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De: lore luc (Mensaje original) |
Enviado: 12/01/2010 09:34 |
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cronaca
20/01/2010 - tav - proseguono i carotaggi e le contestazioni
Trivelle a Chiusa San Michele
Il blocco dell'autostrada di ieri mattina si è ripetuto in serata
torino
Tensioni tra forze dell’ordine e un gruppo di manifestanti No Tav che si sarebbe scagliato, a quanto riferiscono le autorità, contro un contingente di carabinieri posto a controllo del passaggio a livello a Chiusa di San Michele.
Nel Comune sono iniziati questa mattina nuovi sondaggi preliminari per la realizzazione dell’alta velocità Torino-Lione, dopo che ieri una trivella aveva iniziato i carotaggi nel Comune di Susa.
I lavori sono in corso presso la stazione ferroviaria, nell’area Rfi di Chiusa di San Michele dove, all’avvio dei lavori erano presenti circa un centinaio di manifestanti. Poco fa si è verificata la frizione all’altezza del passaggio a livello.
Tra i manifestanti che sono entrati in contatto con i carabinieri c’è anche Alberto Perino, leader storico della protesta. I No Tav, sempre a quanto riferiscono le forze dell’ordine, sono stati contenuti e la situazione è immediatamente rientrata. Ordine pubblico e circolazione ferroviaria risultano al momento regolari.
Uno dei leader del movimento No-Tav, Alberto Perino, ha spiegato ai cronisti: «Poichè è stato bloccato l’accesso alla stazione ferroviaria, abbiamo tentato di prendere il treno, ma ci è stato impedito. Le forze dell’ordine ci hanno bloccato impedendoci l’ingresso. Anche questa mattina -ha concluso- hanno militarizzato la valle».
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Hanno seppellito i mezzi democratici e la NON VIOLENZA !!!!!
C'è la trivella accompagnata da 300 poliziotti. I manifestanti hanno cercato di sfondare il cordone e sono stati caricati circa un'ora e mezza fa. Situazione ancora tesa, chi riesce passi. A sarà düra! |
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Hanno seppellito i mezzi democratici e la NON VIOLENZA !!!!!
C'è la trivella accompagnata da 300 poliziotti. I manifestanti hanno cercato di sfondare il cordone e sono stati caricati circa un'ora e mezza fa. Situazione ancora tesa, chi riesce passi. A sarà düra!
Hanno seppellito i mezzi democratici e la NON VIOLENZA !!!!!
C'è la trivella accompagnata da 300 poliziotti. I manifestanti hanno cercato di sfondare il cordone e sono stati caricati circa un'ora e mezza fa. Situazione ancora tesa, chi riesce passi. A sarà düra!
Da quando è lecito sfondare un cordone della polizia?
Da quando è lecito ferire due carabinieri?
Da quando è lecito occupare un'autostrada? |
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cronaca
20/01/2010 - alta velocità
I manifestanti No Tav bloccano il treno in arrivo dalla Francia
sant'antonino di susa
Hanno bloccato il treno Tgv proveniente dalla Francia e diretto a Torino: è la nuova iniziativa dei manifestanti no Tav che stanno tentando da stamane di opporsi ai nuovi carotaggi a Chiusa San Michele. Sono andati ad acquistare i biglietti alla stazione di Sant'Antonino di Susa, in modo da avere diritto ad entrare come i normali passeggeri e sperano così che la loro presenza sulle strisce gialle dei binari non sia sanzionabile legalmente. Al momento il treno diretto verso Torino è dunque fermo.
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cronaca
20/01/2010 - tav e politica
Tav, trivelle a Susa Autofrejus bloccata
I carotaggi in valle: è il giorno nero dei No Tav
torino
«Non hanno il coraggio di farsi vedere, sti tecnici violano la nostra terra». Sono le 11,40 di ieri quando dal megafono esce l’urlo che racchiude tutta rabbia del popolo No-Tav contro quella trivella bianca, alta una decina di metri, piazzata a meno di un chilometro dal presidio dell’autoporto. Da un’ora l’autostrada Torino-Bardonecchia è bloccata per protesta. Da 7 ore, circondato da un imponente schieramento di forze dell’ordine, quel macchinario sta tirando fuori pezzi di sottosuolo. A sera il buco sarà profondo 28 metri.
