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Respuesta  Mensaje 1 de 125 en el tema 
De: lore luc  (Mensaje original) Enviado: 12/01/2010 09:34


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Respuesta  Mensaje 66 de 125 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 24/01/2010 14:11
Mi sa che stavolta voterò lega!!! Mai avrei pensato!!! Una sala gremita vince contro 40.000 persone... anche se loro minimizzano.
Esempio eclatante di come amministrano questi signori, tra cui Saitta ex sindaco di Rivoli. Hanno voluto a tutti i costi... per gli stessi motivi per cui vogliono la TAV, fare a Rivoli una risalita meccanizzata. Vista la forte opposizione dei cittadini, si è fatto un referendum, hanno vinto i NO... ebbene ... la risalita è stata fatta.... nonostante il ricorso al TAR, così hanno speso anche i soldi per un referendum beffa!!! Piccolo particolare... doveva essere terminata il 31 ottobre 2007, siamo al 24 gennaio 2010 ed i lavori sono in alto mare, la collina morenica irrimediabilmente distrutta, e quotidiane le proteste di chi lavora e deve allungare OGNI giorno il percorso di alcuni km...
W LA TAV,W GLI AMMINISTRATORI!!! (Che schifo!!!)

Respuesta  Mensaje 67 de 125 en el tema 
De: lore luc Enviado: 24/01/2010 16:15

Tav: oggi carotaggi a Grugliasco

24 Gennaio 2010 16:01 CRONACHE

GRUGLIASCO (Torino) - Questa mattina sono iniziati i carotaggi per la linea Torino-Lione sull'asse di corso Allamano, nel territorio del Comune di Grugliasco. La trivella, scortata come sempre dalle forze dell'ordine, e' in funzione all'incrocio con strada del Gerbido. Il movimento No Tav ha attivato un presidio con striscioni e bandiere. (RCD


Respuesta  Mensaje 68 de 125 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 24/01/2010 16:41

Respuesta  Mensaje 69 de 125 en el tema 
De: lore luc Enviado: 25/01/2010 08:42
cronaca
25/01/2010 - il gruppo unito da una speranza «Porterà lavoro»

"Noi, l'avanguardia dei valligiani
che vogliono il treno"

 

I Si Tav residenti in Val Susa si sono dati appuntamento ieri mattina alle 8 nella piazza del mercato a Susa

Dalla Valsusa in 100
alla manifestazione

maurizio tropeano

susa

L’altra Valsusa si muove con imbarazzo, qualche paura e molta disorganizzazione. E’ la prima volta che i Sì Tav montanari si mettono in mostra e poco importa se oggi sono ancora in pochi. «Ma speriamo che questa sia una scintilla», spiega Patrizia Ferrarini. La galaverna battezza il debutto di quella che si considera l’avanguardia della maggioranza silenziosa che anche in Valle vorrebbe il supertreno ma «per battere i No vogliamo tutto, subito e adesso», spiega Salvatore Cudezzo, autista.

Quello slogan racchiude la madre di tutte le richieste: incentivi fiscali, convenzioni e lavoro per la valle adesso, prima dell’avvio del grande cantiere del 2013. Il motivo? «Perché altrimenti noi non riusciamo più ad andare avanti», spiegano in coro Cudezzo e un gigante che preferisce farsi chiamare con il soprannome, Danielone. Piazza del Mercato di Susa. Alle otto del mattino si presentano i due autobus che porteranno un centinaio di persone alla manifestazione organizzata al Lingotto dal sindaco di Torino, Sergio Chiamparino.

«Peccato che non sia bipartisan ma abbiamo deciso di andarci lo stesso: non vogliamo avere padrini politici», spiega Michele Cribari, portavoce del consorzio di imprenditori che ha promosso l’iniziativa. E’ la prima volta che ci mettono la faccia anche se c’è un regista che ha studiato la scenografia. Prima di partire spuntano bandiere bianche con le scritte rosse come quelle dei comitati di protesta ma invece del No c’è la scritta «Sì Tav» e il nome dei paesi di residenza. Fa freddo e Francesco Mannarino sfoga tutta la sua rabbia: «Sono stufo di andare a lavorare a Milano per mille euro al mese per cercare di non morire di fame. Basta con queste proteste. Voglio lavoro».

