E senz'altro in contraddizione con quanto spesso dichiaro sull'Italia 'espressione geografica'.
E siamo uno stato costruito a tavolino.
E per tante cose facciamo ridere.
Però... però... soprattutto quand'ero all'estero se appena sentivo soltanto le prime note dell'Inno mi spuntavano lacrimoni; e anche adesso, riascoltandolo.
Perché, nonostante tutto quello che ne possa dire di male, nonostante tutto quello che non va e che mai andrà, nonostante il fatto che non siamo un popolo ma sessanta milioni di individui attenti soprattutto a scavalcare la fila agli sportelli e a sorpassarci a destra sulle strade e non andiamo d'accordo nemmeno sulla pizzeria dove andare quella sera; nonostante siamo in parte nordafricani, in parte figli illegittimi dei preti e in parte mezzi austriaci e mezzi francesi; nonostante tutto questo...
A me sembra di intuire che da un paio di millenni chi nasce in Italia si sente italiano, ma gli italiani non riescono troppo a sentirsi nazione.
Viceversa gli statunitensi, che sopra di tutto si sentono nazione, ma forse non troppo americani.
E per sentirci veramenti italiani, come vogliono i nostri governanti, bisogna che questi ultimo la piantino di usare, per rappresentanza, macchine straniere!!
Ne abbiamo di belle anche noi, e soprattutto rappresentano al mondo quello che sappiamo fare (Maserati, per intenderci!).
Se loro per primi la fanno da esterofili, a casa ne resteranno molti di più di operai!
E ricordiamoci che le immagini dei nostri governanti sono promozioni di fronte a tutto il mondo!
Come ho già ribadit,o Boema, (anche se per me li farei andare con la panda), esistono automobili italiane che, pur non costando montagne di $oldi (ma non tanti, se facciamo il confronto con quelle che usano ora), hanno tantissimo da insegnare a quelle straniere!!
Questo io non lo so Orange, quali automobili abbiano da insegnare qualcosa alle altre...io non me ne intendo di meccanica. Io pretendo dalla mia automobile una cosa sola: che sia affidabile, che non mi lascia mai a piedi per qualche suo difetto. E queste qualità le ho trovate nella mia amata coreana Hyundai Atos, vecchio modello del '99 - è comoda, spaziosa, consuma poco e non mi ha mai dato nessun problema:
Avrei potuto benissimo cambiarla per una vettura nuova, oggi potrei permettermi un auto più costosa di quella - allora, nel 1999, ero in difficoltà economiche, con due figli a carico - ma non voglio nemmeno pensarci, di abbandonare la mia fedele Atos!
Coreana, appunto....Non so, se la Panda avrebbe avuto qualcosa da insegnare alla mia Atos, ma ne dubito fortemente.
(mò avrò fatto incazzare un sacco di gente...)
Invece ti dò ragione per quanto riguarda i nostri governanti: loro sì, dovrebbero mostrarsi al mondo in vetture italiane...possibilmente prodotte in Italia, non solo disegnate da Giugiaro & compagnia bella!
Boema, le utilitarie, al giorno d'oggi, sono più o meno tutte affidabili; se poi per sfiga se ne prende una nata male, allora sono guai.
E questo vale per tutte; da quel che sento direi sia prorpio così.
Allora: io h una Lancia Y e una Yaris; la seconda, nonostante la pubblicità, è costata il doppio della prima.
Va bene, ha tutto, ma è anonima, nel senso che anche l'occhio vuole la sua parte.
Un po' di originalità, perbacco, di colore! Eppoi ci sono dei particolari che lasciano un tantino a desiderare: il comandi al volante non sono illuminati: con buio sono inutilizzabili!
Il computer ha i comandi con un pulsantino all'estrema destra del quadro sul cruscotto: per cambiare visualizzazione bisogna spostarsi, mentre sulla normalissima Panda è posizionato in testa alla leva del tergicristalli: accessibilissimo senza spostare la mano dal volante!
Pur avendo cento cv, posso garantirti che i 90 della mia ex dedra erano tutt'altra cavalleria, e francamente non so come facciano a dire che si percorrono oltre 20 km con un lt.: io non arrivo ai tredici!
La Y ora ha 110000km, ed a 80000 ho cambiato il motore: l'ingegnere (mio figlio) non ha mai sostituito l'olio in quanto non pensava fosse una cosa da fare!
Mi trovo meglio alla guida di quest'ultima: più visibilità e francamente, nonostante i 10 anni di vita, l'interno è più accattivante.
P.s.: il motore della panda è il più venduto in Europa: viene montato anche su altre macchine di marca diversa.
Ma se parliamo di auto neanche gli operai che occupavano lo stabilimento FIAT in Campania, quello che qualche anno fa rischiava la chiusura (Pomigliano d'Arco? Ho un lapsus), possedevano una FIAT.
E comunque sotto questo aspetto tocca dare ragione ad Orange: dovunque sia prodotta, una FIAT richiama all'Italia.
Piuttosto, alcune domande a Claretta, non ideologiche,non politiche, ma riguardanti soltanto vita vissuta.
Che impatto avevano le famigerate SS sulla popolazione, per piccina che tu fossi? Come consigliavano i genitori di comportarsi? Erano poi famigerate, visto che di parecchie cose si venne sapere a guerra finita? E come si comportavano con la gente? Come mai prendevano il tram? Per effettuare controlli o perché, da semplici soldati quali sarebbero dovuti essere, usavano come tutti quel mezzo di trasporto?
I miei genitori (con i miei nonni) vivevano da "sfollati" negli anni 1943 - 1945 in alta Garfagnana, in una zona per la verità molto poco sicura, per i bombardamenti alleati e per la continua guerriglia partigiana, immediatamente a nord della Linea Gotica.
Nella zona c'erano il comando della Divisione Monterosa (alpini della RSI) ed un comando tedesco. Non mi hanno parlato di SS, che probabilmente in zona di operazioni non erano impiegate, ma di soldati dell'esercito del Reich che vivevano in parte per conto loro, "accasermati" in case requisite, ed in parte "ospiti" forzosi di privati cittadini.
Pare che i rapporti con la popolazione fossero piuttosto buoni, non di rado questi soldati dividevano il poco rancio che avevano con le famiglie che li ospitavano (più malmesse di loro, di solito).
Non si sapeva ancora in zona degli eventi terribili avvenuti a S.Anna di Stazzema e a Marzabotto.
Si sapeva però delle atrocità commesse dai famosi "mongoli" (in realtà sovietici dell'Asia Centrale) soldati temutissimi dalla popolazione locale i quali, arruolati con i tedeschi credo proprio nelle SS internazionali, condussero micidiali rastrellamenti anti partigiani nell'inverno 1944-1945 (il più duro di tutta quanta la guerra).
Una cena leggera per festeggiare la festa che non c'è.
Riso intecrale al vapore e carne di manzo al vino pianco, con il tris di salse ai colori della pantiera, il verde regalato dal soffice trito del prezzemolo di primavera baciato da aglio, capperi di lampedusa e olio extravergine pugliese, il bianco donato da misto di funghi piemontesi in una culla di besciamel leggerissima e uno spolvero di prezzemolo e aglio ipotetico, il rosso una folgore di anduja calabrese rosolata e pomodori campani.