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De: lore luc (Mensaje original) |
Enviado: 12/01/2010 09:34 |
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Leggi attentamente.
La Questura parla dell'azione di un gruppo di 80 anarchici che hanno
chiuso a loro modo la manifestazione dei mille di cui tu parli.
I danni non sono fantasie. |
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cronaca
07/03/2010 - INTERVISTA
Esposito: "No Tav a un bivio, via i professionisti della violenza"
Appello bipartisan: «Governo e partiti stanno lasciando sole le forze dell'ordine»
TORINO
Stefano Esposito, deputato del Pd, attacca la «deriva estremista» del movimento No Tav dopo l’aggressione di giovedì sera a Buttigliera Alta al cantiere della Torino-Lione; lancia un appello bipartisan, al governo ma anche alla «parte mia»: «Non lasciare sole le forze dell’ordine a fronteggiare gli antagonisti che cercano a tutti costi l’incidente». Infine, sfida aperta all’ala militare dei NoT av, agli autonomi e agli anarchici che si sono stanziati stabilmente in Valsusa.
Onorevole, che succede in Valsusa? «Mi sembra ormai evidente che la deriva estremista del movimento sia un fatto compiuto. Non c’è più la rete del 2005, con cui si poteva dialogare e confrontarsi. Perché, sia chiaro, tutti devono poter esprimere il proprio dissenso. Il problema è che la guida del movimento è passata nelle mani di Lele Rizzo, di Luca Abbà, dei “presidianti” 24 ore su 24. E io chiedo a loro, direttamente: di che vivete? Che lavoro fate? In quali case e di chi? Come vi guadagnate il pane tutti i giorni?». La polizia ha denunciato apertamente la strategia dei violenti: costringere le forze dell’ordine a reagire. Insulti, tra cui «servi della mafia», i lanci di pietre, i bengala, i chiodi, le minacce agli operai dei cantieri... «E noi non dobbiamo lasciare sole le forze dell’ordine impegnate in questo confronto che va scivolando lentamente nel teppismo puro. La politica non può dimenticarsi del sacrificio quotidiano di donne e uomini in divisa. Non basta che Maroni dia al questore numeri adeguati a fronteggiare gli estremisti. è necessario dimostrare, nei fatti, una vicinanza concreta a polizia, carabinieri, Finanza, guardia forestale».
Ma Raffaele «Lele» Rizzo e Luca Abbà non sono soli. Con loro c’è Alberto Perino, quello che fu definito il portavoce del movimento. «Perino è in prima fila, in perfetta sintonia con chi sfrutta la Tav al solo fine di alimentare il conflitto sociale permanente. C’è quando insultano le forze dell’ordine, quando vengono lanciate le pietre, quando vengono bloccati strade e treni. Ecco, è necessario che la parte più responsabile del movimento prenda le distanze. Subito. Prima che sia davvero troppo tardi. Perino sta cercando a tutti i costi di trasformarsi a sua volta in un “martire”. è la sua ultima chance, anzi l’ultimo treno. Gli altri li ha già persi. Così rischiano di pagare persone inermi, coinvolte loro malgrado nelle aggressioni».
Perché questo bisogno disperato della violenza? «A tutti coloro che hanno a cuore la democrazia, la possibilità di esprimere le proprie opinioni in modo sereno, pro o contro, non possono restare indifferenti a quanto sta accadendo in Valsusa. E soprattutto i politici».