Lavoro, prima di tutto. «E basta con questi no Tav: sono tutti pensionati o hanno un posto fisso e nessun problema di reddito», fa eco Vincenzo Mammone. Cudezzo racconta di aver litigato ieri sera su Facebook con un No Tav, ma «non ho paura perché chiedo e voglio è solo una cosa: lavorare». Da due mesi è a casa. Danielone è disoccupato da più tempo ed è anche molto arrabbiato: «Se sono qui oggi non è perché mi hanno pagato come sostengono quelli là, ma perché non riesco più ad andare avanti». Salgono ordinati sui due autobus messi a disposizione dal neonato Consorzio che raggruppa 93 imprese di valle. Che cosa si aspettano da quelli del Lingotto? «Qualcosa che avrebbe dovuto arrivare prima di adesso. Attenzione per le imprese e per i nostri lavoratori», spiega ancora Cribari.

In viaggio dipingono una situazione che ricorda la grande depressione: disoccupazione, miseria, paura. La Tav è come la manna, il miracolo che può ridare speranza: «Ma qui deve partire subito qualcosa, altrimenti la Valle muore», spiega Fiorella. «E’ già morta», risponde Grazia. Sono sedute in seconda fila in questo autobus granturismo che sta viaggiando sulla A32: «Siamo qui perché ci aspettiamo da chi governa di avere qualcosa subito senza aspettare l’avvio della Tav». L’autobus imbocca la tangenziale in direzione Lingotto. Valter Nurisso e Anzio Dezorus raccontano di essere andati fino ad Ancona e Bari per lavorare, perché «qui fatichiamo un giorno e dieci restiamo a casa. Non ce la facciamo più».

La Tav, dunque, come ultima risorsa «perché porta lavoro così come lo ha portato il cantiere di Pont Ventoux, dove hanno lavorato anche i valligiani e quelli che arrivavano da fuori andavano a rifocillarsi nei bar e nei ristoranti». Per loro non esiste un altro modello di sviluppo, anche se vogliono che la Tav «rispetti l’ambiente e la salute». Al parcheggio del Lingotto sono accolti come eroi: fotografi, telecamere, giornalisti. Sono arrivati in anticipo e aspettano in silenzio l’avvio delle danze. Sono loro i protagonisti ma vengono ingoiati dalla nomenclatura politica ed economica. Cribari dal palco chiederà ancora attenzione. Si spengono le luci. Si torna in valle, «rinfrancati - precisa Ferrarini - e con una sensazione positiva».


Respuesta  Mensaje 70 de 125 en el tema 
De: lore luc Enviado: 25/01/2010 09:53
politica
25/01/2010 - polemica - centrodestra: le strategie sulla Torino-Lione

"Anche Berlusconi salirà in Valsusa"

Il Pdl: class action contro chi blocca i cantieri

alessandro mondo

torino

Una visita-lampo, come ha fatto più volte nell’Abruzzo devastato dal terremoto e nella Campania strozzata dall’emergenza-rifiuti, per dimostrare l’attenzione del governo su un’opera prioritaria e rincuorare il «fronte del sì».

Silvio Berlusconi in Valle Susa: stando al sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, l’«ufficiale di collegamento» tra Palazzo Chigi e il Piemonte in tema di infrastrutture, è un’ipotesi concreta. Ieri, durante la conferenza stampa convocata da Lega e Pdl per spiegare la posizione comune sulla Torino-Lione, e soprattutto la mancata partecipazione alla manifestazione organizzata al Lingotto, Giachino ha promesso di impegnarsi per portare il premier in Valle: operazione di immagine e di sostanza nella misura in cui ruberebbe la scena ai No Tav dando voce alla «maggioranza silenziosa» favorevole all’opera.

Questo, almeno, è l’auspicio di Giachino e del Pdl. L’altra carta che il partito guidato da Enzo Ghigo vuole giocare è una colossale «class action» promossa contro tutti gli aderenti del movimento No Tav, individuati uno per uno e richiesti di pagare i danni provocati dai ritardi dell’opera. La mossa, ideata dal deputato Osvaldo Napoli, è vincolata ad una data precisa: il 31 gennaio, quando l’Osservatorio dovrà presentare le linee-guida per il progetto preliminare della Torino-Lione. «Se non verrà rispettata - ha annunciato Napoli - lanceremo una class action per difendere chi finora ha pagato sulla sua pelle i ritardi provocati dai No Tav e dai loro leader. Il pool dei nostri legali è pronto ad intervenire, diversi imprenditori, albergatori e commercianti della Valle stanno quantificando i danni». «Basta chiacchiere, siamo decisi ad intervenire contro i professionisti del no», gli ha fatto eco Ghigo - affiancato da Agostino Ghiglia -, guadagnando l’applauso della platea. Tra i «big» in sala, l’eurodeputato Vito Bonsignore.

