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General: TRIANGULO DEL DRAGON/CE-S-AREA DE FILIPO/TRANSFIGURACION=ESPACIO/TIEMPO
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Original message) |
Sent: 22/10/2017 15:14 |
MAR DE FILIPINAS NOS CONFIRMA EL NEXO
CESAREA DE FILIPO/FILIPINAS
ES OBVIO EL NEXO ESPACIO/TIEMPO DE LA TRANSFIGURACION
NO HAY PEOR CIEGO QUE EL QUE NO QUIERE VER
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VERSICULO BIBLICO QUE "ANTICIPO" INFERNO, ESCRITO POR DAN BROWN
DAN BROWN= SERPIENTE= "AGUJERO DE GUSANO" / (ESPACIO/TIEMPO)
NOTEN EL NEXO DE DAN, CON LA SERPIENTE (VENECIA) Y EL CABALLO (PLAZA SAN MARCOS)
7. Génesis 49:17 Será Dan SERPIENTE junto al camino, Víbora junto a la senda, Que muerde los talones del caballo, Y hace caer hacia atrás al jinete.
VENECIA=PLAZA SAN MARCOS
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Statue of St. Mark
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The Horses of St. Mark's
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The Winged Lion of St. Mark
7. Mateo 23:33 ¡Serpientes, generación de víboras! ¿Cómo escaparéis de la condenación del INFIERNO?
MONTE HERMON (TRIBU DE DAN)
MON / MOON / LUNA / TRANSFIGURACION
LINAJE DE A-DAN
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806. Juan 16:21 La mujer cuando da a luz, tiene dolor, porque ha llegado su HORA; pero después que ha dado a luz un niño, ya no se acuerda de la angustia, por el gozo de que haya nacido un hombre en el mundo.
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AD UNIVERSI VIRTUALIS ORBIS SUMMI ARCHITECTI GLORIAM
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"¡Oh profundidad de las riquezas de la sabiduría (Sophia) y de la ciencia (gnwsiV, gnosis) de Dios! ¡Cuán incomprensibles son sus juicios, e inescrutables sus caminos!" (Romanos, 11: 33).
TRANSFIGURACION = PARALELO 33= LETRA S= SERPIENTE=$$$$
GNOSIS = LETRA G = VIA LACTEA
GATE= PUERTA/PORTAL ESPACIO/TIEMPO
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Rom 11:33 O the depth of the riches both of the wisdom and knowledge of God! how unsearchable are his judgments, and his ways past finding out! |
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GEMATRIA EN INGLES DE SEED=33
GEMATRIA EN INGLES DE GATE=33
SARA (CE-SAREA DE FILIPO)=PARALELO 33
milky way in Simple Gematria Equals: 119 |
( |
m 13 |
i9 |
l 12 |
k 11 |
y 25 |
0 |
w 23 |
a1 |
y 25 |
) |
queen mary in Simple Gematria Equals: 119 |
( |
q 17 |
u 21 |
e5 |
e5 |
n 14 |
0 |
m 13 |
a1 |
r 18 |
y 25 |
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hebrew calendar in Simple Gematria Equals: 119 |
( |
h8 |
e5 |
b2 |
r 18 |
e5 |
w 23 |
0 |
c3 |
a1 |
l 12 |
e5 |
n 14 |
d4 |
a1 |
r 18 |
mary magdalene in Simple Gematria Equals: 119 |
( |
m 13 |
a1 |
r 18 |
y 25 |
0 |
m 13 |
a1 |
g7 |
d4 |
a1 |
l 12 |
e5 |
n 14 |
e5 |
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lionsgate in Simple Gematria Equals: 102 |
( |
l
12 |
i
9 |
o
15 |
n
14 |
s
19 |
g
7 |
a
1 |
t
20 |
e
5 |
) |
lions in Simple Gematria Equals: 69 |
( |
l
12 |
i
9 |
o
15 |
n
14 |
s
19 |
) |
gate in Simple Gematria Equals: 33 |
( |
g
7 |
a
1 |
t
20 |
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Message 2 of 2 on the subject |
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LA MISMA LETRA G DE LA ESCUADRA Y EL COMPAS ES UNA REFERENCIA ENTRE OTROS, AL TERMINO GATE/PUERTA/33
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GENESIS 22:17 (CLAVE STAR GATE)
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Venezia insolita
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(di Marisa Uberti) |
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III parte
Due passi attraverso i sestieri e cose insolite
Bellissimo passeggiare lungo la Riva degli Schiavoni, dove siamo approdati dopo aver preso un battello sulla sponda opposta. Questa prende il nome dal fatto che mercanti dalmati approdavano qui per commerciare (la Dalmazia era detta Schiavonia). Mentre si prosegue verso il sestiere Castello, ci si accorgerà che la gente comincia a diminuire, il paesaggio muta, si allarga, di fronte solo mare aperto e qualche isola in lontananza. Questo sestiere è l'unico a non affacciarsi sul Canal Grande. Dopo aver superato larghi e bianchi ponti, ci si ritrova in via Garibaldi, sulla quale si aprono stretti vicoletti. Nei pressi si incontra il Museo Storico Navale e, un po' più avanti, gli storici giardini dove ha sede la Biennale dell'Arte di Venezia (Esposizione Internazionale d'Arte Moderna). Questo sestiere è il più grande della città e quello posto più a est, una sorta di 'coda'. Proprio qui aveva sede nel medioevo il Castello (donde il nome del sestiere stesso), che sorgeva sulla limitrofa isola Olivolo (dal fatto che c'erano molti oliveti), oggi San Pietro in Castello. Qui vi sorgeva l'antica chiesa omonima, che fu basilica di Venezia (fino al 1807) prima di quella di san Marco. Un edificio quindi della massima importanza, oggi decaduto.