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RISPOSTA Presidio no tav S.Antonino 07/03/2010 Nausea, è questo il sentimento che pervade oggi in Valle di Susa dopo aver letto i giornali di ieri e quelli odierni. I
fatti: giovedì fiaccolata rumorosa alla trivella di Buttiglierra. 1000
persone in strada, serata tranquilla, alle 23.30 tutto finito e tutti a
casa. Nessun giornalista presente se non qualche fotografo e quelli dei
giornali locali che riportano la notizia di una manifestazione pacifica
e tranquilla. La mattina i tg radio e i giornali non fanno un
accenno. Alle 13.00 la questura indice una conferenza stampa dove
racconta l’impossibile: scontri, sassaiole, lanci di bengala, chiodi a
tre punte. Come prova porta una foto con un giochino laser puntato e 4 chiodi arrugginiti usati nei cantieri
edili e chissà da quanto tempo su quel terreno. (Le foto sono sulla
stampa di ieri) Nessuna foto di scontri o di sassaiole. Ma nessun
giornalista pensa di verificare le notizie o almeno chiedere delle vere
prove. Tutti chini a scrivere il volere di polizia e di politici che
commissionano. Alle esagerazioni ormai ci eravamo abituati, alle
invenzioni ancora no. I bengala vengono usati in guerra per illuminare
le zone da bombardare. A Buttigliera tuttal’più sono stati scoppiati
alcuni petardi che non facevano male a nessuno, solo rumore. Ma è la
“sassaiola” quella che colpisce di più, perché inventata di sana
pianta, si parla addirittura di un attacco di squadre di professionisti
dai boschi…peccato che la trivella sia sita in una piana arata poiché
coltivata! Ma Griseri e Numa, prendono per buone le veline della
questura e ci montano un caso politico costruito su delle invenzioni
colossali. Oggi poi ci si mette anche Esposito (Pd) che sulla Stampa,
supportato da Numa, attacca due persone no tav in modo delirante.
Accusati addirittura di vivere alle spalle del movimento. Peccato che
entrambi lavorano, pagano le tasse e permettono ai parassiti come
Esposito di vivere grazie ai loro soldi di onesti lavoratori. Quanto
ai "professionisti della violenza" e dove si “nascondono” vogliamo
ricordare che ad oggi abbiamo avuto due feriti molto gravi (Simone e
Marinella), decine di contusi e due presidi distrutti. Questo per dirvi
che in Valle di Susa sappiamo benissimo chi sono i violenti, da che
parte stanno e da chi sono difesi. Una cosa però vogliamo
rivendicarla e ribadirla. Ogni volta che arriverà una trivella con il
suo seguito di militarizzazione ci sarà una reazione come orami da anni
capita in Valle. E’ stata e sarà una reazione non violenta ma molto,
molto determinata. Chi arriva con la prepotenza e con l’intento di
devastare il nostro territorio e il nostro futuro, non può pensare di
poter lavorare in pace e senza fastidi. I blocchi, gli assedi, i cortei
continueranno ogni qual volta i distruttori arriveranno in Valle. E’
chiaro che il nostro intento è quello di impedire o rallentare lo
svolgimento dei lavori. Oggi la trivella di Buttigliera è stata
smontata con 5 settimane di anticipo dalla scheda tecnica sul sito
Torini-Lione e con 10 giorni di anticipo su quanto scritto sul cartello
del cantiere. Questo significa che il sondaggio non è stato terminato
così come era già successo a Condove. Ulteriore prova della farsa
sondaggi. Ps: queste righe, come le precedenti, vengono spedite
a tutti i giornali e Tv. Naturalmente non una parola uscirà sulla
nostra verità. Pertanto chiediamo a tutti gli uomini e donne di buona
volontà,di far girare questo scritto come altri che stanno girando, di
stamparli e diffonderli…la verità, quella sì che è rivoluzionaria!
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CONSIGLIO
Se le cose stanno come voi dite non vi resta che presentare formale denunzia contro gli organi di Polizia. I magistrati sono ben felici di sbattere in galera i poliziotti.
E' falso che gli anarchici di professione stanno cavalcando la vostra protesta?
Devo credere a Francesca o a mio figlio? |
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Enzo, tu crederai solo a tuo figlio, che esegue degli ordini. Sai quanti poliziotti in privato ci danno ragione? E, una per tutte. Perchè gli organi di stampa ad eccezione di "La luna nuova" non pubblicano MAI le nostre smentite e scrivono articoli che tentano di stroncarci, senza essere presenti?