Napoli non ha dubbi: «I nomi dei No Tav sono noti, e comunque basterà cercarli sui loro siti. O le scadenze verranno rispettate, cominciando da quella di fine gennaio, o li metteremo di fronte alle loro responsabilità. Basterebbero quelle pregresse per far scattare la class action».

Operazione non semplice. Sarà per questo che Roberto Cota, prendendo la parola, ha annunciato a sua volta due «proposte concrete». La prima prevede di costituire in Piemonte una sezione della Commissione speciale Grandi Opere, come è già accaduto nell’Abruzzo sconvolto dal terremoto e come si prevede di fare per l’Expò di Milano nel 2005. L’obiettivo del nuovo organismo, da costituirsi per legge, è smontare una delle preoccupazioni dei contestatori della Tav: cioè la trasparenza degli appalti. «I compiti sarebbero diversi - ha precisato il candidato alla guida della Regione -: individuazione della “white list” delle imprese, rigorosamente “pulite”, e potere di controllo sulla tracciabilità dei pagamenti. Vale per gli appalti e per i subappalti».

Il secondo annuncio rimanda ad una campagna elettorale che, ha aggiunto Cota, lo porterà anche in Valle Susa per dialogare con i sindaci: «Tutti: di centrodestra e di centrosinistra, favorevoli o contrari all’Alta Velocità. Proporrò loro un “patto per la Valle”. Come? Potenziando il piano strategico ancora sulla carta e garantendo personalmente maggiori finanziamenti dal governo».


Respuesta  Mensaje 71 de 125 en el tema 
De: lore luc Enviado: 25/01/2010 12:05
cronaca
25/01/2010 - alta velocità

Busta con proiettile a Chiamparino

Lettera farneticante e sgrammaticata accompagnata da un colpo calibro 9
Il sindaco: «Sono sereno»

 

torino

Questa mattina è giunta al Sindaco di Torino Sergio Chiamparino una busta, che attualmente è all’esame della Digos, contenente un proiettile calibro 9 accompagnato da una lettera farneticante e a tratti sgrammaticata, collegata alle posizioni del Sindaco a favore della Tav.

«Sono assolutamente sereno, questo non cambia in nessun modo il mio impegno sulla Tav». «Credo - ha aggiunto il Sindaco - che una lettera come questa, così come gli incendi ai presìdi siano del tutto estranei agli schieramenti favorevoli e contrari alla Tav che civilmente si sono manifestati e confrontati in questo fine settimana».


Respuesta  Mensaje 72 de 125 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 25/01/2010 18:16
metterei la mano sul fuoco, senza paura di bruciarmela, i notav sono pacifici, questa è inventata!!!

Respuesta  Mensaje 73 de 125 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 25/01/2010 18:30
http://www.youtube.com/watch?v=-42plSGMTG8

Respuesta  Mensaje 74 de 125 en el tema 
De: lore luc Enviado: 27/01/2010 19:19

Appalti Tav, Maroni favorevole
ad una commissione di vigilanza

 Il ministro dell’Interno: il governo sosterrà una proposta legislativa
per la vigilanza sulle infiltrazioni criminali

 

roma

Sì a una commissione territoriale specifica che vigili sulle infiltrazioni della criminalità negli appalti della Tav Torino-Lione. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel corso del question time alla Camera.

«Do fin da ora la disponibilità del governo - ha spiegato Maroni - a presentare o a sostenere una proposta legislativa che faccia per la Tav quello che è stato fatto per la ricostruzione in Abruzzo e per l’Expo di Milano».

Davico: le cose procedono serenamente, l'importante è conservare il rispetto
«Dal nostro punto di vista, quello del ministero dell’Interno e della gestione dell’ordine pubblico, le cose stanno andando bene e se riusciamo a mantenere il clima di rispetto reciproco, nel rispetto delle posizioni di ciascuno, credo sia la cosa migliore per tutti». Questo il commento del sottosegretario Michelino Davico sull’andamento dei lavori preliminari di carotaggio per la realizzazione della Tav Torino-Lione.