Alberto Perino, uno dei volti più noti del movimento, parla di sondaggi «a uso mediatico. Puntano ad abbatterci ma non ci fermeranno». Media o non media la botta per il movimento è stata forte, perché quella trivella è spuntata come un fantasma da uno dei depositi della Polstrada di Susa, sul piazzale Sitaf. L’hanno tirata fuori poco dopo le due dell’altra notte quando da Torino sono arrivati polizia e carabinieri ed è stata piazzata sotto il Rocciamelone, montagna simbolo della resistenza popolare contro la Tav.
Dal presidio scatta la catena dell’allarme. Alle sei parte un corteo di 200 persone. Al buio marciano sulla statale 24 verso il centro direzionale della Sitaf. Sullo svincolo si trovano di fronte quattro cordoni di carabinieri. Passa solo una piccola delegazione di amministratori locali accompagnati da due avvocati. Chiedono di controllare la documentazione del cantiere, le misure di sicurezza per le falde e gli adempimenti di legge. Un tecnico visiona la trivella. Le risposte del responsabile non li convincono; presenteranno un esposto. E comunque, se «per fare un buco devono militarizzare un’intera area vuol dire che abbiamo vinto», ripetono tornando verso il presidio.
è giorno, la temperatura lentamente risale verso zero gradi. Dalle cucine sistemate dentro le baracche escono caffè e fette di panettone. Si discute. C’è chi vorrebbe dare una risposta immediata e chi prendere tempo per giocare il jolly con la manifestazione di sabato prossimo. Poi la decisione: blocco dell’autostrada. Si parte alle dieci e mezza e si marcia verso la trivella. Due-trecento persone per due ore di blocco dell’autostrada. Senza incidenti.
Nessuno può immaginare che nello stesso momento nella piazza del mercato di Susa sta andando in scena la seconda violazione del territorio No-Tav. Una violazione politica: a seguito del camper pro-sondaggi arrivano il presidente della Provincia Antonio Saitta, e l’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli. Girano per un’ora, indisturbati, a distribuire materiale informativo sui carotaggi e poi se ne vanno quando arriva il camper dei contrari alla Torino-Lione. Nel maggio del 2008 un migliaio di No-Tav impedì a Chiamparino, Saitta e Bresso di arrivare ad Almese per un’iniziativa del Pd sull’alta velocità.
Nel movimento si liquida l’accaduto come azione simbolica, ma in questa battaglia di posizione anche i segni sono importanti ed è evidente che ieri hanno vinto i Sì-Tav. E così nel movimento le due linee d’azione - agire ora o aspettare - si confrontano e si scontrano. Ci vorrà un intero pomeriggio per trovare un compromesso: nuovo blocco dell’autostrada (circa 500 persone) e mobilitazione per il corteo del 23. «Dobbiamo tornare a essere simpatici», spiega Luigi Casel, consigliere comunale a Bussoleno. Un modo per dire che si devono trovare alleanze. E così sabato arriveranno i “fratelli” che da Vicenza a Messina si battono contro la base americana e il Ponte sullo Stretto. Domani sale al presidio Beppe Grillo. Un delegato Fiom annuncia l’adesione alla manifestazione. E ci saranno gli europarlamentari dell’Idv Sonia Alfano e Gianni Vattimo per l’Italia dei Valori. Nella notte si coprirà la valle di locandine, con il timore di un nuovo blitz delle trivelle.
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cronaca
20/01/2010 - alta velocità
I manifestanti No Tav bloccano il treno in arrivo dalla Francia
sant'antonino di susa
è ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria lungo la linea Torino-Bardonecchia che era stata interrotta nei pressi della stazione di Sant’Antonino di Susa a causa di una manifestazione di esponenti No Tav che avevano piazzato delle bandiere sui binari. Anche il Tgv Parigi - Milano proveniente dalla Francia, che era rimasto bloccato all’ingresso della stazione, è potuto ripartire.
