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De: lore luc (Mensaje original) |
Enviado: 12/01/2010 09:34 |
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Comunicato Stampa
Il ruolo costruttivo dei SI TAV nella Conferenza dei Servizi per la Torino-Lione
La prossima seduta della Conferenza dei Servizi sul nuovo progetto ferroviario Torino-Lione
assume una particolare importanza poiché accoglie la richiesta delle istituzioni locali e della
Regione Piemonte di riportare l’iter approvativo del progetto fuori dalla Legge Obiettivo e quindi
nell’ambito della procedura ordinaria, così come è avvenuto per tutte le nuove tratte ferroviarie ad
alta capacità italiane attualmente in costruzione.
Nel corso della riunione della Segreteria Tecnica del Comitato per la Transpadana, svoltasi a
Milano, il Segretario Generale Bruno Bottiglieri ha rilevato l’importanza di questa svolta,
sottolineando che “essa potrà finalmente dare dei frutti positivi, se dalla Valle di Susa
emergeranno posizioni disposte a discutere il progetto per migliorarlo secondo le esigenze della
valle, così come è accaduto in tutta Italia, dove le collettività locali interessate dalle nuove linee
ferroviarie hanno partecipato costruttivamente al confronto con i progettisti ”.
Se, al contrario, dalla Valle di Susa continueranno ad emergere esclusivamente posizioni
pregiudizialmente contrarie alla Torino-Lione, si rischierà di non sfruttare positivamente i lavori
della Conferenza dei Servizi ed il governo dovrà procedere egualmente nella realizzazione
dell’opera per rispettare gli impegni presi con l’Unione Europea.
Per evitare questa prospettiva di contrapposizione frontale con le istituzioni locali, la Segreteria
Tecnica del Comitato ritiene sia assolutamente necessario che tutte le forze istituzionali ed
economiche favorevoli all’opera svolgano un’intensa azione affinché emergano dalla Valle di Susa
le posizioni più costruttive e disposte al dialogo. Ciò sarà possibile alla luce dell’ampio confronto in
corso tra le istituzioni e le forze economiche torinesi e piemontesi, dal quale è emerso con chiarezza
che, al di là di accenti diversi, la volontà comune della stragrande maggioranza di esse è di
realizzare in tempi rapidi la nuova linea ferroviaria, con tutte le garanzie indispensabili per il
territorio.
La Segreteria Tecnica ha infine illustrato le relazioni dei responsabili delle ferrovie italiane e
francesi sulle potenzialità ed insufficienze della linea storica. In esse si contesta la tesi dei Comitati
No Tav secondo la quale sarebbe sufficiente un più ampio utilizzo della linea storica per favorire
importanti trasferimenti di quote di traffico merci dalla strada alla ferrovia (si veda sunto allegato)
Torino, lì 3 ottobre 2006
La linea storica non può sostituire la nuova ferrovia Torino-Lione
Le ferrovie italiane e francesi hanno dimostrato che la tesi, da alcuni sostenuta, secondo la quale
sarebbe sufficiente un più ampio utilizzo della linea storica per favorire il trasferimento di quote
significative del traffico merci dalla strada alla ferrovia, non risulta credibile. Infatti le potenzialità
residue della linea storica esistente – anche rimodernata – se dovessero essere totalmente utilizzate
per il trasporto delle merci, apporterebbero un miglioramento assolutamente marginale al
riequilibrio merci tra strada e ferrovia, con un peggioramento notevole del trasporto locale
passeggeri ed un sensibile danno a livello ambientale per le 36.000 persone che, solo in bassa valle
di Susa, vivono nei pressi della linea storica.
Rete Ferroviaria Italiana rileva che, per consentire alla linea storica di trasportare, al 2020, 20
milioni di tonnellate di merci (cifra peraltro assolutamente insufficiente al riequilibrio stradaferrovia),
saranno necessari 150 treni merci al giorno.