«Mi pare che questa prima fase - sottolinea Davico - sia andata bene e sia stata gestita, dal nostro punto di vista, nel migliore dei modi, con qualche comprensibile tensione ma fortunatamente senza grossi problemi e nel rispetto di tutti. Chi ha voluto manifestare - prosegue Davico - ha potuto farlo, chi ha voluto dire sì all’opera lo ha fatto e i sondaggi sono andati avanti. Quindi direi che le cose sono andate bene e, secondo noi, proseguiranno in questo modo».

E a proposito dei recenti episodi come il proiettile inviato al sindaco Sergio Chiamparino e roghi ai presidi No Tav, il sottosegretario all’Interno osserva che «qualche esaltato c’è sempre ma noi abbiamo piena cnsapevolezza e controllo di quello che succede oltre che conoscenza del territorio e delle persone. Bisogna mantenere - conclude Davico - il clima di rispetto reciproco».


Respuesta  Mensaje 75 de 125 en el tema 
De: lore luc Enviado: 27/01/2010 19:21

Un nuovo tunnel per la Tav

 Ipotesi dell'Osservatorio: una galleria di 19 chilometri sotto l'Orsiera

massimo numa, maurizio tropeano

torino

Una seconda galleria lunga circa 19 chilometri sotto l’Orsiera che dovrebbe evitare l’interramento della linea storica tra Sant’Antonino di Susa e Chiusa San Michele. Una soluzione che si presenta meno impattante e costosa della precedente (salvando anche le falde acquifere) anche perché comporterebbe la cancellazione della costruzione di una stazione di interscambio a Sant’Antonino. è questa una delle novità contenute nella prima bozza del documento che contiene le linee guida per la progettazione preliminare del corridoio della Torino-Lione che sono state discusse ieri dall’Osservatorio.

Un documento che dovrebbe essere approvato nella seduta di venerdì dopo che il tecnico Andrea Debernardi, nominato dal sindaco del paese valsusino, Antonio Ferrentino ha chiesto tempo per approfondire la proposta. Nella bozza coordinata dalla provincia di Torino sono stati presentanti quelli che sono stati definiti alcuni affinamenti rispetto alle indicazioni emerse nei mesi scorsi. Il prolungamento del tunnel dell’Orsiera ha come conseguenza principale la cancellazione della costruzione di una nuova stazione di interscambio a Sant’Antonino di Susa.

Il collegamento con la linea storica sarà assicurato dal potenziamento dei binari a Chiusa San Michele (doppia direzione Francia e Italia) e Buttigliera/Avigliana (direzione Francia). Confermata la realizzazione della stazione internazionale di Susa. Il tunnel di 57 chilometri arriverà dalla Francia transitando sotto Susa e non da Chiomonte. Più a valle si danno tre indicazioni per il collegamento con l’interporto di Orbassano. La prima prevede una galleria sotto la collina morenica all’altezza di Buttigliera. La seconda a est di Rivalta con l’ipotesi di un corridoio plurimodale con la circonvallazione e la terza all’altezza di Rivoli. Anche qui la galleria, più corta delle altre, verrebbe utilizzata come corridoio plurimodale per liberare la città dal traffico legato agli svincoli per la tangenziale.

Nel documento si specifica anche che il modello di esercizio e le relative velocità di crociera dovranno essere stabiliti con criteri di flessibilità legati non solo alle questioni tecniche ma anche alle esigenze ambientali dei diversi territori. Intanto proseguono i sondaggi previsti nel piano approvato dall’Osservatorio. Per ora solo in pianura. Ieri a Venaria sono state piazzate due trivelle, una vicino all’uscita della tangenziale, all’altezza di via Cuneo e la seconda in via Amati.

Qui si è concentrata la protesta dei No Tav rilanciata anche dalle onde di Radio Black Out. Nel pomeriggio un gruppo di contestatori ha bloccato per ore un camion con l’autista della ditta incaricata delle trivellazioni. I lavori, comunque, sono andati grazie alla protezione delle forze dell’ordine. Secondo l’assessore all’Ambiente di Venaria, Stefano Grillo, la «trivella è troppo vicina alla scuola materna. Se fa troppo rumore chiederemo che venga spenta, ma solo per poche ore».


Respuesta  Mensaje 76 de 125 en el tema 
De: Amico Web di Francesca Enviado: 27/01/2010 19:23
Ho detto che pur non credendoci voterò per la prima volta Lega, e mi sa che non sarò la sola. La sto scoprendo il partito più vicino alla gente, che pur non in modo eclatante comincia ad ammettere che è il caso di vigilare per vedere a CHI sono affidati gli appalti... NOTAV - NOMAFIA!!!