Da vedere la zona dell'Arsenale, nel Campo omonimo, ideato in parte dal Sansovino. Un bel ponte ligneo collega le sponde; l'edificio fortificato, oggi è sede della Marina Militare alla cui guardia, all'esterno, stanno due giganteschi leoni, uno accucciato e uno seduto, e varie statue. Nel medioevo l'Arsenale (noto fin dal 1100) era il punto nevralgico della potenza veneziana, dove si costruivano le potenti flotte navali e considerato il punto vitale della Serenissima, un vero centro strategico.
Nel sestiere si trovano numerosissime chiese (almeno 18). Impossibile visitarle tutte, chiaramente; pertanto segnaliamo quelle che abbiamo visto e cioè:la chiesa di San Giovanni in Bragora, che secondo alcuni studi sarebbe stata gestita dai Templari, e poi passata ai Giovanniti. All'esterno, molto semplice, si trova un fiore a quattro petali (anche una croce). La chiesa ha origini ben più datate, pare all'VIII secolo ad opera di San Magno ed è dedicata a San Giovanni Battista, dove -secondo una tradizione- sarebbero state portate le sue spoglie. L'etimo 'bragora' non si sa cosa significhi esattamente nel caso in questione. All'interno -che non conserva più alcuno stile medievale- accoglie tele di artisti importanti, tra cui un Battesimo di Cristo di Cima da Conegliano (1492-1494). Sulle orme dei Templari e dei Giovanniti, arriviamo alla Chiesa Priorale, dell'Ordine di Malta (poco più avanti c'è la farmacia 'alla Croce di Malta'), sulle cui origini c'è mistero e c'è pura scarsità di notizie su come fosse al tempo dell'insediamento dei Giovanniti. Numerose sono invece le notizie successive, così come i rimaneggiamenti che la chiesa ha subito nel corso del tempo. Era arricchita di pregevoli opere di illustri pittori ma, con la soppressione napoleonica, fu spogliata dei suoi quadri e dei suoi altari e destinata a magazzino di barche. Venne successivamente restaurata al culto.
Proseguendo la perlustrazione, ci si imbatte in un'enorme chiesa, visibilmente abbandonata, che risulta essere quella di san Lorenzo, una delle più antiche di Venezia, risalendo al VI secolo. Vi era il monastero femminile delle benedettine, accanto.
Senz'altro superba e di primaria importanza è la chiesa domenicana dei SS. Giovanni e Paolo (detta anche San Zanipolo), che è anche un sacrario, poichè vi si trovano molti sepolcri dei Dogi veneziani, i quali hanno tutti delle tombe fastose, a tratti anche tracotanti. Una bellissima scultura, situata in una delle cappelle absidali, rappresenta una donna seduta, pensosa, che regge uno specchio. Andando a vedere cosa vi si riflette, abbiamo avuto un brivido:la Morte. La sua.
Si conserva anche un piede di Santa Caterina da Siena, in una teca di vetro.
La chiesa dei SS. Giovanni e Paolo è, insieme a quella dei Frari, seconda solo a San Marco; all'esterno, nella parte bassa, si vedono caratteri gotico -bizantini (forse del XIII secolo); vi sono diversi sarcofagi riportanti croci patenti, e sulla facciata delle curiose quadruplici cinte, il cui significato al momento sfugge. Un'antica porta, oggi murata e di cui rimane soltanto l'architrave e gli stipiti, è ancora visibile sul lato di destra.