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Se sei a conoscenza di un reato hai il dovere civico di DENUNZIARLO agli organi competenti.
Continuate a documentare le REAZIONI della Polizia ma non le vostre AZIONI che le hanno rese NECESSARIE.
Pensi che il fine giustifichi i mezzi?
Sai quante persone mi dicono di avere le scatole piene del vostro
comportamento?
Com'è che avete contro Destra, Sinistra e Chiesa?
Com'è che avete accolto i professionisti della violenza? |
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Enzo, ti basi sui sentito dire!!! Io sui fatti... ed i miei fatti sono documentati da tutti i filmati su you tube, che regolarmento vengono censurati e cancellati, come anche i gruppi no tav su facebook.... se fosse vero quello che raccontano, perchè nasconderci e mistificare? |
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Gli articoli apparsi il giorno 6 marzo sui quotidiani La Stampa (“Improvviso attacco al cantiere della Torino-Lione - Lanci di pietre, bengala e chiodi. La polizia denuncia violenze NOTav”) e La Repubblica (“No Tav, laser e pietre contro gli agenti – Scontri a Buttigliera dopo la fiaccolata. La polizia: “Non abbiamo reagito”) e l'edizione del TG3 Regionale, hanno dato notizia dell’avvenimento basandosi esclusivamente sui comunicati della questura.
Ancora una volta vi è il tentativo dei grandi mezzi d’informazione nazionali di mistificare la realtà e di raccontare un intero movimento che si oppone all’alta velocità attraverso l’enfatizzazione di singoli episodi che nulla hanno a che vedere con la pratica e le iniziative quotidiane di quanti – e sono tanti - partecipano alle iniziative manifestando il loro dissenso in modo pacifico, disinteressato e consapevole.
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In un’intervista rilasciata a “la Stampa” e pubblicata il 7 marzo l’onorevole del PD Stefano Esposito infanga il movimento NO TAV con dichiarazioni false e deliranti, e si chiede come si guadagnano da vivere Lele Rizzo e Luca Abbà. Premesso che Lele e Luca lavorano come la maggior parte delle persone e pagano le tasse con cui mantengono i personaggi come Esposito in Parlamento, vediamo un po’ come si guadagna il pane il dis-onorevole Esposito…..
Stefano Esposito, eletto nella circoscrizione Piemonte 1, in carica dal 29/04/2008 è stato assente in parlamento per ben 1300 votazioni elettroniche, vale il dire circa il 25% del totale. Se si prendono in considerazione le 30 votazioni più importanti della legislatura sia per la rilevanza della materia trattata, sia per il valore politico del voto, scopriamo che il nostro onorevole è stato assente per ben 10 volte e la percentuale di assenze sale al 33% In particolare era assente il 2 ottobre 2009 alla votazione sulla legge sullo “scudo fiscale”. Con questo voto è stato convertito in legge il decreto anticrisi 103 del 2009 con l'introduzione di alcune modifiche. Tra queste viene decisa l'estensione dello "scudo fiscale" anche ai reati tributari e alle violazioni contabili, compreso il falso in bilancio. L'assenza al voto di 23 deputati del PD, che avrebbero potuto essere determinanti per bocciare il provvedimento, ha scatenato una lunga serie di polemiche. La dirigenza del PD aveva all’epoca minacciato provvedimenti contro gli assenteisti, ma poi non se n’è più saputo nulla. Ricordiamo che il dis-onorevole Esposito ha sempre richiesto a gran voce che venissero presi provvedimenti contro Sandro Plano e gli altri “sindaci ribelli”del PD valsusino, non allineati alle disposizioni del partito sulla vicenda TAV. Predica bene e razzola male! Era assente anche il 10/07/2008 quando si votava per l’approvazione del “Lodo Alfano”, cioè le disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato. Era assente il 13/10/2009 quando si votava sul decreto legge in materia di reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull’orientamento sessuale, per la repressione delle discriminazioni per motivi razziali, di orientamento sessuale o di identità in genere. Era assente l’8/01/2009 per la conversione in legge della riforma Gelmini dell’Università. Era