Scozia sa come prendersi la libertà. E noi? Siamo ancora alla prese con il Sud che non registra le case al Catasto. Siamo prigionieri di un Paese fantasma dopo 150 anni di unità. è come parlare di un popolo che va sulla luna e di altri, ancora, che cercano il modo migliore per piangere e fottere il prossimo. D’accordo, c’è un Mezzogiorno che è schiacciato sotto il tallone dei partiti, ma il senso dello Stato, della legalità della sua classe dirigente è l’emblema di una guerra quasi perduta. La Scozia vuole l’indipendenza, ci prova, cerca la via democratica pur sapendo, come ricordava De Gaulle, che ogni nuova Costituzione nasce «sul filo della spada». Le rivoluzioni d’altra parte hanno sempre un prezzo molto alto e il cambiamento passa sempre per la fatica della politica. C’è qualcosa in questo Paese che sembra più dogmatico della Bibbia, ed è la Costituzione. Difesa e inattuata. Le autonomie sono un contenitore di difficile conquista, possiamo chiamarle anche autonomie costituenti, piccole costituzioni, di cui il Nord sta cercando di dotarsi attraverso gli Statuti delle Regioni. Ma appena si parla della sostanza, ovvero della sovranità, il diritto a chiamarsi popolo, sembra diventare uno strappo al diritto e non, invece, il diritto di una generazione di stabilire nuove regole, un patto nuovo con lo Stato. La battaglia per la libertà viene spostata e spacciata come guerra alla casta della politica, come se tutto si risolvesse con una specie di seconda mani pulite, questa volta senza arresti. La distanza siderale tra politica e territorio tuttavia si allarga, e la questione settentrionale, che è l’antitesi dell’evasione del Sud persino dal Catasto (il che significa evadere l’Imu, la tassa rifiuti, il canone Rai, tutte le tasse collegate al possesso di un immobile..., e non ci chiediamo a chi e cosa si allaccino per luce, acqua, gas), torna evidente nell’incapacità di dare risposte ad altre forme di secessione, secessioni dal basso: delle imprese, della finanza. Senza fare referendum per l’indipendenza c’è un Nord che ha già scelto come cercare altre vie di fuga. A voglia assistere il Pd a discutere del Nord, a fare manifesti sul “Pd del Nord”. Che doveva nascere a Vicenza nel novembre del 2010.... «Le questioni sono di grande rilevanza, a partire dal tema delle infrastrutture per arrivare a quello delle imprese e del lavoro», aveva dichiarato un economista di area ad uno degli ultimi vertici del partito sulla questione, qualche mese fa. C’hanno provato più volte. Un anno e mezzo fa il loro segretario disse no ad un Pd del Nord, dopo la sconfitta dell ’ultima roccaforte rossa Virgilio. Piazza Sordello aveva perso la faccia. La sinistra “federalista” più indietro nel tempo, nel 2009, si era data appuntamento anche al Pirellone: c’erano tutti, dai consiglieri regionali ai presidenti di Provincia, dai sindaci delle grandi città. «Magari a Roma siamo vissuti con qualche fastidio, però non si creda che questo coordinamento sia un giocattolo», aveva dichiarato allora Sergio Chiamparino. L’anno prima, ancora, il segretario Veltroni aveva convocato tutti i segretari regionali per dire che no, il Pd del Nord non si sarebbe fatto. Insomma, a tappe alterne, hanno tentato di scendere sul campo di battaglia e di vestire un abito diverso. Ma autonomisti, federalisti, o si nasce o non ci si inventa per atto notarile. Troppe questioni restano incomprese da quella politica che è prigioniera di un tarlo culturale. Da tempo ad esempio la fabbrica non è più il motore dello sviluppo socialee il consenso si sposta su altre culture, quelle del lavoro autonomo e della piccola impresa. Anche lo Stato non lo ha capito, visto che massacra solo chi crea nuovi posti di lavoro e sa fare a meno dell’articolo 18 riuscendo a generare comunque sviluppo. E per fare cassa va a Cortina o nel fango di Abano Terme. La Scozia, seppur “lontana”, intanto fa la sua parte e noi, dal nostro osservatorio, Dio solo sa quanto la invidiamo. E’ solo questione di portar pazienza. Non dimentichiamoci cosa affermò nel 1996, quando milioni di cittadini del Nord scesero lungo un fiume, un segretario della sinistra: «Sono ormai finiti perchè il Governo dell’Ulivo riuscirà a portare l’Italia in Europa». Come no... tranne le case del Sud.