Nella piazza prospetta la statua equestre al condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, omaggiato dalla Serenissima per il servizio che egli prestò, e la scenografica Scuola Grande di San Marco,oggi adibita ad Ospedale Civile (la facciata si scambia per una chiesa). All'interno, in una sezione apposita, a parte del nosocomio, si può ammirare (ma solo in particolari occasioni) la Biblioteca, mentre la cappella dell'ospedale, ovvero la chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti, dove si ammira un'opera del Tintoretto (prima maniera) e una di Paolo Veronese, è aperta tutti i giorni al mattino.
Prendendo a sinistra del Campo SS. Giovanni e Paolo giungiamo alla bella chiesa di Santa Maria Formosa. Alla base c'è una tradizione che narra di un'apparizione mariana sotto le sembianze di una donna formosa (prosperosa), e risalirebbe al VII sec. Prima c'era una chiesa precedente. L'edificio attuale mostra le forme tardo-rinascimentali ed ha una particolarità: due facciate. Una affaccia sul rio ed una sul campo omonimo. Questa chiesa era sede di una curiosa cerimonia in antico (durò fino alla soppressione della Repubblica): il doge riceveva in omaggio un cappello di paglia, che gli veniva donato dalla confraternita dei Casselleri che qui avevano sede. Essi erano i fabbricanti della casse nuziali e nel 944 avevano fornito un consistente aiuto in occasione del Ratto degli Slavi, quando cioè degli slavi avevano tentato di rapire delle fanciulle veneziane. I Casselleri sventarono l'attacco e da allora venivano celebrati con la venuta del doge una volta all'anno.
Ritornando sui nostri passi si raggiunge, tra calle e callette, l'ultimo dei sestieri che ci restano da visitare:Cannaregio, cosiddetto per la presenza di fitti canneti. Incontriamo la chiesa di S. Maria dei Miracoli,bell'edificio rinascimentale che all'interno lascia a bocca aperta per via di un mirabile soffitto a cassettoni dove sono incastonati 50 ritratti di santi e profeti.
Immettendosi sulla Strada Nuova (che fu voluta da Napoleone e andò a sostituire il complesso di campi e campielli che vi si trovavano), proseguendo verso l' ovest della città (cioè verso la Stazione Ferroviaria) ci delizieremo tra bazar, negozi, palazzi più o meno antichi, alcuni anche fatiscenti, e le onnipresenti chiese. In Campo S. Sofia non vedremo subito la chiesa omonima, che rimane incastrata tra le case, ma un carugio permette di girarle attorno e ritrovarsi sul davanti. Una parte dell'edificio venne distrutto per far posto alla strada Nuova. Sul Canal Grande prospettano edifici famosi come la Cà d'Oro (1421-1440), un tempo rivestita in facciata del nobile metallo. Prendiamo a destra per dirigerci verso l'estremo Campo della Madonna dell'Orto, dove c'è l'omonima chiesa. Bellissima lo è anche all'esterno, gotico e forse unico esempio a Venezia. Dentro racchiude la tomba di Tintoretto e molte sue opere. Pochi passi e si incontra l'antica chiesa di Sant'Alvise (e l'omonimo campo), il cui sobrio esterno stride con lo sfolgorante sfoggio di colori dell'interno. L'unica navata ha infatti affreschi magnifici e una volta con una curiosa geometria a triplice quadrato concentrico...
Ci accorgiamo che qualcosa è cambiato nuovamente, siamo rimasti soli, la gente non c'è più, perchè qui non viene quasi nessun turista. Ci troviamo sulla sponda più settentrionale della città, vediamo il mare aperto, ma dall'altra parte rispetto alla Punta della Dogana. Abbiamo percorso Venezia da parte a parte, fantastico! Le vie, qui, corrono parallele e a tratti sembra di essere sprofondati nella città fantasma. Ma ci piace! E' intrigante la scoperta di nuovi tasselli di questo mosaico veneziano. Siamo quasi nella zona del Ghetto ebraico, che è il più antico d'Europa perchè a Venezia i Giudei giunsero precocemente. Si notano alcuni simboli ma soprattutto massiccia è la presenza delle sinagoghe (ben cinque) e molto importante è il Museo della Comunità Israelitica, che allestisce oggetti della tradizione ebraica dall'antichità in poi.