assente il 05/08/2009 quando si votava la legge su Sviluppo, Pubblica Amministrazione, Piano Casa, Scuola, Università. E si potrebbe continuare….. Insomma, il nostro dis-onorevole è spesso assente dal luogo di lavoro e lo è anche in occasione di votazioni importanti. Ma i lauti emolumenti scorrono ugualmente : 20.000 €. Mensili! Presente o assente, non cambia nulla, guadagna in un mese quanto un operaio guadagna in un anno!!! E il giorno che venne a Susa a portare solidarietà al sig. Cribari (neo candidato per il PDL) in parlamento si lavorava e tanto per cambiare il dis-onorevole era assente! Comitato No Tav Susa-Mompantero
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(ANSA) - TORINO, 18 DIC - Il rinvio a giudizio di Michele Giovine, consigliere regionale espresso dalla lista Consumatori per Ghigo, e' stato chiesto dalla procura di Torino per il caso delle 'firme false' nelle elezioni del 2005. L' inchiesta, coordinata dal pm Francesco Saluzzo, riguarda irregolarita' nella presentazione delle liste di candidati. La posizione di Giovine, insieme a quella di un novarese, Giancarlo Travagin (militante del movimento Rinascita della Democrazia Cristiana), e' stata unita a quella degli altri venti personaggi - politici sia di centrodestra che di centrosinistra come il capogruppo Ds in Provincia di Torino, Stefano Esposito - per i quali fu gia' chiesto il rinvio a giudizio. Diciannove di questi, oggi, hanno ottenuto dal gup Silvia Bersano Begey la possibilita' di eliminare una parte delle accuse, legata alla violazione della legge elettorale del 2001, versando un' oblazione di duemila euro. La causa, dunque, rimane aperta per il reato piu' grave: il falso. Giovine, secondo la ricostruzione della squadra di carabinieri della polizia giudiziaria, e' uno degli ispiratori delle irregolarita'. (ANSA).
"La Stampa", 19/12/06, pag. 71
FIRME FALSE/IL GUP CONCEDE DI ESTINGUERE LA VIOLAZIONE ELETTORALE CON 2 MILA EURO
Il pm: “Processate Giovine”
Firme false, atto secondo. Dopo aver già chiesto di processare una ventina di esponenti politici di vario livello, ora la Procura intende mandare a giudizio anche il consigliere regionale Michele Giovine, della lista Consumatori per Ghigo, e un esponente novarese del movimento Rinascita della Democrazia Cristiana, Giancarlo Travagin. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Saluzzo, riguarda presunte irregolarità nella presentazione delle liste di candidati alle elezioni regionali del 2005. La posizione di Giovine è stata unita a quella degli altri indagati - politici sia di centrodestra che di centrosinistra - per i quali il rinvio a giudizio era già stato chiesto due mesi fa. Diciannove di questi, ieri, hanno ottenuto dal gup Silvia Bersano Begey la possibilità di eliminare una parte delle accuse, legata alla violazione della legge elettorale del 2001, versando un’oblazione di 2 mila euro. La causa, dunque, rimane aperta per l’altro reato, il falso. Giovine, secondo la ricostruzione della squadra di carabinieri della polizia giudiziaria, sarebbe uno degli ispiratori delle irregolarità. Gli altri «mandanti» dei falsi sarebbero Valerio Cignetti, consigliere comunale della Fiamma Tricolore ad Ailoche (Biella), e il compagno di partito Roberto Rigon, consigliere comunale a Borgiallo, difesi entrambi dall’avvocato Giorgio Bissacco. «L’accusa di falso verrà attratta dall’altro reato, ormai oblazionato», sottolinea Bissacco. Dovranno rispondere dell’accusa di falso anche l’ex consigliere comunale di Forza Italia Dario Troiano e la capogruppo «azzurra» in Consiglio provinciale, Nadia Loiaconi (assistiti dagli avvocati Andrea e Michele Galasso); il capogruppo dei Ds in Consiglio provinciale Stefano Esposito (avvocati Maria Grazia Pellerino e Carlo Federico Grosso); il consigliere provinciale di Forza Italia Carlo Giacometto; gli astigiani Salvatore Piccicuto (consigliere comunale, ex di Forza Italia e Margherita) e Carlo Casaleggio (consigliere provinciale della Margherita) e infine una nutrita pattuglia di consiglieri comunali di piccoli centri piemontesi vicini alla lista di Alessandra Mussolini.