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Message 441 de 699 de ce thème |
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De: botia |
Envoyé: 14/01/2012 09:44 |
L'evasione abita al Sud
Era il gennaio 1993 e per U mberto Bossi e Gianfranco Miglio veniva chiesta l’autorizzazione a procedere per “istigazione a disobbedire”. Verrebbe da ridere, ma è storia. Il reato? Aver invitato il popolo del Nord a non pagare le tasse. Tema quanto mai di attualità, visto che il 2012 sarà l’anno del salasso per moltissimi (ma non per tutti) onesti contribuenti. A partire dall’odiosa Imu, ovvero l’Imposta Monti che colpirà, tra l’altro, prima e seconda casa. Oggi, quindi, sarebbe curioso avere dalle varie Procure della Repubblica sparse per il Mezzogiorno i dati relativi alle condanne di quelle centinaia di migliaia di cittadini che, senza istigazione, la disobbedienza civile la praticano con non chalance dalla preistoria repubblicana. Come? Abitando in vere e proprie case fantasma, invisibili al fisco, impermeabili a qualunque tipo di tassa. Così, per una Lega Nord che il 22 gennaio sarà in piazza a gridare lo scandalo degli oltre cinquanta nuovi balzelli del trilateral Mario Monti (Iva, Imu, benzina, tassa sulla fortuna, Irpef, imposte di bollo, tabacchi, pedaggi, energia, rifiuti, pensioni eccetera), esiste una “sottolega Sud” trasversale e compatta che, senza soluzione di continuità in tutta la parte medio bassa dello stivale italiano, quelle tasse semplicemente non le ha mai pagate. Nel 2011 l’Agenzia delle Entrate ha stimato al 66 per cento (66%!) l’evasione fiscale media nel Meridione. E a proposito di Imu, fanno inorridire i dati (pubblici) dell’Agenzia del Territorio. Basta un clic nella banca dati relativa ai “fabbricati non dichiarati” per capire dove l’Imposta Monti andrà a colpire. Solo a Palermo, con tanto di particella, sono a ieri ben 6.015 i fabbricati fantasma e quindi esentasse. Nella provincia il dato lievita a 62 mila, esattamente come in provincia di Cosenza. A Corleone, patria di Totò Riina, ce ne sono ben 1.424 su 11 mila abitanti. Il quadro non cambia nelle altre regioni del Sud. Nel comune di Napoli le case fantasma sono 6.981 , i n quello di Reggio Calabria 6.237, a Messina 3.148, a Salerno 1.925, a Frosinone 1.493. Va appena meglio Bari con 1.331 fabbricati non dichiarati. E al Nord? Tutt’altre cifre. A Milano ne risultano 22, a Monza 16, a Torino 56, a Udine 179, a Belluno 350, a Piacenza 486. Una bella differenza. Inutile dire che per nessuno di questi immobili fantasma è arrivata la relativa denuncia nonostante la circolare 7/2011 abbia fissato per i proprietari il termine del 30 aprile 2011 per mettersi in regola. Un flop anche la cosidetta sanatoria: su 60 mila proprietari raggiunti dalla proposta di mediazione, solo 16 mila hanno aderito. Certo, i tecnici sono al lavoro per stimare la cosiddetta “rendita presunta”: ma poi chi pagherà? Chi farà pagare, soprattutto ? Quegli stessi solleciti funzionari che non si erano accorti (prima delle fotografie aeree) che a Velletri, 53 mila abitanti in provincia di Roma, c’erano oltre quattromila case fantasma? Quattromila immobili che fra Ici, Tarsu e oneri avrebbero dato fiato al passivo da 92 milioni di euro del Comune. Alla faccia dei nuovi balzelli del Governo Monti-Passera, gli accertamenti fattidall’Agenzia del Territorio su circa due milioni di particelle, solo tra il 2007 e il 2010 hanno prodotto un incremento di rendita da 415 milioni di euro. Dal 2007, incrociando dati e rilevamenti aerei, sono emersi dal nulla ben 2.228.143 immobili fantasma, compresi aeroporti e stazioni ferroviarie. E fa un certo effetto vedere in rete le immagini della tv locale Italia2 con telecamera a sorvolare il piccolo comune di Sala Consilina (Salerno), 12.700 abitanti e Ici evasa per 550 mila euro dal 2002 al 2008. Tutta questa gente pagherà l’Imposta Monti? Per questo i sindaci della Lega rispolverano con orgoglio lo spirito anti-imposte del 1993. Fra i tanti, il sindaco di Trezzo sull’Adda, Danilo Villa, che non ha avuto paura di eventuali denunce per “istigazione a disobbedire”. Villa ha invitato i suoi concittadini a non pagare il balzello romano: «Con l’Ici il Comune incassava 1,6 milioni - ha detto il primo cittadino dello splendido borgo milanese al confine con Bergamo -, con l’Imu e con le nuove rendite catastali incrementate del 60% il Municipio si troverebbe a prelevare dalle tasche dei cittadini 3,1 milioni. Per poi devolverli, però, quasi tutti a Roma: tanto vale non pagare».