Poiché nella delibera del 1° agosto 2005 relativa alla Torino-Bussoleno, la Regione Piemonte ha
pianificato un servizio pari a 132 treni regionali al giorno, ai quali vanno aggiunti 24 treni a
lunga percorrenza , risulta che al 2020 dovrebbero transitare sulla linea storica:
150 treni merci,
24 treni a lunga percorrenza e
132 treni regionali
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per un totale di 306 treni,
numero ben al di sopra della capacità globale della linea dopo gli interventi di potenziamento, che si
situa in 220 treni al giorno, anche dopo il completamento degli interventi di potenziamento della
linea e l’ampliamento della sagoma sulla galleria del Fréjus e sulle gallerie da Bardonecchia a
Bussoleno.
Secondo i dati di RFI già a partire dal 2010 ci sarà il superamento della capacità di 220 treni/giorno,
rispetto alle componenti di autostrada ferroviaria, di merci, di treni regionali e di treni a lunga
percorrenza. In particolare al Valico del Fréjus, la saturazione sarà raggiunta nel 2014 in presenza di
183 treni merci e 48 treni viaggiatori e, nel tratto tra Bussoleno ed Alpignano, nel 2013 con 171
treni merci e 66 treni viaggiatori (questi ancora insufficienti, rispetto alle richieste della Regione
Piemonte).
La Segreteria Tecnica
Comitato Promotore della Direttrice ferroviaria europea Transpadana – via Aurelio Saffi, 28 - 10138 Torino
Tel. 39.011.4331510 Fax. 39.011.4331798 – e mail: info@transpadana.org
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TORINO-LIONE: CONSORZIO 100 IMPRESE VALSUSA PER MANIFESTAZIONE SI' TAV |
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(ASCA) - Torino, 20 gen - Un consorzio costituito tra un centinaio di aziende della Val di Susa, istituito nei giorni scorsi per tutelare il lavoro e i lavoratori della zona, ha deciso di aderire alla manifestazione Si' Tav del prossimo 24 gennaio. Lo rende noto un comunicato nel quale si sottolinea anche 'la richiesta rivolta a tutti gli Enti, aventi titolo in merito alla progettazione dell'opera, di prestare primaria attenzione alla salute degli abitanti e alla tutela dell'ambiente, essendo questi valori prevalenti su qualsiasi interesse economico'.
Contemporaneamente il Consorzio chiede di intervenire 'per risolvere al piu' presto la gravissima crisi occupazionale presente in Valle di Susa, attivando anche le opportunita' lavorative collegate al Piano Strategico di Sviluppo, coordinato dalla Provincia di Torino'.
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L'amianto
Sulla possibiltà di trovare amianto durante i lavori di costruzione dei tunnel, si sono dette e si ci continuano a dire molte inesattezze. Innanzitutto con il termine amianto si definisce un gruppo di minerali che presentano la proprietà di sfaldarsi, producendo fibre elastiche molto resistenti all’usura, l’amianto esiste allo stato naturale sotto forma di giacimenti ed è pericoloso solo quando viene ridotto in polvere. Bisogna ricordare che il termine amianto si applica alle fibre bianche e brillanti, mentre le fibre leggermente colorate per la presenza di alluminio o di ossido di ferro si possono identificare più correttamente con il termine di asbesto, anche se i due vocaboli spesso vengono usati come sinonimi.
Negli scavi per la costruzione del Tunnel di Bussoleno e del Tunnel di Base, analizzando le numerose misurazione realizzate finora dagli esperti, le probabilità di trovare rocce amiantifere è molto bassa. L’amianto è quasi totalmente presente in vene di spessori millimetrici ed in alcuni casi centimetraci, la spaziatura delle vene è variabile, e di difficile individuazione se non si realizzano delle esplorazioni ad hoc, come quelle che la LTF ha fatto e sta facendo nelle zone interessate dei futuri lavori di scavo. La presenza di amianto non è quindi importante come alcuni vogliono far credere, ma nel caso si incontrassero piccole vene come quelle descritte in precedenza, analizzando i metodi di lavoro si può individuare un piano di lavoro ben preciso atto a garantire la massima garanzia di sicurezza, sia per chi lavora in galleria, sia per gli abitanti delle zone più vicine. Il piano previsto dalla LTF rispetta le ampiamente le normative italiane in vigore, e non bisogna ricordare che tali normative in Italia sono tra le più severe in Europa.