Proseguiamo lungo le Fondamenta della Misericordia e arriviamo al Campo dei Mori, più animato. Facciamo la conoscenza di alcune statue abbigliate all'orientale: sono quelle dei fratelli Mastelli, arrivati in città nel 1112 dando vita al Fondaco degli Arabi o Mori. Una leggenda narra che fu S. Maria Maddalena a pietrificarli per la loro cupidigia!
Due passi ancora ed ecco la casa di Tintoretto, con la relativa bottega, che risulta essere tutt'ora funzionante.
Ripreso il cammino verso la Stazione Ferroviaria, superiamo il Ponte delle Guglie, costruito nel 1580 ma rifatto nel 1823, quando furono apposte delle piccole piramidi, o guglie, che danno il nome al ponte, unico ad averle. Giriamo subito a destra perchè dobbiamo visitare l'ultima delle zone di nostro interesse: la più antica porta di terraferma di Venezia. Il movimento di gente anche qui è molto ridotto, rispetto al ponte delle Guglie, molti proseguono verso la Lista di Spagna, mentre noi ci infiliamo in questo settore.
Vogliamo vedere il ponte dei Tre Archi, l'unico a Venezia ad avere, appunto, tre arcate. Nei pressi c'è la chiesa di San Giobbe, purtroppo trovata chiusa, che ha accanto un bel chiostro, ma è interdetto al pubblico (forse per lavori). Lungo la strada incontriamo alcuni residui simboli sugli edifici, alcuni 'sandali del pellegrino', alcuni toponimi che ci fanno supporre come qui potesse trovarsi un luogo di assistenza per i pellegrini medievali.
Una grande chiesa, ormai riadattata, prospetta anche sulla sponda opposta. Non vi sono indicazioni o informazioni sul posto.
Dopo aver raggiunto la punta estrema anche di questo lato di Venezia, dove ha sede l'università, e aver ammirato il paesaggio marittimo nel quale è compreso il ponte ferroviario che si getta sulla terraferma, ritorniamo indietro e riprendiamo Lista di Spagna, affollata di persone. Chi viene, chi va, chi è del posto, tanti individui con le loro storie personali e la loro vivacità. Rumori, suoni, sapori, arrivano ai sensi ma ci estraniamo ancora e andiamo a visitare una delle chiese più enigmatiche di Venezia, spesso trascurata dai passanti. Si trova in Campo S. Maria Maddalena e si tratta del tempio omonimo.
La chiesa della Maddalena è antica, risalendo al XIII secolo (1222), ma fu interamente rifatta nelle forme attuali molti secoli dopo. Risale infatti al 1780 il disegno di Tommaso Temanza, a pianta circolare, che attualmente ammiriamo. Sull'area pare sorgesse già un edificio religioso, appartenente alla famiglia Balbo, che secondo alcune fonti aveva tra le proprie fila un Cavaliere Templare. In origine l'edificio aveva anche un campanile(nato come torre di avvistamento), ma è stato distrutto perchè troppo pericolante. La sua funzione di chiesa parrocchiale cessò nel 1781 e nel 1820 venne chiusa. Attualmente è una chiesa rettoriale dipendente dalla parrocchia di San Marcuola. L'aspetto esterno è molto armonico e quasi severo. Il portale è formato da un alto timpano triangolare sorretto da due lesene binate e capitello ionico.
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SALMO 137 Y EL NEXO DE BABILONIA CON LA SERPIENTE
54. Salmos 137:1 Junto a los ríos de BABILONIA,Allí nos sentábamos, y aun llorábamos,Acordándonos de Sion.
55. Salmos 137:8 Hija de BABILONIA la desolada,Bienaventurado el que te diere el pagoDe lo que tú nos hiciste.
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EN VENECIA ESTA EL SECRETO
RAMERA=$ =SERPIENTE= SABADO= SABIDURIA= LETRA S= SOPHIA=SNAKE =SERPENT
S=SERPIENTE
LA BIBLIA SE ESTUDIA TEXTO Y CONTEXTO O EL MARCO DEL TEXTO. POR ESO LA MAYORIA DE LAS DENOMINACIONES CAEN EN LA MENTIRA DE LA CREENCIA DE QUE CRISTO ES UN DIOS TODOPODEROSO, PORQUE DESGRACIADAMENTE SE BASAN EN UNOS POCOS VERSICULOS NEGANDO EL MARCO DE LA BIBLIA. SI SE ESTUDIARA EL MARCO, OBVIAMENTE EL MUNDO ENTENDERIA DE QUE CRISTO FUE UN HOMBRE 100%, QUE NO TUVO PREEXISTENCIA, CASADO CON UNA MUJER Y OBVIAMENTE CON UN HIJO. EL DRAMA DE BABILONIA ES QUE NO ESTUDIA EL MARCO.