Un manifestante No Tav è stato portato all’ospedale di Susa in ambulanza dalla stazione di Condove Chiusa di San Michele. Sarebbe stato colpito con una manganellata ad un braccio dalle forze dell’ordine che proteggono il cantiere del sondaggio di Chiusa San Michele. Il cantiere si trova infatti vicino alla stazione di Condove - Chiusa di San Michele e i manifestanti, non potendo avvicinarsi a causa dei cordoni di forze dell'ordine hanno tentao un «aggiramento»: hanno preso il treno a Sant'Antonino e sono scesi a Condove, con l'obbiettivo di raggiungere il cantiere dall'altro lato. Le forze dell'ordine li hanno bloccati ugualmente e ne è nato un breve tafferuglio. Nella stazione di Condove ora resta una trentina di No Tav, anche se si sono notevolmente allontanati dal cordone di polizia e carabinieri.
E domani arriva Beppe Grillo Beppe Grillo sarà domani a Susa, al presidio No-Tav all’Autoporto, per incontrare e portare la propria solidarietà a quanti manifestano contro la realizzazione della linea ad alta capacità Torino-Lione.
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Da quando è lecito:
facciamo inoltre notare che sono stati censurati dal
FACEBook i video inerenti i disordini di stamattina che hanno coinvolto
A.Perino.
Da quando è lecito censurare i video che dimostano la verità per far passare solo una falsa informazione? Se fosse come dicono... perchè hanno censurato i video? caricate tutto ciò che avete NO TAV - NO MAFIA
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cronaca
20/01/2010 - alta velocità
I No Tav fermano i treni in Val Susa Ma i lavori delle trivelle proseguono
CHIUSA SAN MICHELE (TORINO)
Vanno avanti i sondaggi per la nuova ferrovia Torino-Lione in Valle di Susa - oggi sono stati aperti altri due cantieri - ma non arretra la protesta contro il progetto, condotta dal movimento No Tav affiancato da giovani dell’Onda e più in generale dell’area antagonista.
Ieri i No Tav avevano bloccato la A32, oggi hanno prima fatto fermare il Tgv Parigi-Milano, poi hanno marciato sulla statale 25, impedendo il traffico. C’è stata tensione con le forze dell’ordine, schierate in numero sempre molto rivelante: scaramucce all’alba, alla stazione di Chiusa S.Michele, dove il leader del movimento No Tav, Alberto Perino, lamenta di essere stato colpito con un calcio e dove due carabinieri sono rimasti leggermente contusi.
Un altro episodio di agitazione è avvenuto nel primo pomeriggio, quando una quarantina di manifestanti ha accorciato l’area vietata a Chiusa, avvicinandosi all’area di cantiere. Saliti sul treno dei pendolari alla vicina S.Antonino, sono scesi a Chiusa, dirigendosi, tra urla e slogan, verso il cordone di polizia e carabinieri. Lì un manifestante accusa di essere stato colpito con una manganellata: è arrivata un’ambulanza, l’uomo è stato caricato ma, una volta arrivato al pronto soccorso di Susa, ha lasciato l’ospedale.
A Torino è stato trovato uno striscione intimidatorio nei confronti del segretario generale della Fillea Piemonte, e firmato no-Tav: era esposto, come ha reso noto lo stesso sindacato, all’esterno della sede Cgil di Torino. Le trivelle hanno bucato oggi un altro punto di sondaggio a Susa, oltre che quello vicino alla stazione di Chiusa-Condove, su un terreno della Rfi: il numero dei cantieri di ’indagine geognosticà già aperti è salito a nove. Il sindaco di Chiusa S.Michele, Domenico Usseglio, ha inviato una lettera di protesta al prefetto di Torino: sostiene di non essere stato avvisato dell’arrivo della trivella su un terreno del suo Comune e di avere ignorato l’allarme sull’eventuale presenza di residuati bellici sepolti vicino alla stazione. Si è rivolto a un avvocato, Gianluca Vitale.
Intanto, si preannuncia molto partecipata la manifestazione di sabato prossimo a Susa "contro le mafie in Valle" e altrettanto quella Sì Tav convocata domenica a Torino e considerata un’iniziativa bipartisan di Pd e Pdl. Domani arriverà in Valle di Susa Beppe Grillo: terrà un comizio al presidio vicino all’autoporto dove all’inizio della settimana scorsa il movimento No Tav aveva bloccato la trivella per il primo sondaggio.
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Meno male che ieri erano feriti, oggi solo più leggermente contusi, domani si ammetteraà che il solo ferito è Alberto Perino fondatore dei NOTAV
due carabinieri sono rimasti leggermente contusi.