Metodo di lavoro:
Oltre ai vari studi sul terreno che vengono effettuati prima dell’inizio dell’opera, è importante sapere che durante gli scavi in galleria saranno effettuati sondaggi esplorativi continui, che consentono di conoscere con esattezza cosa si incontrerà, settimana per settimana, con il procedere dei lavori di scavo. Nel caso in cui si incontrassero rocce amiantifere in galleria, dietro alla macchina perforatrice (la talpa), vi saranno grossi filtri ad umido in grado di trattenere anche le più microscopiche particelle di amianto disperse nell’aria. Le fibre di amianto catturate dai filtri verranno direttamente resi inerti, attraverso un processo automatico, utilizzando alcuni composti di resine. Tale materiale sarà così pronto ad essere trasportato senza nessun rischio per chi lavora in galleria e per le popolazioni della zona. Le rocce contenenti minerali potenzialmente nocivi, anche se resi inerti verranno comunque stoccati, come previsto dalla Legge in discariche apposite, trattando i materiali con l’attenzione prestata a materiali non inerti, anche se questi lo sono già, così da dare un’ennesima sicurezza.
Purtroppo finora si è creato inutile allarmismo riguardo a questo argomento, anzi, più che allarmismo sarebbe corretto parlare di terrorismo. Spero di aver risposto, se non in modo completo, almeno in parte alle Vostre domande sull’amianto, ma per ogni dubbio potete lasciare un commento o scriverci alla mail: si_tav @ libero.it , provvederemo a darVi risposta tramite le pagine di questo sito.
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Tav: Marchionne, "per noi e' opera di importanza cruciale per il Paese"
22 Gennaio 2010 16:51 CRONACHE
TORINO - "La Fiat ha sempre considerato la Tav un'opera di importanza cruciale". A dirlo l'amministratore delegato del gruppo del Lingotto Sergio Marchionne per il quale "l'alta velocita' rappresenta la piu' grande occasione che l'Italia ha per modernizzare la propria rete infrastrutturale e per porre le basi dello sviluppo economico che lasceremo per le prossime generazioni". (RCD)
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politica
23/01/2010 - intervento di sergio chiamparino e osvaldo napoli
Tav, una scelta per lo sviluppo sostenibile
Il sindaco ed il vicecapogruppo alla Camera firmano insieme questa riflessione
torino
La storia, checché ne dica Grillo dal suo predellino, insegna che la crescita della nostra città e del Piemonte, e dell'intero Nord, è stata fortemente correlata con il potenziamento e la modernizzazione delle infrastrutture di trasporto. Francesco Manacorda su questo giornale ha giustamente invitato a riflettere su cosa sarebbe stato dei nostri territori se nella metà dell'800 non si fosse fatto il traforo del Frejus.
Se si ragiona un attimo, L'Alta Velocità non è nient'altro che la modalità normale con cui ci si sposterà per ferrovia sul medio lungo raggio nel XXI secolo. Un po' come è avvenuto quando si è cominciato a sostituire le vaporiere con le motrici elettriche. Nessun mostro inquinante quindi, al contrario una scelta per lo sviluppo sostenibile. Si dice che l'attuale linea non è satura. Vero. Ma come ha ripetutamente spiegato Mario Virano, saturarla vorrebbe dire far passare un treno merci ogni 7 minuti (sette!). Ci domandiamo come sarebbero contenti i valsusini che vivono nei paesi attraversati dalla ferrovia e quali sarebbero le condizioni di sicurezza in cui si viaggerebbe.
Ci domandiamo come sarebbe possibile avere spazio sufficiente per garantire un servizio passeggeri adeguato sia nel lungo raggio sia in ambito metropolitano (i pendolari!). La situazione è molto diversa rispetto a quattro anni fa. Il lavoro dell'Osservatorio e di Mario Virano, a cui va tutto il nostro apprezzamento, ha consentito di diradare dubbi, di smascherare pretesti, di fornire risposte, di tenere conto di osservazioni e richieste che provenivano dalle popolazioni interessate. I sondaggi si stanno facendo senza problemi significativi certo per l'intelligente azione delle forze dell'ordine coordinate dal Prefetto, ma anche perché gli oppositori sono poche centinaia di attivisti senza popolo.