1 Pedro 5:13: La iglesia que está en Babilonia, elegida juntamente con vosotros, y Marcos mi HIJO, os saludan.
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4. Isaías 51:9 Despiértate, despiértate, vístete de poder, oh brazo de Jehová; despiértate como en el tiempo antiguo, en los siglos pasados. ¿No eres tú el que cortó a Rahab, y el que hirió al dragón?
5. Jeremías 51:34 Me devoró, me desmenuzó Nabucodonosor rey de Babilonia, y me dejó como vaso vacío; me tragó como dragón, llenó su vientre de mis delicadezas, y me echó fuera.
6. Ezequiel 29:3 Habla, y di: Así ha dicho Jehová el Señor: He aquí yo estoy contra ti, Faraón rey de Egipto, el gran dragón que yace en medio de sus ríos, el cual dijo: Mío es el Nilo, pues yo lo hice. |
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Pueblo Esther
Pueblo Esther es una localidad del Departamento Rosario, provincia de Santa Fe, Argentina, a 38 km al sudeste de la ciudad de Rosario y a 188 km de la capital provincial Santa Fe (capital), al norte.
Creación de la Comuna[editar]
- Escuela Primaria José Hernández Nº 149
- Escuela de Enseñanza Media Bdier. Gral. Estanislao López Nº 427
Su clima es húmedo y templado en la mayor parte del año. Se lo clasifica como clima templado pampeano, es decir que las cuatro estaciones están medianamente definidas, sometidas a vientos cálidos del norte, y a gélidos del sudoeste.
Hay una temporada calurosa desde octubre a abril (de 18 °C a 36 °C) y una fría entre principios de junio [2] y la primera mitad de agosto (con mínimas en promedio de 5 °C y máximas promedio de 16 °C), oscilando las temperaturas promedio anuales entre los 10 °C (mínima), y los 23 °C (máxima). Llueve más en verano que en invierno, con un volumen de precipitaciones total de entre 800 y 1300 mm al año (según el hemiciclo climático: húmedo "1870 a 1920" y "1973 a 2020"; seco "1920" a 1973").
Casi no existen fenómenos climáticos extremos en Esther: vientos extremos, nieve, hidrometeoros severos. La nieve es un fenómeno excepcional; la última nevada fue en 1973 y la penúltima en 1918, aunque el 9 de julio de 2007, nevó en la localidad. El 19 de diciembre de 2012 sufrió una fuerte inundación en uno de los barrios más bajos teniendo que evacuar a los habitantes, con perdidas totales en las viviendas
Un riesgo factible son los tornados y tormentas severas, con un pico de frecuencia entre octubre y marzo. Estos fenómenos se generan por los encuentros de un masa húmeda y cálidad del norte del país y una fría y seca del sector sur argentino.
Humedad relativa promedio anual: 76 %
El último terremoto fue a las a las 3.20 UTC-3 del 5 de junio de 1888 (ver Terremoto del Río de la Plata en 1888). La región responde a las subfallas «del río Paraná», y «del río de la Plata», y a la falla de «Punta del Este», con sismicidad baja; y su última expresión se produjo hace 129 años, con una magnitud aproximadamente de 5,0 en la escala de Richter1
Entidades Deportivas[editar]
- Club Atlético Juventud Unida.
- Escuela de Formación Deportiva "Villa Matel. Siendo la única institución deportiva de la región que trabaja en la formación de niños y adolescentes. El proceso educativo es llevado adelante por un plantel de profesionales de la educación física. Los deportes que se practican son fútbol masculino y hockey femenino. Se practican ambos deportes desde edades tempranas.
- Gimnasia y Esgrima de Rosario (G.E.R.) cuenta con un country en la localidad.
Santa Patrona[editar]
- Ntra. Sra. de Guadalupe, festividad: 12 de diciembre
también en la zona La Iglesia Evangélica Misionera Argentina trabaja en la zona y se emite la señal de CanaLUZ en todo el territorio, con la predicación del evangelio de Jesus.
https://es.wikipedia.org/wiki/Pueblo_Esther
ESTHER / ISHTAR / S
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Tan importante como leer lo que sucede en un texto bíblico es a veces entender CUANDO suceden los hechos que relata y DONDE suceden. Cuando la Biblia dice que Jesús “nació” por ejemplo, variaría totalmente nuestra fé el tiempo y el lugar. Si nació en Belén y en el primer siglo, pues entonces es el Mesías que esperaba el pueblo judío y nuestro Mesías.