Respuesta  Mensaje 77 de 125 en el tema 
De: lore luc Enviado: 30/01/2010 09:19

Alta velocità, parte il progetto

 Decise le linee guida del tracciato
e le alternative: in superficie
il 10 per cento del percorso

maurizio tropeano

torino

Alla fine poco meno del 10% del tracciato della Torino-Lione sarà in superficie. Il resto correrà tutto in galleria, compresi i 19,5 chilometri e mezzo sotto l’Orsiera. Ultimati i cantieri, secondo il presidente dell’Osservatorio Mario Virano, «l’impatto visivo non sarà molto difforme da quello attuale anche perché nella piana di Susa recuperiamo spazi già urbanizzati».

Ieri il tavolo tecnico ha dato il via libera all’unanimità - ma senza il contributo delle amministrazioni valsusini, eccetto la città di Susa - alle linee guida che serviranno per la progettazione preliminare che sarà completata entro il mese di giugno. Per la tratta internazionale «siamo arrivati ad un’indicazione quasi univoca mentre abbiamo ridotto il ventaglio delle opzioni di corridoio per la tratta nazionale», spiega Virano. Per arrivare a quello che è stato definito un «passo cruciale» per la realizzazione della Tav è stato necessario un attento lavoro di limatura tecnica e di mediazione politica visto che ieri mattina i comuni di Rivoli, Rivalta e Bruino, a guida Pd, avevano chiesto di prendere in considerazione, prima di passare alla progettazione preliminare, delle varie alternative di tracciato compresa l’opzione zero.

Ipotesi che saranno esaminate nello studio d’impatto ambientale che accompagnerà i la progettazione. Come anticipato da La Stampa nei giorni scorsi le ipotesi di corridoio hanno alcuni punti fissi: stazione internazionale di Susa, realizzazione del centro servizi nell’area adesso occupata dall’autoporto, scalo passeggeri a Porta Susa. Scendendo verso Torino viene privilegiata la soluzione di una galleria di 19,5 chilometri sotto l’Orsiera con sbocco a Chiusa San Michele che permette di ridurre in maniera consistente, circa 7 chilometri, i cantieri di fondovalle. Da Vaie verso Avigliana in un primo tempo si potrà usare la linea storica con la possibilità successiva di una galleria superficiale sotto la linea.

Tre le ipotesi di attraversamento della collina morenica, due Rivoli e Rivalta collegate a progetti comunali di svincoli stradali. Poi nodo di Orbassano, corso Marche. Tutte le merci correranno sui binari lungo la gronda. Virano e con lui il prefetto Paolo Padoin, l’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, il presidente della provincia, Antonio Saitta hanno posto l’accento sull’avvio contemporaneo alla progettazione preliminare dell’analisi costi/benefici e della predisposizione di un piano delle ricadute territoriali attese in base al progetto e all’avvio dei cantieri. E poi ripartiranno i sondaggi. Finora ne sono stati completati 18. Secondo il prefetto «realizzarli soprattutto in Valsusa era un segnale importante per Francia e Ue». Secondo Saitta con l’«avvio della progettazione preliminare la Tav non sarà più un argomento della campagna elettorale».

Ieri, però, c’è stato un botta e risposta tra la presidente Mercedes Bresso, e il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli. Da Bruxelles la «zarina» si dice preoccupata delle dichiarazioni del vice-presidente della regione Rhone Alpes secondo il quale «l’Itali avrebbe messo in discussione la percentuale di finanziamento dell’opera. Sono preoccupata perché questo dimostra che per il centrodestra la Tav non è una priorità». Per il ministro: «Comprendo che siamo in campagna elettorale ma Bresso sa che questo governo vuole fare la Tav. Il negoziato con la Francia prosegue senza intoppi e si concluderà alla fine dell’anno».