Perché la gente della Val di Susa ha capito come aveva capito decenni fa quando fu costruita l'autostrada. Se le opere si fanno bene, rispettando il territorio, convengono, perché accrescono le possibilità di lavoro anche molto qualificato, perché migliorano la qualità del trasporto e dell'ambiente. E questa sarà un'opera fatta bene. Grazie al lavoro dell'Osservatorio è già e sarà l'opera più monitorata da tutti i punti di vista a partire da quello ambientale. Naturalmente non pretendiamo che tutti siano convinti e d'accordo. Rispettiamo il dissenso anche quando è pregiudiziale e politico. In democrazia, su materie come queste, nessuno può però avere diritto di veto. Semplicemente quindi chiediamo che si rispetti il diritto della maggioranza.
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TORINO-LIONE: FRATTINI, DI TAV BISOGNA PARLARE SOLO COME ATTUARLA |
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(ASCA) - Torino, 22 gen - 'Credo che la Tav sia ormai un'iniziativa della quale potremo parlare per attuarla e non come metterla in discussione'. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini a Torino a margine della presentazione di due programmi di formazione scolastica e imprenditoriale per il Libano curati dalla Etf, agenzia istituita in Italia dall'Unione Europea.
'La Tav - ha proseguito Frattini - e' un programma strategico europeo: e' un pezzo di grande corridoio che unisce il Portogallo all'Ucraina attraversando l'intera Europa e l'Italia aspira ad essere il nucleo centrale di questo corridoio attraverso la Pianura Padana. Questo - ha detto ancora - e' un tratto essenziale e mi auguro che nessuno vorra' piu' rimetterla in discussione'.
Quanto alle contestazioni di questi giorni dei no Tav in Val Susa il ministro ha sottolineato: 'Rispetto le opinioni di tutti, credo pero' che una minoranza che legittimamente esprime la sua opinione non possa bloccare lo sviluppo del Paese e dell'Europa'.
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Francesco Manacorda
su questo giornale ha giustamente invitato a riflettere su cosa sarebbe
stato dei nostri territori se nella metà dell'800 non si fosse fatto il
traforo del Frejus.
Francesco Manacorda, si è scordato che nell'800, in Piemonte, non c'erano i politici corrotti, e se qualcuno lo era e veniva scoperto, si suicidava per la vergogna!!!!
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Devo leggere a piccole dosi per evitarmi il vomito su tante bugie... i francesi sono d'accordo? Ah si? E allora le foto che ora inserisco nel mio album perchè qui non riesco a metterle sono false?
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Alcune riesco qui, non capisco perchè, le altre sono nell'Album
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Ed i francesi sono anche violenti, non pacifici come noi... ma tutto tace... loro sono d'accordo ahahaha
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cronaca
23/01/2010 - torino - lione
Fassino: "Aderisco alla manifestazione Sì Tav"
E afferma: «A nessuno può sfuggire il carattere strategico di un’opera essenziale per lo sviluppo economico»
torino
«Nessuno ignora la complessità di un’opera infrastrutturale così impegnativa come la Tav e per questo è giusto interloquire e discutere con chi esprime obiezioni e contrarietà. Ma a nessuno può sfuggire il carattere strategico di un’opera essenziale per lo sviluppo economico, l’integrazione europea e il lavoro».
è quanto afferma Piero Fassino motivando così la sua adesione alla manifestazione Sì Tav promossa domenica mattina al Lingotto di Torino. «Viviamo peraltro - dice l’esponente del Pd - in un tempo che possiede tutte le conoscenze, le tecnologie e le risorse per realizzare ferrovie per l’alta velocità nella sicurezza ambientale e sociale. Il dibattito di questi anni ha permesso di arrivare a soluzioni progettuali innovative e più sicure, che potranno ulteriormente essere affinate se si abbandonano contrapposizioni di principio per promuovere invece un confronto di merito capace di individuare le soluzioni più efficaci e condivise».
«Ed è importante - aggiunge ancora Fassino - che il confronto si sviluppi bandendo ogni forma di violenza, di intolleranza e di intimidazione, nel rispetto delle opinioni di ciascuno». «Con questo spirito - conclude Fassino - non potendo essere presente per impegni istituzionali all’estero, esprimo la mia adesione alla manifestazione Sì Tav.»
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