Si nació en otra época , y en otro lugar (en el cielo o en otro planeta como creen algunas sectas y religiones) entonces NO ES el Mesías que esperaban los judíos pues el Mesías debía NACER en Belén, no “encarnarse” en Belén (nacer significa = LLEGAR A EXISTIR).
Hay un pasaje de la Escritura en Filipenses 2:5-8 que nos invita a parecernos a nuestro Mesías, Jesús en cuanto a la humildad y la obediencia. Basicamente el texto nos dice que tengamos la actitud de Jesus quien siendo alguien tremendamente importante , no se aferró a ese cargo o poder y se volvió como si fuera el ser mas insignificante. El texto también explica el motivo : la humildad y obediencia del Mesías hicieron posible que aceptara que lo mataran como a un esclavo y eso posibilitó que nos redimiera. Finalmente el pasaje nos recuerda que Jesús recibió como premio una gloria mayor a la que ya tenía por herencia. Es un pasaje hermoso , donde no encontraremos la palabra “cielo” como lugar. Tampoco encontraremos la expresión “antes de nacer” como introducció. No encontraremos la palabra “Marte”, “océano”, “nube”, ni ninguna otra palabra que nos haga pensar que estos hechos sucedieron en algún lugar que no fuera la tierra.
Pese a ello , los politeístas (trinitarios, binatarios, testigos de Jehová o mormones) siguen leyendo en ese texto lo que no dice. Ellos leen esto:
“Haya en vosotros el sentir que hubo en Cristo jesus el cual viviendo en el cielo junto a Dios no estimo vivir en el cielo junto a Dios como cosa a que aferrarse, sino que se transformó en un ser humano. y obedecio hasta que lo mataron en una cruz “
Pero debo informarte que eso NO ES LO QUE DICE el texto. Si tu lees Filipenses 2:5-8 como está escrito arriba debi decirte que tu mente ha sido nublada porque el texto , literal, sin maniobras NO DICE ESO. E intentaré con la ayuda de Dios razonar para que puedas ver la verdad de este hermoso pasaje:
1- No dice que los hechos acontezcan en el cielo. Si tu me muestras DONDE dichos textos mencionan la palabra CIELO, yo con gusto estaría dispuesto a escuchar el argumento. Dado que no dice CIELO, no entiendo por qué los politeistas establecen que todo el primer versículo del argumento transcurre en el CIELO. ¿De dónde lo sacan? No me puedes ubicar los acontecimientos en un lugar que la Biblia no menciona. Lo mismo que me dijeras que el texto se refiere a que Jesús vivía en Marte: lee bien . NO LO DICE. NO HAY INDICATIVO DE LUGAR DIRECTO REFERENTE AL CIELO.
2- No dice que los hechos acontezcan ANTES DEL NACIMIENTO de Jesús. Si tu me muestras donde menciona que todo esto sucedio ANTES de nacer Jesús, o en una fecha anterior a su nacimiento, con gusto te escucharía. Pero tienes un enorme problema pues NO DICE “consideren la actitud de Jesus ANTES DE NACER” . No lo dice. NO HAY INDICATIVO INDICATIVO DE MOMENTO REFERENTE A “ANTES DE NACER”
Pero todos los politeistas, trinitarios , binatarios, o gnósticos de la antiguedad insisten en que ahi dice CIELO y ANTES DE NACER, ubican los hechos en : ¿dónde? EN EL CIELO ¿cuándo? ANTES DE NACER, sin que el texto mencione ni la palabra cielo, ni el momento “antes de nacer”
De esta manera “tuercen las escrituras para su propia destrucción”, pues simplemente están añadiendo algo que no dice. Ya vimos lo que NO DICE, ahora leamos lo que dice:
“Haya, pues, en vosotros este sentir que hubo también en Cristo Jesús” (Filipenses 2:5)
Haya (ahora tiempo presente) en vosotros este sentir que hubo (tiempo pasado) en el MESIAS JESUS. ¿Mesias? ¿Jesús? Entonces de lo que me habla el apóstol es referente a alguien llamado Jesús, y alguien nombrado Mesías. ¿Se llamaba Jesús de esa manera en el cielo?
Te va a responder la Biblia: “Y parirá un hijo, y llamarás su nombre JESUS, porque él salvará á su pueblo de sus pecados.” (Lucas 1:21)
Cuando dice Jesús, cuando dice “consideren a Jesús” NO SE PUEDE REFERIR A UN SEMIDIOS que viviera en el cielo, dado que JESUS es un nombre recibido por un humano en la tierra. Ya tenemos establecido el momento y lugar de los acontecimientos gracias a Lucas 1:21: EN LA TIERRA, DESPUES DE SU NACIMIENTO. Espera… hay mas.