Le trivelle hanno bucato oggi un altro punto di sondaggio a Susa, oltre che quello vicino alla stazione di Chiusa-Condove, su un terreno della Rfi: il numero dei cantieri di ’indagine geognosticà già aperti è salito a nove. Il sindaco di Chiusa S.Michele, Domenico Usseglio, ha inviato una lettera di protesta al prefetto di Torino: sostiene di non essere stato avvisato dell’arrivo della trivella su un terreno del suo Comune e di avere ignorato l’allarme sull’eventuale presenza di residuati bellici sepolti vicino alla stazione. Si è rivolto a un avvocato, Gianluca Vitale.
Mi domando, visto che è manifesto che le istituzioni scavalcano impunemente le regole.... calpestandole palesemente, come si può pensare che i cittadini non possano manifestare il loro GIUSTO dissenso? Ci siamo anche dimenticati che in questi terreni si ritrovano sovente ordigni della seconda guerra mondiale e del residuato bellico che negli scorsi mesi, prima di essere fatto brillare ha svuotato per un'intera giornata le case dell'intero paese? Quando si deve prevaricare, l'esempio viene sempre dall'alto!!! |
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CARI AMICI, VI ANDREBBE DI DARCI UNA MANO? Domenica i si tav si troveranno, blindati in una sala del Lingotto per la loro marcia virtual/mediatica. Poi i giornali ed i TIGGI porteranno in ogni dove i loro slogan: Siamo tagliati fuori, lo sviluppo, l'Europa ce lo chiede, Lisbona Kiev, i soldi ci sono, chi si oppone è un troglodita ecc... Ben difficilmente in quella sala ci sarà gente sprovveduta poichè ci saranno i vertici di PD e PDL, Sindaci e sindacalisti (che poi spesso sono la stessa cosa... vedi Chiamparino). Poi ci saranno i funzionari di partito attuali e tanti che non lo sono ma che sperano di diventarlo, ed infine ci saranno industriali, lobbisti, costruttori. Se qualche posto restasse vuoto sarebbe riempito da mogli, figli, nipoti, amici ed amici degli amici, gente comandata dal partito... forse mancheranno i preti... Non sono sprovveduti, ma probabilmente temono molto che si conosca la verità sulla Torino-Lyon, ovvero che è un'opera inutile, costosa e dannosa. BENE, SICCOME I DATI TECNICI REALI CHE NOI CONOSCIAMO QUEI SIGNORI NON LI RENDERANNO MAI PUBBLICI, DOVREMO ATTIVARCI DA SOLI! E LA COSA E' SEMPLICISSIMA: utilizzate questo link e scaricate il documento, oppure mandatelo ai Vostri amici, e fate in modo che lo ricevano anche coloro che sono favorevoli al TAV. http://www.beppegrillo.it/immagini/immagini/no-tav.pdf uesta è l'azione che tocca specialmente al "PRESIDIANTE VIRTUALE" colui che vorrebbe essere qui con noi ma non può...Qui i presidianti reali stanno fronteggiando la polizia al freddo, ma il Vostro lavoro di informazione capillare, cocciuta, metodica è forse più importande di ciò che facciamo qui in Valle di Susa. Vi ringraziamo per ciò che potrete fare, ringraziamo Beppe Grillo per l'aiuto che continua a darci, e vi invitiamo in valle Sabato a Susa per la manifestazione "NO TAV NO MAFIA". A SARA' DURA!!! |
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Io diffido da chi si considera depositario del Vero.
"La pensi come me? bene! Non la pensi come me?
Nel migliore dei casi sei disinformato."
E così sono disinformati: Comune e Priovincia di Torino, Regione Piemonte, Repubblica Italiana e Comunità Europea. |
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Infatti la Comunità Europea ha sentito odore di marcio ed ha ricevuto i nostri rappresentanti con 31.000 firme avvallate dal notaio
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(ANSA) – SUSA (TORINO), 21 GEN – L’opposizione alla Torino-Lione dei No Tav della Valsusa suscita ’stupore’ tra i francesi. Lo spiega il giornalista transalpino Philippe Visseyrias, incaricato da France 2 di capire perche’ quest’opera, ‘tanto amata’ Oltralpe, sia osteggiata in Italia.