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Perché eludi le mie domande?
E' vero o no che Destra, Sinistra e Chiesa sono contro di voi?
E' vero o no che i professionisti della violenza sono con voi? |
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SARA STRIPPOLI – Repubblica
«Sono qui perché io non sputo nel piatto in cui mangio come fanno altri». Simona Benenti è una giovane mamma. Ha la bandiera bianca in mano, abita a Bruzolo, porta un maglione giallo-arancio che rimanda un´immagine quasi fotocopia di quella di molte ragazze che sabato hanno sfilato al corteo di Susa. Anche il piglio è il medesimo di quello di tanti valsusini che appoggiano le ragioni dell´anti-alta velocità. La guardi e immagini che faccia parte di una delegazione del movimento inviata in missione dalla valle per portare alla manifestazione di Chiamparino e del Pd le ragioni di chi è contrario. Ma quando la bandiera sventola si vede che la scritta questa volta è Sì Tav e lei oggi è in un angolo della sala gialla a rappresentare la versione di chi crede che la Torino-Lione sia un´occasione da non perdere per far aumentare l´occupazione. «Ho lavorato in un cantiere e mio marito è capocantiere. Sappiamo bene cosa significano la crisi, i licenziamenti, la paura del futuro». Simona è arrivata al Lingotto in pullman. Dalla valle di Susa ne sono arrivati due, una delegazione di cento persone distribuite nelle prime file della sala gialla. Simona invece è in piedi con altri quattro Sì Tav. Un ruolo da antagonisti, immagine del tutto speculare a quella dei molti dei comitati che sfilano in Val di Susa. Parla di un clima che non le piace. Dice che i suoi due bambini vengono catechizzati anche a scuola: «è incredibile, noi genitori spieghiamo alcune cose e poi a scuola gli raccontano che l´alta velocità non si deve fare, che la Torino-Lione non serve. Ricevono due messaggi diversi e tornano a casa No-Tav, un´assurdità che non riusciamo a contrastare».
Accanto a Simona tiene la bandiera Salvatore Federico è di Mattie, velocissimo a contrapporre il suo vessillo agli sberleffi dei ragazzi dell´Onda che ad inizio convegno irrompono irriverenti. «La mia bandiera Sì Tav in valle di Susa non posso metterla sul balcone. Se lo facessi riceverei insulti e minacce. Da noi non si può essere favorevoli all´alta velocità, secondo loro dovremmo nasconderci, la visibilità e la scena deve essere soltanto loro perché così possono dire che in Valle di Susa sono tutti contrari alla Torino-Lione. Sarebbe questa la democrazia che c´è in questo Paese, questa la democrazia di cui parlano i sindaci che vanno alle manifestazioni?». Sull´incendio al presidio di Borgone il commento è secco: «Si vede che qualcuno sta cominciando a stufarsi», replica dura Simona. Salvatore Cudazzo è di Condove e fa l´autista. Batte la mani entusiasta a Chiamparino, ma dice di votare per il centrodestra. «Per me non cambia nulla, ma voto Berlusconi. Solo vorrei che qualcuno si convincesse che in valle abbiamo bisogno di lavorare, se a fine mese non ci sono i soldi non sono i signori della politica che possono farceli avere. Se però parte un grosso cantiere in valle, allora i posti di lavoro ci saranno ed è questo quello che conta per noi».