“sentir que hubo también en Cristo” (o Mesías según el idioma hebreo) “… ¿Desde cuándo sus discípulos supieron que el ERA el Mesías o Cristo? La Biblia te responderá:
“Y respondiendo Simón Pedro, dijo: Tú eres el Cristo, el Hijo del Dios viviente.” (Mateo 16: 16)
Esto concuerda con lo que digo el ángel Gabriel:
“Este será grande, y será llamado Hijo del Altísimo: y le dará el Señor Dios el trono de David su padre” (Lucas 1:32)
Un momentito aquí. ¿Será grande? ¿En tiempo futuro? ¿O sea que Jesús NO ERA grande antes de nacer? Exacto. Eso es lo que dice la Escritura : SERÁ grande y no ERA grande. SERÁ grande después de nacer porque ANTES de nacer Jesús no existía.
¿Será LLAMADO HIJO DEL ALTÍSIMO? ¿En tiempo futuro? ¿O sea que Jesús no ERA HIJO DEL ALTÍSIMO antes de nacer en Belén? Exacto. Eso es lo que dice la escritura: SERÁ llamado y no ES LLAMADO hijo del Altísimo. Será Hijo del Altísimo después de nacer porque ANTES de nacer Jesús no existía.
¿Menciona el ángel Gabriel también que el título de Mesías lo recibiría DESPUÉS de nacer en Belén, es decir que solo es CRISTO después de nacer? Si lo menciona. “Le DARÁ (futuro) el Señor Dios el trono de David su Padre” ¿Cuándo es llamado Jesus con el título de Cristo o Mesías? Pues no solo después de su nacimiento, sino después de su bautismo y durante su ministerio. Pedro es , según la escritura, el primero a quien le es revelado. (Mateo 16:16)
Así que tenemos establecido el tiempo y el lugar de nuevo:
JESUS= nombre recibido por un humano en la tierra luego de nacer CRISTO O MESIAS = título recibido por un humano en la tierra luego de nacer
Pero, a pesar de todo esto ciertas personas que han sido extraviadas nos dicen que debemos simplemente y por pura tradición suponer que Filipenses 2:5 sucede EN EL CIELO, y ANTES DEL NACIMIENTO de Jesús.
Decime.. ¿en base a qué? Yo la Biblia no la interpreto, la leo. Y lo que leo es claro: dice Filipenses algo que NINGÚN discípulo de aquel entonces hubiera entendido como tu lo entiendes, porque nunca se les enseñó ni como judíos ni como discípulos de Jesús que Jesús se hubiera encarnado en María siendo un ser celestial previo. Para que entendieran la barbaridad que entienden los politeistas hoy día, el texto debería haberles dicho:
“Haya en vosotros el sentir que hubo en ese ser celestial del cual ignoramos el nombre pero que después se llamo en la tierra Jesus y fue designado Cristo, el cual siendo un ser celestial que no fue mencionada jamás en nuestra Toráh , no pensó que debiera seguir siendo un dios de igual naturaleza que el propio Dios de Israel, y si se que a muchos les costará entender que había un segundo dios de menor rango pero lo habia… este segundo dios tomo forma de ser humano , cuando digo tomo forma de ser humano me refiero a que metió dentro del vientre de María se y se disfrazó de ser humano por unos años mediante un proceso que no voy a explicar aqui ni van a encontrar en ningúna otra carta mia o escritura antigua, pero que deben creer igual, hasta que lo mataron y entonces volvió al cielo a ser un dios de menor rango “
Eso es lo que debería haber dicho , para sostener lo que los politeístas de hoy día, testigos de Jehová o protestantes, católicos o mormones , creen. Y si lo hubiera dicho probablemente las cartas de Pablo de ahí en mas no hablarían de otro tema.. ¡imaginate! Si a algunos les costaba entender que fuera hijo de Dios, que Dios hubiera tenido un hijo humano acá en la tierra o de que manera iban a resucitar los muertos, ¿cuánto mas no hubieran preguntado si les decían que Jesus era ni mas ni menos que un ser celestial encarnado?