‘I francesi sono davvero stupiti di questo accanimento sull’alta velocita”, racconta Visseyrias dalla Valsusa. ‘Da noi – aggiunge – e’ una infrastruttura molto amata, che ha cambiato la vita a milioni di persone. Io stesso – continua – ne ho beneficiato: prima di diventare corrispondente dall’Italia, infatti, per andare a lavorare a Parigi dovevo percorrere tutti i giorni 250 chilometri e, grazie alla Tav, potevo fare il pendolare’.
In Italia, invece, l’opera non riscuote unanimi consensi.
‘France 2 – spiega il giornalista francese – mi ha inviato qui per cercare di capire dove affondano le radici dei sentimenti di chi non vede di buon occhio la Tav’. Una cosa, ribadisce, che ‘fa stupire, e non poco, i francesi’. (ANSA).
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Ribadito il carattere apartitico della nostra Associazione ed al di fuori di qualsiasi ottica o tattica elettorale, aderiamo alla manifestazione del 24 gennaio 2010 a sostegno della TAV Torino-Lione, da realizzarsi senza ulteriori dilazioni e nel rispetto dell’ambiente, cogliendo altresì l’occasione per valorizzare il territorio, come avviene in Francia.
Riteniamo tale opera essenziale per evitare l’isolamento delle nostre Regioni e, di riflesso, dell’Italia intera dal resto dell’Europa, cosa che inevitabilmente condurrebbe alla decadenza economica del nostro Paese, purtroppo già in atto per altri motivi, quali la delocalizzazione industriale.
Ciò comporterebbe altresì lo svilimento del valore degli immobili, in cui migliaia di cittadini operosi hanno investito i risparmi di una vita e da cui lo Stato e gli Enti locali traggono continuamente linfa vitale per le loro casse.
Cosa che affatto non interessa a chi occupa le case abusivamente.
Confcommercio Piemonte, in rappresentanza delle imprese del settore terziario (commercio, turismo, servizi, trasporti) associate, esprime la propria adesione all’iniziativa SI-TAV in programma a Torino il prossimo 24 gennaio.
La gravità della crisi in atto, insieme alle difficoltà strutturali proprie dell’economia nazionale e piemontese, impongono alle istituzioni di qualsiasi livello, alle forze politiche e sociali e, più in generale, a tutti i cittadini, una piena assunzione di responsabilità in ordine all’adozione di scelte che consentano alla nostra Regione di migliorare la propria centralità nei sistemi di collegamento internazionali, insieme a garantire prospettive realistiche di sviluppo economico e sociale a beneficio dell’intero Paese.
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Torino, 21 gennaio 2010 – La Confesercenti aderisce convintamente al “Sì Tav” di domenica prossima. “Da sempre – spiega Antonio Carta, presidente della Confesercenti – ci siamo pronunciati a favore di un’opera essenziale per l’economia piemontese, compresi commercio e turismo, i quali hanno interesse che nel nostro territorio siano intercettati i flussi maggiori possibili di mobilità di persone e di merci, perché tali flussi hanno una ricaduta positiva sull’insieme delle attività economiche e non solo sulle imprese direttamente coinvolte nei flussi stessi. Credo che l’appuntamento di domenica vedrà presenti i maggiori soggetti economici, politici e sociali della nostra regione: pur nel rispetto delle minoranze, si deve dire con chiarezza che la stagione del dibattito e delle ambiguità è finita e che bisogna andare avanti con decisione nell’avvio e nella realizzazione dell’opera”.
“Aderisco alla manifestazione bipartisan Sì Tav poiché scommettere sulla realizzazione della Torino-Lione vuol dire scommettere sul futuro del Piemonte e delle generazioni che verranno.
Oggi i riformisti veri sono per la Tav, mentre nel campo del conservatorismo più retrogrado troviamo solo una minoranza che si è lasciata strumentalizzare dagli autonomi, da Rifondazione e Comunisti Italiani.
Il PD, aderendo all’iniziativa del Lingotto, ha dimostrato che le ambiguità di cui veniamo accusati dalla destra sono pure fantasie. Piuttosto Cota dovrebbe guardare alle contraddizioni presenti nel suo partito: basta andare a navigare nei siti dei leghisti padani per vedere quanto i sentimenti No Tav siano diffusi tra i militanti del Carroccio”.