Respuesta  Mensaje 78 de 125 en el tema 
De: lore luc Enviado: 30/01/2010 09:22
cronaca
30/01/2010 - la grande opera sta spaccando una comunità

"Isoliamo chi lavora per il supertreno"

 Nel mirino la ditta di trivelle
di Bussoleno

maurizio tropeano

bussoleno

L’avvio della campagna di boicottaggio e isolamento contro i Sì Tav della Valsusa inizia poco dopo le 10 quando sulla montagna che domina Bussoleno in direzione Foresto un gruppo di militanti del comitato di Lotta Popolare pianta con i paletti le reti arancioni che delimitano i cantieri. Ci vogliono un paio d’ore per completare la scritta: «Geomont vergogna». Poi un’altra per passarci su la vernice bianca. Per chi non lo sapesse la Geo.mont è una ditta con sede operativa a Bussoleno che si è aggiudicata una delle gare per realizzare i sondaggi in Valsusa, a Chiusa San Michele. E adesso il suo proprietario, Giuseppe Benente, viene messo con tanto di nome e cognome alla pubblica gogna: «Chi tradisce la valle, tradisce tutti noi. Benente traditore mercenario».

La scritta sui monti, infatti, fa parte di un’azione di isolamento più ampia con la distribuzione di volantini «perché chi vende la valle e si vende per quattro denari al Tav deve essere conosciuto da tutti e isolato». Di fatto Benente viene indicato come un collaborazionista di chi «vuole distruggere la valle», un «mercenario al soldo di chi vuole distruggere la nostra valle». Per i Comitati No Tav è essenziale provare a bloccare quella che definiscono un’iniziativa mediatica per dimostrare che la Tav porta lavoro. Per questo motivo attaccano Benente che in un’intervista a Luna Nuova esaltava la Tav come occasione di possibilità di lavoro e reddito per lui e i suoi trenta dipendenti.

L’azione di boicottaggio organizzata dal comitato popolare di Bussoleno che vede l’attiva partecipazione anche del centro sociale Askatasuna punta a dimostrare che la Tav «non porterà lavoro a nessuno se non ai quattro ruffiani che riusciranno ad intrallazzarsi con le lobbies». Marco, un’operaio in mobilità, guarda la scritta e commenta: «Ho bisogno di lavorare per mantenere due figlie ma ho scelto di non vendere la mia faccia per pochi spiccioli». Questioni di punti di vista perché altri operai domenica scorsa sono saliti sui pullman organizzati dal consorzio che raggruppa 93 imprese valsusine per scendere a Torino e partecipare all’iniziativa Sì Tav voluta dal sindaco Sergio Chiamparino.

Un centinaio di persone. Tutti a chiedere lavoro. Adesso quegli imprenditori potrebbero venir boicottati. Su facebook e sui blog sono partiti decine di messaggi che invitano a non usufruire più dei servizi o a non comprare prodotti da chi vuole la Tav. Per ora si tratta di iniziative individuali: «Se devo prendere un caffè vado in un bar amico oppure ci rinuncio. Perché devo finanziare chi collabora a distruggere questa vallata», spiega Michele.

Nei prossimi giorni - «appena troviamo il tempo», spiega Alberto Perino, uno dei leader dei No Tav - potrebbe partire una campagna del movimento con la pubblicazioni sui siti della lista di imprenditori e commercianti a favore della Torino-Lione: «Quando una comunità è sotto assedio deve difendersi isolando chi tradisce perché la storia è piena di Giuda simili ma la Valle no».


Respuesta  Mensaje 79 de 125 en el tema 
De: lore luc Enviado: 30/01/2010 09:24
cronaca
30/01/2010 - opinioni

Una china pericolosa

 

 

lorenzo mondo

torino

Lo scontro sull’Alta velocità in Valle di Susa si sta incarognendo al di là di ogni ragionevole e civile misura. Passi la manifestazione, anche più appassionata, di opinioni contrarie al progetto dell’opera, che dovrebbero comunque tenere conto degli interessi più generali del paese.

Ma appare inaudito che si additi all’esecrazione una impresa che sta effettuando i sondaggi in Valle: imprimendo a vernice bianca il suo nome su un costone roccioso, divulgando volantini minacciosi firmati da un fantomatico Comitato di lotta popolare. Ci sarebbe addirittura l’intenzione di pubblicare sul web l’elenco delle aziende coinvolte nell’impresa. La montagna e la sua gente ne escono strumentalizzate e umiliate.

I rappresentanti ufficiali dei No-tav devono capire che si è imboccata una china pericolosa e prendere le distanze, senza tergiversare, da provocazioni così forsennate. Guai ad accettare liste di proscrizione, che suggeriscano bersagli in un contesto già febbricitante di pulsioni anarcoidi. Non si gioca col fuoco, ciascuno si prenda la sue responsabilità.