Ya establecido que los acontecimientos de Filipenses 2.5 transcurren en la tierra, y luego del nacimiento de Jesús, te invito a reflexionar como lo haría un cristiano del primer siglo:
- Haya en ustedes la manera de pensar de Jesus el Mesías… - Claro,si ..el ser humano que vivió entre nosotros .. el que nosotros creemos que es el Mesías - Ese mismo. El tenia la condición o rango de Dios (del griego : morphos) .. - Y si claro.. como Moisés que fue Dios ante Faraón .. ¿cierto Pablo? - Exacto. Pero a pesar de esto el no estimo que esta condición fuera algo a lo que aferrarse sino que se despojó de este rango (que es el mas alto que un hombre puede tener) y tomo el rango de esclavo (que es el mas bajo que un hombre puede tener) y obedeció a Dios hasta la muerte.
MORPHOS se usa como palabra en el caso de ESCLAVO y en el caso de DIOS, como bien pone tu texto DIOS ahi significa un RANGO, el de PODEROSO., Un título: no una naturaleza. De la misma manera que ser esclavo indica un título, un rango (bajo) no una naturaleza . Por ejemplo el apóstol Pablo dijo de si mismo:
“Porque aunque soy libre de todos, de todos me he hecho esclavo para ganar a mayor número.” (1 Corintios 1:19)
El apóstol Pablo era ciudadano romano. ¿Se hizo literalmente esclavo , vendiéndose algún rico de la época para hacer trabajo forzado? No. Simplemente siguió el ejemplo de Jesús: se HIZO ESCLAVO , TOMO LA FORMA DE ESCLAVO. Se humilló. La misma idea es la que transmite Filipenses 2:5-8 cuando dice que Jesús , aunque tenia condición de dios (como la tuvo Moisés por ejemplo quién también fue llamado Dios ,”Jehová dijo a Moisés:-Mira, yo te he constituido dios para el faraón, y tu hermano Aarón será tu profeta (( Éxodo 7:1)) , y también fue llamado Cristo (((Hebreos 11:24-26.)) ) Hermosa lección de humildad. Jesus siendo el Mesías , pudiendo haber reclamado el mundo que le pertenecía siendo dios de ese mundo nuevo (tal como el diablo es dios de este mundo viejo, 2 Corintios 4:4 ) , se dejó matar por obediencia para cumplir la segunda función que hoy cumple:; la de sacerdocio y ser como Melquisedec, tanto rey como sacerdote y redimirnos a todos.
Todo esto sucedio en la tierra, el que el renunciara temporalmente a su grado de Mesías para volverse un esclavo. NO HAY NADA EN EL TEXTO QUE DIGA QUE SUCEDIO EN EL CIELO Y ANTES DE SU NACIMIENTO
Tu lo sabes, yo lo sé. No es cuestión de opiniones. No dice CIELO, no dice ANTES DE NACER. Si quieres seguir creyéndolo, hazlo. Pero la Biblia no dice CIELO, no dice ANTES DE NACER.
Leelo 1000 veces y seguira sin decirlo.
Shalom
Apolos de Montevideo www.evangeliocristiano.com
FILIPENSES / CESAREA DE FILIPO / TRANSFIGURACION
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VERSICULO BIBLICO QUE "ANTICIPO" INFERNO, ESCRITO POR DAN BROWN
DAN BROWN= SERPIENTE= "AGUJERO DE GUSANO"
NOTEN EL NEXO DE DAN, CON LA SERPIENTE (VENECIA) Y EL CABALLO (PLAZA SAN MARCOS)
7. Génesis 49:17 Será Dan SERPIENTE junto al camino, Víbora junto a la senda, Que muerde los talones del caballo, Y hace caer hacia atrás al jinete.
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7. Mateo 23:33 ¡Serpientes, generación de víboras! ¿Cómo escaparéis de la condenación del INFIERNO?
MONTE HERMON (TRIBU DE DAN)
DAN-IEL / PARALELO 33
MON / MOON / LUNA / TRANSFIGURACION
LINAJE DE A-DAN
CESAREA DE FILIPO / C-SAR-EA DE FILIPO
SAR / LETRA S / SERPIENTE / $
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DINOSAURIO
DINO / DAN (TRIBU DE DAN=TRANSFIGURACION)
SAURIO / SAR (CE-SAR-EA DE FILIPO) =TRANSFIGURACION
¿PORQUE EL MARCO DEL "EXPERIMENTO FILADELFIA" CON REFERENCIA A LA TRANSFIGURACION? |
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NECESARIAS / NE-CESAR-IAS/CESAR/CESAREA DE FILIPO (TRANSFIGURACION)
ES OBVIO EL NEXO DE LA TRANSFIGURACION CON LA "TRASLACION EN EL TIEMPO", EN EL MARCO A LA MUJER EN LA EXPRESION DE EINSTEIN EN FORMA ESOTERICA. |
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