Sen. Mauro MARINO
Senatore PD Piemonte
Buongiorno Piemonte, oggi i grandi dirigenti dicono sì alla Tav, sì alla realizzazione della linea veloce tra Torino e Lione. Siete un po’ confusi? Anche noi. Mentre i francesi stanno perforando da tempo nel loro versante, i vertici piemontesi del Partito Democratico hanno deciso solo negli ultimi giorni di appoggiare il traforo transalpino, finora osteggiato anche da molti sindaci della Val di Susa dello stesso schieramento. Un cambio di rotta. Infatti, dopo anni di sì e no gridati, anche in piazza, è proprio il Pd alla testa dei Sì-Tav, con il suo sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che con un patto solenne e un simbolo politicamente autonomo, anche se molto somigliante a quello del Partito Democratico, ha deciso che domenica prossima i Sì-Tav si consacreranno a movimento. La manifestazione d’inaugurazione è stata promossa anche da Stefano Esposito e Giorgio Merlo del Partito Democratico, da Osvaldo Napoli e Walter Zanetta del Popolo della Libertà oltre che dal sottosegretario ai trasporti Mino Giachino, e si terrà il 24 gennaio nella sala gialla della prestigiosa sede del Lingotto. «Abbiamo deciso di dotarci di un simbolo e soprattutto di un patto», dice il deputato Pd Stefano Esposito, «che lanceremo al Lingotto con tutti quelli che ci saranno e che riconosceranno che la Tav è un’opera necessaria per il futuro del Piemonte e dell’Italia, politicamente neutra. Quindi chi lo sottoscrive si impegnerà, che faccia parte della maggioranza o dell’opposizione, a spingere e mai a ostacolare la sua realizzazione». Un movimento al quale hanno aderito già 1300 persone, l’unione industriali, sindacati, 100 imprenditori della Valsusa, la Fismec, la Cna associazione artigiani. Politicamente, a parte rifondazione comunista e le altre sigle dell’estrema sinistra che puntano sui No Tav, ai Sì Tav hanno aderito il Pd, l’Udc, l’Api e l’Idv. Rimangono fuori il Popolo della Libertà e Lega Nord, anche se parte del Pdl teme di perdere in questo modo il merito di questa Torino-Lione così europea.
In realtà, le proteste in Val Di Susa non hanno conosciuto ancora un attimo di pausa. Solo ieri, 200 esponenti No-Tav, alle 6 del mattino, si sono diretti in massa lungo la strada statale 27 in direzione Sitaf, la concessionaria dell’autostrada A32 e del traforo del Frejus. L’obbiettivo era quello di bloccare i lavori iniziati con l’arrivo di una trivella per il controllo tecnico del territorio e per la ricerca di eventuali risorse minerarie.
Intanto gli organizzatori dichiarano: «Dire sì alla Tav oggi significa ribadire un impegno programmatico che registra una adesione politica ed istituzionale trasversale che è decisiva per lo sviluppo economico e produttivo del Piemonte e di tutto il Nord Ovest del nostro paese. E dire sì oggi alla realizzazione della Torino-Lione significa anche accettare la sfida del futuro che non può essere frenato da spirito conservatore e pregiudiziali ideologiche».
L’impressione è che il movimento No-Tav non si fermerà di fronte a questa nuova presa di posizione del partito di centro sinistra. Staremo a vedere.
Via Style.it
Unitamente alla Giunta Comunale, intendo aderire alla manifestazione “SI-TAV” che si terrà domenica prossima 24 gennaio 2010, cogliendola come un momento di dialogo e di confronto.
Lo faccio con la convinzione che si tratta di un’opera strategica per i collegamenti ferroviari del nostro Paese e per la modernizzazione delle nostre infrastrutture.
Ciò detto credo che non solo andrà realizzata avendo riguardo alla mitigazione di ogni forma di impatto ambientale, ma anche con l’attenzione a potenziare tutti i collegamenti ferroviari accessori, per non correr il rischio di costruire una “cattedrale nel deserto”. Penso in particolare allo stato spesso fatiscente della nostra attuale rete ferroviaria, ai disservizi ed alla carenza di collegamenti che penalizzano fortemente i cittadini e le imprese.
Lo dico da cittadino e da Sindaco di una città che da sempre vive un cronico isolamento ferroviario (e non solo).
Auspico, pertanto, la buona riuscita della manifestazione e l’apertura di una fase costruttiva anche con chi non guarda con favore all’opera, conscio che la concertazione ed il rispetto delle idee, anche se diverse, non deve mai venire meno.
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