Respuesta  Mensaje 80 de 125 en el tema 
De: lore luc Enviado: 11/02/2010 10:11
cronaca
11/02/2010 - L’IMPRENDITORE NEL MIRINO: TRA I MANIFESTANTI CONTUSI NEGLI SCONTRI DI SUSA L’EX TERRORISTA DI PRIMA LINEA STEFANO MILANESI

Minacce di morte al leader Sì Tav

Lettera a Cribari:«Ti spariamo in macchina, attento alla tua famiglia»

massimo numa

torino

«Non ho paura per me, mi spiace per le gravi minacce rivolte anche alla mia famiglia. Ma non smetterò per questo di credere che la Tav sia un’opportunità di lavoro per la valle, per i giovani e di agire in modo conseguente. Non riusciranno a intimidirci. Questi attacchi sono solo un segno di debolezza, di paura».

Michele Cribari, imprenditore della Val Susa, tra i promotori della manifestazione SiTav al Lingotto, ha ricevuto due lettere anonime. Una conteneva un proiettile calibro nove. Altre ne sono arrivate, sempre nei giorni scorsi. Anche al sindaco Chiamparino. Stesso tenore, stessi toni.

Dopo gli attacchi alla Geomont, che sta effettuando i sondaggi in vista del progetto preliminare della Tav, dopo gli incendi che hanno distrutto due presidi NoTav, in Val Susa si respira un’aria pesante. «E’ in atto una strategia della tensione - spiega Cribari - che potrebbe degenerare anche in atti più gravi, in intimidazioni concrete». «Lurido bastardo, state bruciando i simboli della lotta NoTav noi siamo molto meno democratici dei nostri fratelli di lotta, ma vi assicuriamo che avrete una punizione esemplare. Luridi cani mafiosi non coinvolgete volontariamente i vostri familiari, viaggiate da soli perchè vi spareremo in faccia, in qualsiasi momento». Firma, «Fronte Nero NoTav».

Le lettere, inviate per posta, indirizzate sia nelle residenze private che nelle aziende, sono state acquisite dalla Digos e sono già partite le indagini per risalire agli autori. Altre intimidazioni sono state rivolte alle aziende, comprese quelle della Val Susa, che stanno effettuando i sondaggi per conto dell’Osservatorio. Minacce di «attaccare le trivelle» sono state diffuse da Radio Black Out e da alcuni esponenti dei centri sociali torinesi e degli anarco-insurrezionalisti che hanno scelto la Val Susa come teatro per le proprie imprese. I carabinieri della compagnia di Susa hanno identificato decine di estremisti, al centro degli ultimi scontri, dall’occupazione della stazione di Condove e di Sant’Antonino di Susa sino al tentativo - fallito - di raggiungere le trivelle tuttora in azione nell’autoporto.

I NoTav, che hanno lanciato contro la polizia e i carabinieri, pietre e altri oggetti, sino a sfondarne gli scudi, hanno denunciato che tre militanti sono rimasti «feriti per le manganellate».

Tra i contusi, tre, anche l’ex di Prima Linea Stefano Milanesi, legato da sempre a Marco Fagiano, considerato il capo storico del terrorismo rosso in Val Susa, coinvolto nell’omicidio di William Waccher (febbraio ‘80), un militante di Pl accusato di collaborare con i pm che indagavano sulla morte del giudice Emilio Alessandrini, assassinato dal gruppo di fuoco della stessa organizzazione criminale, più volte condannato, per una lunga serie di attentati, compresa una rivolta carceraria. La presenza degli ex terroristi tra le fila dei NoTav non è un mistero. Nel 2008, in un’intervista, Fagiano precisò: «C’è una continuità tra la Resistenza, le lotte degli anni ’60 e ’70 e la lotta al Tav...E’ la caratteristica di questa valle: comunque, resistere e ribellarsi. Se si seguono i percorsi storici, si nota subito. Questo movimento di oggi ha rimesso in piedi gente che ha vissuto quegli anni e poi si era persa nei mille rivoli del riflusso, chi in carcere, chi da altre parti. Qui, oggi, si sono rimesse in gioco tante persone che non facevano politica da anni, sia quelli che nel ’69 erano davanti ai cancelli dei cotonifici che quelli che hanno fatto politica dopo. Il bello di questa esperienza è che ha unito gente giovane, che non ha conosciuto quelle esperienze, tanta gente comune e quelli che ci erano usciti, nel bene e nel male». Infatti, nel bene e nel male.



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