E senz'altro in contraddizione con quanto spesso dichiaro sull'Italia 'espressione geografica'.
E siamo uno stato costruito a tavolino.
E per tante cose facciamo ridere.
Però... però... soprattutto quand'ero all'estero se appena sentivo soltanto le prime note dell'Inno mi spuntavano lacrimoni; e anche adesso, riascoltandolo.
Perché, nonostante tutto quello che ne possa dire di male, nonostante tutto quello che non va e che mai andrà, nonostante il fatto che non siamo un popolo ma sessanta milioni di individui attenti soprattutto a scavalcare la fila agli sportelli e a sorpassarci a destra sulle strade e non andiamo d'accordo nemmeno sulla pizzeria dove andare quella sera; nonostante siamo in parte nordafricani, in parte figli illegittimi dei preti e in parte mezzi austriaci e mezzi francesi; nonostante tutto questo...