Siamo un gruppo di calabresi, interviene Vincenzo Mannone, operaio: «Il problema è che ci dicono che siamo calabresi e mafiosi. Ormai siamo abituati. Non capiscono che qualcuno ha bisogno di lavorare perché deve mettere qualcosa nel piatto ogni giorno. E chissenefrega dei partiti».
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LAVORO IN VALLE?
La ditta che sta facendo i sondaggi e tutte le maestranze sono di LECCO!!! e quella in "odor" non di santità ma di mafia è di Roma!!!
NO MAFIA?
la Repubblica BOLOGNA
I lavori
Niente certificato antimafia a rischio il cantiere Tav
Luigi Spezia
L´azienda nega ogni rapporto di malaffare con organizzazioni criminali
Rischiano di bloccarsi i lavori dell´Alta Velocità, a causa di
infiltrazioni non di acqua o grisù, ma peggio: della mafia. La società
Condotte di Roma, la terza impresa edile italiana, si è vista negare il certificato antimafia dalla Prefettura di
Roma.
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Sergio Chiamparino – LaStampa
La storia, checché ne dica Grillo dal suo predellino, insegna che la crescita della nostra città e del Piemonte, e dell’intero Nord, è stata fortemente correlata con il potenziamento e la modernizzazione delle infrastrutture di trasporto. Francesco Manacorda su questo giornale ha giustamente invitato a riflettere su cosa sarebbe stato dei nostri territori se nella metà dell’800 non si fosse fatto il traforo del Frejus.
Se si ragiona un attimo, L’Alta Velocità non è nient’altro che la modalità normale con cui ci si sposterà per ferrovia sul medio lungo raggio nel XXI secolo. Un po’ come è avvenuto quando si è cominciato a sostituire le vaporiere con le motrici elettriche.
Nessun mostro inquinante quindi, al contrario una scelta per lo sviluppo sostenibile.
Si dice che l’attuale linea non è satura. Vero. Ma come ha ripetutamente spiegato Mario Virano, saturarla vorrebbe dire far passare un treno merci ogni 7 minuti (sette!). Ci domandiamo come sarebbero contenti i valsusini che vivono nei paesi attraversati dalla ferrovia e quali sarebbero le condizioni di sicurezza in cui si viaggerebbe. Ci domandiamo come sarebbe possibile avere spazio sufficiente per garantire un servizio passeggeri adeguato sia nel lungo raggio sia in ambito metropolitano (i pendolari!).
La situazione è molto diversa rispetto a quattro anni fa. Il lavoro dell’Osservatorio e di Mario Virano, a cui va tutto il nostro apprezzamento, ha consentito di diradare dubbi, di smascherare pretesti, di fornire risposte, di tenere conto di osservazioni e richieste che provenivano dalle popolazioni interessate.
I sondaggi si stanno facendo senza problemi significativi certo per l’intelligente azione delle forze dell’ordine coordinate dal Prefetto, ma anche perché gli oppositori sono poche centinaia di attivisti senza popolo. Perché la gente della Val di Susa ha capito come aveva capito decenni fa quando fu costruita l’autostrada.
Se le opere si fanno bene, rispettando il territorio, convengono, perché accrescono le possibilità di lavoro anche molto qualificato, perché migliorano la qualità del trasporto e dell’ambiente.
E questa sarà un’opera fatta bene. Grazie al lavoro dell’Osservatorio è già e sarà l’opera più monitorata da tutti i punti di vista a partire da quello ambientale.
Naturalmente non pretendiamo che tutti siano convinti e d’accordo. Rispettiamo il dissenso anche quando è pregiudiziale e politico. In democrazia, su materie come queste, nessuno può però avere diritto di veto. Semplicemente quindi chiediamo che si rispetti il diritto della maggioranza.
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