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La Lega si prepara al collasso dell'euro e alla fine dell'Europa, eventi dati per certi perché predetti da un aruspice leggendo le interiora di piccione durante l'ultima riunione degli esperti economici del partito. La profezia Levando le dita ossute verso il cielo, l'indovino (un vecchio taglialegna della Val Trompia, eurodeputato da quattro legislature) ha pronunciato la sua sentenza: "Gh'è nianca el temp per brisigà al maloss", non c'è neanche il tempo per brisigare il malosso, antica formula rituale dei pastori camuni che indica una catastrofe imminente. Entusiasti, i capi del Carroccio ne hanno dedotto che la miseria, la fame e la carestia sono alle porte: "Finalmente avremo le condizioni ideali", spiegano in un comunicato, "per la nascita della Padania".
I confini. I confini della Padania sono ancora oggetto di animate discussioni. Secondo il professor Miglio andavano da Amburgo a Bolzano, escludendo del tutto l'Italia settentrionale. Secondo i leghisti piemontesi, la vera Padania corrisponde alla zona delle risaie e naturalmente esclude Torino, città corrotta, piena di negri, omosessuali e professori azionisti. Alcuni dei professori azionisti sono omosessuali e uno è anche negro: si tratta di Batu Eulambala, di origini ghanesi, trilingue, neolaureato con una dotta tesi sulle popolazioni primitive delle valli cuneesi, da lui percorse in jeep e con un casco coloniale in testa. Secondo i leghisti veneti la Padania non esiste, esiste il Veneto che deve la sua supremazia razziale alla capacità, ormai genetica, di bere fino a cinque litri di vino rosso in una sola sorsata, trattenendo il respiro. Dal Veneto è ovviamente esclusa Venezia, città corrotta, piena di negri fino dai tempi di Otello e di omosessuali da quando nei palazzi sul Canal Grande venne introdotto l'uso decadente delle posate a tavola. Infine per i leghisti lombardi la Padania corrisponde alle zone rurali delle Prealpi, ma non tutte, solo quelle dove non è stato ancora introdotto il divorzio.
Donne. Le donne devono stare a casa a mescolare la polenta. Anche in assenza di polenta, per esempio nella stagione estiva, devono mescolare continuamente una pentola di acqua calda per restare in allenamento. La seconda attività, in ordine di importanza, è lodare le dimensioni del dito medio del marito durante le chiacchiere in piazza. La terza è salvare la razza padana, insidiata dalla prolificità delle extracomunitarie, facendo almeno cinque figli cadauna. Allo scopo è stata allestita la Banca del Seme Padano, che raccoglie solo spermatozoi certificati. Al microscopio, sono riconoscibili per la minuscola canottiera e perché prima di introdursi nell'ovulo chiedono sgarbatamente se è pronto in tavola.
Divisa. La camicia verde non sarà obbligatoria, ma indossarla consentirà di accumulare punti sulla tessera annonaria. Nella variante verde biliardo - la preferita da Calderoli - si consiglia di aggiungere sulla schiena, facendoli cucire dalle donne di casa, i cinque piccoli birilli che formano il castello nel gioco delle boccette. La variante verde rana, molto indicata nelle zone di risaia, è disponibile anche con una spiritosa screziatura di pan grattato e uno spray che imita il profumo della frittura.
Istituzioni. La Padania sarà guidata dal suo fondatore Umberto Bossi con il nome di Grande Guida Luminosa e Capo Supremo del Popolo e dell'Esercito. Alla sua morte verrà imbalsamato da esperti coreani ed esposto nel parcheggio del ristorante pizzeria Robertino di Gallarate (sala banchetti, matrimoni, battesimi, menù fisso 15 euro a mezzogiorno, tel 477-0028992, chiuso il lunedì). Gli succederà il figlio Trota con il titolo di Caro Camerata e Apprezzato Consigliere. Per prudenza verrà imbalsamato ancora da vivo, pochi giorni dopo il suo insediamento.
Capitale. Milano, se accetterà con entusiasmo. Se no, Gallarate. |
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Uhuhuh... Ma cosa cavolo significa 'brisigà el maloss'? |
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